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Autore: Nami_san    09/11/2012    4 recensioni
L'organizzazione viene sconfitta, tuttavia alcuni membri sono riusciti a scappare. Che cosa succederà quando un uomo cercherà vendetta?
Shinichi e Ran vedranno la loro vita e il loro futuro andare in mille pezzi...quando il crudele destino distrugge un amore.
Genere: Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Altro Personaggio, Ran Mori, Shinichi Kudo/Conan Edogawa | Coppie: Ran Mori/Shinichi Kudo, Shiho Miyano/Shinichi Kudo
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Spero che tutti i fan ShinxRan non siano rimasti troppo delusi dal finale, che comunque è un finale "aperto" perchè quello tra Shin e Ran è stato più un "arrivederci" che un "addio" ^_^
Ringrazio ancora tutti coloro che hanno letto e apprezzato questa storia, in particolare chi l'ha messa tra le seguite e le preferite e, ovviamente, chi l'ha commentata.


- frangilois
- maki22
- Marty_Mi98
- ShellingFord
- shinichi e ran amore
- suici007
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- Rocky95
- xthesoundofsea
- ChibiRoby
- Christine Evans
- ciachan
- Delia23
- holmes88
- VSRB




GRAZIE 1000!




Buona lettura!






Capitolo extra: Anime gemelle.






-Bravissimo Edogawa-kun! Hai risolto anche questo caso, non so proprio come ringraziarti!- esclamò Takagi felice.
Due giovani poliziotte si lasciarono scappare un piccolo applauso nei confronti del detective, mentre il colpevole veniva portato via da un altro agente da un bar del centro di Tokyo, luogo del delitto.
Sorrise soddisfatto, a 30 anni si sentiva un uomo felice. La sua carriera di detective andava sempre meglio, era considerato il migliore di tutto il Giappone, ormai neanche l'eterno rivale, Heiji Hattori, poteva competere con lui.
In giacca e cravatta, con una valigetta in mano, si avviava verso casa. Aveva dovuto posticipare il suo viaggio all'estero con Ai per andare a trovare i suoi genitori, tornati nuovamente in America, a causa del favore chiesto da Takagi per le indagini.
Villa Kudo era vuota e silenziosa, Ai quel pomeriggio si trovava all'università ad insegnare scienze, era diventata una professoressa molto stimata per i suoi modi e la sua intelligenza. Mentre la signora delle pulizie doveva essere andata via già da un paio d'ore.
Un rumore improvviso che proveniva dalla biblioteca, lo fece sussultare. Che fossero entrati i ladri?
Facendo attenzione a non fare rumore, si avvicinò in punta di piedi alla porta. Spalancò gli occhi quando vide una donna girata di spalle raccogliere un libro e appoggiarlo sulla scrivania.
Avrebbe riconosciuto ovunque i suoi lunghi capelli lucenti!
-Non è...possibile...- fece con voce tremante.
La donna si girò verso di lui e allora non ebbe più dubbi...
-RAN!-
Lei sorrise dolcemente. Una visione celestiale per il detective. La donna, dimostrava molto meno dei suoi 40 anni, indossava dei jeans stretti, stivaletti di pelle e una maglietta rossa semplice. Semplice, ma bella. Proprio com'era lei in quel momento.
Le sue labbra si incurvarono in un tenero sorriso.
-Shinichi-
Quanto era bello il suo nome pronunciato da lei?
Conan si avvicinò non smettendo un attimo di fissare i suoi occhi azzurri, talmente limpidi da incantarlo.
-Sei qui...- mormorò a fatica
-Sono qui- annuì Ran
Lei fece una cosa che lo stupì, iniziò ad accarezzargli i capelli.
-E' incredibile, non sei cambiato affatto. Sempre il solito viso da ragazzino dispettoso- fece malinconica.
Lo sguardo di lui si indurì all'improvviso. Aveva bisogno di risposte.
-Perchè sei tornata? Come hai fatto ad entrare?-
-La signora delle pulizie, le ho detto che sono una tua amica d'infanzia. Sono venuta qui, perchè questo posto fa parte dei miei ricordi più preziosi...se vedermi ti turba così tanto, non preoccuparti, stavo per andarmene-
Detto questo, smise di accarezzargli i capelli e fece due passi indietro. Conan non sapeva spiegarsi il motivo, ma quell'improvviso distacco lo rese triste. Sentì come un vuoto dentro di sè.
-Quanti ricordi Shinichi- disse lei guardandosi intorno -Anche in America si parla spesso di te, sapevo che saresti diventato il migliore...mio fanatico di gialli-
Quel "mio" fece spalancare gli occhi del detective.
Ran, notando il suo viso, si morse il labbro inferiore -Scusami, non "mio"...non più-
Sbagliava, o c'era una punta di tristezza in quella frase?
Rimase immobile ad osservare il corpo della donna davanti a sè. Ran era incredibilmente sexy anche quando indossava semplici abiti. Dovette ricorrere a tutto il suo autocontrollo per resistere alla tentazione di baciarla.
Però lei iniziò a piangere.
-Scusami Shinichi, le lacrime scendono da sole...io...-
Quello fu sufficiente per fargli perdere tutte le sue certezze, vedeva solo Ran, la tristezza delle sue parole e del suo viso. Una valanga di ricordi lo sommerse, mentre con una mano asciugava le lacrime della donna.
Poi la baciò appassionatamente. Ran, al contrario di quanto lui si aspettasse, non lo respinse, anzi lo abbracciò stringendosi a lui ancora di più.
Sentì le mani di Ran sul suo petto e smise di baciarla, la vide sorridere dolcemente mentre gli toglieva giacca e cravatta. Stupito, capì le intenzioni della donna. Voleva essere sua, abbandonarsi a quel piacere che bramavano entrambi.
Era davvero giusto farlo? Forse no. Tuttavia, il suo istinto ebbe la meglio e la lasciò fare, ritrovandosi pochi secondi dopo nudo dalla vita in su.
-Ti amo Shinichi-
Un sussurro che gli fece spalancare gli occhi per la sorpresa. Ora il desiderio di farla sua era totale, non ci avrebbe rinunciato, per nulla al mondo.
Abbracciò nuovamente Ran spingendola contro la scrivania. Due libri caddero, forse in un'altra dimensione, perchè nessuno dei due se ne accorse, storditi dalla reciproca presenza.  Le loro lingue si intrecciarono in una danza amorosa infinita, lui la liberò della maglietta, posando poi dei teneri baci sui seni di lei.
La mano destra del detective scivolò fra i jeans della donna, arrivando al suo punto più intimo. Lei rabbrividì a quel tocco, chiaro segno del suo desiderio.
Entrambi si erano di nuovo persi, non potevano tornare indietro.
Shinichi la fece sdraiare sulla grande scrivania, buttando a terra libri e penne che si trovavano lì sopra, lasciando spazio per lui e la sua amata.
Ran gemeva sentendo che il detective la toccava nel suo punto più intimo. Accecata dalla passione si liberò velocemente dei pantaloni e Shinichi fece lo stesso. Così che rimasero totalmente nudi, l'uno sopra l'altra.
-Ti amo da morire- mormorò scivolando lentamente in lei.
Era un  piacere assoluto quello che provavano entrambi, ansimavano ed erano scossi da brividi di piacere. Mai nella sua vita Shinichi aveva provato una tale emozione nel fare l'amore, Ran era unica, ed era tornata ad essere sua...per sempre...
Continuava a muoversi dentro di lei, finchè il piacere massimo non lo raggiunse, a quel punto strinse a sè Ran, come per paura che qualcuno potesse portargliela via. Rimasero lì così, ansanti e abbracciati per qualche minuto.
Ran si addormentò abbracciata a lui con il sorriso sulle labbra. Lui, innamorato, la osservava come incantato.
"Quando dorme è ancora più bella" pensò accarezzandole il viso.
Ad un tratto, il silenzio in quella stanza venne interrotto da un pianto disperato.
Il detective sgranò gli occhi, girandosi immediatamente. A pochi metri da lui, Eisuke e Ai lo fissavano. Lo sguardo dell'agente dell'FBI era triste, sconsolato, quel pianto era il suo. Gli occhi di Ai, invece, erano accusatori, rabbiosi, ma anche lucidi, come di chi si stava trattenendo per evitare di scoppiare a piangere.
-TU! MI HAI RUBATO MIA MOGLIE!- esclamò Eisuke in lacrime, puntandogli il dito contro.
Conan iniziò a sudare freddo, non sapendo come rispondere a quell'accusa.
-Mi hai preso in giro per tutta la vita. Tu non sei un uomo, sei un verme!- a parlare fu Ai, la sua faccia esprimeva disgusto.
Si sentiva in colpa ora, quelle parole avevano avuto l'effetto di un pugno allo stomaco.
-Io...io...-
Conan faticava a parlare, non aveva neanche senso giustificarsi. E per cosa, poi?
-Perdonatemi, io...- si bloccò con le lacrime agli occhi.
-Shinichi- lo chiamò Ran all'improvviso -Come abbiamo potuto? Perchè? Siamo degli stupidi, non avremmo dovu...-
-Non dire così Ran!- esclamò lui non sopportando quella voce disperata.
-Andrà tutto bene, ci sarò io vicino a te per sempre!-
In quel momento sentì il vuoto intorno a lui, una luce accecante, ed improvvisamente davanti a sè Ran, Eisuke e Ai con uno sguardo freddo e tagliente.
-Anche tu Ran...- fece con tono triste -Quanto dovrò sopportare il peso di questo mio amore per te? Avrò per sempre una vita piena di rimpianti, qualunque decisione prenda...-
Cadde in ginocchio disperato, però quando vide Ran che si allontanava sempre di più, lanciò un urlo di dolore. La stava perdendo di nuovo...
-RAAAAAAAAAAAAAAANNNNNNNNNNNNN!-




Shinichi aprì gli occhi improvvisamente, gli ci volle qualche secondo per capire che si era appena svegliato.
Si guardò intorno, la stanza avvolta nell'oscurità, doveva essere notte fonda. Non riuscendo a rimanere sdraiato un secondo di più, si alzò ancora con il respiro affannoso, tutto sudato.
Riuscì a prendere il cellulare dal comodino senza fare rumore, non voleva disturbare Ai che dormiva ormai da tempo al suo fianco.
"Fantastico! Le 3 di notte!" pensò frustrato.
Passandosi una mano sul viso, si accorse di aver pianto. Quella scoperta lo fece infuriare con se stesso, era stato debole...ancora una volta! Eppure aveva giurato di essersi lasciato il passato alle spalle!
Raggiunse velocemente il bagno, aveva bisogno di riordinare le idee e di sciacquarsi il viso. Osservò per qualche minuto il suo volto riflesso, sembrava tutto normale, tranne i suoi occhi lucidi, che indicavano la sua malinconia.
Strinse i pugni furioso e andò in balcone, aveva bisogno di aria dopo quel sogno. Non curandosi della fredda aria dell'autunno, rimase lì ad osservare le stelle.
-Conan?- una voce che conosceva bene l'aveva chiamato.
Si girò, Ai alle sue spalle indossava una camicia da notte nera, teneva due felpe in mano, una gliela porse e l'altra se la infilò lei stessa.
-Un altro incubo?- chiese con tono apparentemente indifferente.
-No!- si affrettò a negare, non poteva permettere di rovinare tutto, lui e Ran avevano fatto una scelta in passato.
-Sto bene, amore. Non preoccuparti- aggiunse sorridendo.
Ai lo fissò in silenzio con un'espressione indecifrabile.
-Dovresti tornare a letto, hai bisogno di riposare...avete...- si corresse con voce dolce, accarezzando il pancione della sua compagna al settimo mese di gravidanza.
Lei accennò un sorriso, le facevano piacere quei dolci gesti, nonostante i mille dubbi sui sentimenti di Shinichi. L'ombra di Ran Mori sarebbe rimasta per sempre.
"I tuoi occhi sembrano dire tutt'altro rispetto a ciò che la sua bocca dice...sono davvero io il tuo amore, Conan?" pensò senza dire nulla.
Il detective la strinse a sè pensando "Non ti sto prendendo in giro, te lo giuro...semplicemente continuo a chiedermi come sarebbero andate le cose se il crudele destino non avesse diviso il mio cuore e quello di Ran. Però, sono fortunato ad avere una donna come te, Shiho".
Tuttavia, non sapeva spiegarsi il perchè, ma la sua mente cercava sempre Ran nei suoi sogni. Perchè? Eppure lui era sicuro del suo amore per Ai.
E, come al solito, l'ultimo pensiero era sempre LEI...
"Ho sognato così tanto Ran, che alla fine non riesco a capire dove si fermi il sogno e dove cominci la realtà. Si può definire un sogno chi occupa le tue notti e la maggior parte dei tuoi pensieri? No. Tu non sei semplicemente un sogno Ran, sei la mia anima gemella".
Finalmente una risposta l'aveva trovata: lui e Ran erano anime gemelle, destinate però a stare con persone diverse.
Il crudele destino li aveva divisi, ma una cosa era certa: Shinichi Kudo era nato per Ran Mori e viceversa. Un amore troppo profondo, perfetto, limpido, quasi una favola, che niente avrebbe cancellato. Anche se vivevano lontani, in paesi diversi, le loro anime si cercavano di notte.
Per questo Shinichi sperava di riuscire a non cedere, mai. Così quattro persone avrebbero vissuto felici, anche se due di queste sarebbero rimaste per sempre incomplete.








FINE







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Allora, che ne pensate? Alla fine era un sogno, non me la sono sentita di cambiare le coppie, nonostante adori Shinichi e Ran insieme, in questa fanfic secondo me è stato meglio così.
In fondo è vero, Shinichi e Ran sono anime gemelle, ma non sempre "anime gemelle" e "vero amore" sono la stessa cosa.
Mi viene in mente, ad esempio, la storia d'amore tra Joey e Dawson in Dawson Creek o il film "Il matrimonio del mio migliore amico", dove la protagonista cerca di riconquistare colui che considera la sua anima gemella, perchè secondo lei erano destinati a stare insieme, ma alla fine lo lascia tra le braccia di un'altra donna, che poi lui sposerà.
Spesso l'anima gemella può essere sì la persona che si ama, ma può anche essere qualcuno che è cresciuto con te, un amico d'infanzia (come Shin & Ran), con il quale si ha un rapporto speciale, fortissimo, simile all'amore, ma un amore innocente, puro, platonico.
Bene, non ho altro da aggiungere...grazie ancora a tutti!
Un saluto!
  
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