Capitolo 11-Risolvere

Daniela

Lentamente ci avvicinammo, chiusi gli occhi, il tanto atteso momento si stava avvicinando. Sentii il suo respiro più vicino, segno che si era avvicinato. In un attimo mi ritrovai le sue labbra sulle mie, le sentivo premere dolcemente sulle mie. Portò piano una mano vicino al mio viso, mentre lentamente approfondiva il bacio. Nella mia testa giravano mille pensieri: che le sue labbra erano morbide, che la sua mano fredda al contatto con la mia guancia calda mi provocava i brividi, che il suo profumo così da vicino mi ricordava qualcosa che si avvicinava alla vaniglia, che non ero mai stata brava a riconoscere le essenze dei profumi...
 
Nel momento in cui iniziò il vero bacio, tutto questi pensieri lasciarono il posto alle classiche farfalle nello stomaco, quelle di cui tutti parlano, quelle che avevo già provato, ma che ora erano quasi differenti, quelle che tutti gli adolescenti aspettano di provare. Io le stavo provando in quel momento...che poi non ho mai capito perché si dicesse farfalle nello stomaco, alla fine si sente solo un grande subbuglio nello stomaco, agitazione, batticuore, il classico colorito roseo sulle guance...erano questi i veri sintomi dell'amore, e non le farfalle nello stomaco.
 
Dopo quel bacio che sembrava interminabile, si allontanò di poco da me, sorridendomi. Avevo davanti ai miei occhi tutto quello che avevo sognato, era successo tutto quello che avevo sognato. Quegli occhi azzurri ora erano davvero davanti a me e non da una stupida foto o da un poster, quei due occhi azzurri mi stavano davvero fissando, stavano davvero fissando me...mi sta fissando!!
 
-Daniela, io ti...-Aprì bocca, ma qualcosa gli impedì di continuare.
 
 

-Daniè!! Ti vuoi decidere a svegliarti? -Le urla di mia mamma arrivarono al piano di sopra, nella mia stanza, dove dormivo dolcemente accoccolata e al caldo sotto le mie coperte.
 
-Vaffanculo. -Mormorai svegliandomi di soprassalto per poi passarmi una mano sul viso. -Tanto lo so che non sono nemmeno le 7!!- Urlai conoscendo mia mamma.
 
-Buongiorno sorellina! -Mio fratello entrò nella mia camera ancora in pigiama, altro segno che era ancora presto per la scuola.
 
-Buongiorno un corno Am. -Ributtai la testa tra i cuscini, soffocando un urlo.
 
-Che succede? -Sentii il letto piegarsi da un lato e poco dopo un braccio mi spinse verso quella che doveva essere la   sua spalla.
 
-Stavo sognando...di nuovo. -Mormorai in preda ad un crisi, mentre mi accoccolavo meglio al suo fianco, abbraciandolo.
 
-E perché non vai da lui e glielo dici? -Mi chiese lui con tono ovvio. A volte avevo seri dubbi sulle capacità di mio fratello: mi prendeva in giro o era davvero così tardato mentale?
 
-Certo Am, adesso gli vado vicino e gli dico ''sai Louis è una settimana che sogno di baciarti, non lo trovi fantastico?'' -Alzai la testa concludendo con il sorriso più tirato che avevo mai provato a fare, seguendolo poi con una smorfia e riaffondando la testa nell'incavo del suo collo.
 
-Oddio proprio così no, altrimenti potrebbe prenderti per pazza. -Rise, scatenando una piccola risata anche in me. -Magari potresti provocarlo...- Suppose, attirando il mio interesse. Alzai leggermente la testa per guardarlo meglio
 
-Si, potresti farglielo capire in modo indiretto...o anche facendo nascere in lui un bisogno spontaneo di baciarti. -Mi spiegò guardandomi, quando si accorse di avere la mia attenzione. Avevo capito a cosa alludeva...
 
-Ma cosa vai a pensare Am! Mi sentirei semplicemente ridicola...lo sai, non sono fatta per provocare. -Arrossii violentemente mentre mi mettevo a sedere sul letto.
 
-Come non detto, ma non te la prendere così tanto. -Rise guardando la mia reazione. -Adesso vado a prepararmi, a dopo sorellina. -Si alzò dal letto, lasciandomi un bacio sul naso prima di uscire dalla stanza
 
Adoravo William, sembrava capirmi sempre, in tutto. E aveva sempre una soluzione. Forse perché avevamo solo un anno di differenza, forse perché aveva più esperienza, o forse semplicemente perché era un maschio e, si sa, i maschi dicono, e fanno, quello che pensano senza preoccuparsi delle conseguenze e questo mi aveva anche portato a doverlo salvare in molte situazioni. Se eravamo visti da fuori, non eravamo poi così simili, ma se veniva messo a confronto il nostro carattere...eravamo uguali.
 
Mi alzai malvolentieri per andarmi a preparare ad un altra giornata di scuola, dove avrei passato il tempo a vedermi passare Louis di fianco mentre si comporta come al solito, mentre io non facevo altro che immaginarmi di assaporare le sue labbra...in quelle notti avevo sognato tantissimo quel bacio, avevo milioni di ipotesi di come potessero essere le sue labbra: morbide, sottili, piene, dolci...avevo anche pensato con un gusto alla fragola...
 
Scaccia il pensiero mettendomi davanti all'armadio e osservando al suo interno. Forse Will non aveva tutti i torti, forse provocarlo un po'...osservai una gonna che avevo lì, di jeans, mi ci soffermai per un po'...No!
 
Presi una semplice felpa con un paio di jeans e andai in bagno con la mia amata sveglia mattutina, la musica.
 
Louis
 
Un altro risveglio come gli altri, nell’ultima settimana. Finivo sempre a sognarla, a sognare quel bacio mancato. Dovevo fare qualcosa, dovevo risolvere quella situazione.
 
 
-No, per quanto vorrei Louis, non possiamo...è vero sono innamorata di te, non come il mio idolo, ma come il ragazzo che sei, e ho sempre aspettato questo momento, ma non così...non a prezzo di far soffrire qualcun'altro per la mia felicità. -Mi allontanò ancora, però quel discorso mi colpì a fondo.

Dovevo darmi una mossa a rendere le cose più facili
 
 
Mi ritrovai a pensare ancora una volta alle sue parole. Entro la prossima settimana sarei riuscito ad averla, ne ero convinto.
 
-Giorno!! -Esclamò una voce conosciuta dietro le mie spalle. Mi girai e la trovai mentre salutava le sue migliori amiche.
 
-Buongiorno Dany. -Le risposero le altre mentre i nostri sguardi si incrociavano. Non avevamo parlato più come prima, ci eravamo un po' distaccati, non uscivamo da soli, non parlavamo dopo scuola...era cambiato tutto, e questo era un'altra cosa che mi portava a voler risolvere la situazione al più presto
 
-ragazze devo dirvi una cosa! -I miei pensieri furono interrotti di nuovo dalla sua voce, aprii l'armadietto per non dare troppo nell'occhio e mi misi ad origliare la conversazione.
 
-Cosa? -Chiesero subito le altre.
 
-Fra due giorni parto per Napoli e ci resto per due settimane! -Rispose esaltata.
 
No, non poteva essere...tutti i piani erano in frantumi in quel momento. Non sarei mai riuscito a parlarci in soli due giorni e aspettare altre due settimane sarebbe stato straziante...ci sarà mai un momento in cui potrò finalmente averla?
 

SPAZIO AUTRICE LALALALA
Vado alla ricerca di una gif di Louis da aggiungere sotto......
Sono troppe stupende, non so decidere hahaha
Ora provo a scartarne alcune...
Le finalisti sono: 

C'è questa che mi fa morire dal ridere, e non so perché hahahaha



E poi c'è questa che non riesco a smettere di guardare...
 

Quindi credo che lascerò entrambe hahahaha
#WithLove