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Autore: Joe McFly    30/05/2007    5 recensioni
In onore al film “Spider-man 3”, in uscita in questi giorni, vi presento una storia che narra dell’ultimo scontro fra Spider-man e il suo più acerrimo nemico: Venom è tornato ancora più forte, intento ad annientare il nostro eroe.
Inizia, così, l’ultima battaglia, che non dovrà essere necessariamente vinta, come è di consuetudine, dal Bene...
P.S.: Nel leggere questa FF, usate un po’ di fantasia: ho dovuto trasportare a parole ciò che è normalmente visto nei fumetti.
Genere: Avventura, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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7. La fine

Spider-man rimase per qualche istante a fissare i Suoi immensi occhi bianchi, immobile. Tremava, perché temeva un suo attacco improvviso. Invece, lentamente, il costume nero colò giù, fino a quando Spider-man non si ritrovò dinanzi il corpo ospite, con un paletto infilzato nel petto.
Il simbionte si sparse per terra, e un po’ ne cadde giù per il muro, fino al vicolo nel quale prima avevano combattuto. Spider-man lasciò cadere il corpo umano oramai morto, che ancora sanguinava. Quel particolare confermò le sue idee.
Finché Venom conviveva con il corpo ospite, era legato solo per una necessità non vitale. Infatti, uccidendo il corpo, Lui si spostava su un altro, senza problemi. Ma nel momento stesso in cui faceva del corpo ospite il Suo corpo, acquisendo grandi poteri, viveva attraverso esso. Uccidendo il corpo, moriva anche lui.
Ne diventava immune solo quando distruggeva il corpo del tutto, portandolo persino alla decomposizione, come aveva fatto in precedenza. Ma per combattere con Spider-man, non aveva avuto il tempo necessario di avviare questo mutamento. Il corpo, seppur ridotto a totale schiavo, era ancora vitale e, quindi, legato al Simbionte come Lui lo era a questo.
Grandi poteri… nuovi punti deboli.
Era stato lo zio Ben, seppur indirettamente, a suggerirgli questo. E, capì, allora che abbiamo bisogno degli altri, alle volte, per salvarci, che da soli non possiamo vivere, non possiamo vincere. Venom era stato sconfitto perché era solo, perché non conviveva davvero con il corpo, ma lo sfruttava per i suoi interessi. Lui non aveva qualcuno che credeva in lui. Nessuno ha mai creduto in lui…
Eppure Spider-man provava pena per Lui. Lui non era diverso da tutti. Come tutti, desiderava superare chiunque, diventare invincibile. Anche Spider-man lo aveva desiderato, per qualche istante. E anche lui si sentiva molto legato al Simbionte, non poteva negarlo.
Capì, inoltre, perché si era lasciato staccare, dopo la loro simbiosi. Non era debole, né  ferito. Venom aveva compreso che Spider-man non lo desiderava, lo stava rifiutando per l’ultima volta. Era stato questo a mutare i suoi sentimenti verso di lui e ad indebolirlo.
In fondo, non voleva che un po’ d’amore…
Spider-man, con un fil di ragnatela, scese lentamente nel vicolo e recuperò la sua maschera. Quando risalì sulla terrazza, prese un po’ del costume simbionte, oramai inanimato e innocuo, e ne spalmò in parte sulla sua maschera, prima di indossarla.
Era un segno: avrebbe così, finalmente, ricreato quel legame reciproco che provavano i due. Avrebbe dimostrato che Spider-man non era altro un uomo come noi, pure lui pronto a sfruttare una buona occasione per sentirsi superiore. E che Venom, seppur alieno, non era per niente diverso.
Adesso doveva tornare a casa. Tornare da Mary Jane. Sicuramente si sarebbe spaventata nel vedere la sua nuova maschera. Ma avrebbe capito. Avrebbe dovuto capire cosa significava e che non c’era nulla da aver paura.
Così aveva deciso Spider-man…

The End

Così finisce la mia prima FF a capitoli. Rinnovo i miei ringraziamenti a tutti coloro che hanno letto la FF ed anche a coloro che hanno inserito qualche commento.
Adesso cercherò di continuare un po’ la parodia dei film, ma nonostante ciò, Vi chiedo di inserire nuovi commenti a questa, per sapere se vi è piaciuta e cosa avrei dovuto cambiare.
Vi saluto con affetto e vi ringrazio per l’attenzione e la pazienza ricevuta.
Il Vostro piccolo scrittore di quartiere,
Joe McFly  

   
 
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