[Tron] [Tron Legacy][Clu 2]Un universo alternativo in cui Clu riesce a raggiungere il mondo reale. Ora Clu sta preparando un'invasione in piena regola, mentre fa credere al mondo di essere il carismatico titolare della Encom, Kevin Flynn.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: What if? | Avvertimenti: Violenza
Nel seminterrato della sala giochi di Flynn, Sam era in attesa accanto al computer. Una forma
indefinita iniziò a materializzarsi sulla sedia: era fatta di cubi che si rimpicciolivano
man mano che aumentavano di numero. In breve tempo, iniziò ad assomigliare a una
persona.
"Quorra!" gridò Sam.
Clu, ormai completamente materializzato, balzò in piedi e lanciò il disco di Kevin
dritto verso il collo di Sam. Lo sezionò con facilità, come un coltello caldo che
taglia il burro. Il corpo e la testa di Sam caddero separatamente a terra.
"Direi di no", Clu disse alla testa mozzata.
Avvicinatosi al corpo di Sam, Clu sollevò qualcosa da sotto. "E grazie per aver
tenuto al sicuro il mio disco", aggiunse. Si voltò ed esaminò il computer. La
sua attenzione fu attratta dal prompt dei comandi Unix sullo schermo.
Qualcosa fece contatto nella sua mente, per così dire. Clu capì subito come
funzionava il sistema. Sollevò il corpo e la testa di Sam, li mise sulla sedia e
attivò il programma di controllo del laser. Il laser si attivò e li
smaterializzò.
"Nessun ripensamento, Sam", aggiunse Clu. "E saluta tuo padre da parte mia. Oh, a
proposito...". Si girò verso il computer e inserì il comando:
ps -ax
Comparve una lista di processi, o programmi in esecuzione. Lo sguardo di Clu fu attratto da uno
in particolare. Digitò:
kill -9 2207
Si fermò un momento, con un'espressione neutrale sul volto, poi premette
Invio. Dopo pochi secondi, controllò nuovamente la lista dei processi: il 2207 non
c'era più. Clu alzò le spalle. "La prima volta che un programma termina un
creativo" disse.
Clu considerò il suo passo successivo. Aveva eliminato il creatore che gli si era
illogicamente rivoltato contro, e due alleati del creatore. Aveva agito correttamente e con
efficienza, e non era in pericolo immediato. Era il momento di esaminare il mondo esterno. Il
mondo reale, finalmente.
Clu uscì prima dal seminterrato, poi dalla sala giochi. Le luci sugli edifici, sulle
strade e sulle automobili nella notte gli ricordavano la Rete, ma tutto era... diverso. Nulla era
liscio come le superfici del suo mondo. Queste superfici erano irregolari, con protuberanze e
rientranze che sembravano normal map incredibilmente complesse. Le irregolarità non erano
microscopiche, ma di grandi dimensioni. "Altamente inefficiente", pensò. Chiuse
il casco e cominciò a camminare lungo il marciapiede.
In fondo alla strada, un motociclista stava parcheggiando il suo veicolo. Clu si fermò di
fronte a lui.
"Tu chi dovresti essere? Un Power Ranger?" chiese il motociclista.
"Il tuo motociclo. Dammelo." disse Clu.
Il motociclista scese dalla moto. "Fottiti, idiota!" esclamò, spingendo via Clu.
Clu reagì, spingendolo a sua volta. Il motociclista cadde e batté la testa contro
il muro di un palazzo, poi si alzò di nuovo, incerto sulle gambe, e si toccò la
nuca. Tirò fuori un coltello dalla tasca e lo aprì. "Come vuoi" disse.
Per nulla impressionato, Clu non si preoccupò nemmeno di muoversi. Il motociclista gli
diede un altro spintone e gli conficcò il coltello nell'addome. Intorno al coltello,
una parte della tuta e del corpo di Clu si trasformarono in piccoli cubi trasparenti che caddero
sul marciapiede.
"Che cosa diavolo sei?" esclamò il motociclista, facendo un passo indietro.
"Questo è irrilevante," rispose Clu. Sganciò il suo disco e
calcolò l'angolo più efficiente per decapitare il motociclista. Spostò
il polso e si preparò al lancio, mentre l'uomo lo fissava senza capire. Clu si
fermò, saltò sulla moto, la accese e se ne andò.
Il sistema di controllo del traffico era primitivo, abbastanza facile da comprendere. Clu
uscì in fretta dalla città, svoltò su una tranquilla strada sterrata e
si fermò. Attivò il suo disco ed esaminò il proprio codice: una sezione del
suo DNA a tripla elica era stata danneggiata. Ingrandì la sezione danneggiata e
ne manipolò alcuni byte. I tessuti e il materiale mancante nel suo addome si
rigenerarono in pochi istanti.
Mentre Clu osservava il processo, si accesero le luci di una vicina casa rurale. Ne uscì
un uomo con in mano una torcia elettrica, diretto verso Clu.
"Ehi! Tu chi sei? Cosa stai facendo qui?" chiese l'uomo.
"Nulla che ti riguardi" rispose Clu, bruscamente.
"Ora chiamo la polizia" disse l'uomo, tirando fuori un cellulare.
Clu elaborò la frase e considerò quello che comportava. L'uomo non era una
minaccia, tuttavia, un'interruzione di quel tipo poteva essere un problema.
"No," disse. "Ti stai contorcendo dal dolore." Lanciò il suo disco,
che tranciò di netto un polso dell'uomo, facendo cadere a terra la mano che reggeva il
telefonino.
Mentre anche l'uomo cadeva a terra, contorcendosi proprio come Clu aveva detto, Clu prese il
telefonino e lo esaminò. "Un dispositivo collegato a una rete di informazioni.
Eccellente." disse. Rigirò il cellulare: sull'etichetta c'era scritto
"ENCOM Phone".
"ENCOM," aggiunse. "Ecco dove devo andare."
Clu attivò il browser del cellulare. Digitò un indirizzo:
https://www.en.com/
Il touchscreen del telefono cellulare visualizzò la pagina principale del sito della
ENCOM. C'erano pubblicità per i prodotti, che a quanto pare dovevano apparire nuovi ed
eccitanti. Clu ignorò le pubblicità e toccò il link "Contatti".
Apparve una nuova pagina, che comprendeva una fotografia dei dirigenti della ENCOM, tutti quanti
in abiti formali.
Clu esaminò la sua tuta. "Ma prima, devo rendermi meno appariscente" disse. Con uno sforzo
di volontà, disattivò le linee gialle della tuta.
L'uomo a terra emise un gemito. "La mia mano..."
Clu abbassò lo sguardo, un po' sorpreso. Appoggiò la mano amputata sul petto
dell'uomo, poi montò sulla moto e se ne andò, lasciandoselo alle spalle.