Cap.I
Mai dire FINE
Siamo in
Giappone, ed è una fredda giornata d’inverno.
Una ragazzina, di
14 anni, è sdraiata e concentrata a dormire nel suo morbido letto.
Quel letto, dove
dorme anche lui da 2 anni.
Lui: il mitico
CheroChan, non altro che guardiano delle carte magiche di Clow.
La ragazzina
comincia ad aprire, come prima mossa, i suoi occhi sottili, di un verde
smeraldo, per dare il primo saluto a quella giornata triste.
Cherochan nota la
sua padroncina muoversi e agitarsi allo stesso tempo e decide di fermarla.
“Sakura?”
Ecco, è
lei…Sakura, l’eroina che ha salvato per due anni interi il nostro mondo dalle
malefiche carte di Clow.
“mmm…” Sakura
cerca di bisbigliare qualcosa, ma Cherochan le fa notare l’ora.
È in ritardo,
come sempre…anche il primo giorno di scuola del I anno di Liceo.
“ODDIO…nooo…
Chero, perché non mi hai avvertito prima?”
“cosa? Io ti ho
chiamata, ma tu niente”
“sì va bè…devo
sbrigarmi, dov’è lo zaino?”
“è là, dietro il
letto”
“grazie”
In quel momento,
lo sguardo di Sakura cade tristemente sulla sua vecchia divisa delle medie, e
comincia a pensare.
Pensa a tutti i
suoi ricordi e a quei momenti che ha passato durante
È sparito da quel
giorno, quel giorno in cui tutto è finito ed è tornato alla normalità.
È tornato a Hong
Kong, nella sua dimora cinese e sicuramente dopo un’intera vacanza estiva, si
sarà dimenticato già di lei.
Cherochan guarda
attentamente lo sguardo di Sakura e capisce con la sua super intelligenza che
lei sta pensando al cinesino.
“Pensi ancora a
lui?” le domanda un po’ preoccupato per lei
“un po’…ma se n'è
andato”
Toy, il fratello
di Sakura stava per entrare nella stanza, quando Sakura sente i suoi passi e
dice a cherochan di nascondersi, anche perché alla fine dell’ultimo scontro,
Sakura con un incantesimo fatto da Yue, era riuscita a far dimenticare tutto,
sia a suo padre che a suo fratello.
Toy bussa alla
porta e Sakura, con il sorriso di nuovo sul suo viso dolce, la apre.
“Ciao Toy, serve
qualcosa?”
“sei in ritardo mostriciattolo!”
“vero…vado, ciao
fratellone!”
Ed esce dalla
camera prendendo lo zaino e i soliti e bellissimi roller.
Scende nel piano
di sotto e saluta il padre che è già alle prese con i fornelli, per cucinare un
pranzo a sacco davvero delizioso, sia per Sakura sia per Toyo.
“Ecco il pranzo!”
Glielo porge
nelle mani e Sakura sorride e crede che tutto finalmente è tornato alla normalità.
Lo abbraccia
dandogli un grosso bacio sulla guancia e aprendo la porta di casa esce, coprendosi
bene, per non prendere freddo già il primo giorno di scuola.
Oggi farà nuove
conoscenze, ci saranno nuove ragazzi e ragazze, ma come sempre c’è la sua
migliore amica: Tomoyo.
Arriva nella
scuola High Tabar e davanti al cancello intravede alcuni suoi amici.
C’è Eriol,
tornato nuovamente buono e non essendo più la reincarnazione del signor Clow
Reed.
E ci sono anche
Rika, Takashi, Naoko.
Lui no.
Basta. Basta.
Basta e basta.
Deve andare
avanti.
“ciao ragazzi”
“ciao Sakura,
come stai?” le domanda felicemente Takashi
“bene, e tu?
Voi?”
“avete visto
Tomoyo?”
“ma come non lo
sai?” le domanda ancora Takashi
“cosa?”
“Tomoyo non viene
oggi, perché poverina, sente tanto la mancanza di qualcuno e non vuole venire,
ma comunque se ha problemi basta che viene da me e io glieli risolverò
senz’altro”
Takiashi comincia
come sempre ad inventare storie, ma Rika lo ferma in tempo, assicurando a
Sakura che l’amica è dentro la scuola a riprendere come sempre l’entrata degli
alunni e che l’aspetta con ansia.
“Grazie Rika”
Sakura saluta di
nuovo gli amici e corre dalla sua preferita.
La intravede in
mezzo a tutta quella massa di ragazzi e ragazze che cercano, come primo giorno,
di fare amicizia.
“Tomoyo!” esclama
sorridendo Sakura
L’amica si sente
chiamare e voltandosi la vede.
I suoi occhi si
illuminano di felicità e senza pensare agli altri, corre subito da lei.
“Sakura! Ciao
come stai?”
“bene, amica mia,
tu?”
“tutto bene, mi
sei mancata tantissimo”
Tomoyo le
confessa la sua mancanza e l’abbraccia felicemente.
Subito si stacca
e prendendola per mano la trascina un po’ più lontano dall’entrata.
“Tomoyo, ma dove
stiamo andando?”
“tranquilla, devo
farti vedere una cosa”
“ok!”
Arrivano nel
giardino del lato opposto dell’entrata e Tomoyo, accende di nuovo la sua
preziosa telecamera.
“Cosa devi
mostrarmi?”
“guarda…”
Oddio. Non è
possibile.
Sakura guarda
attentamente la scena di un anno fa, quando lei ha affrontato Eriol.
E poi la scena
più frizzante ed emozionante.
Quel ti amo
maledetto.
“cosa? Mi hai
ripreso?”
“certo…sapevo che
Li te l’avrebbe confessato”
Una lacrima
scende dal viso tanto tenero di Sakura e lei si sente in colpa.
“Cos’hai Sakura?”
“mi manca, perché
non l’ho dimenticato?”
“semplice…è stato
il tuo primo amore!”
“sì, ma non siamo
stati insieme, mi ha solamente detto…”
Silenzio.
Riflessione.
In questo caso
c’è ne vuole.
“detto che ti
amava!”
“esatto…e io come
una cretina sono stata zitta!”
“sono cose della
vita amica mia, ma non vi siete più sentiti?”
“no!”
“neanche una
lettera, un messaggio, una chiamata?”
“no…lui è partito
l’indomani, lo sapeva già, per questo ha voluto dirmelo”
“secondo me ha
fatto bene”
“no, ha fatto
male”
In quel momento,
il suono della prima campanella dell’anno, interrompe la discussione delle due
amiche.
Si avvicinano
all’entrata e inserendosi con tutti i loro vecchi amici, si incamminano verso
la classe dove frequenteranno sin da ora il I liceo.
Entrano in classe
e Sakura è troppo emozionata per credere che già è in I liceo.
Si siede vicino a
Tomoyo e comincia a rilassarsi.
Si guarda intorno
e scopre nuovi volti di ragazze e ragazzi.
Solamente una
ragazza e un ragazzo le colpiscono.
Il professore
entra in classe.
Tutti gli alunni
si alzano e ad alta voce lo salutano con il “buongiorno professore!”
E lui risponde
“buongiorno a voi ragazzi, seduti!”
I ragazzi si
riaccomodano di nuovo e il professore comincia a passeggiare tra i banchi e a
guardare i nuovi arrivati.
Sorride a Sakura,
Tomoyo, Rika, Yamazaki, Eriol e Naoko, ma soprattutto nota l’essenza di
Shaoran.
Il suo sguardo si
rivolge a Eriol.
“Ciao Eriol, hai
notizie di Shaoran?”
Sakura alza lo
sguardo e guarda dritta negli occhi il professore, Tomoyo se ne accorge e fa
cenno ad Eriol di guardare a Sakura come è diventata rigida.
“No signore, mi
dispiace!” risponde Eriol
Sakura riabbassa
lo sguardo e stando molto attenta, guarda il suo cellulare.
Quel cellulare
che le è stato regalato da Tomoyo l’anno scorso e che ha anche Li.
Niente.
Nessun messaggio
o altro.
Il professore
ritorna a stare dietro la cattedra e comincia a fare l’appello, facendo alzare
i nuovi arrivati.
-Sakura Kinomoto-
“Presente”
-Tomoyo Daidouji-
“Presente”
-Rika Sasaki-
“Presente”
-Takashi
Yamazaki-
“Presente”
-Eriol
Hiiragizawa-
“Presente”
-Naoko Kiniam-
“Presente”
-Luke
Carbonimosn-
“Presente”
-Fabryz Sarosk-
“Presente”
Il ragazzino che ha
notato Sakura si alza e Sakura gli sorride e lui la guarda, ma non ricambia.
-Naom Jiankism-
“Presente”
La ragazzina si
alza e Sakura stavolta nota che lei la guarda.
Le sorride, ma
Naom niente, anche lei, non ricambia.
Il professor
Tarada continua l’appello fino alla fine.
Dopodichè
comincia a chiedere di come i suoi alunni hanno passato quest’estate che è già
finito ed ha portato subito l’inverno freddo.
“Benissimo
professore, io sono partito”
“Davvero
Yamazaki? E dove sei stato?”
“a Hong Kong, da
Shaoran”
Sakura non crede
alle sue orecchie e guarda subito Yamazaki.
“allora tu l’hai
sentito? E dimmi come sta?”
“bene, è più
sereno…e ho visto anche Mei Ling…”
“sì? Che bello,
anche io avrei voglia di rivederli…erano due bravi alunni”
“erano? Sono!”
interviene Sakura
Tomoyo ed Eriol
la guardano.
“Come Sakura?”
“Sono…perché ha
detto erano?”
“vero, hai
ragione!”
Sakura riabbassa
lo sguardo dalla timidezza e vergogna e Fabryz se ne accorge e guarda subito
Naom.
Le tre ore
passano in fretta e subito arriva l’ora della ricreazione.
Gli amici di
sempre si avviano fuori, nel parco, coprendosi bene e cominciano a mangiare la
loro colazione.
Sakura si siede
vicino ad Eriol e Tomoyo.
Apre il
sacchetto, dove suo padre le ha messo la colazione.
“L’ha cucinato
tuo padre?” le domanda curioso Eriol per il profumino che si sente
“sì…e non vedo
l’ora di mangiare, anche se abbiamo solo mezz’ora di tempo e poi si ricomincia
per altre tre ore”
“infatti”
Sakura stava per
mangiare il primo boccone, quando Fabryz la chiama da dietro le spalle a voce
alta e lei si spaventa.
“Ehi…”
Gira piano la
testa e vede Fabryz e Naom dietro i due amici.
“ciao, volete
stare con noi?”
“no! Dobbiamo
parlarti, vieni con noi!”
Eriol li guarda
fissi negli occhi e subito ferma per il braccio Sakura.
“Vengo con te!”
“e chi sei tu il
suo guardiano?” domanda ridendo Fabryz
“no, ma voglio
sapere cosa devi dirle”
“è privato!”
Naom guarda
attentamente Eriol e poi avvicina la sua bocca all’orecchio dell’amico e piano,
piano gli sussurra qualcosa.
Fabryz lo guarda
e poi facendo cenno con la testa all’amica, risponde con “ok, puoi venire!”
I due ragazzi
portano Sakura ed Eriol lontano dagli altri.
“Allora? Cosa
volete?”
“calmati Eriol”
lo tranquillizza Sakura
“Tu sei Sakura Kinomoto
vero?”
“s- sì…” risponde
a bassa voce e balbettando Sakura
“quindi ti ho
trovato finalmente!”
Naom lo guarda un
po’ alzando il sopracciglio dell’occhio destro.
“come? Scusa non
capisco” risponde spaventata Sakura
“ora non lo puoi
sapere, ma ti dico solo una cosa”
“sputa il rospo
Fabryz” esclama Eriol
“ho già affermato
che per ora non lo potete sapere, ma Sakura, stai attenta…”
“c-cosa?”
continua a balbettare Sakura
“mai dire Fine”
Fabryz la guarda
fissa negli occhi e facendole un piccolo sorriso, afferra per mano Naom e si
allontana, lasciando Eriol con lo sguardo fulminante e Sakura confusa.
Appena Fabryz e
Naom si allontanano, Sakura guarda preoccupata Eriol.
“Che osa intende
secondo te con –mai dire Fine?”
“ah non lo so, io
non l’ho capito, ma tu credi che sappia…?”
“cosa sa Eriol? È
tornato tutto alla normalità…”
“sì, ma tu hai
ancora lo scettro…”
“sì, ma non l’ho
usato per tutta l’estate”
“allora non so
cosa pensare!”
“dai torniamo
dagli altri…”
E lo prende per
mano portandolo dagli amici.
Tomoyo intravede
da lontano il ritorno dei due amici e avverte gli altri, poi lei
contemporaneamente si alza e va verso di loro.
“Cosa voleva
Fabryz?” domanda a entrambi
Eriol guarda
Sakura e lei risponde all’amica che glielo spiegherà più tardi.
Tomoyo le sorride
e poi la prende per mano, portandola da tutti gli altri, ma il suono della
campanella la interrompe e tutti ritornano in classe.
Sakura, Eriol e
Tomoyo entrano dopo degli altri e i tre, anche Tomoyo, guardano Fabryz e Naom,
che stavano parlando tra di loro.
Fabryz se n' accorge
e fa un sorriso maligno a Sakura.
Lei sente un
brivido di freddo.
Eriol però la
tranquillizza.
Il primo giorno
di scuola del I anno di Liceo passa in fretta e Sakura si ritrova subito a
casa, seduta a tavola con Toy e suo padre.
“Allora Sakura,
com’è andato il primo giorno di scuola?” domanda curioso suo padre
“ehm…bene,
benissimo…” risponde Sakura non facendo capire di essere un po’ preoccupata e
di salire subito in camera per parlarne con Cherochan.
“hai conosciuto
nuovi amici?” domanda stavolta Toy
“sì…certo, delle
medie siamo solo pochi”
“capito”
Sakura stava
mangiando velocemente e appena finisce di svuotare il piatto, saluta il padre e
Toy e sale subito in camera.
“vai a eseguire
di già i compiti mostriciattolo?”
“mmm…”
Sakura fa una
smorfia a Toy e poi girandosi e salendo le scale, sorride a se stessa.
Finalmente arriva
nella sua camera e subito apre la porta e la chiude a chiave.
Cherochan sbuca
da sotto il letto.
“Ciao Chero, cosa
stavi facendo sotto il letto?”
“dormivo un po’…”
Sakura lo guarda
e non crede a ciò che dice, ma non deve perdere tempo, deve raccontarli tutto.
Intanto, ci
allontaniamo dal Giappone e ci troviamo a Hong Kong.
Li Shaoran, è
tornato da poco a casa e saluta sia Mei Ling che il suo maggiordomo.
Posa la cartella
in camera sua e, però il suo sguardo cade sulla sua spada.
Quella spada con
cui ha difeso tante volte Sakura.
Le manca da
morire, non fa altro che pensare a lei.
Vuole chiamarla,
ma è passato troppo tempo e anche lui ha paura.
Paura che lei
l’ha già dimenticato.
Ha dimenticato
tutti i momenti magici che hanno passato insieme e quel TI AMO.
Ha paura che non
ha più l’orsacchiotto di pezza che lui le ha regalato e che ora, nel suo cuore
c’è un altro.
Ad un certo
punto, la porta della sua camera si apre.
È Mei Ling, che
nota Li pensieroso.
“Ti manca vero?”
“Mei Ling!”
esclama Li spaventato…poi però si tranquillizza e la guarda.
“sì, mi manca
troppo”
“perché non
chiedi al nonno se puoi ritornare in Giappone?”
“e cosa gli
racconto scusa se mi chiede il perché? Che mi sono innamorato?”
“sì…ne devi
essere solo contento!”
“non lo so Mei
Ling…lei non si è fatta sentire e tornare dopo un’intera estate, si insomma…”
“ti vergogni?”
“esatto!”
“devi fare
qualcosa però”
“non lo so, per
ora voglio stare dove sono”.
Stessa ora, ma in
Giappone.
Cherochan sta
riflettendo su ciò che le ha raccontato Sakura.
“sinceramente io
non conosco nessun Fabryz e nessuna Naom…ma sai sicura che stavano parlando
delle carte?”
“non lo so ti ho
detto, a Eriol gli è passata questa cosa in mente!”
“mmm…certo che è
molto strano che uno ti dice Mai dire Fine, cosa vuole intendere?”
“se lo sapevo te
lo dicevo no?”
“non pensiamoci
per ora, vediamo cosa succede ok?”
Sakura gli
sorride, come potrà vivere in futuro senza i consigli di Cherochan.
“sì, ok! Ma senti
hai notizie di Yue?”
“no, ancora no,
ma penso che se noterà qualcosa di strano c’è lo farà sicuramente sapere”
“infatti”
Sakura in quel
momento pensa a Yuki e a quando lei era innamorata pazza di lui.
Poi pensa che
tutto il suo amore per lui è andato ad un altro.
Nel tardo
pomeriggio, Tomoyo va a fare visita all’amica.
Suona il
campanello e Sakura, visto che il padre è al lavoro e che Toy stava studiando,
va ad aprire.
Vede l’amica
davanti l’ingresso e l’abbraccia, accogliendola felicemente in casa e facendole
strada nella sua camera.
Apre la porta, ma
prima di entrare in camera, Tomoyo osserva Toy studiare attentamente.
Sorride, ma poi
va subito nella camera dell’amica.
“Ciao Chero!”
saluta Tomoyo chiudendo la porta, prima che Toy può sentire.
“Ciao Tomoyo,
come stai?”
“tutto bene e
tu?”
“anche”
“sono felice.
Sakura ti ha raccontato dei due nuovi compagni di classe?”
“sì, è sono un
po’ turbato per il loro comportamento”
“a chi lo dici…”
interviene Sakura, seduta sullo sgabello di legno, comprato quest’estate.
“Tranquilla amica
mia, sai che per qualunque cosa puoi contare su di me” confida apertamente
Tomoyo, facendo un sorriso a Sakura e lei contenta di avere un’amica come
Tomoyo ricambia.
Le due amiche
cominciano a parlare di altro e Cherochan comincia come sempre ad impicciarsi.
Poi Sakura,
decide di andare a preparare un po’ di tè e scende giù in cucina con Tomoyo e
Cherochan, che si nasconde in qualche scaffale della cucina.
Prima di
scendere, Sakura bussa da Toy.
“Chi è?”
Apre la porta e
Sakura entra, mentre Tomoyo rimane sulla soglia.
“Toy senti, io
sto preparando un po’ di te, ne vuoi un po’?”
“sì, grazie, ma
fanne in più che sta venendo Yuki!”
“davvero?”
finalmente Sakura fa il suo primo e vero sorriso della giornata.
Tomoyo la guarda.
“Ok!”
Esce dalla camera
e prende l’amica per mano e contenta, canticchia un po’ e scende in cucina.
“Ehi Chero, ci
sarà anche Yue!”
“no Sakura!”
esclama Cherochan
“come? Ma scusa
non sta nel corpo di Yuki?”
“non più, non te
l’ho voluto dire perché quel giorno ti è stato confessato qualcos’altro,
comunque Yue se n’è andato per cercare di avere una propria sembianza senza
bisogno di incarnarsi in altri corpi”
“ah!” sospira
Sakura un po’ malinconica
“eri contenta nel
sapere che Yue era al tuo fianco vero?” domanda preoccupata Tomoyo
“sì…ed ero felice
quando Toy mi ha detto che viene anche Yuki, ma ora, si insomma, non provo più
niente per Yuki, quindi ero solo felice perché potevo vedere Yue”
“non te la
prendere Sakura, vedrai che Yue si farà vivo di nuovo” la consola Cherochan
appoggiandosi sulla spalla di Tomoyo.
Sakura cerca di
distrarsi cominciando a preparare il tè.
Dopo mezz’ora,
Yuki suona alla porta.
Sakura ha già
finito di preparare il tè e quindi va subito ad aprire la porta.
La apre.
La figura di Yuki
le appare davanti agli occhi.
Strana
sensazione.
Non l’ha visto
per tutta l’estate e ora è un ragazzo normale, senza Yue addosso.
“Ciao Sakura,
come stai?”
“ciao Yuki, bene
grazie, Toy è di sopra, ti sta aspettando”
“ah! Ok!”
Yuki si aspettava
sicuramente un benvenuto più generoso da parte di Sakura, e non con un
comportamento così freddo.
Entra in casa e
saluta Tomoyo, dopodichè si reca subito da Toy.
Sakura guarda i
due amici e con aria triste torna a sedersi in salotto.
Nel frattempo
Toy, dalla sua stanza, chiede a Sakura se il tè è pronto.
“Sì Toy, è
pronto!”
Toy stava per
uscire dalla porta della sua camera, quando Yuki, continua il discorso che
aveva appena cominciato.
“Capito Toy? Non
ho capito se tua sorella c’è l’ha con me!”
“non ti so dare
risposta amico mio, perché non glielo chiedi tu scusa?”
“non lo so,
vediamo se questa storia va avanti, poi si vedrà”
“come vuoi!”
I due ragazzi
scendono in cucina e trovano già Sakura e l’amica sedute e i bicchieri pieni
già di tè.
“Grazie per il tè
Sakura” Yuki comincia con un ringraziamento, ma Sakura gli sorride con un po’
di sforzo.
Non riesce a
sorridergli più apertamente come una volta.
Non lo sa il
perché, sa solo che non ci riesce.
Le due amiche
finiscono presto di bere il tè, e decidono di uscire e di andare al parco.
Salutano subito
Yuki e Toy e prendendo i proprio giubbotti e mettendo Cherochan nella borsa di
Tomoyo, le due amiche escono.
Appena chiudono
la porta, Cherochan esce dalla borsa e comincia a volare lentamente in aria,
respirando felicemente quel fresco che proviene dai quattro venti.
Sakura e Tomoyo
passeggiando parlando un po’ di tutto.
Scuola, Fabryz,
Naom, le carte di Clow e di Sakura e anche di Eriol.
Poi decidono di
sostarsi nel parco e si siedono sull’altalena.
Improvvisamente a
Sakura le scende una lacrima dai suoi piccoli, ma luminosi occhi verdi.
“Sakura!” esclama
Tomoyo che si alza subito dall’altalena.
“Non c’è la
faccio Tomoyo”
“cosa?”
“non c’è la
faccio a dimenticarlo, mi manca troppo!”
“oh amica mia,
devi reagire!”
Tomoyo si
avvicina a Sakura e l’abbraccia forte.
Lei ricambia e
comincia a sfogarsi.
A raccontarle che
qui lei si è abbracciata a Li e che lui l’ha consolata assicurandole che lui ci
sarà sempre, ma per lei non è più così.
La serata passa
velocemente, con i lamenti di Sakura e i consigli dell’amica.
Di sera, Tomoyo
ritorna a casa e Sakura entra di nuovo in casa sua.
Yuki è ancora lì
e suo papà è alle prese con i fornelli.
“Ciao papà!” dice
Sakura a bassa voce
“Ciao Sakura,
Yuki rimane a mangiare qui, per favore puoi chiamare Toy e lo fai scendere?
Perché è quasi pronto”
“sì papà, ma io
non ne ho fame, davvero”
“ah!” esclama suo
padre guardandola negli occhi.
Sakura si toglie
le scarpe e le mette vicino la porta d’entrata, pronte per domani mattina e si
infila le morbide pantofole.
Subito sale su e
chiama Toy.
“Sì, sto
scendendo…tu non vieni mostriciattolo?”
“no!” esclama
Sakura non guardando il fratello e non rispondendo con un altro insulto.
Toy si accorge
che in Sakura c’è qualcosa che non và.
“Ehi, tutto
bene?”
“cosa? Sisi,
tutto ok!”
“sai, Yuki mi ha
domandato se c’è l’hai con lui”
“ehm…”
Sakura non sa
cosa rispondere.
Ma poi, fa un
cenno di no con la testa e si reca in camera sua.
Entra nella sua
stanza e Cherochan esce dalla borsa.
Sakura si mette
in pigiama, dato che sono le 20:30 e decide di prendere una cosa che non vedeva
da quest’estate: il libro di Sakura.
Cherochan la
guarda perplesso.
“Cosa vuoi fare?”
“voglio vedere le
carte”
“ma…non puoi
riaprire il libro, voleranno di nuovo”
“non c’è la
finestra aperta, tranquillo”
“come vuoi!”
Lo apre.
Stacca il sigillo
e prende subito le carte in mano.
Ci sono tutte.
La carta del
vento, del fuoco, della terra, del salto, della forza, della lotta e anche
quella dell’amore.
La carta che le
ha fatto capire i sentimenti veri e propri verso Li.
La guarda e
sorride.
Subito prende
carta e penna.
“Si può sapere
cosa hai in mente signorina?”
Non risponde a
Cherochan, comincia a disegnare la carta nel foglio e a scrivere una lettera a
Li.
“Cosa? Ma sei
impazzita diventata?” le domanda Cherochan avendo capito ciò che vuole fare
Sakura
“no e lasciami
disegnare in santa pace”
“ok, come sei
sgarbata!” esclama seccato Cherochan e lasciando stare Sakura, si appoggia nel
cuscino della padrona e comincia ad addormentarsi.
Lei continua a
disegnare.
Verso mezza notte
finisce sia il disegno che la lettera.
Si assicura che
Cherochan e Toy e suo padre stanno dormendo e infilandosi il giubbotto, prende
lo scettro.
Dopo un’intera
estate pronuncia la formula magica per poter volare di nuovo.
“Scettro
sprigiona i tuoi poteri magici, chiave del sigillo rivelami la tua vera potenza
e aiutami a sconfiggere il male!”
Lo scettro
diventa il volo e Sakura si ritrova su nel cielo blu.
Come la prima
volta.
Che sensazione.
Stupenda.
Non la credeva
così.
Va bè certo,
prima aveva una missione da compiere, ora no e non deve pensare a niente.
Vuole solo
arrivare là: a Hong Kong.