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Autore: Sakura90    04/06/2007    6 recensioni
Sakura è convinta che tutto il male sia terminato e che il suo Li non tornerà più. In realtà una nuova avventura farà tornare Sakura una Card Captor. Questa volta Sakura riuscirà a sconfiggere il male??
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un pò tutti
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Cap

Cap.I

Mai dire FINE

 

Siamo in Giappone, ed è una fredda giornata d’inverno.

Una ragazzina, di 14 anni, è sdraiata e concentrata a dormire nel suo morbido letto.

Quel letto, dove dorme anche lui da 2 anni.

Lui: il mitico CheroChan, non altro che guardiano delle carte magiche di Clow.

La ragazzina comincia ad aprire, come prima mossa, i suoi occhi sottili, di un verde smeraldo, per dare il primo saluto a quella giornata triste.

Cherochan nota la sua padroncina muoversi e agitarsi allo stesso tempo e decide di fermarla.

“Sakura?”

Ecco, è lei…Sakura, l’eroina che ha salvato per due anni interi il nostro mondo dalle malefiche carte di Clow.

“mmm…” Sakura cerca di bisbigliare qualcosa, ma Cherochan le fa notare l’ora.

È in ritardo, come sempre…anche il primo giorno di scuola del I anno di Liceo.

“ODDIO…nooo… Chero, perché non mi hai avvertito prima?”

“cosa? Io ti ho chiamata, ma tu niente”

“sì va bè…devo sbrigarmi, dov’è lo zaino?”

“è là, dietro il letto”

“grazie”

In quel momento, lo sguardo di Sakura cade tristemente sulla sua vecchia divisa delle medie, e comincia a pensare.

Pensa a tutti i suoi ricordi e a quei momenti che ha passato durante la II e III media e pensa a lui: Li Shaoran, il suo primo e grande amore.

È sparito da quel giorno, quel giorno in cui tutto è finito ed è tornato alla normalità.

È tornato a Hong Kong, nella sua dimora cinese e sicuramente dopo un’intera vacanza estiva, si sarà dimenticato già di lei.

Cherochan guarda attentamente lo sguardo di Sakura e capisce con la sua super intelligenza che lei sta pensando al cinesino.

“Pensi ancora a lui?” le domanda un po’ preoccupato per lei

“un po’…ma se n'è andato”

Toy, il fratello di Sakura stava per entrare nella stanza, quando Sakura sente i suoi passi e dice a cherochan di nascondersi, anche perché alla fine dell’ultimo scontro, Sakura con un incantesimo fatto da Yue, era riuscita a far dimenticare tutto, sia a suo padre che a suo fratello.

Toy bussa alla porta e Sakura, con il sorriso di nuovo sul suo viso dolce, la apre.

“Ciao Toy, serve qualcosa?”
 “sei in ritardo mostriciattolo!”

“vero…vado, ciao fratellone!”

Ed esce dalla camera prendendo lo zaino e i soliti e bellissimi roller.

Scende nel piano di sotto e saluta il padre che è già alle prese con i fornelli, per cucinare un pranzo a sacco davvero delizioso, sia per Sakura sia per Toyo.

“Ecco il pranzo!”

Glielo porge nelle mani e Sakura sorride e crede che tutto finalmente è tornato alla normalità.

Lo abbraccia dandogli un grosso bacio sulla guancia e aprendo la porta di casa esce, coprendosi bene, per non prendere freddo già il primo giorno di scuola.

Oggi farà nuove conoscenze, ci saranno nuove ragazzi e ragazze, ma come sempre c’è la sua migliore amica: Tomoyo.

Arriva nella scuola High Tabar e davanti al cancello intravede alcuni suoi amici.

C’è Eriol, tornato nuovamente buono e non essendo più la reincarnazione del signor Clow Reed.

E ci sono anche Rika, Takashi, Naoko.

Lui no.

Basta. Basta. Basta e basta.

Deve andare avanti.

“ciao ragazzi”

“ciao Sakura, come stai?” le domanda felicemente Takashi

“bene, e tu? Voi?”

“avete visto Tomoyo?”

“ma come non lo sai?” le domanda ancora Takashi

“cosa?”

“Tomoyo non viene oggi, perché poverina, sente tanto la mancanza di qualcuno e non vuole venire, ma comunque se ha problemi basta che viene da me e io glieli risolverò senz’altro”

Takiashi comincia come sempre ad inventare storie, ma Rika lo ferma in tempo, assicurando a Sakura che l’amica è dentro la scuola a riprendere come sempre l’entrata degli alunni e che l’aspetta con ansia.

“Grazie Rika”

Sakura saluta di nuovo gli amici e corre dalla sua preferita.

La intravede in mezzo a tutta quella massa di ragazzi e ragazze che cercano, come primo giorno, di fare amicizia.

“Tomoyo!” esclama sorridendo Sakura

L’amica si sente chiamare e voltandosi la vede.

I suoi occhi si illuminano di felicità e senza pensare agli altri, corre subito da lei.

“Sakura! Ciao come stai?”

“bene, amica mia, tu?”

“tutto bene, mi sei mancata tantissimo”

Tomoyo le confessa la sua mancanza e l’abbraccia felicemente.

Subito si stacca e prendendola per mano la trascina un po’ più lontano dall’entrata.

“Tomoyo, ma dove stiamo andando?”

“tranquilla, devo farti vedere una cosa”

“ok!”

Arrivano nel giardino del lato opposto dell’entrata e Tomoyo, accende di nuovo la sua preziosa telecamera.

“Cosa devi mostrarmi?”

“guarda…”

Oddio. Non è possibile.

Sakura guarda attentamente la scena di un anno fa, quando lei ha affrontato Eriol.

E poi la scena più frizzante ed emozionante.

Quel ti amo maledetto.

“cosa? Mi hai ripreso?”

“certo…sapevo che Li te l’avrebbe confessato”

Una lacrima scende dal viso tanto tenero di Sakura e lei si sente in colpa.

“Cos’hai Sakura?”

“mi manca, perché non l’ho dimenticato?”

“semplice…è stato il tuo primo amore!”

“sì, ma non siamo stati insieme, mi ha solamente detto…”

Silenzio. Riflessione.

In questo caso c’è ne vuole.

“detto che ti amava!”

“esatto…e io come una cretina sono stata zitta!”

“sono cose della vita amica mia, ma non vi siete più sentiti?”

“no!”

“neanche una lettera, un messaggio, una chiamata?”

“no…lui è partito l’indomani, lo sapeva già, per questo ha voluto dirmelo”

“secondo me ha fatto bene”

“no, ha fatto male”

In quel momento, il suono della prima campanella dell’anno, interrompe la discussione delle due amiche.

Si avvicinano all’entrata e inserendosi con tutti i loro vecchi amici, si incamminano verso la classe dove frequenteranno sin da ora il I liceo.

Entrano in classe e Sakura è troppo emozionata per credere che già è in I liceo.

Si siede vicino a Tomoyo e comincia a rilassarsi.

Si guarda intorno e scopre nuovi volti di ragazze e ragazzi.

Solamente una ragazza e un ragazzo le colpiscono.

Il professore entra in classe.

Tutti gli alunni si alzano e ad alta voce lo salutano con il “buongiorno professore!”

E lui risponde “buongiorno a voi ragazzi, seduti!”

I ragazzi si riaccomodano di nuovo e il professore comincia a passeggiare tra i banchi e a guardare i nuovi arrivati.

Sorride a Sakura, Tomoyo, Rika, Yamazaki, Eriol e Naoko, ma soprattutto nota l’essenza di Shaoran.

Il suo sguardo si rivolge a Eriol.

“Ciao Eriol, hai notizie di Shaoran?”

Sakura alza lo sguardo e guarda dritta negli occhi il professore, Tomoyo se ne accorge e fa cenno ad Eriol di guardare a Sakura come è diventata rigida.

“No signore, mi dispiace!” risponde Eriol

Sakura riabbassa lo sguardo e stando molto attenta, guarda il suo cellulare.

Quel cellulare che le è stato regalato da Tomoyo l’anno scorso e che ha anche Li.

Niente.

Nessun messaggio o altro.

Il professore ritorna a stare dietro la cattedra e comincia a fare l’appello, facendo alzare i nuovi arrivati.

-Sakura Kinomoto-

“Presente”

-Tomoyo Daidouji-

“Presente”

-Rika Sasaki-

“Presente”

-Takashi Yamazaki-

“Presente”

-Eriol Hiiragizawa-

“Presente”

-Naoko Kiniam-

“Presente”

-Luke Carbonimosn-

“Presente”

-Fabryz Sarosk-

“Presente”

Il ragazzino che ha notato Sakura si alza e Sakura gli sorride e lui la guarda, ma non ricambia.

-Naom Jiankism-

“Presente”

La ragazzina si alza e Sakura stavolta nota che lei la guarda.

Le sorride, ma Naom niente, anche lei, non ricambia.

Il professor Tarada continua l’appello fino alla fine.

Dopodichè comincia a chiedere di come i suoi alunni hanno passato quest’estate che è già finito ed ha portato subito l’inverno freddo.

“Benissimo professore, io sono partito”

“Davvero Yamazaki? E dove sei stato?”

“a Hong Kong, da Shaoran”

Sakura non crede alle sue orecchie e guarda subito Yamazaki.

“allora tu l’hai sentito? E dimmi come sta?”

“bene, è più sereno…e ho visto anche Mei Ling…”

“sì? Che bello, anche io avrei voglia di rivederli…erano due bravi alunni”

“erano? Sono!” interviene Sakura

Tomoyo ed Eriol la guardano.

“Come Sakura?”

“Sono…perché ha detto erano?”

“vero, hai ragione!”

Sakura riabbassa lo sguardo dalla timidezza e vergogna e Fabryz se ne accorge e guarda subito Naom.

Le tre ore passano in fretta e subito arriva l’ora della ricreazione.

Gli amici di sempre si avviano fuori, nel parco, coprendosi bene e cominciano a mangiare la loro colazione.

Sakura si siede vicino ad Eriol e Tomoyo.

Apre il sacchetto, dove suo padre le ha messo la colazione.

“L’ha cucinato tuo padre?” le domanda curioso Eriol per il profumino che si sente

“sì…e non vedo l’ora di mangiare, anche se abbiamo solo mezz’ora di tempo e poi si ricomincia per altre tre ore”

“infatti”

Sakura stava per mangiare il primo boccone, quando Fabryz la chiama da dietro le spalle a voce alta e lei si spaventa.

“Ehi…”

Gira piano la testa e vede Fabryz e Naom dietro i due amici.

“ciao, volete stare con noi?”

“no! Dobbiamo parlarti, vieni con noi!”

Eriol li guarda fissi negli occhi e subito ferma per il braccio Sakura.

“Vengo con te!”

“e chi sei tu il suo guardiano?” domanda ridendo Fabryz

“no, ma voglio sapere cosa devi dirle”

“è privato!”

Naom guarda attentamente Eriol e poi avvicina la sua bocca all’orecchio dell’amico e piano, piano gli sussurra qualcosa.

Fabryz lo guarda e poi facendo cenno con la testa all’amica, risponde con “ok, puoi venire!”

I due ragazzi portano Sakura ed Eriol lontano dagli altri.

“Allora? Cosa volete?”

“calmati Eriol” lo tranquillizza Sakura

“Tu sei Sakura Kinomoto vero?”

“s- sì…” risponde a bassa voce e balbettando Sakura

“quindi ti ho trovato finalmente!”

Naom lo guarda un po’ alzando il sopracciglio dell’occhio destro.

“come? Scusa non capisco” risponde spaventata Sakura

“ora non lo puoi sapere, ma ti dico solo una cosa”

“sputa il rospo Fabryz” esclama Eriol

“ho già affermato che per ora non lo potete sapere, ma Sakura, stai attenta…”

“c-cosa?” continua a balbettare Sakura

“mai dire Fine”

Fabryz la guarda fissa negli occhi e facendole un piccolo sorriso, afferra per mano Naom e si allontana, lasciando Eriol con lo sguardo fulminante e Sakura confusa.

Appena Fabryz e Naom si allontanano, Sakura guarda preoccupata Eriol.

“Che osa intende secondo te con –mai dire Fine?”

“ah non lo so, io non l’ho capito, ma tu credi che sappia…?”

“cosa sa Eriol? È tornato tutto alla normalità…”

“sì, ma tu hai ancora lo scettro…”

“sì, ma non l’ho usato per tutta l’estate”

“allora non so cosa pensare!”

“dai torniamo dagli altri…”

E lo prende per mano portandolo dagli amici.

Tomoyo intravede da lontano il ritorno dei due amici e avverte gli altri, poi lei contemporaneamente si alza e va verso di loro.

“Cosa voleva Fabryz?” domanda a entrambi

Eriol guarda Sakura e lei risponde all’amica che glielo spiegherà più tardi.

Tomoyo le sorride e poi la prende per mano, portandola da tutti gli altri, ma il suono della campanella la interrompe e tutti ritornano in classe.

Sakura, Eriol e Tomoyo entrano dopo degli altri e i tre, anche Tomoyo, guardano Fabryz e Naom, che stavano parlando tra di loro.

Fabryz se n' accorge e fa un sorriso maligno a Sakura.

Lei sente un brivido di freddo.

Eriol però la tranquillizza.

Il primo giorno di scuola del I anno di Liceo passa in fretta e Sakura si ritrova subito a casa, seduta a tavola con Toy e suo padre.

“Allora Sakura, com’è andato il primo giorno di scuola?” domanda curioso suo padre

“ehm…bene, benissimo…” risponde Sakura non facendo capire di essere un po’ preoccupata e di salire subito in camera per parlarne con Cherochan.

“hai conosciuto nuovi amici?” domanda stavolta Toy

“sì…certo, delle medie siamo solo pochi”

“capito”

Sakura stava mangiando velocemente e appena finisce di svuotare il piatto, saluta il padre e Toy e sale subito in camera.

“vai a eseguire di già i compiti mostriciattolo?”

“mmm…”

Sakura fa una smorfia a Toy e poi girandosi e salendo le scale, sorride a se stessa.

Finalmente arriva nella sua camera e subito apre la porta e la chiude a chiave.

Cherochan sbuca da sotto il letto.

“Ciao Chero, cosa stavi facendo sotto il letto?”

“dormivo un po’…”

Sakura lo guarda e non crede a ciò che dice, ma non deve perdere tempo, deve raccontarli tutto.

Intanto, ci allontaniamo dal Giappone e ci troviamo a Hong Kong.

Li Shaoran, è tornato da poco a casa e saluta sia Mei Ling che il suo maggiordomo.

Posa la cartella in camera sua e, però il suo sguardo cade sulla sua spada.

Quella spada con cui ha difeso tante volte Sakura.

Le manca da morire, non fa altro che pensare a lei.

Vuole chiamarla, ma è passato troppo tempo e anche lui ha paura.

Paura che lei l’ha già dimenticato.

Ha dimenticato tutti i momenti magici che hanno passato insieme e quel TI AMO.

Ha paura che non ha più l’orsacchiotto di pezza che lui le ha regalato e che ora, nel suo cuore c’è un altro.

Ad un certo punto, la porta della sua camera si apre.

È Mei Ling, che nota Li pensieroso.

“Ti manca vero?”

“Mei Ling!” esclama Li spaventato…poi però si tranquillizza e la guarda.

“sì, mi manca troppo”

“perché non chiedi al nonno se puoi ritornare in Giappone?”

“e cosa gli racconto scusa se mi chiede il perché? Che mi sono innamorato?”

“sì…ne devi essere solo contento!”

“non lo so Mei Ling…lei non si è fatta sentire e tornare dopo un’intera estate, si insomma…”

“ti vergogni?”

“esatto!”

“devi fare qualcosa però”

“non lo so, per ora voglio stare dove sono”.

Stessa ora, ma in Giappone.

Cherochan sta riflettendo su ciò che le ha raccontato Sakura.

“sinceramente io non conosco nessun Fabryz e nessuna Naom…ma sai sicura che stavano parlando delle carte?”

“non lo so ti ho detto, a Eriol gli è passata questa cosa in mente!”

“mmm…certo che è molto strano che uno ti dice Mai dire Fine, cosa vuole intendere?”

“se lo sapevo te lo dicevo no?”

“non pensiamoci per ora, vediamo cosa succede ok?”

Sakura gli sorride, come potrà vivere in futuro senza i consigli di Cherochan.

“sì, ok! Ma senti hai notizie di Yue?”

“no, ancora no, ma penso che se noterà qualcosa di strano c’è lo farà sicuramente sapere”

“infatti”

Sakura in quel momento pensa a Yuki e a quando lei era innamorata pazza di lui.

Poi pensa che tutto il suo amore per lui è andato ad un altro.

Nel tardo pomeriggio, Tomoyo va a fare visita all’amica.

Suona il campanello e Sakura, visto che il padre è al lavoro e che Toy stava studiando, va ad aprire.

Vede l’amica davanti l’ingresso e l’abbraccia, accogliendola felicemente in casa e facendole strada nella sua camera.

Apre la porta, ma prima di entrare in camera, Tomoyo osserva Toy studiare attentamente.

Sorride, ma poi va subito nella camera dell’amica.

“Ciao Chero!” saluta Tomoyo chiudendo la porta, prima che Toy può sentire.

“Ciao Tomoyo, come stai?”

“tutto bene e tu?”

“anche”

“sono felice. Sakura ti ha raccontato dei due nuovi compagni di classe?”

“sì, è sono un po’ turbato per il loro comportamento”

“a chi lo dici…” interviene Sakura, seduta sullo sgabello di legno, comprato quest’estate.

“Tranquilla amica mia, sai che per qualunque cosa puoi contare su di me” confida apertamente Tomoyo, facendo un sorriso a Sakura e lei contenta di avere un’amica come Tomoyo ricambia.

Le due amiche cominciano a parlare di altro e Cherochan comincia come sempre ad impicciarsi.

Poi Sakura, decide di andare a preparare un po’ di tè e scende giù in cucina con Tomoyo e Cherochan, che si nasconde in qualche scaffale della cucina.

Prima di scendere, Sakura bussa da Toy.

“Chi è?”

Apre la porta e Sakura entra, mentre Tomoyo rimane sulla soglia.

“Toy senti, io sto preparando un po’ di te, ne vuoi un po’?”

“sì, grazie, ma fanne in più che sta venendo Yuki!”

“davvero?” finalmente Sakura fa il suo primo e vero sorriso della giornata.

Tomoyo la guarda.

“Ok!”

Esce dalla camera e prende l’amica per mano e contenta, canticchia un po’ e scende in cucina.

“Ehi Chero, ci sarà anche Yue!”

“no Sakura!” esclama Cherochan

“come? Ma scusa non sta nel corpo di Yuki?”

“non più, non te l’ho voluto dire perché quel giorno ti è stato confessato qualcos’altro, comunque Yue se n’è andato per cercare di avere una propria sembianza senza bisogno di incarnarsi in altri corpi”

“ah!” sospira Sakura un po’ malinconica

“eri contenta nel sapere che Yue era al tuo fianco vero?” domanda preoccupata Tomoyo

“sì…ed ero felice quando Toy mi ha detto che viene anche Yuki, ma ora, si insomma, non provo più niente per Yuki, quindi ero solo felice perché potevo vedere Yue”

“non te la prendere Sakura, vedrai che Yue si farà vivo di nuovo” la consola Cherochan appoggiandosi sulla spalla di Tomoyo.

Sakura cerca di distrarsi cominciando a preparare il tè.

Dopo mezz’ora, Yuki suona alla porta.

Sakura ha già finito di preparare il tè e quindi va subito ad aprire la porta.

La apre.

La figura di Yuki le appare davanti agli occhi.

Strana sensazione.

Non l’ha visto per tutta l’estate e ora è un ragazzo normale, senza Yue addosso.

“Ciao Sakura, come stai?”

“ciao Yuki, bene grazie, Toy è di sopra, ti sta aspettando”

“ah! Ok!”

Yuki si aspettava sicuramente un benvenuto più generoso da parte di Sakura, e non con un comportamento così freddo.

Entra in casa e saluta Tomoyo, dopodichè si reca subito da Toy.

Sakura guarda i due amici e con aria triste torna a sedersi in salotto.

Nel frattempo Toy, dalla sua stanza, chiede a Sakura se il tè è pronto.

“Sì Toy, è pronto!”

Toy stava per uscire dalla porta della sua camera, quando Yuki, continua il discorso che aveva appena cominciato.

“Capito Toy? Non ho capito se tua sorella c’è l’ha con me!”

“non ti so dare risposta amico mio, perché non glielo chiedi tu scusa?”

“non lo so, vediamo se questa storia va avanti, poi si vedrà”

“come vuoi!”

I due ragazzi scendono in cucina e trovano già Sakura e l’amica sedute e i bicchieri pieni già di tè.

“Grazie per il tè Sakura” Yuki comincia con un ringraziamento, ma Sakura gli sorride con un po’ di sforzo.

Non riesce a sorridergli più apertamente come una volta.

Non lo sa il perché, sa solo che non ci riesce.

Le due amiche finiscono presto di bere il tè, e decidono di uscire e di andare al parco.

Salutano subito Yuki e Toy e prendendo i proprio giubbotti e mettendo Cherochan nella borsa di Tomoyo, le due amiche escono.

Appena chiudono la porta, Cherochan esce dalla borsa e comincia a volare lentamente in aria, respirando felicemente quel fresco che proviene dai quattro venti.

Sakura e Tomoyo passeggiando parlando un po’ di tutto.

Scuola, Fabryz, Naom, le carte di Clow e di Sakura e anche di Eriol.

Poi decidono di sostarsi nel parco e si siedono sull’altalena.

Improvvisamente a Sakura le scende una lacrima dai suoi piccoli, ma luminosi occhi verdi.

“Sakura!” esclama Tomoyo che si alza subito dall’altalena.

“Non c’è la faccio Tomoyo”

“cosa?”

“non c’è la faccio a dimenticarlo, mi manca troppo!”

“oh amica mia, devi reagire!”

Tomoyo si avvicina a Sakura e l’abbraccia forte.

Lei ricambia e comincia a sfogarsi.

A raccontarle che qui lei si è abbracciata a Li e che lui l’ha consolata assicurandole che lui ci sarà sempre, ma per lei non è più così.

La serata passa velocemente, con i lamenti di Sakura e i consigli dell’amica.

Di sera, Tomoyo ritorna a casa e Sakura entra di nuovo in casa sua.

Yuki è ancora lì e suo papà è alle prese con i fornelli.

“Ciao papà!” dice Sakura a bassa voce

“Ciao Sakura, Yuki rimane a mangiare qui, per favore puoi chiamare Toy e lo fai scendere? Perché è quasi pronto”

“sì papà, ma io non ne ho fame, davvero”

“ah!” esclama suo padre guardandola negli occhi.

Sakura si toglie le scarpe e le mette vicino la porta d’entrata, pronte per domani mattina e si infila le morbide pantofole.

Subito sale su e chiama Toy.

“Sì, sto scendendo…tu non vieni mostriciattolo?”

“no!” esclama Sakura non guardando il fratello e non rispondendo con un altro insulto.

Toy si accorge che in Sakura c’è qualcosa che non và.

“Ehi, tutto bene?”

“cosa? Sisi, tutto ok!”

“sai, Yuki mi ha domandato se c’è l’hai con lui”

“ehm…”

Sakura non sa cosa rispondere.

Ma poi, fa un cenno di no con la testa e si reca in camera sua.

Entra nella sua stanza e Cherochan esce dalla borsa.

Sakura si mette in pigiama, dato che sono le 20:30 e decide di prendere una cosa che non vedeva da quest’estate: il libro di Sakura.

Cherochan la guarda perplesso.

“Cosa vuoi fare?”

“voglio vedere le carte”

“ma…non puoi riaprire il libro, voleranno di nuovo”

“non c’è la finestra aperta, tranquillo”

“come vuoi!”

Lo apre.

Stacca il sigillo e prende subito le carte in mano.

Ci sono tutte.

La carta del vento, del fuoco, della terra, del salto, della forza, della lotta e anche quella dell’amore.

La carta che le ha fatto capire i sentimenti veri e propri verso Li.

La guarda e sorride.

Subito prende carta e penna.

“Si può sapere cosa hai in mente signorina?”

Non risponde a Cherochan, comincia a disegnare la carta nel foglio e a scrivere una lettera a Li.

“Cosa? Ma sei impazzita diventata?” le domanda Cherochan avendo capito ciò che vuole fare Sakura

“no e lasciami disegnare in santa pace”

“ok, come sei sgarbata!” esclama seccato Cherochan e lasciando stare Sakura, si appoggia nel cuscino della padrona e comincia ad addormentarsi.

Lei continua a disegnare.

Verso mezza notte finisce sia il disegno che la lettera.

Si assicura che Cherochan e Toy e suo padre stanno dormendo e infilandosi il giubbotto, prende lo scettro.

Dopo un’intera estate pronuncia la formula magica per poter volare di nuovo.

“Scettro sprigiona i tuoi poteri magici, chiave del sigillo rivelami la tua vera potenza e aiutami a sconfiggere il male!”

Lo scettro diventa il volo e Sakura si ritrova su nel cielo blu.

Come la prima volta.

Che sensazione.

Stupenda.

Non la credeva così.

Va bè certo, prima aveva una missione da compiere, ora no e non deve pensare a niente.

Vuole solo arrivare là: a Hong Kong.

 

  
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