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Autore: Melora    05/06/2007    0 recensioni
Ispirato a Jurassic Park, questa è una storia originale che ha luogo 10 anni dopo JP. E' pieno di azione, avventura, romanticismo, sorprese e ovviamente, dinosauri. In più ci sono anche tante facce familiari! Quindi, divertitevi!
Genere: Azione, Romantico, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1

Capitolo 1

La Proposta



Fort Peck, Montana



Alan Grant uscì dal suo camper nel Montana. Uno dei suoi assistenti aveva richiesto la sua presenza a circa 300 metri da lì, in una delle tante aree di scavo. Per quanto aveva capito dalle voci era stato trovato uno scheletro completo di un Velociraptor adulto. Entrò nel fuoristrada e guidò lungo la strada sterrata. Procedette lentamente e si fermò quando vide una piccola folla di circa 10 persone.

“Dottor Grant, venga qui! Deve assolutamente vederlo!” urlò uno dei suoi giovani studenti.

Alan corse fino al gruppetto e si fece strada attraverso. Guardò giù e rimase semplicemente sbalordito da quello che vide. Aveva capito bene. In effetti la verità superava decisamente le voci. Là, proprio di fronte a lui, giaceva uno scheletro completo di Velociraptor, perfettamente conservato. Era, senza dubbio, il migliore ritrovamento mai fatto dalla sua squadra.

“Chi l’ha trovato?” Domandò Alan.

Tutti indicarono la stessa persona. Era uno studente di circa vent’anni. Si chiamava Kevin Donavin. Era entrato in squadra soltanto pochi mesi prima.

“Bene, congratulazioni, Signor Donavin”.

Alan gli si avvicinò e gli strinse la mano.

“Grazie, Dottor Grant.”

“Questo è un record per la nostra squadra. Un Raptor perfettamente conservato.

“Sì signore. Così mi hanno detto.” Disse Kevin. Poi sorrise. “Significa che ho un posto nella squadra del prossimo anno?”

“Penso tu possa arrivarci da solo” Disse Alan. “Qui ci vuole un festeggiamento. Signori e signore, facciamo una pausa, d’accordo?”

Alan ritornò verso il fuoristrada. Quasi tutti lo seguirono, a parte due studenti che ricoprirono la scoperta. Li seguirono poco dopo. Alcuni dei ragazzi saltarono sul retro del fuoristrada mentre due delle studentesse, Beth e Jessica, presero posto sul sedile del passeggero. Il resto della gente andò verso le proprie auto e seguì Alan fuori dall’area di scavo.

“Dottor Grant, pensavo avesse già trovato uno scheletro completo prima. Commentò Jessica.

“Beh, sì, è vero. Ne abbiamo scoperto uno prima ma non siamo stati in grado di sollevare la gamba posteriore sinistra. Si è disintegrata durante lo scavo.”

“Ah, capisco.” Disse Jessica.

“Dottor Grant?” Chiese Beth.

“Si?” Rispose Alan mentre teneva gli occhi sulla strada.

“La conferenza è andata bene?”

“Sì, grazie per averlo chiesto. Penso di essere riuscito ad ottenere finanziamenti per il prossimo anno. Lo saprò domani.

“E’ fantastico. Mi stavo chiedendo… se non è un problema, posso rimanere anche l’anno prossimo?”

“Ma certo che puoi, Beth. Sei un ottimo elemento per la nostra squadra.

“Grazie.” Disse Beth, sorridendo.

Alan aveva veramente messo in piedi una meravigliosa squadra. C’erano circa 6 studenti a fare l’internato, 2 giovani paleontologi, 1 paleobotanico, 3 geologi e 2 esperti di demolizioni. C’erano anche più o meno una dozzina di uomini assunti come manovali.

Alan raggiunse la fine dell’area di scavo e fermò il camion nel notare la limousine che bloccava l’uscita della strada.

“Ma che…?” Iniziò a dire.

Stava per tirare fuori la testa dal finestrino e urlare qualcosa ma poi si fermò a guardare mentre un uomo anziano con i capelli bianchi usciva dalla limo. C’era anche un altro uomo, più giovane, ad aiutarlo. Riconobbe l’uomo immediatamente. Uscì dal camion e si avvicinò.

“Signor Hammond. Che cosa la porta qui in Montana, signore?”

John Hammond sorrise ad Alan. Aveva 77 anni ora e Alan notò che gli serviva più di un semplice bastone per camminare. L’autista incontrò Hammond dall’altro lato della macchina e gli porse il suo bastone.

“Beh, Dottor Grant, temo che questa sia una visita di affari, in un certo senso.

Alan fece una smorfia. Non voleva essere coinvolto in nessuna delle avventure d’affari di Hammond.

“Mi dispiace molto che abbia dovuto fare tutta questa strada, Signor Hammond.

“Su, su Dottor Grant, può perlomeno ascoltare quello che un vecchio ha da dire, no?”

“Beh, francamente signore… no, non posso.

La maggior parte della squadra di Alan li aveva raggiunti, a quel punto. Erano rimasti un po’ indietro rispetto ad Alan e stavano ascoltando attentamente la conversazione. Tutti loro sapevano chi fosse John Hammond, ovviamente. Nessuno di loro aveva mai avuto occasione di vederlo di persona.

“Per favore, Dottor Grant. Mi serve solo un suo consiglio. E’ tutto. Non deve fare niente, né andare da qualche parte. Mi occorre solo la sua conoscenza.

Alan lo guardò sospettosamente. Hammond raramente diceva tutta la verità. Ma forse, questa volta, era sincero. Alan era quasi sicuro che Hammond stesse solo cercando di prenderlo all’amo. Abboccò, con l’intenzione di stare molto attento.

“Va bene, Signor Hammond. Non ci vorrà molto, vero?” Chiese Alan, accennando ai ragazzi dietro di lui. “Stavo proprio per celebrare una scoperta che la mia squadra ha fatto oggi pomeriggio.

“No, non dovrebbe volerci molto. Per favore, possiamo entrare nel camper e parlare?”

“Certo, perché no.” Disse Alan, facendo strada.

L’assistente di Hammond aiutò lo aiutò ad entrare nel camper di Alan. Una volta che Hammond si fu sistemato, l’uomo li lasciò soli.

“Alan… posso chiamarti Alan?”

“Certo che può” Rispose Alan.

“Bene, bene. Allora tu puoi chiamarmi John. Hammond sorrise e Alan annuì. “Comunque, ho una proposta per te.

“Mi pareva avesse detto che non dovevo andare da nessuna parte né fare nulla.

“Beh, posso essere sincero?”

“Sì, ti prego.” Disse Alan, scuotendo la testa e roteando gli occhi.

“Vorrei che mi accompagnassi in un posto.

Alan si sentì ancora una volta giocato da John Hammond.

“Non suona come qualcosa di ufficiale.” Disse Alan.

“Beh non è ufficiale, questo è vero. Ma potrebbe essere abbastanza proficuo per quelli coinvolti.

Alan stava diventando sempre più scettico. L’ultima volta che Hammond era stato così elusivo, lui era finito a scappare dai dinosauri.

“Dove, John?”

“Su un’isola segreta.”

“Fammi indovinare… al largo del Costa Rica?”

Hammond rise. Era una risata forte, di cuore.

“No, no, no Alan. Non questa volta, per fortuna.

“Che cos’è questa storia, John? Basta con i segreti.

“D’accordo Alan. Sono venuto a sapere che un impiegato della InGen, un rinnegato, ha rubato le fiale con gli embrioni di ogni specie di dinosauro che sia mai stata creata.

“Quando è successo?”

“Circa tre anni fa.”

“Tre anni fa?” Alan sbottò. Si stava stancando del suo visitatore. “Perché tirare fuori la questione solo ora?”

“Beh, sapevamo che le fiale con gli embrioni erano state rubate tre anni fa, questo è vero. Ma non erano riusciti ad utilizzarle per niente… fino ad ora.

“Che è successo?” Chiese Alan, poi si trattenne. “Oh sai cosa… lascia stare. Non voglio essere per niente coinvolto in questa storia.

“Per favore, Alan. Ho bisogno del tuo aiuto in questo.

“No John. Non andrò su nessuna isola occupata da dinosauri. Te lo puoi scor-“

“Oh, no, no, no, Alan. Quest’isola non è infestata da dinosauri.

“Da cosa, allora?”

“Sull’isola ci sono soltanto gli uffici. Uffici che appartengono alla Biosyn Corporation.

“Biosyn? Sono ancora in giro?”

“Sì. Purtroppo per tutta l’umanità, sì.”

“D’accordo John. Devo ammetterlo, mi hai incuriosito… un po’.”

“Lasciami spiegare, Alan. Circa un anno e mezzo fa siamo venuti a sapere che il nostro agente rinnegato aveva venduto le fiale con gli embrioni alla Biosyn Corporation. Circa 5 mesi fa abbiamo scoperto che la Biosyn stava tentando di clonare dinosauri, utilizzando le nostre inestimabili informazioni. Informazioni che avevamo dolorosamente raccolto attraverso gli anni.

“E ce l’hanno fatta?”

“Sì, ce l’hanno fatta. La Biosyn ha comprato un isola e ha iniziato a costruire più o meno 9 mesi fa. Non posso ancora credere che non li abbiamo beccati subito.”

“Quindi, c’è una terza isola ora?”

Hammond fissò Alan. Stava cercando di capire quando Alan fosse interessato alla storia.

“Sì.”

“Beh, non è fantastico…?” Disse Alan, abbassando la voce mentre finiva la frase con qualche imprecazione.

“Alan, devi aiutarmi a fermare la Biosyn.

“Io non sono un agente segreto. Io sono uno scienziato. Come posso aiutarti a fermare la Biosyn?”

“Con la tua conoscenza dei dinosauri.

“John, nessuna offesa ma penso che tu abbia perso la testa.

Hammond rise di nuovo.

“Alan, ti posso assicurare che la mia testa sta benissimo. Se tu ed io potessimo volare su quest’isola ed identificare i diversi tipi di dinosauro che la Biosyn ha sulle sue liste criptate, possiamo provare che sta clonando dinosauri illegalmente. Possiamo farli chiudere e bloccargli le attività, magari anche farli arrestare.

“Quindi ci sarà da lavorare con i computer.

“Sì.”

Alan chiuse gli occhi per un secondo. Non odiava molte cose. Ma odiava i computer. Li odiava. Il progresso tecnologico stava scoppiando tutto intorno a lui. Sospettava che fosse solo questione di tempo prima che i computer iniziassero a fare il suo lavoro, rendendo la sua presenza inutile.

“Non contare su di me… di nuovo, John. Davvero, sei venuto nel posto sbagliato. Perché non provi con un altro paleontologo? Sono sicuro che puoi trovare un’altra persona giovane e ignorante che vada sul posto e trovi quello che ti serve.

“Mi serve qualcuno che abbia visto i dinosauri della InGen, Alan.”

“Che differenza fa?”

“E’ complicato.”

“Beh, mettimi alla prova.”

“Okay. Sarò completamente sincero ora.” Disse Hammond con voce molto seria.

“Pensavo che lo stessi già facendo.” Disse Alan.

“Alan, ti darò 2 milioni di dollari per accompagnarmi su quell’isola. Te ne darò una metà subito, se accetti di venire.

Alan rimase colpito dall’offerta. Si alzò dalla sedia, piegandosi sulla scrivania mentre cercava di afferrare il significato di quello che Hammond aveva appena detto.

“Depositerò un milione di dollari su un conto di tua scelta proprio oggi, se vuoi.

“John, perché è così maledettamente importante che io venga con te?”

“Perché mi fido di te, Alan. Io non… Non posso fidarmi di molte persone, a questo punto. Sono stato fregato diverse volte in passato, da quando ho costruito quel parco, da persone di cui pensavo di potermi fidare. Anche membri della mia stessa famiglia si sono arresi alla tentazione di essere ricchi, lasciando che fossi io a risolvere tutti i successivi problemi burocratici.

“John, sono molto felice di avere la tua fiducia, ma non posso accettare la tua offerta.

“Ti darò 3 milioni di dollari, Alan.”

Alan iniziò ad agitarsi. La quantità di denaro che Hammond gli stava offrendo era più di quanto lui avesse mai visto tutto insieme.

“Bene. E’ molto generoso da parte tua, ma-“

“Alan, pensavo che costruire un isola con dinosauri vivi e vegeti sarebbe stata una cosa meravigliosa da vedere. Mi sbagliavo.”

“Ovviamente.” Commentò Alan.

Alan tornò a sedersi. Stava ritornando alla realtà, uscendo dallo shock monetario, si potrebbe dire. L’uomo razionale, quello che era sempre stato, ricominciò ad apparire. Continuò ad ascoltare Hammond.

“Sì, lo so che è stata una cattiva idea. Ora un altro uomo sta tentando di creare lo stesso sogno, Alan. Un altro uomo, molto simile a me, con molte ambizioni e molto denaro per realizzarle.

“Che bello, John. Magari voi due potreste incontrarvi e confrontare il numero di morti che un parco del genere crea.

“Non voglio che Marcus Envoy abbia successo, non più di quanto lo voglia tu. Gli mancano soltanto pochi mesi prima di completare il suo progetto.

“Visto che è illegale clonare dinosauri, perché il Signor Envoy non è stato fermato?”

“Perché ha costruito un isola dal nulla, si può dire. La sua isola è totalmente fatta dall’uomo, costruita su un antico vulcano. Ha usato il vulcano come punto di partenza per costruire l’isola, vicino alla costa del Messico. La Baja Peninsula, per essere precisi. Appena fuori la costa della città di Cabo San Lucas. Le leggi e i regolamenti del nostro paese non possono arrivare laggiù. E il governo locale rifiuta di vedere il problema. Envoy li sta pagando profumatamente per la loro improbabile abilità di girare la testa e non vedere niente di sospetto.

“La politica coinvolta qui è al di là del mio raggio.

“Temo ci sia di più che solo politica coinvolta qui. Cabo San Lucas è diventata una meta molto trendy per le persone facoltose. C’è anche un Hardrock Cafè laggiù. Disse Hammond, ridendo.

“Fantastico, John.”

“Scusa, stavo andando fuori tema. Beh comunque, se fossimo veramente in grado di produrre prove certe di quello che la Biosyn sta facendo, possiamo superare i politici… e gli avidi ufficiali governativi.”

Alan si alzò di nuovo e iniziò a camminare per il camper, pensando. Non voleva andare. Questo era sicuro. Ma il denaro che Hammond gli stava offrendo era molto difficile da rifiutare. Era già stato in questa stessa situazione prima, con Hammond che gli offriva soldi per andare in un posto misterioso. Aveva già accettato una volta, magari due se si contavano i Kirby. Il denaro sembrava essere sempre un valido incentivo per Alan. Era sempre a corto di fondi per i suoi scavi. Ora era quasi del tutto convinto.

“John, quanto durerà questo piccolo viaggio?”

“Solo qualche giorno, Alan.”

“E dov’è quest’isola con i computer?”

“Si trova anche questa al largo della Baja Peninsula.

Alan annuì e rabbrividì al pensiero di quello che stava per fare.



  
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