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Autore: Chiars_stories    18/11/2012    2 recensioni
''Sono il ragazzo che si potrebbe innamorare di qualsiasi ragazza perchè io amo con il cuore non con gli occhi''
"Voglio una ragazza che mi faccia sorridere solo guardandola".
Questo diceva lui... il mio idolo e il mio più grande sogno da ragazzina, ma non avrei mai pensato davvero che il mio sogno diventasse realtà...
Genere: Fluff, Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 8:  PICCOLE INCOMPRENSIONI.

Romina: Ciao Manu fai il bravo e obbedisci a Chiara mi raccomando- e lui annui un po’ dispiaciuto perché la madre non poteva restare lì con lui, ma anche contento perché rimaneva a Londra con Laura. Ci salutammo e vidi il suo aereo sparire tra le nuvole. Tornati a casa  mentre Manuel e Laura erano nel appartamento di Louis a giocare con i suoi bimbi, io e Niall eravamo seduti sul divano accoccolati.

Niall: sono preoccupato sai?!-

io: perché- alzando un sopracciglio

Niall: dove facciamo dormire Manuel non possiamo mica lasciarlo tutto solo nel garage e qui non abbiamo un atra camera-. Scoppiai in una risata pazzesca non riuscivo più a smettere mi rotolavo avanti e indietro per il divano senza respirare neanche un secondo.

Niall: beh che hai da ridere-

io: scusa, ma sei tu che mi fai ridere è ovvio che dorme nella camera di Laura-

Niall: cosa????? Nella camera di mia figlia non deve dormire nessun uomo a parte il sottoscritto-.

 Io: ah è tutto chiaro sei geloso – si alzò bruscamente in piedi e alzò la voce

Niall: no Chiara non è la questione che io sia geloso o meno la questione è che io ho paura hanno soltanto tredici anni cosa succederebbe se nostra figlia restasse incinta io non voglio diventare nonno a trent’anni perché poi a sessanta sarei già bisnonno .

Mi alzai anch’io dal divano- ma che ti salta in mente Niall hanno tredici anni mica venti e poi non stanno mica insieme, e noi, noi quanti anni avevamo te lo ricordi? Io diciotto e tu ventuno –

Niall: per ora che ne sai tu? Ma noi aravamo maggiorenni eravamo molto più grandi di loro- sorrisi mi faceva troppo tenerezza vedere che si preoccupava così tanto per la sua cucciola lo invitai a sedersi sul divano .

Io: amore senti io lo so che per te Laura è come se avesse pochi giorni di vita, ma non è così lei è cresciuta è una ragazzina e non puoi dicerto impedirli di vivere la sua vita solo perché tu sei protettivo nei suoi confronti. Beh un momento è giusto esserlo ma non troppo devi dare fiducia a Laura capisci?-  scosse la testa,

Niall: hai ragione però promettimi una cosa?- io annui – mi devi promettere che prima di cena ne parlerai a Laura di questa cosa ok?- sorrisi annuendo. Vidi che anche lui alzò la due estremità delle labbra e lo vidi avvicinarsi dolcemente al mio viso sfiorare il mio naso con il suo e poi dopo neanche un secondo la sua bocca era appiccicata alla mia, e le nostre lingue danzavano,  danzavano e danzavano a ritmo del nostro cuore che batteva. Non mi sarei mai staccata dalle sue labbra era come droga per me, ma venimmo interrotti dalla porta che alle nostre spalle si aprì.

Laura: Eh scusateci abbiamo interrotto qualche cosa-  “NO” dissimo

Manuel - ok – alzando un sopracciglio- noi andiamo in camera-

Niall: no aspetta un attimo Laura prima mamma ti deve parlare- incrociai gli occhi di mia figlia e la vidi alquanto terrorizzata.

Io: si vieni un attimo con me ti devo parlare diciamo da donna a donna-. Lei annui e mi seguì entrammo in camera sua e cominciai a parlare.

Io: Laura tu non sei più una bambina e questo lo sai però non se neanche una donna diciamo che sei a metà-

Laura: si mamma dai per favore arriva al dunque-

io: ok io e papà dopo una breve discussione abbiamo deciso che Manuel dormirà qui nella tua camera, però mi devi promettere anzi ci devi promettere che per nessuna ragione dopo mezzanotte dormiate o siate nello stesso letto mi hai capito Laura-

Laura:  mamma perché mi dici questo guarda che io e Manu non stiamo mica insieme e poi siamo troppo piccoli per fare certe cose massimo un bacetto sulle labbra niente di più-

io: posso farti una domanda senza che ti arrabbi?- lei annui- ma a te Manuel piace o no? Guarda che mi sono accorta di come lo guardi-

Laura: ah si perché come lo guardo?-

io: come guardavo io Niall qualche anno fa quando ci siamo conosciuti o meglio lui mi ha conosciuta perché io lo conoscevo già, a Milano eh si allora ti piace?-

Laura: si mi piace e da un po’ anche però non ho il coraggio di dirglielo perché non so se lui prova le stesse cose- le accarezzai dolcemente la guancia.

Io:  Lauretta mia nella vita bisogna rischiare anch’io avevo paura che Niall non provasse le stesse cose che provavo io e pure mi sono fatta avanti e ho scoperto che gli piacevo e guarda adesso abbiamo una bellissima figlia anche se lo sappiamo entrambi da poco però siamo felici-

Laura: e se poi dopo averli detto che mi piace non vuole più parlarmi o peggio ancora  non vuole più addirittura essere mio amico che faccio no voglio fare questa figuraccia-

io: con i se e con i ma non risolvi niente devi prendere coraggio se veramente vuoi sapere se anche lui è innamorato di te- mi abbracciò

Laura: grazie super mum, come farei senza di te però mi aiuti a parlarci-

io: no Laura è una cosa che devi dirgli quando siete da soli io non voglio rovinare questo momento perché e tuo capisci- annui e mi abbracciò ancora.

Uscimmo dalla camera e trovammo Niall e Manuel a parlare di non  so che perché appena arrivai smisero di chiacchierare e Laura fece segno al suo amico di seguirla in camera. Così io mi fiondai sulle gambe del mio amore.

Io:  allora di che parlavate?-

Niall: Pff, sai gli ho chiesto che cosa prova per Laura e lui mi ha detto che stra cotto- feci un sorrisino

Io: e tu che gli hai detto?- non mi sembrava preoccupato anzi era contento a modo suo ma era contento.

Niall: beh mi sembra ovvio gli ho detto che secondo me anche mia figlia è cotta di lui perciò gli ho detto di farsi avanti- sorrisi e lui fece altrettanto

Io: e bravo il mio Niall! A proposito lo sai che e vero a nostra figlia piace davvero Manuel ?!-

Niall: ah si ma allora sono un veggente!- gli tirai una leggera gomitata nelle costole e lo vidi sobbalzare per poi avvicinarsi e baciarmi dolcemente.

[Laura] 

Ero decisa ormai a dirgli quello che provavo penso proprio che era ora e stra ora lo feci sedere sulla sedia della scrivania ed io mi sedetti su quest’ultima, lo guardai e quei bellissimi occhi color nocciola per un attimo mi fecero perdere il coraggio ma poi pensai subito ai miei genitori a quanto audacia avesse avuto mia madre per far si che io incontrassi mio padre e quanto avevano fatto per me fin ora e poi pensai ha quello che mi disse mamma e così mi decisi a parlare. Ma lui mi precedette.

Manuel: senti Laura per me non è facile dirti questa cosa perché me la porto con me ormai da troppo tempo e ho imparato a conviverci, ma ora te la devo dire se no scoppio- avevo capito così andai avanti.

 Io: ho capito dove vuoi arrivare e anch’io beh ecco insomma…- non riuscì a finire la frase che le sue labbra sfiorarono leggermente le mie dandole un piccolo bacio a schiocco.

Io: è da tanto che aspetto questo momento e finalmente è arrivato –

Manuel: già anch’io, però permettimi di baciarti come si deve come una vera coppia?!- annui e ci baciammo era davvero bello era il mio primo vero bacio perché anche se ero la figlia di Horan non avevo avuto molti ragazzi anzi preferivo l’amicizia che l’amore fino a quel momento ovvio.

[ Chiara]

È sempre così non ci si accorge del tempo che passa, era incredibile ma erano già due mesi che vivevo con Niall, Manuel era partito il primo di settembre e Laura era molto triste perché non si sarebbero più rivisti fino alle vacanze di natale. Ma a parte questo aveva incominciato la scuola lì a Londra e si trovava davvero bene non aveva avuto problemi ne con l’ambientarsi con i nuovi compagni, ne con la lingua e ne per il fatto di essere la figlia di Niall forse era il carattere non so però la vedevo serena era solo un po’ triste per via di Manuel però cerava di non farlo vedere molto si perché lei è sempre stata una persona forte mi ha dato lei la forza di andare avanti in tutti questi anni.

Mi ricorderò per sempre questo momento come se fosse successo ieri: ero appena uscita dal bagno quando suonò il mio cellulare che si trovava sul tavolo così lo presi feci un leggero sorrisino vedendo il nome della persona che mi stesse chiamando.

Io:-Pronto ciao Momo come stai?- lui era il mio migliore amico si chiamava Tommaso gli volevo un mondo di bene c’era sempre stato quando avevo bisogno persino quando è nata Laura lui mi ha aiutata era veramente un grande lo adoravo, lo chiamavo Momo così non so il motivo mi piaceva fin da piccoli e lui mi chiava youkiki. Intanto mi ero seduta sul divano dove c’era Niall che leggeva un giornale.

Momo:- oh chi si sente la mia Youkiki come stai? Io bene ma si sente che manchi questa citta è vuota senza te e Laura!

Io:- oh grazie sei dolcissimo

Momo:-Lo sono sempre stato? Senti adesso purtroppo ti devo lasciare perché ho un riunione di lavoro. Fatti sentire qualche volta mi raccomando mi ha fatto piacere sentirti.

Io:-Si si tranquillo grazie tesoro.

Momo:-Ah prima di riattaccare volevo dirti che mi manchi e anche Laura salutala da parte mia.

Io:-Certo. Anche tu mi manchi e anche a Laura ciao stammi bene Momo!

Momo:-Ciao stammi bene Youkiki! Sentì una risatina- e riattaccai ancora sorridendo.

[Niall]

Mi sono sentito il mondo crollare addosso a sentir dire quelle parole “ mi manchi, sei dolcissimo, tesoro…” certo non sapevo l’italiano però quelle parole le sapevo, sapevo cosa volessero dire così a pena  Chiara  riattaccò si è girò verso di me con un sorriso ma quando vide la mia faccia questo sparì.

Io: Io mi fidavo di te lo sempre fatto-

Chiara: Niall ma che stai dicendo?-

io: -ah fai anche la finta tonta? Sai quello che ti dico tornate in Italia però Laura resta qui- mi alzai ed usci recandomi nella parte di casa che avevamo in comune con i ragazzi sperando che non ci fosse nessuno e fu proprio così avevo bisogno di stare da solo dopo quello che era successo e neanche il tempo di sedermi sul divano che le lacrime fiondarono il mio viso.

In quel momento mi passo davanti tutta la mia vita: quando ero piccolo e litigavo con mio fratello per ogni scemenza, quando ho fatto X Factor e o incontrato i miei amici per poi formare una band, tutti tour che avevamo fatto, tutti i paesi che abbiamo visitato, persino l’incontro a Milano con Chiara che era bellissima con un sorriso che faceva dimenticare tutto, quando andai a prenderla al aeroporto di Londra, quando se ne andò e poi quando tornò con nostra figlia a tutto pensai. Avevo ancora quelle parole che mi gironzolavano per la testa non riuscivo a cancellarle lei mi aveva presa in giro, magari quel Momo così l’aveva chiamato era insieme a lei e forse Laura era sua figlia e mi aveva soltanto preso in giro in questi due mesi. Sentì la porta d’ingresso aprirsi così mi fiondai in cucina perché non volevo vedere nessuno.

 

 

[Chiara]

Io:-Niall….- urlai mentre la porta si chiuse con un tonfo, che gli era preso proprio non riuscivo a capirlo e non so come e ne perché mi ritrovai la faccia bagnata dalle lacrime. Avevo paura di perderlo un’altra volta, avevo paura che mi portasse via Laura. Poi a un certo punto la porta si aprì mi asciugai le lacrime e mi alzai dal divano.

Io: – Niall sei…- mi fermai di scatto quando vidi che non era lui ma Laura.

Laura: – ciao mum dov’è il mio dad ?-

io:- non lo so Laura non lo so- poi scoppiai a piangere lei si fiondò subito tra le mie braccia

Laura:- mamma ma che è successo?- era preoccupatissima forse più di me perché aveva capito che era successo qualcosa tra me e Niall mi abbracciò – allora mamma non tenermi sulle spine dimmi che è successo-

Io:– in realtà non lo so neanche io perché mi a chiamato Tommaso e…-

Laura:- Tommaso come sta? Quanto mi mancai  lo zio Momo- diciamo che l’avevo contagiata a chiamarlo anche lei così.

Io: – beh sta bene non abbiamo parlato molto perché doveva andare a un riunione ah mi detto di salutarti- Laura:- mi manca un pochino e a te?- annui- eh ma poi che è successo con papà perché non sai dov’è?-

 io: - beh come ti ho detto non lo so perché appena ho attaccato e mi sono girata verso di lui ha cominciato a dirmi che di me si fidava e che potevo anche tornarmene in Italia ma che tu dovevi rimanere qui con lui- le lacrime cominciarono a scendermi senza interruzione anche Laura aveva il viso bagnato.

Laura: – no io non permetterò che tu parta però non voglio partire neanche io non voglio lasciare mio papà adesso che lo incontrato perciò sai quello che ti dico- si asciugò le lacrime e riprese- vado a cercarlo e spiegarli tutto perché sono sicura che lui se né andato perché si è ingelosito dopo averti sentito parlare con Tommaso- la mia forza lei era la mia forza lo era sempre stata e sempre lo sarà e così andò a cercarlo.

Mi sdraiai sul divano a pancia in su ancora con le lacrime che colavano dal mio viso senza interruzione e poi credo di essermi addormentata.

[Niall]

Ero tornato a sedermi sul divano e non avevo smesso di buttar fuori lacrime amare anche se continuavo a ripetermi che gli uomini non piangono per me era impossibile smettere perché Chiara per me era tutto e anche Laura… sentì una voce dolce che chiamava “papà” e capì che era Laura poi la porta si aprì e comparve proprio lei appena mi vide seduto sul divano mi corse incontro.

Laura:- papà perché ti sei comportato così-

io:- così come?-

Laura:– dai non fare il finto tonto! Perché ti sei comportato così con la mamma?...- la interruppi bruscamente – senti parlami di tutto ma non di tua madre perché mi ha tradito-

Laura:- papà ma che dici guarda che Tommaso e un amico per mamma solo un amico-

Io:-e chi è adesso questo Tommaso prima Momo e poi lui- scossi la testa – lasciami solo Laura- si alzò e si sedette su di me.

Laura:- che sciocco che sei papà adesso tu stai a sentirmi e non ti muovi da qui-

Io:- come pensi che possa fare ad andarmene se sono bloccato dalle tue gambe non mi posso mica tele trasportarmi!- ci mettemmo a ridere.

Laura: - oh my dad tu non hai capito Tommaso e Momo sono la stessa persona e per la mamma non è però una persona qualunque lui è il suo migliore amico e l’ha aiutata quando era in difficoltà, quando era sola, quando sono nata io capisci papà- si era messa a piangere mi addolci e la strinsi a me più che potevo.

Io:-dunque non stanno insieme?!-

Laura:– certo che no. Voglio dirti ancora due cose: non voglio offenderti e dirti che lui e come un padre perché io ora ho te però c’è stato quando avevo bisogno di un papà e l’ultima cosa la più importante vai dalla mamma adesso perché lei ha già sofferto troppo per te non ti pare?-

Io:- già mi sento così stupido mi sono fatto accecare dalla gelosia e mi sento…-

Laura:- papà vai a dirle quanto la ami!- sorrisi e l’abbracciai

Io:- non so che farei senza di te ti voglio bene Laura- sorrise e mi disse ancora una volta di andare.

Aprì la porta del appartamento e feci un sorriso credo uno dei più belli in tutta la mia vita quando vidi Chiara che dormiva beatamente sul divano era così dolce, così mi avvicinai e le diedi un bacio con un bello schiocco sulla guancia e lei si svegliò…

Io:-scusa sono stato uno stupido dovevo fidarmi di te- scosse la testa no disse una parola chiuse gli occhi, mi mise la mano tra i capelli e mi baciò. 

   
 
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