L’hostess porse a Mitchie una confezione di dolci e dopodiché proseguì verso gli altri passeggeri. La ragazza poggiò di nuovo gli occhi sul tizio accanto a lei.
< Perché hai scelto per me? Probabilmente avrei preferito il salato > affermò lei cinica.
< Allora perché non l’hai detto? > replicò lui dolcemente. Mitchie non sapeva che rispondere, forse perché in quegli ultimi tempi sapeva ben poco perfino di sé stessa. Fatto stava che decise di ignorare quel tipo.
< In ogni caso sono buonissimi > notò lui.
< Non penso li mangerò >
< Dovresti invece, credo tu abbia bisogno di zucchero > fece lui ancora con quel tono garbato che dava sui nervi a Mitchie.
< Cosa intendi dire? > domandò lei infastidita.
< Che sei acida come un limone non ancora maturo > rispose lui. Mitchie lo guardò con disappunto, l’aveva offesa.
< In una frase mi hai offesa ben due volte senza neanche conoscermi. Chi credi di essere? > esplose lei attirando l’attenzione di alcuni passeggeri.
< Ehi calmati, non ti stavo offendendo ma solo descrivendo >. Adesso il giovane era più che divertito dall’espressione infuriata di Mitchie, che sentì la rabbia esploderle dentro. Così la ragazza si alzò e si diresse verso il bagno. Lucy notò l’espressione arrabbiata dell’amica e la raggiunse.
< Ehi, che ti succede? >
< Succede di tutto Lucy: quello stronzo del mio ex, Jasmine incazzata con me e, come se non bastasse, sono seduta accanto ad un ragazzo insopportabile >. Lucy vide le lacrime farsi spazio negli occhi dell’amica e così la abbracciò.
< Per quanto riguarda Jasmine, hai esagerato con lei ultimamente lo sai? Ti vuole bene >
< Sono consapevole di tutto, soprattutto di averla trattata male quando lei cercava di farmi dimenticare i miei trascorsi. Ma non riesco ad avvicinarla a me, mi evita! > fece Mitchie con le lacrime che le rigavano il viso.
< Passeremo due mesi circa a Roma, devi parlarci il prima possibile > le ordinò Lucy che era stufa di vedere le due in lite.
Dopo un consulto con la saggia Lucy, Mitchie andò a sedersi al suo posto. Il giovane guardò la ragazza e le domandò < Hai pianto? >
< Anche se fosse? >
Il giovane guardò i grandi occhi color del mare della ragazza e dietro quel grande strato di acidità intravide un’immensa dolcezza.
< Vorrebbe dire che sei un limone succoso che perde gocce > rispose lui tentando forse di tirarla su di morale. Mitchie lo guardò chiedendosi se fosse pazzo, ma poi per qualche strana ragione rise.
< Gran bella metafora! > esclamò lei divertita.