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Autore: Jess Bess    19/11/2012    1 recensioni
Prendete due giovani innamorati, un amico, una vacanza lontano da amici e parenti e varie situazioni imbarazzanti. Mescolate il tutto e otterrete una storia piena d'amore e di suspence.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Brian May, Freddie Mercury, John Deacon, Nuovo personaggio, Roger Taylor
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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4.Notte pazza a Montreaux

 

 

Quel giorno Roger non vedeva l'ora che diventasse sera, era entusiasta e non faceva altro che continuare a farsi programmi sull'andamento della serata. Avremmo girato un po' tutti i pub di Montreaux, alla fine Ratty ne aveva elencati così tanti che decidemmo di visitarli tutti e poi lo facemmo un po' per soddisfare Roger dato che ne io ne Jess sapevamo quale sarebbe stata la prossima uscita. Mentre Roger continuava a fare programmi io lavoravo a nuove strofe per la mia nuova canzone e Jess o mi osservava incuriosita oppure mi ritraeva o leggeva delle riviste musicali, devo dire che mi sentivo parecchio a disagio mentre lei mi disegnava però di certo questo non la fermava. Le cose andavano bene e stavo avendo il ritmo giusto per le strofe della canzone, ma poi Jess mi sorprese con una stranissima domanda che mi mise in una brutta situazione:”Ehi John ma tu non hai mai pensato di avere una fidanzata?”. -Fidanzata- solo a sentir nominare quella parola cominciavo già a innervosirmi. “Scusa in che senso?” Chiesi io cercando di prendere tempo:”Beh non hai mai desiderato dividere la tua vita con una persona speciale?” Sì, ma purtroppo quella persona speciale si trovava proprio di fianco a me, ma non potevo dirglielo, avevo paura:”E' che non ho ancora trovato la persona giusta” mentì cercando di coprire l'amore che provavo per quella ragazza:”E tu?” Chiesi io :”Anche io non ho ancora trovato la persona giusta” disse lei con uno sguardo malinconico, io al contrario feci un sospiro di sollievo. In effetti in quel momento ne io ne Jess avevamo una vita sessuale attiva, nei primi tempi spesso notavo che lei se la faceva qualche avventura, ma mai niente di serio, comunque non mi importava, a quei tempi ero fidanzato con Veronica e provavo solamente amicizia nei suoi confronti, poi cominciai a conoscerla meglio e ad interessarmi sempre di più a lei e questo Veronica lo notò, così presa da un attacco di gelosia e di rabbia mi sbattè fuori di casa e io non feci niente per fermarla.

Sai è che di questi tempi vorrei legarmi con qualcuno per una cosa seria non voglio più essere trattata come un zerbino” Disse lei tutto d'un tratto, la capivo e chissà magari ero io quello giusto, infondo io volevo davvero legarmi a lei, volevo sposarmi con lei, volevo avere tanti piccoli Jess e John con lei e volevo invecchiare insieme a lei.

Il resto della giornata proseguì normalmente Jess e Roger litigavano e io me ne stavo in disparte a scrivere.

Quel pomeriggio Fred ci chiamò da Londra, risposi io:”Come state tesori? Come vi va la vita?” Mi chiese lui:”Oh bene bene Fred ci stiamo tutti divertendo” risposi io:”Come sta la mia sorellina? Non vi disturba mica?” Mi chiese lui leggermente preoccupato:”Oh no no, ma ti pare?”. “Non è che me la passeresti? Vorrei sentire la sua voce vivace” mi chiese lui:”Ehm te la passerei volentieri, solo che adesso si sta azzuffando con Roger, li conosci quei due” gli risposi io:” Ah quelli non riescono a stare neanche cinque minuti senza litigare!” Disse lui scocciato. “Oh aspetta hanno appena finito, te la passo ciao ciao” Passai la cornetta a Jess, non riuscì a sentire il resto della conversazione ma percepì che Fred le continuava a chiedere le solite cose da mamma amorevole. -Ma stai mangiando?- -Ti lavi i denti prima di andare a dormire?- -Cerca di non disturbare John e Roger che stanno lavorando!- -E mi raccomando cerca di non andare a letto troppo tardi!-.

 

 

 

Verso le 19:00, come ogni giorno, ritornammo all'albergo:”Facciamo che ci ritroviamo giù alle 22:00 stasera? Così almeno abbiamo tempo per riposarci e per prepararci, tanto la vera azione inizia sempre tardi” Ci disse Roger quando l'ascensore arrivò al nostro piano:”Va bene” dicemmo io e Jess all'unisolo. Poi ci salutammo e ci avviammo nelle nostre stanze. Appena entrato decisi inizialmente di riposarmi poi avrei fatto una doccia e mi sarei vestito, facendo tutto con molta calma. Alle 22 in punto ero pronto, per i vestiti optai per dei jeans e una camicia bianca. Quando uscì dalla mia stanza notai che anche Jess era appena uscita dalla sua, e notai anche che quella sera era incantevole: Portava un vestito intero nero stretto sui i fianchi e senza maniche, il che le risaltava le curve e la vita stretta, la cosa era molto strana dato che raramente portava gonne si sentiva più a suo agio in un paio di jeans a zampa d'elefante, aveva raccolto i cappelli in un chignon, ai piedi portava delle ballerine in tinta col vestito e per il trucco aveva deciso di mettersi una matita nera e un rossetto rosso. Ero letteralmente rimasto a bocca aperta alla visione di così tanta bellezza. “Oh ciao, che coincidenza siamo usciti insieme” disse lei sorridendomi:”Ehm ciao, wow sei bellissima!!” Dissi io ancora a bocca aperta, lei arrossì e fece un risolino, era molto imbarazzata, in realtà non l'avevo mai vista così tanto in imbarazzo e sembrava anche abbastanza nervosa. “Ehm incominciamo ad andare?” Le chiesi io per rompere il ghiaccio, lei annuì così ci incamminammo verso la hall.

A metà tragitto mi disse:”Sai anche tu sei carino Deacky!” Poi si fece scappare un'altra risata, ma non era come le altre, questa era più nervosa.- già era a disagio e molto- però non mi dispiaceva, era molto carina da imbarazzata. In più mi faceva sentire più sicuro di me stesso in quel momento cominciavo davvero a credere che le potevo piacere, ne ero sicuro, quella era la serata, la serata giusta per dichiararsi. Arrivati giù ci avviammo subito verso il primo pub, c'era della buona musica a palla, ordinammo cinque birre una per me , una per Jess, una per Roger, una per Ratty e una per Crystal che avevano deciso di farci da accompagnatori e nel caso di sbronze erano quelli che ci riportavano a letto, ma quella sera non volevo sbronzarmi volevo rimanere sobrio per Jess e per poter aver ricordo di quella sera. Ben presto cambiammo locale, questo era una discoteca e stava andando A Hard Day's Life dei Beatles, la canzone preferita di Jess, appena entrati lei mi chiese:”Ehi John t-ti va di ballare?” Sempre un po' rossa in faccia, io le sorrisi e annuì così andammo in pista e cominciammo a ballare, lei si muoveva bene e anche io non me la cavavo male. Appena finita la musica stava per partire Hey Jude,quando la canzone cambiò e partì un ballo lento.-Che strano- pensai poi mi accorsi che alla postazione del dj c'era Roger che mi faceva il pollice in su e mi sorrideva, in quel momento pensai solo ad una cosa -Che idiota!-. Quando mi girai verso Jess lei stava davanti a me immobile e mi sorrideva, così gli chiesi:”Ti va di ballare anche questa?” Lei annui, si aggrappò con le braccia al mio collo, mentre io le stringevo i fianchi. Ondeggiavamo stando stretti stretti e ci guardavamo negli occhi tutti e due imbarazzati da quella situazione. Il brano non durò molto, ma per me quei momenti furono bellissimi, dopo quella canzone non ballammo più perché passammo subito al prossimo locale. Il prossimo era un tipico pub, per i drink io e Jess optammo per un analcolico mi sa che anche lei voleva ricordarsi di quella sera, invece Roger andò giù di alcolici e dopo tre o quattro bar era ubriaco fradicio. Erano le 02:00 del mattino e io e Jess decidemmo di finire lì la serata e di riportare Roger a letto, purtroppo non ero ancora riuscito a parlare con Jess del mio grande amore nei suoi confronti, non trovavo mai il momento giusto. Prendemmo un taxi e tornammo all'albergo, lasciai Jess al nostro piano e cercai di salire gli scalini verso il piano di Roger quando sentì lanciare un forte urlo. -Ma questa è la voce di Jess- pensai subito, così con ancora Roger aggrappato alla mia spalla corsi giù per scoprire cos'era successo. Giù trovai Jess appiccicata al muro del corridoio:”Che è successo??” Urlai lasciando cadere Roger per terra:” Un......Un ragno.....Grossissimo nella mia stanza!!” Disse lei ancora spaventata, aprì la porta della stanza per vedere con i miei occhi. Cavoli era vero c'era un enorme ragno in mezzo alla stanza, così con una mossa istintiva presi un vaso di fiori ne rovesciai per terra il contenuto e ci rinchiusi dentro il ragno, subito dopo chiamai il servizio in camera. Arrivò in tutta fretta una donna delle pulizie che si liberò di quell'orribile creatura, nel mentre avevo già accompagnato Roger a letto e stavo cercando di tranquillizzare Jess:”Scusateci ragazzi non è la prima volta che ci succedono cose del genere” Si scusò con noi la proprietaria dell'albergo che era salita insieme alla donna delle pulizie. “Oh non si preoccupi” Disse Jess accennando un sorriso, poi le due signore se ne andarono e rimanemmo solo io e lei nel corridoio. Lei mi fissava con i suoi stupendi occhi verdi che ricordavano il colore di un prato in primavera:“John potrei dormire con te questa notte? E' che ho tanta paura che arrivi un altro ragno!” Mi chiese lei con i suoi occhi dolci.-Che cosa? Dormire insieme? Noi? Stavo sicuramente sognando!!- invece no, lei era lì, io ero lì, quello non poteva assolutamente essere un sogno :”Oh...Ehm.....Certo Jess” Dissi io, lei mi ringrazio con un suo solito sorriso poi andò a prendere il suo pigiama. -Perbacco questo si che è un colpo di fortuna, giuro che d'ora in poi adorerò i ragni-.............

 

 

 

Evviva i ragni!!!!!! Ok ho un appunto da dire su questo capitolo: come credo sappiate tutti Ratty era il roadie personale di John e Freddie, invece Crystal era il roadie personale di Roger.

 

-Jess

  
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