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Autore: alla521    20/11/2012    1 recensioni
-Signorina, cosa può dirci dei danni e dei disagi causati dai vendicatori?
-...Danni? Disagi? No...no! Capitan America mi ha salvata, loro sono degli eroi!
...
Ciao a tutti, questa è la mia prima fanfic :) mi piacerebbe ricevere qualche recensione, anche le critiche costruttive sono ben accette, vi ringrazio e buona lettura!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Steve arrivò al locale e per non essere notato parcheggiò poco lontano. Vide la ragazza uscire dal locale, la borsa a tracolla, il giubbino di pelle nero e i capelli legati; si guardò attorno cercandolo con lo sguardo, prima che lui le facesse gli abbaglianti e lei oltrepassò la folla dirigendosi nella sua direzione.
-Ciao! - gli sorrise e lo baciò sulla guancia.
-Hei! Come è andata stasera?
-Mhm...bene! Stancante ma ne è valsa la pena per sentirsi chiedere se Capitan America abita in zona e ha la ragazza...
-E ce l'ho?
-Mh, vedremo! E' una proposta?!
-Mh, vedremo! Dai, sali!
-Dove si va?
-Hai fame? Ti porto in un posto dove si mangia benissimo!

Arrivarono in un angolo di Central Park, ben nascosto dagli imponenti grattacieli che rischiavano di soffocare quel piccolo spazio di verde. Steve parcheggiò la moto e indicò alla ragazza una panchina.
-Siediti, da qui c'è una bella vista...
Lis si sedette e notò che in effetti dovevano essere su una specie di collinetta perchè il resto del parco era in discesa. Si vedevano le coppie sedute sulle altre panchine, gruppi di amici seduti sull'erba a parlare al chiarore di una lampada, e i lampioni che davano un'atmosfera quasi fiabesca.
-Sembra il parco di Alice nel Paese delle Meraviglie...
-Chi?
-Ehm...è un libro...te lo farò leggere, è molto bello.
-Devo averne già sentito parlare...
-Si, è la storia di una ragazza annoiata che per sfuggire alla monotonia della vita di addormenta e sogna una specie di mondo parallelo... - Steve notò l'ombra di malinconia nei suoi occhi.
-Anche tu sogni...mondi paralleli?
Lis si girò verso di lui con aria interrogativa.
-Ah, non guardare me, se tu che lo hai detto...si vede sai, da come ne parli.
La ragazza stette in silenzio per un attimo.
-In effetti...è così! Sai lavorare al locale non è male, mi piace stare a contatto con la gente, però...mi piacerebbe fare altro, adesso non metterti a ridere per favore...mi piacerebbe scrivere!
-Scrivere?
-Si! racconti per bambini, fiabe...ma anche romanzi, come Alice nel Paese delle Meraviglie...sai a volte penso che a tutti serva un lieto fine...qualcosa a cui potersi aggrappare...
-Ma se ti piace scrivere percchè continui a lavorare al locale?
-Bè sai...non è facile parlare con mio padre, non vorrei mai dargli un dispiacere...la mamma non c'è più e lui ha solo me e Bri, vive per quel locale e adora pensare che noi ci lavoriamo come lei lavorava nel bar in Irlanda...
-Non hai mai provato a parlargliene...a dirgli che in realtà vuoi fare altro?
-Oh no! Non vorrei assistere alla rappresentazione di una tragedia greca...mio padre sa essere molto plateale quando vuole!
-Bè ma allora non può saperlo...dovresti dirglielo secondo me, almeno provare a tastare il terreno...
Galays si guardò la punta delle scarpe per qualche secondo, valutando quello che Steve le aveva detto. Aveva ragione, se non ne avesse parlato col padre rischiava di passare tutta la vita ad accontentare lui invece che se stessa. Si girò verso di lui e gli sorrise.
-Proverò a parlargli, tieniti pronto perchè se andrà male la prima persona che verrò a cercare sarai tu - rise.
-D'accordo, terrò pronto lo scudo nel caso ti presentassi a casa mia furiosa...hai fame?
-Muoio di fame! Non mangio dalle due di oggi...!
Si avvicinarono ad un baracchino e presero due panini cotto/brie/patè d'olive, iniziarono a camminare e dopo un pò si fermarono su un ponticello cche sormontava un piccolo laghetto.
-Che panino favoloso!
-Te l'ho detto che si mangia benissimo qui! Meglio che a qualsiasi ristorante della zona!
-Ah perchè non hai ancora provato il mio! - disse lei con una punta d'orgoglio e soddisfazione.
-Ma...ehm...curiosità...non è che per caso fate specialità irlandesi tipo...fegato farcito di...sangue crudo...?!
-Ahahahah cooosa?? Fegato farcito di sangue crudo?! Ma dove l'hai sentita questa? Comunque ti sei salvato, di irlandese c'è ben poco, diciamo che è un menù a metà Irlanda e America...ma niente fegato o cervello, tranquillo! - rise.
Steve fece finta di asciugarsi la fronte e Lis gli diede una gomitata. Dopo qualche minuto di silenzio Steve parlò.
-Sai...oggi è successa una cosa...mi ha chiamato l'FBI dicendomi che è stata uccisa una donna...e...bè...era la figlia di...
-Ho capito...mi dispiace molto Steve...davvero! - Lis appoggiò la sua testa sulla spalla di lui, accarezzandogli il braccio - la conoscevi bene?
-A dire il vero no, non molto, ma so che era una bella persona...assomigliava molto a Margareth...
Steve si morse la lingua, ma che gli diceva il cervello?! Parlare di Margareth di fronte a Galays?! Era una cosa che nemmeno Tony avrebbe fatto!
La giovane però non parve farci caso, come se avesse accettato che tutti a questo mondo abbiamo un passato. E' una cosa ovvia. La guardò con la coda dell'occhio per vedere la sua reazione, ma Lis non aveva battuto ciglio, se ne stava appoggiata alla sua spalla, con gli occhi socchiusi mentre osservava l'acqua immobile.
-Ci pensi ancora...? A Margareth, intendo... - chiese a bruciapelo.
-No, non ci penso più a lei... - fortunatamente era vero altrimenti era sicuro che si sarebbe tradito alla grande!
Lis sospirò e rabbrividì.
-Hai freddo?
La ragazza per tutta risposta prese il suo braccio e se lo mise intorno alle spalle, appoggiando la testa al suo petto.
-No...
-Sono la tua sciarpa personale? - rise lui.
-Si! La mia sciarpa personale fatta di carne...dovresti provarla, è meglio della lana!
Steve si guardò il braccio libero e provò a metterselo intorno al collo.
-Vero...confermo!
Lis si girò verso di lui e scoppiò a ridere, considerando che un braccio sembrava dovesse prendere la televisione satellitare e che l'altro era intorno alle sue spalle era una posizione ridicola...
-Ahahahah! Ma come ti sei...? Era un modo di dire! - lo guardò ridendo prima di accoccolarsi di nuovo tra le sue braccia. Fu allora che a Steve venne naturale usare l'altro braccio per abbracciare completamente Lis, che sembrava minuscola accanto a lui. Provò un sincero senso di protezione nei suoi confronti. Se la persona che aveva fatto del male a Celestine ne avesse fatto a Galays sarebbe impazzito! Improvvisamente sentì montargli la rabbia in corpo.
-Hei Steve, così mi inglobi...! - non si era accorto che aveva aumentato la presa su di lei.
-Ops...scusami...io...
-Che hai? C'è qualcosa che non va?
-No...non è niente, non ci pensare... - disse, cercando di rassicurarla, anche se era chiaro ad entrambi che stava cercando di rassicurare se stesso.
Per lei fu semplice rispondere al suo bisogno di calma, facendo la cosa che aveva fatto anche la sera prima: un bacio tenero, appassionato, incapace di qualsiasi dolore o timore che avevano preoccupato Steve fino a qualche minuto prima.
Si abbracciarono a lungo, come per scacciare quei timori che, Steve sapeva, sarebbero tornati.
  
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