8.
SAN FRANCISCO
“Ecco,
tenga il resto”
Finisco di
pagare e il tassista mi fa un cenno di ringraziamento. Poi il taxi riparte,
lasciandoci in mezzo alla strada, soli con le valige.
Mi volto e
vedo Elizabeth che mi sta fissando.
“Perché ti
sei ostinato in quel modo a voler pagare il taxi?” mi
chiede.
“Siamo
ospiti, Elizabeth, mi sembrava giusto”
“Non ti
devi sentire in dovere di fare niente”mi dice seria “Se siete ospiti è perché
l’ho voluto io. Ok?”
Il suo
tone si addolcisce un po’, e mi sorride. Io le sorrido di rimando, poi prendiamo
le nostre valige e seguiamo gli altri, che si erano già avviati, capeggiati da
Sarah. Quella ragazza ha già riscosso parecchio successo tra Benji, Billy e
Paul, e a parer mio soprattutto nel mio caro fratellino…
Siamo
arrivati all’aeroporto di San Francisco un’ora fa. Poi abbiamo preso un taxi e
siamo arrivati qui, praticamente in spiaggia, diretti alla casa dei genitori di
Elizabeth e Sarah. Vedo distintamente gli ombrelloni, le sdraio e la gente in
acqua, e già mi sento più rilassato.
Si, sento
proprio che questa vacanza mi farà bene.
All’improvviso
si sente una specie di urlo e vedo Sarah che ha mollato la valigia ed è corsa ad
abbracciare una donna ferma sulla porta di una delle casa che ci sono
qui.
Elizabeth
fa lo stesso, anche lei corre ad abbracciarla. Dev’essere sua
madre.
Mi
avvicino a loro, ora posso vederla meglio.
Ha i
capelli castani raccolti sulla nuca a gli occhi, castani, che
sorridono.
Ha un
sorriso dolcissimo.
Mi tende
la mano.
“Tu devi
essere Joel. È un vero piacere conoscerti. Vieni, entra. E chiamami
Helena”
Le stringo
la mano.
“Il
piacere è tutto mio, Helena”
Mi
sorride, e sento che questa donna mi sta già simpatica.
Forse
perché assomiglia in modo impressionante a Elizabeth.
Dietro di
lei appare un uomo, un po’ basso, con un accenno di pancetta ma con un sorriso
simpaticissimo. Ha gli occhi grigi come Sarah, e i capelli un po’ radi, anche se
si può ancora notare il colore rosso fuoco.
È
sicuramente Louis, il padre.
Facciamo
le dovute presentazioni, ed entriamo.
La casa è
piccola ma accogliente, appena entrato sento già quell’atmosfera di famiglia che
non sentivo da anni.
Ci sarà da
stringersi un po’, ma non ha importanza, farei questo e
altro.
Posiamo le
valige e subito Helena comincia a farci vedere la casa.
L’avventura
è iniziata!
Non
posso crederci, sono davvero tutti qui!
Eppure
è così, penso guardandoli.
Mamma
li ha già sequestrati per fargli vedere la casa, mentre papà è rimasto in cucina
con Sarah.
È
assurdo. Non avrei mai immaginato che potesse succedere una cosa del
genere.
Però
è successa davvero, e ora che ci sono dentro, non so esattamente descrivere come
mi sento.
Mamma
ha assegnato le camere.
Io
e Sarah dormiremo nella nostra vecchia cameretta di quando eravamo
piccole.
Agli
altri è toccata la camera degli ospiti, a cui sono stati aggiunti due
letti.
Non
è molto grande come casa, e ci sarà da stringerci un po’.
Ma
non ha importanza, farei questo e altro.
Iniziamo
a pranzare, stretti attorno al tavolo del soggiorno.
Mamma
ha preparato le lasagne, il mio piatto preferito.
Me
lo prepara ogni volta che vengo qui.
Io
e Sarah cerchiamo di venire ogni volta che possiamo, ma il tempo non è molto,
tra il lavoro e altri impegni.
Sollevo
per un attimo gli occhi dal piatto e incontro lo sguardo di Joel, che mi osserva
da chissà quanto.
Mi
sorride, e io faccio altrettanto.
Poi
torno a concentrarmi sul mio piatto.
L’avventura
è iniziata!
Buongiorno a tutte! okay, forse sono stata troppo veloce ad aggiornare, ma il capitolo ce l'avevo già pronto e non mi andava di aspettare ancora. non è molto lungo, è una specie di introduzione al viaggio.......fatemi comunque sapere, aspetto recensioni!!!!
Baci a tutte, alla prossima!!
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