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Autore: VanessaStew    20/11/2012    1 recensioni
"You always will be my summer love".
Mitchie, Jasmine, Lucy e Melinda sono quattro londinesi appena diplomate, che per l'estate fanno una vacanza di un paio di mesi a Roma. Lì conosceranno quattro ragazzi fin troppo speciali e arriverà un irlandese a creare scompiglio.
Genere: Commedia, Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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Dopo quella chiacchierata, le ragazze si buttarono nel mare agitato giocando con le onde come fossero quattro bambine. Mitchie tentò di distrarsi ma la cosa risultava piuttosto difficile, ogni ragazzo le ricordava Liam. Tornando a riva perché come al solito sentiva freddo, Lucy vide vicino al suo asciugamano una figura femminile. 
< Ancora tu? > domandò lei visibilmente scocciata. 
< Sì ancora io > rispose Gemma con il suo irritante tono da superiore. 
< Non ho tempo da perdere con te, lo sai vero? > si affrettò a chiudere Lucy, ma questo non funzionò.
< Ti sei lamentata con mio fratello di me! ma che donna matura sei eh? >
< Tanto per curiosità, tu quanti anni hai? >
< 35 > rispose la donna.
< Bene, trentacinquenne. Ti rendi conto del fatto che non riesci a capire perché il tuo fratellino voglia una vita tutta sua senza costrizioni? Tu dovresti difenderlo dal mondo e invece lo allontani da me, la ragazza che ama. E in ogni caso io ho solo 18 anni e tu 35, dimmi un po’ chi delle due dovrebbe davvero essere più matura dell’altra perché mi sa tanto che qui quella più ragionevole sono io! >
< Io sto proteggendo mio fratello da arrampicatrici sociali come te! >
< Mi stai dicendo che io sto con Harry solo per i suoi soldi? Ti assicuro che non puoi dirlo questo, affatto! > disse Lucy nervosa, si stava alterando così anche Gemma.
< Senti, o lasci stare Harry o te la vedrai con me >
< Mi stai minacciando razza di strega? >
< Strega a chi, papera da quattro soldi! > ma a quel punto Lucy non ci vide più e si lanciò su di lei scaraventandola per terra e iniziando a picchiarla, con la sabbia che si alzava dal pavimento. Gemma le tirava ferocemente i capelli e così faceva anche Lucy, si rotolavano nella sabbia sotto gli occhi stupefatti di tutti. Ad un tratto arrivarono due agenti della polizia a separarle. Ma non si limitarono solo a questo. 
 
< Fatemi uscire da qui! Sono una contessa io >
< Bene contessa, chiuda quella bocca > le intimò un agente da dietro alle sbarre. 
< E’ tutta colpa tua se siamo finite qui! >
< Colpa mia? Tu mi hai dato della papera >
< E tu mi hai chiamata strega! >
< Ma sei una strega Gemma, guardati > rise Lucy rassegnata a quella situazione. Sedeva su un materasso vecchio della cella con le spalle contro al muro aspettando di essere liberata, sapeva che non sarebbero rimaste lì a lungo solo per una scazzottata. Così, Gemma andò a sedersi sul materasso tenendosi a distanza dalla ragazza. 
< Non ero mai stata arrestata prima d’ora>
< Manco io, contessa! >
< Perché non vuoi che Harry ritorni dalla sua famiglia? >
< Perché della gente che vuole costringerlo a sposare qualcuno contro il suo dovere non si può chiamare famiglia > affermò ferma la ragazza. Poi aggiunse < E perché io amo Harry >
< Lo ami? Ti prego, i soldi sono talmente attraenti > rise lei incredula.
< Mia madre è una giornalista televisiva,  Cassidy Giant ti dice qualcosa? Perciò non ho affatto bisogni di soldi >. Gemma ricordò il nome della conduttrice televisiva. 
< Questo non vuol dire che tu… >
< Signore, siete libere di andare. Qualcuno è venuto a prendervi > affermò divertito un poliziotto guardando i capelli impazziti delle due ragazze. 
< E in ogni caso, io mi sono innamorata di Harry il bagnino, non sapevo ancora chi fosse quando ci siamo messi insieme > disse Lucy soddisfatta di se stessa, tant’è che Gemma rimase a pensare a lungo a quelle parole.
 Harry era andato in commissariato per spiegare alla polizia che le due erano brave ragazze prese da un momento di pazzia e, usando la sua seduzione con un’agente donna, fece sì che la sua ragazza e Gemma venissero liberate da lì. 
< Lucy! > esclamò lui felice di vederla, così la baciò. Dopodiché dietro di lei spuntò Gemma.
< Torno da sola a casa, c’è aria pesante qui > commentò Lucy guardando in malo modo Gemma.
Quei giorni trascorsero in modo poco sereno, il temporale costrinse le ragazze a rimanere in hotel e a dedicarsi alle attività che esso offriva. Il giovedì il tempo però si sistemò e le ragazze fecero un giretto nel centro storico della città. 
Il venerdì seguente invece, Melinda si svegliò alle 6 quella mattina per riflettere bene su cosa fare. Si guardò allo specchio e ammirò il suo fisico formoso e slanciato, così pensò con ammirazione “Potrei essere anche adatta al mondo dello spettacolo pensandoci “, poi però tornò sul pianeta Terra e disse < è solo per oggi, solo per oggi >. Così si lavò, si vestì, sistemò i capelli per bene e verso le 7.45 scese. Andò fuori dall’hotel e vide diversa gente radunata. Si fece spazio per riconoscere Zayn, quando ad un tratto sentì una mano posarsi sulla sua spalla. Si voltò di scatto e lo vide, sorridente.
< Sapevo saresti venuta! >. Lei si limitò a sorridergli per approvare le sue parole, era tesa e non riusciva a dire altro. 
 
Le altre ragazze invece , quella mattina volevano dedicare un po’ di tempo allo sport. Scendendo per fare colazione, videro Liam nell’atrio mentre parlava con il receptionist. Quando però Liam vide Mitchie, fece per scappare nel suo studio. Non voleva affrontarla.
< Sei perfino un cagasotto! > urlò Mitchie. Liam si voltò pian pianino e la guardò timoroso. 
< Che c’è, hai paura di affrontarmi? > . Liam vide i clienti seduti sui divanetti dell’atrio interessarsi alla strana scena, così si avvicinò a Mitchie per parlarle a bassa voce, ma la ragazza non voleva saperne di farlo. 
< Non ti avvicinare a me! > urlò isterica.
< Smettila di urlare o i clienti potrebbero pensare cose sbagliate! >
< Cose sbagliate? Io ti prenderei a schiaffi adesso! >
< E’ stato bellissimo quello che è successo l’altra sera tra me e te però ormai dobbiamo dimenticarlo >
< Razza di farabutto! > fece Lucy litigiosa.
< Ma tu non sei la galeotta? > domandò Liam con terrore negli occhi. 
< Che hai da dire sui galeotti? > domandò Jasmine ricordando Louis. 
< Ragazze vi prego io non… > fece per dire Liam prima che una voce lo interrompesse.
< Mitchie? >. La ragazza, riconoscendo la voce, si voltò incredula verso l’entrata dell’albergo.
< Niall? > 
  
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