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Autore: _Crucio_    20/11/2012    5 recensioni
Il giorno prima del compleanno del figlio Fred, George fa degli acquisti, e come ogni sera, scrive una lettera al suo fratello defunto.
Ma il giorno seguente avrà una brusca e piacevole sorpresa.
Dal testo:
Così, quando sono tornati dalla visita dei loro nonni li ho portati in camera mia. Ho acceso la luce e portato avanti lo specchio e mi sono coperto il "foro romano", dopo aver preso imbraccio Fred ho detto:
-Guardate bambini, questo è vostro zio.- Così ho sorriso. Ho sorriso come sorridevi tu, con gioia e passione, per fargli vedere il vero zio, e non un tizio qualunque... ma non era la stessa cosa. 
Dopo la tua perdita il mio sorriso
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Angelina, Johnson, George, e, Fred, Weasley | Coppie: Angelina/George
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Era una notte uggiosa in tutta la Gran Bretagna. Le nuvole ricoprivano cupamente il cielo, così fitte da non poter essere perforate da un raggio lunare. Le stelle erano invisibili agli occhi e i laghi sembravano tristi, non potendo riflettere lo splendore notturno.
Ogni famiglia si era ritirata a casa, rendendo le strade vuote. 
Ogni tanto, però, si poteva scorgere qualche straniero che visitava la città, a dispetto della pioggia.
George Weasley era appena uscito dal negozio di scope. Il compleanno del piccolo Fred era alle porte e lui sperava che una scopa per bambini gli sarebbe piaciuta... d'altronde, quale mago odia il Quidditch? 
Sfortunatamente, aveva scordato l'ombrello in negozio e stava rischiando di bagnarsi tutto.
Protego- mormorò. Alzò il braccio, e lo scudo lo protesse dall'acqua, che scendeva così fitta da rendere difficile la vista.
Poteva utilizzare un'incantesimo del Meteo, in modo che non si bagnasse, ma George non era mai stato tanto bravo negli Incantesimi Meteorologici.
Così, col braccio teso in alto, a grandi passi si diresse verso il negozio. Pochi passi prima del portone che consentiva l'accesso alla bottega, il ragazzo si fermò.
Guardò la vetrina strampalata, addobbata con dolcetti inventati da lui e da Fred, E sogghignò nel vedere la sua nuova invenzione: Il Cuore-di-Vetro.
Un cuore di cristallo, che, tutte le volte che ti avvicinavi, si rompeva... mandando in panico i clienti che avevano intenzione di comprarlo. 
Finita l'osservazione, salì le scale che portavano al piano superiore, dove risiedevano lui e la sua famiglia.
Bussò.
Angelina gli aprì la porta sorridendo. Era vestita da casalinga, i capelli castani raccolti in una coda di cavallo le ricadevano sulla schiena, la fronte era coperta da una bandana con disegnati dei piccoli fiori e il vestito le arrivava alle ginocchia, per renderle più veloci e facili i movimenti. Mentre la camicia a rombi scarlatti era sbottonata ai primi due bottoni.
- Trovata?- chiese al marito in tono eccitato.
- Sì.- rispose lui, rispondendo al sorriso con un bacio. - eccola.-
Le porse un piccolo involucro nero e marroncino, da un lato si vedevano piccoli fili di paglia uscire dal pacchetto, mentre dall'altra parte una piccola protuberanza avvertiva l'inizio del manico.
Angelina si sporse per vedere la targhetta.
Cipresso, 240 galeoni
-George!- disse lei esasperata. -Sono 240 galeoni!-
-Esattamente.- rispose George, senza battere ciglio.
-Ma...Ma...- balbettò la consorte.
-Senti, domani compirà un'anno... voglio che sia un regalo speciale.- 
Poi lasciò la moglie e salì in camera. 
Sistemò la scopa dentro l'armadio, nascosta tra i vestiti, in modo tale che Fred non la trovi. Poi si sedette sulla sua scrivania e prese un rotolo di pergamena.
 
Caro Fred,
 Questa è l'ennesima lettera che ti scrivo, e sarà l'ennesima lettera senza risposta.
Non so perché ti scrivo, né so perché ogni giorno spero di avere una risposta, ma lo faccio. Lo faccio e basta.
Angelina inizia ad essere preoccupata, mentre Fred e Roxanne non capiscono cosa stia succedendo. Non lo capisco neanche io. Scrivere ad un morto sembra così strano, che pure il mio sorriso è sempre più lugubre. 
L'altro giorno ho deciso di presentarti ai miei figli. 
Così, quando sono tornati dalla visita dei loro nonni li ho portati in camera mia. Ho acceso la luce e portato avanti lo specchio e mi sono coperto il "foro romano", dopo aver preso imbraccio Fred ho detto:
-Guardate bambini, questo è vostro zio.- Così ho sorriso. Ho sorriso come sorridevi tu, con gioia e passione, per fargli vedere il vero zio, e non un tizio qualunque... ma non era la stessa cosa. 
Dopo la tua perdita il mio sorriso non è più il tuo gemello. 
Nonostante la sottile differenza, Fred, mi è saltato giù dalle braccia, ed è corso verso di te. Ha sbattuto contro il vetro dello specchio, e si è messo a piangere. Quando mi sono chinato a consolarlo, l'hai fatto anche tu. Allora ho chiamato Angelina, e solo allora la famiglia mi sembrava al completo. 
Ora i piccoli non fanno che chiedermi: "Dov'è lo zio?" e io non ho voglia di risponderli, perché piangerei. E sono stufo, mi manca il ridere, era così bello farlo insieme a te, che ora ha perso il suo senso. 
Io... io ho smesso Fred. Ti ricordi quando da piccoli, ci promettemmo di ridere per sempre? Io sì, e non ho mantenuto la parola data. Mentre tu... tu sei morto col sorriso stampato in faccia.
Solo il tuo pensiero mi fa male, e io, quasi non vorrei averti conosciuto. Perché ogni volta che ti penso, un minuscolo pezzo di me va via, e ti vuole raggiungere. Se non fosse per mia moglie, io ti avrei già raggiunto.
Mi manchi Malandrino.
     Tuo
        George.
P.s. Domani è il compleanno di Fred... mi dispiace che tu non ci sia.
 
Poi andò a coricarsi, immaginando la giornata seguente, immaginava il visetto di Fred sorridente e lo vedeva cavalcare la scopa.
 
All'alba George si svegliò, doveva preparare i festeggiamenti.
Con l'aiuto di Angelina evocò stelle filanti, fiori cambia-colore e un piedistallo, dove stava appoggiata la scopa in bella vista.
Quando, finalmente, i preparativi furono finiti, George decise di farsi una doccia. Sali le scale, ed entrò in camera sua per prendere i vestiti. 
Uno specchio ottocentesco stava in mezzo al tappeto rosso di Angelina, spostato dal suo solito angolo. Infilato alla cornice un pezzo di pergamena traballava, mosso dagli spifferi d'aria. Sospettoso e con sguardo guardingo, George si avvicinò. 
 
Caro George,
 Ho contato tutte le lettere... sono all'incirca un centinaio. 
Ogni volta che prendevi piuma e calamaio ero lì, col fiato sospeso e il collo allungato sopra la tua testa, per leggere tutto quello che volevi dirmi, e... piangevo. 
Neanche io ho mantenuto la promessa Forge. Sono morto col sorriso solo perché l'idea di non vederti più mi faceva così male, da rendere ridicola la scena. 
Ti ho visto presentarmi ai tuoi figli. Sono stupendi tutti e due. E Roxanne è così gioviale e bricconcella che mi ricorda noi due. Mentre Fred è così calmo e temprato... Dovrò uccidere Perce per questo.
Quando l'hai consolato... io c'ero. Io mi sono chinato, e come te, gli ho accarezzato il volto, poi gli ho stampato un bacio sulla fronte. 
Io ci sono George... non smettere di credere. 
Tuo 
   Gred
P.S. Fai gli auguri a Fred!

                                                                                                                   
ANGOLINO di Sev.
Ciao a tutti.
Questa è la terza fiction su Fred e George che scrivo... (o quarta???)
Ho letto molte storie che narravano di lettere mai ricevute, George che scrive a vuoto, insomma. Ho voluto spezzare questa visione.
E' inserita nelle What if, perché i morti non comunicano... e Fred non è un fantasma. 
La parte in cui George presenta suo fratello ai propri figli, è un'idea totalmente mia. Nessun consiglio, nessuno spunto. Così, in un modo o nell'altro, Fred e Roxanne, dovranno sapere di Fred, giusto? Anche i Cuori-di-vetro sono di mia invenzione... 
La storia s'intitola "Non smettere di credere, Geroge" per riprendere una delle ultime frasi di Fred.
Non so se il significato è chiaro, se non lo è, ve lo spiego subitissimamente .
George non deve smettere di credere nella magia di un sorriso, nel sole della vita.
Mah, mi sembra tutto. 
A presto
Vostro
   Severus.
P.S. Qualche recensione non guasta alla mia salute <3
P.P.S. Un ringraziamento speciale al mio fido beta-reader. Un bacio HAV <3
   
 
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