Fanfic su attori > Orlando Bloom
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Autore: Perla92    10/06/2007    2 recensioni
Ho fatto un sogno e ho deciso di tramutarlo in ff!!!Leila è una giornalista incasinata,che non sa conciliare lavoro e vita privata.Odia il suo capo,ama i suoi amici,e adora i cani.L'incontro con Orlando Bloom le sconvolgerà la vita.Una ff romantica e scanzonata,a tratti molto triste.Come la vita.Spero vi piaccia!
Genere: Commedia, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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LA VITA CONTINUA

 

 << Umh,ancora cinque minuti >> -biascico stanca.Un fascio di luce mi colpisce in pieno viso. << Chi è che ha aperto la finestra?Vorrei ucciderlo! >> -chiedo con gli occhi ancora chiusi. << Ok  fallo pure! >> .Mi giro di scatto.Vorrei urlare,non so se di gioia o di rabbia.Ora che ci penso ,meglio la prima opzione. << Orlando! Che ci fai qui! >> - urlo .<< Ci ho dormito >>  -risponde divertito. Analizzo la situazione.Casa mia. Le nove del mattino.Abbiamo dormito insieme? << Sorridi,ti ho anche portato la colazione a letto! >> -esclama porgendomi un grande vassoio con una tazza di cioccolata calda fumante ed un piattino di biscotti. << L’hai preparata tu? >> -gli chiedo.Annuisce. << Che buon profumino! >> -esclamo sollevata.Ok non l’ha preparata Giusi.Non rischio di morire intossicata.A proposito dov’è? << Scusa ma dov’è Giusi? >> - continuo mordicchiando un biscotto.Il mio stomaco gongola di soddisfazione. << Mi ha detto di salutarti da parte sua,non voleva svegliarti.E’ partita per la Toscana con Gianni.Ha bisogno di  parlare con sua madre >> -spiega. << Capisco >> -rispondo.Accidenti a me,perché ho dormito tutto questo tempo? << Dio,Mike! >> -esclamo quasi cadendo dal letto.Orlando mi afferra velocemente. << Grazie,è che……dovrei già essere a lavoro! >> -esclamo confusa.Mike mi avrà già licenziato. << Jane mi ha detto di dirti che non ti devi preoccupare più di niente,ormai,e che oggi,potevi rimanere a casa a riposarti,dopo quello che è successo ieri >> -mi tranquillizza.Grazie Jane.Questo giorno a casa mi serviva proprio.Inizio a bere la mia cioccolata.E’ buonissima.Alleluia pace e tranquillità. << Quei cosi cosa sono? >> -chiedo stranita indicando un mazzo con dei fiori molto particolari. << Ah,un regalo della portiera.Dice che li ha raccolti dal suo giardino.Si chiamano “ creste di gallo “ >> -conclude ridendo. << Certo che ha proprio un buon gusto,quella donna >>  -commento cinica.Neanche la mia bisnonna comprerebbe fiori simili.Fanno schifo. << Come mai sei qua,adesso? >> -chiedo.Lui mi guarda spiazzato. << Voglio dire….non hai impegni,servizi fotografici o roba simile? >> -mi spiego meglio arrossendo fin sopra i capelli.Solo io posso fare queste figuracce.Lui mi guarda.E’ bellissimo quando sorride.Mi fa perdere la testa. << No,oggi sono libero.Vorrei passare la giornata con te,te la meriti >> -risponde.Ora sono io quella rimasta spiazzata. << Allora programmi? >> -chiede. << Umh,fammi pensare……stamattina un giro in centro e stasera si va’ alla fiera,tu che ne dici? >> -propongo.Già,la fiera.Era da un po’che non ci andavo.Magari avrei trovato qualcosa di carino per l’appartamento. << Perfetto >> -risponde lui.   << Ok! >>-esclamo entusiasta alzandomi dal letto.Che orrore!Mi avvolgo nella coperta. Lui scoppia a ridere.Grrr il mio istinto omicida si mette subito in moto.Ho dormito con la tua camicia.Non ridere per questo. << Non ti sopporto quando fai così >> -gli lancio un cuscino.Lo afferra con classe. << Hai delle gambe bellissime,perché coprirle? >> -ribatte. << Vado in bagno >> -lo ignoro, acida. << No aspetta devo dirti una cosa,non entrare! >> -corre verso di me.Non lo ascolto. Le scuse a dopo.Giro la maniglia,e……PATAPUF PATA PUM PATAPUMPPUM. Ruzzolo per terra. << Sidi anch’io ti voglio bene >> -saluto l’essere che mi sta leccando il collo. << Orlando,come mai il tuo cane si trova nel mio bagno? >> -chiedo.Sono ancora stesa per terra. Lui esclama. << Sei bellissima così,lo sai? >>  << Pulisci tu,non mi interessa >>-continuo impertubabile. Mi bacia.Rimango senza fiato . << Lo straccio è di là >> -continuo. Suonano alla porta. << No,non aprire! >> -urlo. << Pulisco io,ok,ma tu non….>> .Non finisco la frase.Maria Giovanna,l’odiosa portiera è qui davanti a me.Vorrei alzarmi,ma i 50 chili di Sidi non me lo permettono. << Cani in questo palazzo ! >> -urla indignata.Orlando ride,fregandosene della sua espressione.Basta,questo è davvero troppo.Provo a scrollarmi il cane,ma invano.Ok,parlerò in apnea.   << Veramente Maria questo non è il primo animale che è  entrato  qua dentro.Lei è  una cagna >> -urlo per farmi sentire.La odio.Sto soffocando.  << Inaudito!Io sarei una cagna,eh? >> << Una vacca,ora che ci penso meglio >> -continuo. << Vergogna! >> - urla,e senza rivolgermi uno sguardo esce dalla stanza. << Sei stata bravissima >> -dice lui. << Sei tu la fonte dei miei guai >> -ribatto. Mi aiuta ad alzarmi. << Mi dispiace signor Bloom ma prima di uscire ho bisogno di una doccia e di uno shampoo.Lei farà bene a sedersi perché dovrà aspettare molto >>-lo ammonisco. Accarezzo Sidi,e vado per infilarmi in bagno quando… << No,no,niente bacio:ho la bava del tuo cane sulla faccia >> -e freddandolo così mi avvio verso il doppio sevizio,quello senza le impronte di Sidi stampate per terra.

 

 

 

Esco dal bagno .Ho appena finito di sistemare-che è una parola grossissima-i capelli.Diciamo che li ho resi lisci.  << Eccomi qua! >> -esclamo. << Sidi,lo sai che ti amo e probabilmente ti sposerò,ma non saltarmi ancora addosso in quel modo,ok? >> -lo ammonisco. << Bene,allora lo faccio io >> -esclama Orlando. << Tu zitto e fila in bagno a lavarti.Devi essere perfetto,se vuoi uscire con me  >> -lo allontano scherzando. Mi vesto velocemente:metto i jeans nuovi,gli stivali estivi, e una canotta turchese .Afferro la mia  adorata borsa Guess e inizio a riempirla di tutto e di più.Umh,sembro un carciofo ma posso andare.Sidi si sta avvicinando. << Calmo cucciolone,non farmi cadere ancora a terra,ok?Sbava sul tuo stupido padrone! >> -gli dico .Il cane –finalmente!-capisce alla lettera e si accuccia ai miei piedi .Basta non resisto più.Afferro il cellulare.Compongo il numero di Giusi:spero solo che quell’arpia di sua madre non la tratti male. La sua voce mi giunge lontana: << Hey Tim!Non ti volevo svegliare e sono partita senza salutarti,mi dispiace.Ma tranquilla,starò qui solo quattro giorni.Non resisterò a lungo senza Roma! >> .Il suo buonumore  mi contagia all’istante: << Qui va’ tutto bene!Maria è sempre più insopportabile,e Sidi lo stesso.Oggi porto Orlando a vedere il centro storico,e stasera andremo alla fiera.Ti ricordi l’hanno scorso Giugiù? >>  -chiedo divertita. << Quando abbiamo mangiato cibo marocchino,e abbiamo passato il giorno dopo a vomitare? >>  << Spero che non accada di nuovo ! >> -ironizzo. << Tu non mangiare porcherie simili >> -risponde. << Sai,stamattina quando non ti ho visto come al solito in giro, ho rischiato di avere un collasso.Poi quando ho visto Orlando e i fiori  orribili,non ci ho capito più niente >> << Quali fiori?A proposito Tim,hai dormito bene? >> << Sì ma…Giusi! >> -la rimprovero. << Ok scusa >>  -risponde lei. << Quando arriverete? >> -le chiedo. << Non so,abbiamo della mappe stradali ma non ci stiamo capendo niente,e poi lo sai….mi piace vivere on the road! >> -risponde.Da questo deduco che arriveranno in Toscana fra una settimana. << Tim,ascolta,volevo dirti…grazie.Se non fosse stato per te,io sarei rimasta lì ancora a lungo.Dovresti arruolarti nella Polizia,è un consiglio che ti do >>  << Giugiù,il pensiero di qualcuno segregato là mi da i brividi ,ti prego,non ne parliamo più >> -concludo,ripensando al faccione inquietante   di Danny. << Giugiù,visto che non siete ancora arrivati…..buon viaggio!Ci sentiamo,ok? >> << Ok,ti saluta Gianni >>  << Divertitevi >> << Anche voi! >> -conclude lei. Chiudo la comunicazione.

 

 

 

 

 

Siamo nella sua macchina.Io e Orlando davanti,e Sidi dietro.Guida lui,anche se io gli indico le strade da prendere,passo dopo passo.  << Se vuoi vedere il nostro favoloso Colosseo devi prendere la prima a destra >> -dico con sicurezza.Dopo un lungo errare,dopo aver gridato diecimila volte : << Orlando ti ho detto di prendere questa strada! >> ,arriviamo. << Sei tu che mi distrai >> -dice lui. << Io? >>  -chiedo. << Sì-risponde-oggi sei bellissima >> .Io arrossisco un po’. Parcheggiamo e scendiamo.Afferro il guinzaglio di Sidi quando…. << Lascia stare,lo porto io,non voglio vederti di nuovo a terra >> -mi sorprende.  << Ok >> -concludo leggermente sollevata.Il Colosseo è magnifico:un trionfo.Lui scatta delle foto. << Tipico turista >> -lo appello. << Tipica spaccona >> -commenta lui. << Ti odio >>  << Neanche tu mi stai simpatica >> << Il tuo cane è più dolce di te >> << Ne vuoi un pezzettino? >> << NON SONO CAN-NIB-BA-LE! >> -ribatto scherzando.Povero meticcio,questo proprio no. << Se volessi,oggi potremo pranzare con la portiera. Io le stacco la testa,tu ?Un braccio,una gamba?Scegli! >> ironizzo. << Ma preferisco la carne fresca >> << E io un bicchiere di granita >> -esclamo trascinandolo al bar. << Cosa prende signorina? >> -chiede il cameriere. << Per me una granita all’ananas  >>   << Per me una al limone >> -dice lui. Siamo fuori,camminiamo per le vie principali. << Lo sai che mi piaci quando parli in italiano? >> -lo colgo di sorpresa. << L’ho imparato venendo qui in estate,è semplice >>  << Mi fa piacere che ti piaccia! >> -commento tra una cucchiaiata è l’altra di granita gelida. << Non ho detto questo! >> -ribatte lui. << Allora fai veramente schifo! >> -  scherzo. << Dai su,gambe in spalla,che ti porto in Piazza San Pietro >> -dico,mentre ci dirigiamo verso il parcheggio,trainati da Sidi. 

 

 

 

 

Eccoci qua.In America  edifici così perfetti non se ne trovano.Lì troneggiano grattacieli,qui palazzi di marmo bianco.La piazza è piena di turisti.Tedeschi,cinesi,francesi,tutti sembrano essersi dati un appuntamento. << Allora che ne pensi? >> -gli chiedo. Lui non risponde,inizia a fare delle foto.Umh,di poche parole il ragazzo.Sidi è euforico:scodinzola come un ossesso. << Vieni facciamoci una foto >> -dice Orlando prendendomi per un braccio.<< Scusi,può farci una foto? >>  -chiede ad una donna. Ci mettiamo in posa,anche Sidi. << Dove ti porto a mangiare? >> -dice lui. << Adesso?Ma se è prestissimo! >> -esclamo.Vorrei fargli conoscere la mia città ancora un  po’. << Non ribattere signorina,Sali in macchina! >> -dice ,arrivati al parcheggio.Metto un finto broncio,e apro il portello.Squilla il cellulare. << Scusa >> -dico a Orlando mentre lo prendo.E’ Mike.La mia vita è finita. << Leila Tim Kassali,oggi pomeriggio fatti trovare qui all’apertura.Dobbiamo parlare >> -dice con voce tronfia.Un po’ di dolcezza caro,ho salvato tua nipote ieri. << Ok,ci vediamo allora >> -chiudo la comunicazione pratica.  << Odio quell’uomo >> -esclamo arrabbiata. << Odi me? >> -chiede lui. << Non tu!Ma se continui presto odierò anche te! >> -scherzo.Sidi mi dà una zampata sul braccio.A suo modo è un segno d’affetto. << Andiamo a pranzare qui vicino.Devo andare in redazione >> -dico triste. << Ci vediamo stasera allora:alla fiera ci divertiremo! >> -concludo con una nota positiva.

 

 

 

Mi dà un bacio. << Aspetto qui >> -dice lui. << Come,tutto questo tempo? >> .Non voglio fargli passare un pomeriggio in macchina.Poverino,non merita una persona incasinata come me.Lui ha già i suoi impegni. << Ma non dovevi solamente parlarci,con quel tipo lì? >> -chiede. << Speriamo! >> -concludo io afferrando la borsa e il mazzo di chiavi,mentre li saluto con un cenno della mano.Salgo le scale.Mike è dentro .Sento il profumo pesante del suo dopobarba. Le sua scarpe scricchiolanti ,donano enfasi ai suoi passi svelti.Sembra un film horror.  << Leila ! >>-urla dalla stanza.Interrompo i miei pensieri da Dario Argento  e mi dirigo di corsa nel suo studio. << Sai cosa mi aspettavo da te ieri? >> -chiede lui con un tono  sprezzante.Basta,non ho intenzione di perdere questa guerra. << Si aspettava la relazione sulla prima serata del Festival e invece le ho portato sua nipote Jane scomparsa da più di un anno,è così?Non c’è bisogno che mi ringrazi,davvero.Ho salvato altre ragazze e chiuso in cella un pregiudicato. Ho trovato da sola la soluzione mentre i poliziotti non sapevano che pesci prendere.E non si preoccupi per la manifestazione:ieri non è successo un granchè.Orlando Bloom, star  principale della serata,era con me,non mi ha  lasciato sola nel  momento del bisogno.Anche lui non era presente al Festival.Quindi non mi guardi così,ha capito?Come minimo……. >> -ma non finisco la frase.Ora sono io a guardarlo sprezzante.Che capisca la situazione.Che provi la paura,i brividi che io ho provato quella sera.Che soffra anche lui come Giusi.Che capisca che il lavoro non è la cosa più importante nella vita.Prima vengono gli esseri umani,poi i fogli di carta. << Bene bene,signorina,ho capito tutto.Lei ha avuto una gran prontezza ieri sera. Ha salvato davvero delle vite,tra cui la mia nipote preferita.Ma questo non toglie che lei verrà licenziata :stamattina avevo bisogno di quelle pagine,e lei?Ha fatto vincere la concorrenza! Mai mi ero abbassato a tanto!La vergogna sul nostro nome! >> -urla sbattendo un pugno sull’elegante scrivania.  L’hai voluto tu. << PER CASO L’HAI GIRATO TU QUEL VIDEO IN RUSSIA?HO DORMITO UN MESE IN MACCHINA CON LE CARTE STRADALI IN MANO.VANITY FAIR VA’ SOLAMENTE AVANTI GRAZIE AL LAVORO DEI TUOI BRAVISSIMI DIPENDENTI,CHE LAVORANO SPACCANDOSI LA SCHIENA OGNI SANTO GIORNO!E POI TU ALLE CONFERENZE OSI PRENDERTI TUTTO IL MERITO!VIGLIACCO!PREFERISCO SALVARE VITE UMANE SE PERMETTI,NON MI INTERESSA PIU’ LAVORARE QUI,DOVE SONO SOLO I DIPENDENTI A LAVORARE,MENTRE IL DIRETTORE E’ IN BALCONE A FUMARE UN PREGIATISSIMO SIGARO CUBANO!POI BALCONE O NON BALCONE,QUI NON SI FUMA!E’ UN LOCALE PUBBLICO!MAIALE!-prendo un po’ di fiato-Ti piace il filmato che ho fatto a Rio De Janeiro?Era carnevale,e c’era un pandemonio.Ma ci sono riuscita.Provavo disgusto per alcune cose che vedevo,meraviglia per altre,ma ho messo le emozioni  da parte e ho  fatto un ottimo lavoro! QUI INVECE NON HO DORMITO PER NIENTE,SEMBRAVO UNO ZOMBIE.E TU DOV’ERI?A CUBA CON TUA MOGLIE!-respiro-E Kelly che tratti sempre con i piedi?Se non fosse stato per….. >>  << Mi stai dicendo che Vanity Fair è una delle migliori riviste solo  perché i miei dipendenti sono geni? >> << PRATICAMENTE SI’! >> -urlo . << E’ scandaloso!INAUDITO! >> -ribatte scaldandosi. << VEDI!NOI NON SIAMO UN’AZIENDA,NON SIAMO DELLE SCATOLETTE DI TONNO,NOI SIAMO PERSONE!!!! TU DAI SCANDALO DICENDO QUESTE COSE! >> - gli urlo. << Basta,non voglio rinfacciarti più niente >> -gli dico. << Prendi le tue cose e vattene:svuota il tuo studio oggi stesso.Non voglio più vedere la tua faccia >> << Neanch’io se per questo voglio vedere il tuo brutto muso da Bouldogue >> -ribatto.Addio buone maniere.A tutto c’è un limite. << No tu non vai da nessuna parte >> .Pam,la segretaria di Mike,guarda il suo capo con gli occhi gonfi dall’odio. << Leila,tu non puoi lasciare questo posto:Vanity Fair non è niente senza di te!Sei il nostro punto di riferimento! >> .Mike si irrigidisce al mio fianco.Beccati questo,stronzo. << Se cacci lei me ne vado:riordinerai le tue carte da solo >> -minaccia Pam.Vorrei godermi questa scena davanti alla tv . << TE NE VAI ANCHE TU! >> -urla Mike infuriato. << Ce ne andiamo tutti,ti lasciamo solo,vediamo che sai fare >> -esclama Matteo irruendo nella stanza con gli altri dipendenti.Gli altri annuiscono.Prendono i fogli che hanno nele mani e li strappano.Prendono i brandelli e li gettano sulla scrivania di Mike,davanti il suo brutto naso. << Tenga le notizie di oggi ! >> -dice Kelly. << NOOOO! >> -urla lui in preda al panico.  << Cosa stamperò oggi! >> -piagnucola mentre cerca di mettere in ordine i pezzi di carta.  << JANE TI ODIERA’ PER COME MI HAI TRATTATO,KASSALI >> -ghigna malefico. << Invece non sai quanto la  amo >> .Ci giriamo di scatto. Jane si toglie l’elegante soprabito.Ha proprio classe da vendere quella ragazza. << Sai zio,avrei voluto essere una tua dipendente per prenderti a calci io stessa.Mi fai schifo.Durante la mia assenza i miei genitori piangevano disperati,e tu come li consolavi? DICENDO CHE SICURAMENTE,COME UN’INGRATA,ERO SCAPPATA COL PRIMO CHE MI ERA CAPITATO E CHE MI ERO SCORDATA DI LORO.BELL’AIUTO CHE MI HAI DATO!!!E invece non sai quanto piangevo.La mattina mi facevano uscire,ma non potevo andare a trovarli,perché ero osservata.SE NON FOSSE STATO PER QUESTA  MERAVIGLIOSA RAGAZZA SAREI MORTA LI’ DENTRO.LE DEVO LA VITA,E SCOMMETTO CHE SENZA DI LEI QUESTO POSTO NON SARA’ UGUALE  >> << HAI RAGIONE! >> -grida Pam. << Jane… >> -le dico riconoscente con le lacrime agli occhi. << Grazie >> -dice lei dolcemente. Tutti i dipendenti mi vengono addosso.Facciamo un abbraccio collettivo. << Vi voglio bene ragazzi,e ve ne vorrò sempre >>-concludo prima di scoppiare a piangere.

  
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