The
beginning of a dream
Peter
Dinklage sfila di fianco a me con un bicchiere pieno fino all'orlo in
mano. Quando mi nota, si ferma, alza lo sguardo e mi sorride.
«
Mi hanno fatto leggere di nascosto il primo capitolo.» Alza
il
bicchiere verso di me a mò di brindisi.
« Non sono George
Martin, ma faccio quel che posso!»
« Beh... se mai decideranno
di farne un film, sarò ben lieto di interpretare me stesso.
Per te
accetterei qualsiasi ruolo all'infuori dell'elfo.»
Sorrido. «
Non dirlo a tua moglie, però.»
« No, tranquilla, sei al sicuro
ancora per un po'. O no...» Lui si gira e incontra con lo
sguardo
la moglie che arriva a passi veloci. Gli prende la mano e si china
per lasciargli un dolce bacio sulle labbra. Sono la coppia
più
carina qui dentro. Forse più di Anna Paquin e Alexander
Skarsgard
che si guardano di continuo seduti sul divanetto all'angolo. Dopo il
divorzio tra la Paquin e
Stephen
Moyer,
i due si sono ritrovati sul set di True Blood.
Al centro della
sala che la mia agente, Claire, ha affittato, si trova il bancone di
esposizione del libro. Un giorno prima della stampa ho chiamato il
fotografo che andava di fretta durante l'intervista che abbiamo fatto
io e Johnny prima della pubblicazione dell'ultima parte dell'articolo
che mi ha permesso di fare tutto questo. Ho chiamato lui e tutti gli
attori le cui interviste sono contenute nel libro e ora sulla
copertina fanno bella mostra i primi piani degli attori. Formano una
specie di mosaico della lettera 'H'. Egocentrica.
Ci sono
Anna
e Alexander.
Il loro 'coming out' ha fatto piuttosto scalpore, soprattutto tra i
fan, poiché tutti erano piuttosto convinti che i rumor sul
divorzio
tra lei e il 'tenebroso Bill' fossero appunto solo tali.
C'è
Peter
Dinklage
con la sua vita come uno dei pochi attori affetto da nanismo preso
sul serio. Ricky
Gervais
teneva occupato Warwick
Davis,
e in più avevo potuto promettere al ''Folletto'' [n.d.s.
''Folletto'' è il soprannome del personaggio di Peter
Dinklage nel
Trono
di Spade]
che, al contrario del suo collega, non l'avrei infilato in un
water.
C'è Evan
Peters perché uno dei personaggi principali di uno
dei migliori
telefilm horror del momento, e perché personalmente lo adoro.
Ci
sono Robert
Downey Jr
e Benedict
Cumberbatch,
che hanno parlato del loro essere Sherlock Holmes in due Paesi
differenti e spesso in contrastro.
C'è un breve cameo di
Nathan Fillion
sul suo vecchio personaggio, il capitano Mal, nella serie
Firefly.
C'è
Ian
Somerhalder,
che per una settimana ha messo da parte i vestiti di Damon Salvatore
in The
Vampire Diaries
per indossare quelli del filantropo che ha creato una propria
fondazione, trascinandomi da una conferenza all'altra in giro per
l'America.
Ci sono Carrie
Brownstein
e Fred
Armisen,
protagonisti dell'assurda quanto innovativa serie Portlandia.
Devo dire che scoprire Portland con loro come guide è stata
un'esperienza entusiasmante.
Più che un libro sulla situazione
degli attori nel mondo della televisione e del cinema, forse sembra
più una guida turistica, ma non importa. È il mio
lavoro, è
qualcosa su cui ho lavorato per mesi e mesi, ed è questo
l'importante.
Beh, forse dovrei informarvi un po' sugli
avvenimenti recenti. Claire ha trovato la sua vera ispirazione e,
dopo corsi su corsi, è diventata ufficialmente la mia
agente. In
fondo è qualcuno che conosco da sempre e di cui mi posso
fidare. Si
è sposata con Clive e hanno avuto un bambino, Thomas.
È davvero un
amore, e Clive con un esserino così piccolo in braccio
è davvero
uno spettacolo da non perdere.
Per quanto mi riguarda, un mese fa
ho smesso di lavorare per il Rolling Stone, nel momento cruciale
nella vita di qualsiasi scrittore : la fine del libro. Le
pressioni di Jack servivano solo a farmi tornare a casa stanca e
nervosa, così un bel giorno ho dato il contratto in mano al
mio
avvocato – beh, in realtà è uno degli
avvocati di Johnny – e ho
abbandonato tutto.
Io e Johnny, dite ? Sì, noi siamo felici.
Abbiamo deciso di non avere figli, di crescere Lily Rose e Jack, che
ormai stanno diventando grandi. Viviamo insieme nella sua villa a Los
Angeles e passiamo i pomeriggi in salotto, lui sul divano e io sulla
poltrona, lui a suonare e io a scrivere. Dubito che sarei riuscita a
inseguire il mio sogno senza di lui. Ormai dubito di riuscire a
buttare giù una sola frase senza la sua chitarra in
sottofondo. Ci
sono certi supereroi nei cartoni che hanno bisogno di un oggetto
magico per riuscire a trasformarsi e a fare ciò che fanno
meglio. Io
ho bisogno delle sue melodie.
Viene nella mia direzione con un
sorriso stampato sulle labbra. In lontananza vedo Marilyn Manson
salire sul palco. Ha insistito così tanto sul voler suonare
alla
festa della presentazione del mio libro che non ho saputo dirgli di
no. Ora l'osservo e, sentendo il braccio di Johnny intorno ai miei
fianchi, mi sembra di vivere un sogno ad occhi aperti, e ho sempre
più paura di svegliarmi.
« Non lasciarmi andare.» Sussurro al
suo orecchio, senza abbandonare quel finto sorriso che ho imparato ad
indossare.
Lui mi scruta qualche attimo nella penombra del locale,
sta cercando di capire il significato di quelle parole. Che sia in un
futuro immediato o in questo esatto momento non importa, ciò
che
m'interessa è che non abbia intenzione di farlo.
« Mai.» Risponde. Dal suo sguardo capisco che sta
dicendo la verità, che
tutto ciò che ho vissuto standogli affianco l'ha vissuto
anche lui,
come uno specchio.
Mi guardo intorno e incontro gli sguardi di
quelle persone, celebrità che in fondo cercano solo di
migliorare un
mondo in cui, ogni tanto, si ha bisogno di una risata, di uno sfogo o
anche solo di smettere di pensare per qualche minuto ai propri
problemi per arrivare alla fine della giornata. Celebrità
che si
sono aperte di fronte a me per creare qualcosa di più
grande.
Qualcosa di nuovo.
Qualcosa di importante.
All
the world's a stage
And all the men and women merely players
They
have their exits and their entrances
[...]
Last scene of
all
That ends this strange eventful history
Is second
childishness and mere oblivion
Sans teeth, sans eyes, sans taste,
sans everything.