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Autore: Alyssia Black    24/11/2012    1 recensioni
Cos'è l'amore per i ragazzi di Fairy Oak? Per ognuno è qualcosa di personale e diverso.
Può essere legato ad una persona speciale, a un luogo o, nel caso di qualcuno, anche ad un oggetto particolare.
***
Raccolta di flash/one-shot | Presenza della maggior parte dei personaggi |
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1# Thomas Corbirock
2# Scricciolo
Genere: Avventura, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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What's love?

2# Scricciolo
 
L’amore per Scricciolo era iniziato da diverso tempo. Ed era un sentimento speciale, che solo alcune particolari persone sono capaci di possedere.
Tutto era iniziato in una calda giornata primaverile. Il Capitano Talbooth aveva iniziato il suo Sonno Eterno già da alcuni giorni. E da moltissime ore il piccolo bambino se ne stava chiuso in camera, a piangere e singhiozzare.
A Robin non mancavano gli amici, sia chiaro, ma il migliore che aveva mai avuto era William Talbooth, quell’uomo che era stato trovato mezzo secolo prima da fata Fidivien sulla spiaggia.
Il Capitano era il suo eroe, il suo idolo. 
Grazie a lui aveva imparato a guidare la barca, a pescare, a riconoscere i venti. 
A lui doveva tutto.
Quel pomeriggio Robin non aveva voglia di giocare con gli amici né, tantomeno, di ridere o scherzare.
Al piano di sotto il campanello della porta trillò. Il giovane ragazzo immaginò che la madre avesse accolto l’ospite in casa, dal momento che si udì la voce acuta del Sindaco Pimpernal.
-Qual buon vento ti porta qui, Pancrazio?- disse il padre, rivolgendosi all’uomo appena arrivata.
-Sono qui per Robin, è in casa?- replico il primo cittadino di Fairy Oak.
Dalla camera del figlio le voci si udivano ovattate e lievi, ma il ragazzo udì chiaramente il suo nome.
A quelle parole il ragazzo si alzò in piedi, prese uno degli innumerevoli fazzoletti posti sul comodino accanto al letto, e si asciugò le lacrime. Non scese dai genitori, aspettò che lo chiamassero.
-Robin caro, scendi! Ci sono visite per te!- sentì la madre chiamarlo pochi attimi dopo. Esitò un poco prima di scendere. Cosa poteva volere il Sindaco da lui?
Prese coraggio e si recò dall’ospite. Percorse quelle scale lentamente, cercando di evitare di scivolare sui gradini di lucido marmo. Molto spesso, quando scendeva a piedi nudi, gli capitava di cadere su quelle scale. E in quel momento non voleva proprio scivolare davanti al Sindaco.  
Si accomodò sul divano, accanto a suo padre.
-Buongiorno signor Sindaco- disse flebilmente.
-Ciao Robin. Come ben sai, il nostro caro Capitano ha esalato l’ultimo respiro. L’uomo aveva previsto la sua fine e ha anche pensato ad ogni abitante di Fairy Oak. A ognuno di noi ha lasciato qualcosa, come regalo, come ricordo. Ora vi leggo la parte del testamento, scritto di suo pugno, che riguarda la vostra famiglia.
“Al signor Windflor lascio i miei pennini, a sua moglie i boccali di vetro e le mie stoviglie.- sulla bocca dei due coniugi si disegnò un dolce sorriso. -E a loro figlio, quel caro ragazzo che è Robin, lascio le mie carte nautiche e la mia barca, il Santuomo. Sono sicuro che saprà curarlo e gli farà solcare le onde, come ha fatto fino ad ora”- terminò il Sindaco. 
Robin si sentì mancare. Era così felice che il Capitano, l’amico fedele di mille avventure, gli avesse lasciato ciò che amava di più. Significava che gli voleva veramente bene.
E Robin promise di curare proprio come un figlio il Santuomo
 
***

Era una fredda giornata invernale. La neve aveva iniziato scendere, rendendo Fairy Oak un luogo ancora più magico di quanto lo fosse realmente. L’aria era gelida, e bisognava coprirsi bene per evitare di buscarsi un bel raffreddore. 
-Robin, ma dove vai? Il sole non è ancora sorto!- disse la mamma di Scricciolo, urlandogli dall’uscio della porta.
Il ragazzo, ormai quindicenne, era uscito di casa presto, ben coperto, senza dare spiegazioni.
-Faccio un giro con il Santuomo! Stai tranquilla, torno prima dell’inizio delle lezioni- replicò il ragazzo. E detto ciò iniziò a correre verso il porto.
Il Capitano era scomparso da svariati anni, ma Scricciolo aveva seguito il consiglio che l’uomo gli aveva scritto nel testamento.
“Sono sicuro che saprà curarlo e gli farà solcare le onde, come ha fatto fino ad ora”.
Da quel giorno Robin salpava ogni mattina. Amava starsene tra le onde, nel mare che tanto adorava.
E proprio questo era l’amore per Robin.




 
***

Eccomi qui, con un nuovo aggiornamento! Questa volta il protagonista è il piccolo Scriccolo, con la sua passione per il mare e per il Santuomo. Avevo detto che la raccolta era disomogenea e questa storia è una OS.
Spero che vi sia piaciuta.
Un bacio
Alyssia
   
 
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