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Autore: MaCk_a    24/11/2012    4 recensioni
Una raccolta dedicata a Trunks e Marron, o meglio: alla nascita del loro amore. Ovviamente il GT è completamente e volutamente ignorato! Dunque per descrivere i due ho semplicemente cercato di immaginare una versione coerente alle personalità emerse durante e dopo la saga di Bu.
Hope you enjoy it!
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bra, Bulma, Goten, Marron, Trunks | Coppie: Bulma/Vegeta, Marron/Trunks
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nota: questa storia era già stata pubblicata (ma le differenze erano parecchie) nella raccolta ‘Attraverso il buco della serratura’; la collocazione però non mi convinceva e quindi…ecco il risultato! Chiedo scusa a chi aveva recensito la precedente versione!
 
 
‘e ho preso bravissima 10 e lode stamattina!’, sedeva in braccio a Marron, che le accarezzava i capelli.
‘ma allora sei proprio una bambina in gamba!’, le sorrise teneramente; per avere meno di diciott’anni possedeva già uno spiccato senso materno.
‘eh, si!’ esclamò Bra afferrando il biscottino che le porgeva , ‘le maestre mi fanno sempre i complimenti, infatti!’
Per una ragazza che frequentava ancora le scuole superiori, fare da babysitter alla figlia della donna più ricca del pianeta era la più grande fortuna che si potesse immaginare; tra l’altro, Bra era una bambina adorabile, vanitosa e non poco, si, ma tenerissima. Per non parlare del fatto che…
 
‘TRUNKS!’ esclamò la piccola, felice, ancora stretta alla ragazza bionda.
Il fratello era appena entrato nella stanza.
 ‘ciao Marron’, le sorrise.
La pace. La pace si sentiva dentro, quando lui sorrideva.
Un occhiolino. Oh, no. Aveva proprio intenzione di farla morire quel giorno.
‘Ciao, Trunks!’, tentò di non sembrare troppo inebetita.
Andò a sedersi accanto a loro, accese la tv e lei, involontariamente, strinse più forte Bra al petto.
Lui sembrava molto preso da un programma televisivo. Lei si guardava nervosamente attorno. La bambina, dal canto suo, appariva pensierosa.
‘Marron!’ esclamò a un tratto, ‘ma come fai a tornare a casa stasera?’
La domanda era strana; qualcuno si degnava sempre di andare a prenderla e, se non succedeva, Bulma non esitava a chiamare un autista per farla accompagnare…e Bra lo sapeva bene.
La ragazza esitò, come sempre le succedeva, ultimamente, in presenza di una certa persona. ‘Ehm, io ancora non lo so…’
‘Che problema è?!’, Trunks le interruppe, ‘ti accompagno io’
Eccolo, Trunks Brief: generoso, gentile, sempre disponibile, spontaneo.
 
Com’era sempre, spontaneo. Ricordava ancora quando, un annetto prima circa, si erano ritrovati lei, lui e Goten relegati in un tavolo a parte, durante una festa alla Capsule Corporation.
Parlavano di relazioni amorose, o meglio: Goten ne parlava.
‘questa volta è quella giusta, la amo tanto’
Le sue storie duravano due mesi al massimo ma, bisognava ammetterlo, tutte le volte credeva di essere innamorato davvero.
Trunks sorrideva. Lei anche.
‘dovresti fare come me anche tu’, aveva detto all’amico, ‘fidanzarti e smetterla di passare così, da un letto all’altro’
Avere amici uomini voleva dire anche quello: ascoltare in diretta e senza censura pensieri e concetti solitamente poco galanti.
Lei aveva spalancato gli occhi. Che il ragazzo piacesse e tanto l’aveva capito, ma l’aveva sempre ritenuto…più…rispettoso?
Trunks aveva notato l’espressione stranita. ‘Non fare quella faccia, Marron’, aveva sorriso, sorrideva sempre, ma perché?
Lei aveva abbassato lo sguardo. ‘non si trattano le altre persone come oggetti’, aveva detto risoluta.  Lei era il grillo parlante del trio.
‘ma quali oggetti!’, aveva esclamato, ‘io non faccio del male proprio a nessuno’, si era quasi offeso.
‘non approfitterei mai di una persona innamorata di me’, aggiunse.
Goten la guardò: ‘hai capito che finezza? Se qualcuno prova un qualche sentimento per lui, non si batte chiodo’
‘Certo’, Trunks era serissimo, ‘queste sono le giuste premesse per le storie da notte’
L’amico alzò le spalle.
‘Ma io non capisco’, non era riuscita a trattenersi, ‘che senso ha?’
La guardarono stupiti. ‘Che senso ha un rapporto di una notte?’
L’accusato rispose che non aveva tanto un senso quanto uno scopo; gli uomini hanno dei bisogni e…lei l’aveva interrotto, dicendo che era un ragionamento da animali.
‘Sei troppo dolce per capire queste cose, Marron’, le aveva rivolto uno sguardo molto tenero, ‘ quando un giorno lontano deciderò di fare il serio, spero di trovare una ragazza romantica come te’
Come me. Come me. E perché non me, direttamente?
Poi Bulma si era avvicinata con la fotocamera e Trunks, che era in mezzo, aveva poggiato le braccia sulle spalle degli altri due, avvicinando i loro visi al suo.
Spontaneo. Senza pensare che lei, solo a immaginarlo con una donna, aveva i brividi. Senza pensare che quelle ultime parole le avrebbero riempito la testa da quel momento in poi. Senza pensare che quel gesto, così amichevole e naturale, le faceva battere il cuore come un tamburo.
Ma forse era meglio così. In quanto amico, non l’avrebbe perso mai…lei sarebbe stata sempre più importante di quelle donne senza nome di una notte. Si, lei c’era da una vita. Poi, quando lui avrebbe deciso di mettere la testa a posto e accasarsi…lei…lei…non voleva neanche pensarci.
 
Accettò l’offerta, salutò con un bacio la piccola Bra, lo seguì fuori.
‘ti fa penare mia sorella, eh?’, si mise al volante.
‘mi facevi penare più tu, quando eravamo piccoli e volevi escludermi perché ero femmina!’ esclamò in tutta franchezza. Lui scoppiò a ridere.
‘ero proprio misogino!’
Magari fosse rimasto misogino, pensava lei.
‘non come ora’, osò.
‘ma dai, Marron, non fare come mia madre’, appariva comunque tranquillo, ‘non ti devi preoccupare: sono tutte maggiorenni, consenzienti, sentimentalmente disinteressate a me e, soprattutto, consapevoli del fatto che dopo aver consumato io non vorrò rivederle mai più’
Incrociò le braccia; quando era nervosa, la timidezza e la gentilezza lasciavano spazio alla rabbia e allo sgarbo e somigliava parecchio a sua madre. ‘Bella schifezza!’, esclamò, ‘tu e loro! Complimenti!’
Sorrise, come sempre. ‘è così ora ma poi, quando deciderò di fidanzarmi…’
‘…la tua ragazza non potrà guardarsi intorno, perché si vedrebbe circondata da altre che ti sei scopato!’
Spalancò gli occhi: era sempre così delicata, fine, non l’aveva mai sentita esprimersi così.
Erano arrivati. Provò a salutarla ma lei scese prima che lui ne avesse il tempo.
 
 
‘Mamma’, la piccola Bra si stava sistemando sotto le coperte, ‘tu cosa senti quando vedi papà?’
Vide la madre sedersi sul letto. ‘Che domanda difficile mi hai fatto, tesoro’, le sorrise.
‘Sento…sento di essere al sicuro, mi sento felice e se lo guardo negli occhi mi sembra di volare’, arrossì. ‘anche se mi fa arrabbiare, so di poterlo perdonare sempre. Quando c’è lui ho sempre voglia di sorridere, dimentico tutte le cose che devo fare perché vorrei stare solo con lui e mi batte forte forte il cuore’
La accarezzò.
‘Ti batte forte il cuore, mamma? E questa cosa succede solo quando si è innamorati?’, si mise a sedere, emozionata: allora aveva visto giusto…
‘Si, succede solo se si è innamorati’, la fece tornare a stendersi.
‘mamma’, era pensierosa, ‘la sai una cosa?’, i loro occhi azzurri tornarono a incontrarsi.
‘Mi sa che Marron è innamorata di Trunks’
La madre la guardò, perplessa.
‘Io ero in braccio a lei e me ne sono accorta: il suo cuore ha cominciato a battere fortissimo quando è entrato lui ed era tutta rossa!’
 
Bulma distolse lo sguardo. Che il figlio piacesse a molte l’aveva sempre saputo, come aveva sempre saputo che il ragazzo si concedesse alla bella vita, cosa che per niente gradiva. Ne aveva parlato anche a Vegeta.
‘ma che vuoi che me ne importi’, le aveva risposto, ‘sono fatti suoi!’
Lei aveva provato a difendere la propria posizione, ma non era servito.
‘alla sua età frequentavo prostitute e distruggevo pianeti’, le aveva ricordato, ‘se sono riuscito io a mettere la testa a posto, lui non avrà problemi.
Poi, con continue e pressanti richieste, l’aveva convinto a parlargli ma il risultato era stato pessimo.
L’aveva visto avvicinarsi al figlio, ‘a me quello che fai non interessa’, gli aveva detto, ‘ma vedi di stare attento: sai bene che se dovesse diventare nonna a quest’età tua madre comincerebbe a dare di matto’
Quando si dice ‘raccomandare le pecore al lupo’
 
‘mamma? Hai capito che ti ho detto?’, la richiamò alla realtà.
‘ah, non ci pensare, tesoro. Queste sono cose da grandi’, le diede un bacio e uscì dalla stanza.
Se da un lato sapeva che il figlio non avrebbe mai ferito i sentimenti di una persona amica, dall’altro sperava che le intuizioni della piccola fossero sbagliate; Marron era tanto dolce…Trunks aveva tantissime qualità, però…però evidentemente non era ancora pronto per una storia impegnativa.
 
Bra osservò la sua coppia sposata di bambole. ‘sono cose da grandi’, si ripeté.
 ‘grandi come me’, aggiunse.
Quella notte dormì poco, troppo presa a pensare un modo per far fidanzare il fratello.
  
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