Libri > Twilight
Segui la storia  |       
Autore: rosewhite    25/11/2012    1 recensioni
Lo capisco dai tuoi occhi.. Quanti orrori hai visto?
Tra colleghi ci si capisce. Ma probabilmente pensi che io sia troppo piccola per comprenderti. Prima di giudicare, guarda cosa riesco a fare.
[I primi due capitoli sono d'introduzione. Godetevi la storia]
Genere: Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jasper Hale, Nuovo personaggio, Sorpresa, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: PWP, Tematiche delicate | Contesto: Successivo alla saga
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Image and video hosting by TinyPic


 CAPITOLO 15

 

<< Alice, dobbiamo parlare >>

La trovai seduta nella nostra camera con le pareti color salmone, sul letto di legno chiaro, con un grosso libro tra le mani.

Appena sentì la mia voce lo chiuse e lo mise sulle gonfie coperte arancioni alzandosi e venendomi vicino lentamente, camminando sulle punte come suo solito.
Guardai le nostre foto incorniciate appese alle pareti, sempre sorridenti nelle varie parti del mondo. Sempre insieme.

<< Cos’è questo tono grave Jasper? >> disse sorridendomi e portando una delle sue piccole mani sul mio volto.

<< Dopo quello che ti dirò non vorrai più toccarmi >>

<< Parla >> Diretta come sempre.

Così le raccontai di quello che era successo nel bosco mettendoci tutti i dettagli dalla caccia al bacio.

Le presi il viso tra le mani e poggiai la mia fronte contro la sua guardandola dritto negli occhi color caramello incorniciati dalle lunghe ciglia nere.
Mio Dio, com’era bella.
Ricordai quando correva tra la neve ridendo e chiamandomi canticchiando delicata come una fata, era un sogno.

<< E’ solo che non riesco a farmela uscire dalla testa, davvero non ci riesco >> ammisi tristemente.
Lei mi accarezzò con un dito lo zigomo scendendo sulle labbra e fino al mento seguendolo con lo sguardo.
Poi lo alzò e mi guardò fisso negli occhi.

<< Jasper, c’è una cosa che lei non potrà mai darti – sorrise – ed è questo. >> Mi baciò con passione intrecciando le sue mani dietro al mio collo ed io intrecciai le mie alla base della sua schiena.
Sentii la sensazione familiare allo stomaco che mi procurava ogni suo bacio ed ogni sua carezza. Era amore, lo sapevo.
Io l’amavo veramente.
Mi diede un bacio casto prima di rimanere immobile con gli occhi chiusi quasi tremante, il suo respiro fresco sulle mie labbra.

<< Io ti amo, lei no. Nessuno potrà mai amarti come ti amo io Jass. Nessuno – sorrise di nuovo baciandomi velocemente – penso sia normale che dopo ottant’anni la tua attenzione sia ricaduta su qualcun altro distraendoti dal meraviglioso diamante che hai di fronte >> Rise.

<< Sono innamorato di una pazza >> dissi sorridendo e scuotendo la testa. Lei sciolse l’abbraccio e mi diede un colpetto allo stomaco.

<< Ora vieni qui, merito le coccole >> si stese sul letto e batté la manina sul mio posto.

<< Come la mia signora comanda >> Scivolai al mio posto e mi stesi mentre lei poggiava la testa sul mio petto ed io iniziavo ad accarezzarle i capelli.
<< Ti amo >> mi disse iniziando a fare disegni astratti sul mio addome.

<< Ti amo >> le risposi baciandole quel manto nero. La mia pazza moglie, come avrei fatto senza di lei?

`•.¸¸.•´´¯`•• .¸¸.•´`•.¸¸.•´´¯`•• .¸¸.•´`•.¸¸.•´´¯`•• .¸¸.•´`•.¸¸.•´

 

Pov Beatrice

 

“Quando arrivo fingi di essere il mio ragazzo. “

Ero una codarda ma quello era il metodo più veloce per far capire a Jasper che non ero disponibile. Premetti invio ed infilai il cellulare in tasca, misi la mia maschera e mi avviai verso casa Cullen.

Avevo una borsa a tracollo con dentro i fascicoli per Nina e Jason.
Lavoro, lavoro.. ero sempre pronta per il lavoro.
Mai per altro.
Mi trasformai cambiando il colore dei miei occhi da castano a viola ed attraversai il bosco correndo.
Le scarpe trasformavano in mille pezzi le foglie secche cadute sulla terra umida ogni volta che le toccavano.

Mi beai del pungente vento freddo che mi accarezzava il viso.
Arrivai fuori la porta di legno di casa Cullen troppo presto per i miei gusti. Come avrei guardato Jasper ed Alice ora?
Ah maledizione. Solo io potevo immischiarmi in queste cose.
Bussai delicatamente ma con decisione, attendendo per un paio di secondi che sembrarono durare troppo.

Aprì Matt con indosso la solita maschera e mi guardò lievemente sorpreso.

<< Cosa ci fai qua? Non dovevi riposarti? – guardò l’orologio alzando un sopracciglio – sono passate solo cinque ore da quando siamo arrivati >>

<< Quattro ore di sonno mi bastano – sorrisi senza allegria – permetti? >> dissi guardandolo per fargli capire che volevo entrare. Si spostò senza una parola ma evidentemente contrariato.

Nel candido salone elegantemente arredato rischiarato dalle luci artificiali c’erano, oltre ai miei colleghi con il culo comodamente coccolato dalle poltrone così bianche che facevano quasi male agli occhi, Edward, Isabella e Renesmee seduti sul divano ed Emmett con affianco una contrariata Rosalie di fronte a loro.

<< E’ possibile che abbiamo perso completamente la nostra privacy? >> la bionda incrociò le braccia sotto al seno e mi guardò dritta negli occhi con l’aria di chi cerca guerra.

<< Ciao anche a te >>  dissi poggiandomi alla parete e cacciando lentamente i fascicoli dalla borsa.
<< Non ti riposi mai eh? >> disse un Jason sorridente tirandomi per farmi sedere sulle sue gambe. Ok, devo ammetterlo. Rimasi per un momento paralizzata dalla sorpresa ma mi ripresi velocemente ricordandomi che, come me, era stato addestrato ad indossare alla perfezione gli abiti di qualsiasi personaggio dovesse interpretare.
Mi accorsi che sulle scale c’era Jasper con un Alice sorridente aggrappata al suo braccio.
Passa il fascicolo a Nina che mi guardò con espressione confusa, Matt si stava agitando e me ne accorsi anche senza guardarlo.
Premetti la seconda copia sul petto di Jason sorridendo e minacciandolo di morte con lo sguardo. Aveva ricevuto e letto il mio messaggio ma non doveva approfittarne .

<< Non vengo pagata per riposarmi tesoro – gli sorrisi di nuovo – Ho pensato che non vi avessero messo al corrente su tutto, anzi probabilmente vi hanno mandato qui dicendovi che vi avremmo spiegato tutto >>

<< Ci hai preso in pieno >> Jason rise di cuore. Scossi la testa e mi aggiustai sulle sue gambe. La sua risata era sempre così vera che un po’ ti riempiva il cuore anche quando pensavi che non vi fosse modo per restare a galla tra i problemi e tra i dolori.

<< Per i turni? >> domandò Matt con le braccia incrociate e trafiggendomi con uno sguardo severo. Voleva spiegazioni ed io gliele avrei date, solo non in quel momento.

<< Sei ore a testa, la bambina non dev’essere lasciata sola. Ho un sospetto su come vogliono agire, ho calcolato i tempi tra un attacco e l’altro nelle altre missioni quindi voglio essere informata su qualsiasi movimento compia. >>

 << C’è qualcosa a cui non hai pensato? >> disse il mio finto ragazzo cingendomi la vita con il braccio destro.
<< No, ho pensato anche al fatto che probabilmente ora sarete affamati e quindi vi ho preparato qualcosa a casa >> sorrisi e vidi gli altri fare lo stesso.

<< In effetti…. >> Nina si aggiustò i capelli come faceva in pratica di continuo.
<< Ora andate, qui rimango io ma tra.. – presi il braccio di Matt e guardai l’orologio, erano le tre del mattino – cinque ore ho bisogno del cambio >>

<< Non sono ne stanco ne affamato, rimango con te >> il biondino mi sorrise.

<< Ci credo – la bellissima ragazza dagli occhi verdi rise – hai mangiato prima di venire qui >>

<< Sono previdente >> rise di nuovo lui.

Matt e Nina se ne andarono ed il primo non si dimenticò di lanciarmi un’ultima occhiataccia.

Rosalie era ancora arrabbiata.

<< Non è possibile che abbiamo perso del tutto il diritto di stare tranquilli in casa nostra >>

La guardai truce.
<< Evidentemente la cosa non è chiara, bionda. Per quel che mi riguarda puoi andare dove vuoi tu e farti ammazzare quando vuoi, io sono qui solo per Renesmee. Posso proteggerla qui, nel calore della famiglia oppure posso prenderla e portarla via. Non mi interessa, probabilmente non ti, o vi, è entrata ancora in testa questa cosa. >>

<< Cosa ti fa pensare che te la lasceremo prendere e portare via? >> disse Emmett con calma.

<< Cosa ti fa pensare che riuscirete a fermarmi? – sorrisi con cattiveria – Io sono addestrata, più veloce e più forte. Ah, e non dimentichiamoci che sono una strega >>

Jason mi avvolse con entrambe le braccia e mi tirò a se facendomi aderire con la schiena al suo petto mettendo il viso tra la mia spalla ed il mio collo.

<< Calmati dolcezza >> mi depositò un dolce bacio lì, vidi sott’occhio Jasper irrigidirsi, ancora sulle scale, mentre io annuivo chiudendo gli occhi.

<< E’ solo che mi fanno incazzare quando non capiscono che se siamo qui devono solo ringraziare il cielo >>

Rise ancora con le labbra poggiate sulla mia pelle ed i brividi mi percorsero tutta la schiena.

<< E’ solo lavoro >>

<< Allora “dolcezza” – disse Jasper imitando Jason – possiamo sapere il tuo nome? >>

<< Iside – dissi alzando i miei occhi per incontrare i suoi – il mio nome è Iside. >>




Vado di corsa! Come sempre... Perdonatemi se ho mancato il nostro appuntamento del Venerdì :'( Ma sono stata impegnatissimaaaa!
Maaaaaa... mi farete sapere comunque com'è il capitolo?

Un bacio ed un grazie speciale alle mie due fanciulle.
Rose

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: rosewhite