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Autore: Enigmista96    25/11/2012    2 recensioni
Cosa succederebbe se un pacco misterioso arrivasse a casa proprio mentre siete soli con la vostra combriccola?
Sei amici, un gioco da tavolo, un grande mistero.
No, non è Jumanji...è molto più pericoloso.
Genere: Azione, Mistero, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
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Sono crudele, merito l’ergastolo, sono peggio di ogni cattivo presente nei film, eccetera eccetera…
Ma che ci volete fare se sono bravo a scrivere e non potete fare a meno di continuare questa storia, anche se vi siete consumati le mani a forza di contenere la curiosità?
Beh, questa volta ho voluto farvi attendere un po’ di più (anche se non il mese che volevo…) ma non è stata colpa mia se mi sono svegliato col piede sbagliato, il quadro con la luna davanti al mio letto era storto e il gatto aveva deciso di rompere uno specchio passando sotto una scala e rovesciando il sale, no?
Comunque ora sono qui e ho deciso di accontentare voi poveri lettori per evitare suicidi di massa (oppure un autoricidio) quindi riprendiamo da dove vi ho lasciati…
 
…E così si concluse quella terribile avventu…
Come dici? Ho saltato qualche parte? Oh…beh, è passato tanto tempo…Ah, se fai tanto il sapientone, perché non mi dici tu il punto esatto, eh?
Ehm…hai ragione, eravamo proprio lì, coff-coff…
 
Proprio un tenero ragazzo…
Ecco ciò che lesse Robert una volta preso in mano il grembiule.
«L’assassino è anche spiritoso…» Considerò.
«Io ho i brividi» Ammise Derek spegnendo l’iPod.
Sara nel frattempo aveva coperto il corpo con la divisa da cuoco ed era rimasta silenziosa ed in disparte.
Nel gruppo sapevano che tra lei e Peter c’era una certa affinità…
«Sentite: l’assassino deve per forza essere uno di noi…non ci sono altre spiegazioni; abbiamo setacciato la casa e non abbiamo trovato nessun altro»
«Cosa intendi dire?» Derek aveva inarcato entrambe le sopracciglia.
«Sta insinuando che uno di noi è l’assassino»
«E so anche chi potrebbe essere!»
«Mh, è arrivato Sherlock Holmes» Fece Derek con aria di superiorità.
«Fai poco lo spiritoso, Belloccio da Film»
«Manteniamoci calmi» Li ammonì Sara, peraltro convinta che Derek avrebbe realmente ucciso a botte Robert che non aveva proprio un fisico da giocatore di Football.
«Secondo me la colpevole sei tu, Sara» La additò.
«I-io? Dico ma…ti sei bevuto il cervello o troppe birre?»
«Sapevo che eri un po’ suonato ma non immaginavo così tanto, amico» La difese il padrone di casa.
«Riflettici, Der, chi è stato a trovare sempre i corpi o che era sola al momento degli omicidi? Lei! Echi è che ci ha sempre spronati a continuare a giocare? Sempre lei!»
L’altro ragazzo si prese il mento tra pollice e indice, con fare meditabondo.
«Beh…»
«Non gli darai ragione, voglio sperare?»
«Le sue ipotesi sono fondate…»
«Beh, perché non potrebbe essere lui il killer? In fondo sta tentando di metterci l’uno contro l’altro» Si difese.
«Io sto tentando di proteggerci!» Ribatté.
«Ragazzi, basta, c’è un solo modo per sapere se Rob ha ragione ed è giocare»
Il NERD annuì.
«Però a lui non dai dell’assassino perché propone di giocare» Sibilò la ragazza, risentita.
Tornarono al tabellone.
Con una triste mancanza di sorpresa, notarono che le carte e la pedina erano sparite ed al loro posto vi erano tre cartoncini.
«La migliore serata della mia vita!» Lesse il primo Derek.
«Voglio tingere camera mia di rosso» Il secondo tocco a Sara.
“Ha anche il tono giusto per una killer…”
Pensò silenzioso Robert prima di leggere il terzo biglietto che diceva:
«Il mio psichiatra dice che odio la gente...»
Deglutirono l’amaro boccone di una morte imminente.
Il primo a giocare fu Robert e Derek, appena dopo che il primo ebbe tirato i dadi mormorò:
«Il dado è tratto»
L’esperto di investigazioni aggiunse in un sibilo:
«Tu quoque, Sara, amica mi(*)»
L’interpellata storse le labbra in una smorfia.
Andarono avanti con la partita, fino a quando Derek non svelò la soluzione.
«Beh, caro il mio detective, hai sbagliato deduzione»
Mostrò le carte.
«Sara, in sala da pranzo con il candelabro?» Chiese, incredulo.
Secondo il mio modestissimo parere era più sconvolto di aver errato che la sua amica rischiasse la vita.
«Ora non dobbiamo lasciarla sola nemmeno un momento, chiaro? Ne sono già morti troppi e fra qualche ora sarà mattina e qualcuno sentirà le nostre richieste di aiuto» Il ragazzo dalla maglietta verde era entrato nel ruolo del generale militare…
Passarono mezz’ora a guardarsi intorno, senza muoversi dal tabellone, quando…
Udirono una voce.
«Mh…i miei cuccioli hanno scelto il branco…ed io che credevo di aver ucciso il lupetto del gruppo»
Gracchiò dalla cucina.
Quasi all’istante scattarono in piedi.
Derek fece cenno di stare in silenzio ed i due annuirono.
«Avete forse paura di un gioco?» Continuava dallo studiolo del padre.
Si guardarono intorno, decidendo che Robert sarebbe andato in cucina mentre Derek e Sara a controllare nello studio.
Robert tornò in salotto dopo aver trovato in cucina solo un registratore vocale con la traccia della voce in memoria.
Nel frattempo, però, due mani afferrarono silenziosamente Sara e la trascinarono lontana dal suo amico, prima che questi potesse notare nulla.
«Qui non c’è»
Urlò Derek in avvertimento all’amico.
Voltandosi e non vedendo più la ragazza, corse in sala da pranzo chiamandola a gran voce.
Il ragazzo in viola, avendo intuito la situazione, lo raggiunse.
Avrebbe preferito perdere i sensi piuttosto che vederla.
Una lampadina rossa rendeva l’atmosfera agghiacciante.
La svitarono, usando gli schermi dei cellulari come torce per leggere meglio ciò che era scritto su un’altra lampadina avvitata sopra il finto candeliere che giaceva accanto al corpo.
 
Come al solito…che messaggio avrà lasciato il nostro killer?
Se Sara non è l’assassina, chi sarà mai questo losco individuo?
Chi sarà il prossimo? Derek, Robert o forse uno di voi? Magari potrei essere io?
 
Bene, vi lascio con altre domande ed altri dubbi in attesa del prossimo capitolo che non scriverò prima di Natale!
Vorrei anche informare i gentili lettori che ho comprato un giubbotto antiproiettile e un’armatura medioevale…
Che dire? Alla prossima MUAHAHAHAHAH (Sì, ho fatto pratica)
 
* Robert è un mezzo secchione, ho riadattato la celebre frase di Cesare in onore di Sara ;)
   
 
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