Eccomi con un nuovo capitolo, spero vi piaccia. Buona lettura ^^

Una strana idea

Quando la mattina seguente Mukurou ritornò a casa ritrovò la finestra della camera della sua padroncina ancora aperta, il gufo si posò sul davanzale e sbirciò dentro alla stanza: La sua padroncina dormiva tranquilla vicina ad Hibari Kyoya. Anche se il pennuto di certo non aveva preso in simpatia il moro doveva ammettere che quella era la prima volta che la sua padroncina sorrideva durante il sonno, con un flebile battere d'ali il gufo si rannicchiò sul bracciolo dell'unica poltrona presente nella stanza e dopo poco si addormentò.

Casa Sawada era ancora immersa nel sonno, tutti i suoi abitanti stavano ancora dormendo tranquilli, tutti tranne due giovani: Tsunayoshi Sawada e Gokudera Hayato erano svegli da poco. Come sempre i due avevano dormito assieme e come sempre il castano aveva svegliato il fidanzato con un dolce bacio a fior di labbra. “Buongiorno Gokudera-Kun.” Aveva sussurrato il cielo mettendosi di fianco per poter guardare meglio il ragazzo accanto a lui.
Gli occhi verdi del guardiano della tempesta si aprirono e subito si fissarono sul viso dolce e sorridente del suo amato “Buongiorno.” Mormorò l'argenteo mentre si stiracchiava.
Era sempre così, da quando Gokudera era venuto a stare da lui Tsuna riusciva ad alzarsi anche senza bisogno della sveglia e riusciva perfino a svegliarsi presto.
“Sai ho intenzione di fare una riunione tra pochi giorni, voglio che ogni membro della famiglia sia presente.” Annunciò il castano mentre guardava il suo amato, quest'ultimo annuì subito dopo lo strinse a se. “Sarebbe un'ottima idea, inviterai anche Reborn e gli altri?” Chiese curioso la tempesta.
Tsuna annuì tutto sorridente, anche se il suo tutor lo aveva praticamente stressato per tutti quegli anni gli voleva bene e poi adesso che non era più un bambino sarebbe stato più ragionevole, no?

“Cosa ti fa credere che io non abbia impegni, Dame-Tsuna?” La voce del suo tutor suonò divertita attraverso il telefono.
“Dai Reborn non ti ho chiesto la luna, solo una riunione con tutti voi, devi solo venire e avvertire anche gli altri, tutto qui.” Il ragazzo sospirò attendendo una risposta, si sbagliava Reborn non era cambiato per niente.
“Vedrò se ne ho voglia. Ciaoss.” Il tutor riattaccò il telefono e Tsuna rimase a fissare il ricevitore per circa cinque minuti. Non era cambiato per niente Reborn, proprio per niente.