Anime & Manga > City Hunter/Angel Heart
Segui la storia  |       
Autore: loryl84    26/11/2012    5 recensioni
Cosa succederebbe se due dei personaggi del manga si ritrovassero con i ruoli invertiti?
Dal 1° Capitolo: " Si guardò intorno, cercando di capire dove fosse; infine il suo sguardo cadde sullo specchio di fronte al letto. Per poco la mascella non gli cadde a terra. Oh- mio- Dio!"
Genere: Commedia, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Kaori/Greta, Ryo Saeba/Hunter, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: City Hunter
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

La donna fissò pensierosa il paesaggio di fronte a lei, il traffico disordinato dell’orario di punta.

Il sole andava declinando i suoi raggi, tingendo il cielo si sfumature rossastre, che, combinandosi con i riflessi della sua capigliatura, produceva un incantevole gioco di colori.

Era serena, un sorriso affiorava sulle sue labbra. Non sapeva esattamente il motivo della sua tranquillità, o forse lo intuiva.

Erano trascorsi due giorni, da quando aveva rischiato la vita. Ma ora tutto sembrava essere tornato alla normalità.

In quei due giorni, Ryo si era fatto vedere poco, ma, quando aveva aperto gli occhi, alla clinica da Doc, aveva visto sul comodino della sua stanza, un enorme vaso con garofani bianchi. I suoi preferiti. Da allora il sorriso non l’aveva abbandonata.

Sapeva cosa passava per la testa di Ryo, doveva confrontarsi con i suoi sentimenti.

Ma questa volta non gli avrebbe permesso di fare marcia indietro.

Un rumore, impercettibile, alle sue spalle, le fece palpitare il cuore.


 
Ryo la fissava incantato. Questa volta aveva rischiato seriamente di perderla, e se fosse successo, non se lo sarebbe mai perdonato.

Dannazione, cosa doveva fare? Alzò gli occhi al cielo, come se potesse arrivargli una risposta.

Mentalmente maledì Makimura per averlo incastrato, ma poi scosse la testa, sorridendo.

No, Maki gli aveva fatto il più grande regalo che avesse mai potuto ricevere, toccava a lui decidere se accettarlo o meno. Aveva come la strana sensazione che non era stato lui a doversi occupare di Kaori per tutto quel tempo, bensì il contrario. E forse era veramente così. Maki aveva voluto affidarlo alla sua dolce sorellina, forse era il solo che aveva capito che lei era la sua unica possibilità di redenzione.

Sorridendo, gettò a terra la sigaretta che aveva acceso per cercare di placare il nervosismo, schiacciando il mozzicone con la punta della scarpa.

I suoi movimenti erano silenziosi, eppure una voce lo raggiunse. La sua voce.

“Hai intenzione di restare lì ancora per molto? Guarda che non sono un così bello spettacolo”

Il tono era canzonatorio, eppure Ryo si sentì felice. Squadrò attentamente la sua figura, indugiando sulle gambe che il semplice vestito di cotone lasciava scoperte. Lo sguardo si posò sulla fasciatura che copriva la cicatrice al polpaccio, unico testimone di ciò che era successo.

Si avvicinò, il suo solito passo indolente, con le mani infilate nelle tasche dei pantaloni.

Sapeva di dover dire qualcosa, ma non aveva idea da dove cominciare. Non voleva che le cose andassero a finire come quando erano tornati dalla radura, e aveva l’inspiegabile sospetto che questa volta Kaori non lo avrebbe lasciato fare.

Si schiarì la voce, pronto a dire qualcosa, qualsiasi cosa, ma lei si voltò di scatto, incatenando i suoi occhi nocciola ai suoi. Le parole gli morirono in gola, lasciandolo senza fiato.

“Non ti sembra magnifico il panorama da quassù?” mormorò, tornando a fissare la città davanti a sé.

“Eh? Come… Ah, si, è molto bello” rispose, annuendo con un po’ troppa forza.

Po si appoggiò alla balaustra, con le braccia incrociate, nell’identica posizione in cui si trovava lei. Stettero un po’ in silenzio, assaporando la reciproca vicinanza. Infine, Ryo si voltò a guardarla.

“Kaori, io…” cominciò, ma lei lo bloccò nuovamente, voltandosi e appoggiando l’indice sulla sua bocca.

“Shhh… non dire niente, lascia che sia io a parlare. Lo so come ti senti, so che hai paura” disse con voce pacata, fissandolo intensamente negli occhi.

Lui si lasciò scappare un sorriso, il suo solito sorriso sornione.

“Attenta, stai parlando di City Hunter”

“No. Sto parlando di un uomo che ha sofferto molto nella sua vita, di un uomo che non ha conosciuto il significato della parola amore, e che per questo ha paura di lasciarsi andare. Ma nonostante tutto, hai scoperto dentro di te questa scintilla, questa fiammella che lentamente sta nascendo, che ti può far capire che il mondo non è solo crudeltà e menzogna. Esiste anche una parte buona, che piano piano stai imparando a scoprire” disse lei, la determinazione nello sguardo.

A mano a mano che Kaori parlava, lo sguardo di Ryo si induriva. Si scostò da lei, fissando nuovamente la città, ma questa volta Kaori non era disposta a far sì che si perdesse nei suoi silenzi e nei suoi tormenti interiori. Lentamente, appoggiò la mano sul suo viso, costringendolo a guardarla.

“Per ben due volte mi hai detto qual è il tuo modo di amare. Lascia ora che ti dica qual è il mio”

Le sue guance si imporporarono mentre cominciava a parlare.

“Essere al tuo fianco quando senti di non poter più sopportare il peso del mondo. Quando hai bisogno di gettare la tua maschera di City Hunter per tornare ad essere un uomo normale. Quando hai paura e senti un’inspiegabile voglia di piangere. Quando sei contento e hai voglia di condividere la tua felicità con qualcuno. Quando ridi, e fai sì che la tua risata sia contagiosa.
Potrei elencarti un’infinità di altri motivi, ma ciò che conta è che io resterò sempre accanto a te, qualunque cosa accada, perché per me l’importante è che tu sia felice. E credimi, Ryo Saeba, impiegherò ogni istante della mia esistenza, affinché ciò avvenga”

Si asciugò le lacrime che avevano cominciato a scendere dai suoi occhi.

Ryo si avvicinò ancora di più, un nodo gli serrava la gola. Le prese il viso arrossato tra le mani. Dio, quanto amore leggeva in quegli occhi lucidi!

“Non sai da quanto tempo ho aspettato questo momento” sussurrò con voce roca “Ma ho sempre vissuto nel terrore che ti potesse succedere qualcosa. Non me lo sarei mai perdonato. Tu mi hai fatto scoprire l’amore, tu e solo tu, Kaori. Se sono cambiato, lo devo solo a te. Alla tua forza d’animo, alla tua bontà, all’amore che metti in tutte le cose che fai. Ho sempre pensato di non essere degno per te, e ho cercato di importi le mie scelte. Ora so che non è così, Kaori. Tu sei il mio destino, il mio futuro, la mia vita”

Lacrime silenziose bagnarono le guance di Kaori. Ryo le asciugò con i pollici, poi le sollevò il mento e lentamente chinò la testa. Kaori abbassò le palpebre, pregustando quel contatto da troppo tempo agognato. Il suo cuore batteva come un tamburo, nel momento in cui le loro labbra si incontrarono. Mai, mai avrebbe creduto che essere tra le braccia di Ryo fosse un’esperienza così sconvolgente!

Si strinse maggiormente a lui, cingendogli il collo con le braccia, mentre le mani di Ryo indugiavano sui suoi fianchi. Fu un bacio lungo e appassionato, e quando alla fine si staccarono, ansimavano. Ryo appoggiò le labbra sulla fronte di Kaori, un ultimo tarlo a preoccuparlo.

“Kaori…”

“Mhmm…”

“Sai che non sarò mai il tuo principe azzurro, che non mi vedrai arrivare ogni giorno con rose e regali, che non sarò così esplicito di fronte alla gente?”

Kaori alzò gli occhi al cielo. Gesù, quanto era testardo quell’uomo!

“Lo so”

“Sai anche che non ti posso promettere il matrimonio, non per il momento almeno?”

“Non lo pretendo”

Kaori si scostò da lui, divertita. Lo prese per la mano, dirigendosi verso la porta del terrazzo.

“E adesso, dove stiamo andando?”

“Insomma, Ryo, sei o no lo Stallone di Shinjuku? Dimostramelo!”

Ryo spalancò gli occhi, chi diavolo avrebbe creduto che la sua piccola Kaori fosse così esplicita?

“Ah, Kaori…” si bloccò nuovamente lui.

Kaori si girò, leggermente esasperata. Cos’altro c’era che non andava?

Incontrò il suo sguardo, tra il serio e il divertito.

“Un’ultima cosa” fece, alzando l’indice.

“Dimmi”

Si avvicinò, rivolgendole uno sguardo carico di amore.

“Ti amo”

Poi le afferrò la mano e la condusse alle porte del Paradiso.

 
****

L’angelo che li osservava da ben altro Paradiso sorrise.

“Spero ti sia piaciuto il mio regalo…sorellina.”

 
* FINE *




Grazie a tutti coloro che mi hanno seguita, a chi ha commentato e a chi ha dato anche solo una sbirciatina.
A presto
Loredana

  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > City Hunter/Angel Heart / Vai alla pagina dell'autore: loryl84