FerrisWheel.
Un tempo avevo giurato che non avrei mai
più scritto nulla su questa shipping – per una
ragione che al momento è troppo complicata da spiegare -, eppure l’altro
giorno sentivo l’impellente bisogno di dedicare qualcosa a Touko e N. Sebbene sia una sostenitrice accanita della Chess e della Monochrome, desideravo
comporre una piccola flash riguardante i due eroi di Isshu.
E che cosa meglio di una flash triste? Quando ho letto la seconda
strofa di The Little Things
Give You Away, ho pensato subito a loro, specie alla lettura del
verso “And now there will be no mistaking”.
Mi spiace che questa non sia una favola a
lieto fine, come in genere accade per ogni Principe e Principessa, perciò vi
chiedo di perdonarmi. Mi auguro solamente che sia di vostro gradimento! Buona
lettura a tutti voi.
Non
ci saranno più Errori
And
now there will be no Mistaking
{Don’t want to reach
for me do you?
I mean nothing to you.
The little things give you away.
And now there will be no mistaking.
The levees are breaking.
All you’ve ever wanted was someone to truly look up to
you.
And six feet under water, I do.}
Osservò con
cieca ammirazione la figura del Profeta, mentre ascoltava con attenzione la sua
predica sull’eterna pace tra Pokèmon e umani. Totalmente
ammaliata dalle sue parole, perse cognizione del tempo, dimenticandosi perfino
di com’era giunta in quel luogo.
L’aveva seguito
senza alcuna esitazione, pur sapendo di trovarsi accanto al Capo del pericoloso
Team Plasma, perché pendeva dalle sue labbra. Si fidava di quella voce profonda
e gentile, che proferiva discorsi carichi d’amore nei confronti del prossimo.
Poco le importava di essere al fianco di una persona per nulla raccomandabile:
la sua reputazione non intaccava certamente la sua nobiltà d’animo.
Trotterellò in
direzione del giovane Harmonia, non appena lo vide
concludere il suo discorso con un saluto gentile. Sfoderò un sorriso raggiante
e lo guardò con profonda devozione. «Prossima meta?» cinguettò allegramente,
strattonandolo e tirandolo per un braccio.
«Sicura che il
tuo buon pastore non sia in realtà un malefico lupo assetato di sangue?»
domandò cripticamente N in risposta, esibendo uno dei suoi ghigni beffardi e
indecifrabili. Si lasciò sfuggire una risatina, non appena scorse l’espressione
imbronciata della giovane Touko.
«Buono come sei,
non saresti capace di mangiarmi».
Povero
agnello ingenuo e masochista. Nonostante l’avvertimento del menzognero
predatore doppiogiochista, aveva decido di fidarsi ugualmente di chi ben presto
gli avrebbe spezzato il cuore senza alcun ripensamento.
Touko era caduta vittima del suo inganno e si
era lasciata divorare da quello che inizialmente considerava un grande profeta
degno di lode. Si era preso gioco di lei, raggirandola con frasi fatte e belle
parole, per poi pugnalarla alle spalle e abbandonarla al suo amaro destino.
L’aveva gettata nelle fauci del dolore ed era rimasto ad osservarla
inespressivo, mentre questo la dilaniava senza alcuna pietà.
Aveva
ignorato le sue suppliche, quando l’aveva costretta a sfidarlo in battaglia.
Improvvisamente, da quando era comparso quel maledetto Chiarolite
nella sua vita, era divenuta un nemico da combattere e sconfiggere. Poca
importanza aveva il loro amore, che li aveva uniti sin dal loro primo incontro:
l’obbiettivo di N era sbaragliare ogni concorrente e portare a compimento i
suoi folli piani di conquista, nascosti sotto le mentite spoglie di “pace nel
mondo”.
Le
aveva riservato un trattamento degno del peggior rivale, maltrattandola come
mai aveva osato fare e beffeggiandosi dei loro antichi sentimenti. Eppure lei
non aveva affatto chiesto né di diventare “l’eroina di Isshu”,
né di salvare i suoi concittadini dal giogo del Team Plasma. Non aveva
desiderato mettersi contro il suo unico e grande amore; anzi, avrebbe voluto
spalleggiarlo, sebbene fosse portatore sano di malvagità.
L’aveva
ammirato ciecamente, ignorando le proteste e gli avvertimenti altrui, non di
certo per essere tradita in quel modo ingiusto. Rabbia e dolore presero
improvvisamente possesso del suo cuore sanguinante, incitandola a porre fine a
quel tormento interiore e mettere a tacere per sempre l’amore nutrito nei
confronti di quel Giuda fraudolento.
Quella
guerra di lacrime stava per volgersi al termine e spettava solo a lei decidere
come si sarebbe conclusa.
Ora
che si trovava alla fine, non poteva concedersi alcun errore.
And now there will be no mistaking. Non
so dirvi come mai, ma nelle mie fantasie ho sempre immaginato Touko come una giovane ragazza devota al credo del Team
Plasma. Ho sempre pensato ad una ragazza così innamorata del nemico da ignorare
la natura di quest’ultimo e seguirlo senza alcun indugio. Per questo motivo ho
voluto giocare sulle figure del pastore,
del lupo e dell’agnello. Ho provato enorme soddisfazione scrivendo la prima parte,
dove si vedeva la profonda ammirazione dell’Allenatrice nei confronti di chi
avrebbe dovuto considerare un nemico da sconfiggere. In particolare mi è venuta
in mente quest’immagine mentre guardavo un’icon
raffigurante Touko vestita da recluta del Team
Plasma. Giuro. Per quanto riguarda la seconda parte, invece, ho voluto trattare
le emozioni dell’eroina di Isshu provate durante
l’ultima battaglia con N. Più che renderla Emo
all’ennesima potenza, ho voluto far sì che la sua rabbia fosse fonte di forza. La
immagino aggressiva e piena di grinta, determinata a punire chi ha osato
giocare con i suoi sentimenti. E ciò giustifica perché dopo, quando N dice di
voler partire, lei non lo ferma. O almeno, questa è la mia teoria. In ogni
caso, spero vi sia piaciuta! Mi auguro di ricevere tante belle recensioni!