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Autore: jonghina    27/11/2012    4 recensioni
TRAMA
Cosa faresti se incontrassi l'amore della tua vita? E se per colpa tua lui rinuncerebbe al suo sogno? E se per qualche strano caso potresti ritornare indietro nel tempo e rifare tutto da capo? Questa è la storia di Hyo-rin il cui fato la fa incontrare con il giovane Jong. Da lì ne parte una splendida storia d'amore, la quale però dovrà affrontare una svolta che metterà in serio rischio il loro rapporto
Un incidente. Un personaggio misterioso. Una scelta. Una storia divisa tra passato, presente e futuro..
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jonghyun, Nuovo Personaggio, Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Testardo cuore.




-Chi ti ha dato l'autorizzazione a salvarmi? Non avevo bisogno del tuo aiuto me la sarei cavata benissimo anche da sola!.- Sbottai sorpassando la figura ferma al centro del vicolo.

-Ma-ma..- Balbettò per alcuni istanti.

-”Ma” un bel niente!-.

Ero su tutte le furie. L'ultima cosa che mi poteva capitare era quella di essere salvata da lui.

-Hyorin ma hai capito chi sono?- Mi domandò mentre mi inseguiva con passo veloce lungo la stradina.

­-Si! sei quello stupido di Kim Jonghyun-. Mi girai di scatto guardandolo con sguardo furioso.

Lui si fermò in tempo, bloccandosi a pochi centimetri da me.

-Allora perché ti comporti cosi?- Mi domandò alzando leggermente un sopracciglio.

-Perché te lo meriti-. Gli risposi voltandomi e continuando a camminare con passo pesante.

-Io non capisco-. Riprese a seguirmi come un cagnolino che fedelmente segue la sua padrona.

Ma è proprio duro di comprendonio!”

-Ascolta è meglio se mi lasci sola e ritorni a casa tua.. Non ho voglia di parlare con te, mi fai solo innervosire-.

Mentre gli parlavo rimuginavo sulle parole dette poco prima da Key. Dovevo stare lontana da Jonghyun. Non dovevo intromettermi nei suoi problemi.

-No! Ascolta tu!-. Jonghyun sbottò, sorpassandomi e fermandosi di fronte a me bloccandomi il passaggio.

-Non so cosa ti sia preso, ma io non fatto niente! Perché mi stai cacciando? Dovresti ringraziarmi per averti salvato da quei giornalisti-.

Il viso di Jonghyun si colorò di un rosso intenso mentre cercava di riprendere fiato.

Lo guardi intensamente, aveva l'aria stanca come se la notte prima non avesse chiuso occhio.

Sospirai scuotendo la testa.

-Grazie. Sei contento ora ?.- Lo scansai dandogli una leggera spallata.

Era giusto cosi..”.

-Ora puoi andartene e rimuginare nella tua stanzetta su quello che hai..-.Mentre lo rimproveravo, sperando che lui fosse ancora lì imbambolato al centro della stradina, non mi resi conto di un buco nell'asfalto. Lo presi in pieno.

-Ahi!-. Caddi rovinosamente sull'asfalto.

-Hyorin! Ti sei fatta male?!-. Jonghyun si catapultò vicino a me inginocchiandosi.

-Sto bene!- Lo allontanai con una leggera pacca sul petto.

Con un po' di fatica mi rialzai, rimettendomi in piedi ma dando qualche segno di cedimento.

-Sei sicura di stare bene?.- Jonghyun senza toccarmi allargo le braccia pronto a sorreggermi se fossi caduta una seconda volta.

-Tranquillo sto bene, puoi andare..-.

Zoppicai per alcuni metri, consapevole che Jonghyun fosse lì dietro di me, a fissarmi impietosito.

Non camminai per molto che subito una fitta alla caviglia mi paralizzò.

Perfetto” pensai “ con questa caviglia gonfia arriverò a casa entro domani mattina, giusto in tempo per correre in chiesa e sposarmi”.

Un'ombra comparve davanti a me.

-Forza sali.- Jonghyun si accucciò difronte a me offrendomi la sua schiena.

-Grazie. Ma non ho bisogno del tuo aiuto- scandii l'ultima parola e lo sorpassai, sempre zoppicando.

Lo sentii sbuffare ormai stufo di questo tira e molla tra noi due.

La sua figura mi sorpassò per l'ennesima volta accucciandosi di nuovo difronte a me.

-Sai che sono più testardo di te. Quindi è meglio che sali sulla mia schiena prima che lo faccia contro la tua volontà-. Girò leggermente la testa verso di me lanciandomi uno sguardo di sfida.

Stupido, lo so che sei testardo”.

Svoltai gli occhi, sospirando. Non avevo scelta : dovevo sottomettermi al suo volere.

Con una lentezza sovrumana feci due piccoli passi verso di lui. Esitai un po', fissando le sue larghe spalle e la schiena perfetta. Scossi la testa levandomi dalla mente strani pensieri.

-Cosa aspetti?.- la sua voce mi riportò alla realtà.

Con cautela mi chinai verso di lui adagiando: prima il petto sulla sua schiena e poi portando le mie braccia intorno al suo collo.

Jonghyun, con uno scatto veloce, mi sollevò da terra portando le sue mani sulle miei cosce e dandomi una leggera spinta verso l'alto. Lo sbalzò mi costrinse a stringermi più forte contro il suo petto e a stritolare il suo collo.

-Cosi mi strozzi.- mi disse tossendo.

-Scusa.- allentai la stretta lasciandolo cosi riprendere fiato.

[….]

Il silenzio in quella stradina, illuminata solamente da alcuni lampioni, metteva i brividi.

Per un bel po di tempo non avevamo spiaccicato parola e questo aveva provocato un imbarazzo tra noi due.

Sentivo l'odore del suo shampoo invadere il mio setto nasale.

Vedo che non ha mai cambiato marca di shampoo” pensai mentre sprofondavo il mio viso nei suoi capelli.

-Ti piace annusare la gente?- Mi domandò all'improvviso con tono di voce divertito.

-Cosa?- Mi staccia leggermente da lui.

-Tranquilla, tu puoi annusarmi.-intravidi un mezzo sorriso comparire sul suo viso.

Dopo la sua battutina calò nuovamente il silenzio.

Sentivo i suoi battiti confondersi con i miei come se i nostri cuori battessero all'unisono.

-Posso farti una domanda?.- il silenzio fu interrotto dalla mia voce.

-Dimmi.-

-Perché- Strinsi le braccia intorno al suo collo, stritolando con le mani le maniche della mia maglietta- hai stonato durante l'esibizione?.-

Brava Hyorin, non riesci mai a stare zitta vero?”

-Io..- Con mia sorpresa Jonghyun cominciò a parlarmi – avevo la testa altrove-.

Tutto qui? Aveva la testa altrove? Ma che razza di risposta è?”

Staccai un braccio da intorno a suo collo, tirandogli un pugno sulla testa.

-Ahi!- esclamò bloccandosi di colpo.

-E ti sembra una scusa questa? Ti sembra un buon motivo per stonare durante l'esibizione? Ti ricordo che non ci sei solo tu su quel palco- ripresi fiato, calmandomi- Mi hai delusa..-

Non rispose, riprese solo a camminare stingendo più forte le mani intorno alle mie cosce.

Ero arrabbiata con lui, non potevo credere che Jonghyun avesse stonato solo perché aveva la testa altrove. Non so a cosa stesse pensando in quel momento ma non lo vedevo come un buon motivo per rovinare l'esibizione all'intero gruppo.

-Mi..- il suo tuo tono di voce era basso e tremante- dispiace. Non volevo deludere nessuno.. sopratutto non volevo deludere te-

La sua voce calda risuonò in quella stradina desolata. Si capiva un miglio che era veramente dispiaciuto per l'accaduto, ma questo non lo scagionava dalle sue colpe. Ma le cose non si posso cambiare. Ormai è fatta. Non si può tornare indietro, giusto?

Lo strinsi con delicatezza sprofondando nuovamente il mio viso nei suoi capelli.

-Scusami- gli sussurrai avvicinando la mia bocca vicino al suo orecchio destro.

Lui si irrigidii bloccandosi al centro della stradina.

-Non volevo colpevolizzarti e sopratutto non volevo farti sentire in colpa. Volevo solo sapere il motivo del tuo errore. Tutto qui-

Sentii un sospiro di sollievo uscire dalla sua bocca.

-Grazie Hyorin- mi ringraziò e continuò a camminare con passo più deciso.

Arrivati sotto casa mi fece scendere con molta gentilezza accompagnando la mia discesa.

-Ok, siamo arrivati sani e salvi..- si girò verso di me e in quel momento un goccia di sudore stava lentamente scendendo lungo la sua fronte.

Poverino, mi ha portato sulla schiena fino a casa”

Frugai nella mia borsa estraendo un fazzoletto di cotone bianco, e come d'istinto, mi avvicinai a lui alzandomi sulle punte e tamponandogli la fronte: asciugandogli cosi il sudore.

-Ma tu guarda, sei tutto sudato- gli sorrisi lasciando travasare un po di tenerezza nel guardarlo.

Lui mi fissava imbambolato: forse non si aspettava un gesto cosi premuroso nei suoi confronti.

Mi stavo rendendo conto, mentre continuavo ad asciugargli il viso, che in tutti questi mesi lo avevo sempre trattato male. E che lui non si era mai lamentato.

Che stronza sono stata”

Dopo avergli asciugato il viso, indietreggiai da lui.

-Scusa..- mi schiarii la voce – non sono riuscita a controllarmi-

-T-t-tranquilla.-

-Beh, forse ...è meglio ..che rientri. Si è fatto un po tardi, sai domani devo alzarmi presto, devo..- mi bloccai.

    -Devi sposarti, giusto?- aggiunse.

Sgranai gli occhi, guardandolo un po' stupita da tanta leggerezza nel dirlo.

-Si..- Distolsi lo sguardo da lui e mi girai verso casa, pronta ad aprire il cancelletto di casa.

-Allora ciao..- lo salutai senza voltarmi.

Ma cosa mi aspettavo? Che mi vietasse di sposare Taemin?”

Cercavo di infilare la chiave nella serratura ma con scarsi risultai giacche: la mano mi tremava come se avessi il morbo di Parkinson.

Cavolo Hyorin. Svegliati! Jonghyun è innamorato di un'altra per..”

Di colpo qualcosa mi avvolse, come un coperta calda che ti ripara dal freddo.

Rimasi pietrificata quando vidi due braccia avvolgere il mio collo.

Le chiavi lentamente scivolarono dalla mia mano finendo per terra e scatenando un secco rumore metallico.

-Jonghyun che fai?.- balbettai leggermente.

Non fiatò, mi strinse più forte a sé, e quel calore che sprigionava mi amento il battito cardiaco, tanto da farmi pensare che da li a poco il mio cuore esplodesse.

  
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