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Autore: Ovis_Chan    29/11/2012    7 recensioni
"Era riuscito a trovare qualcuno che lo apprezzava e non per il suo cognome.
Era riuscito a trovare una vera amica, che gli porgeva sorrisi sinceri.
Era riuscito a trovare il suo raggio di luce, che avrebbe schiarito i suoi 16 anni di oscurità."
[cap.1]
ATTENZIONE:i personaggi potrebbero essere un po' OCC xD
Genere: Avventura, Horror, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Black Star, Maka Albarn, Soul Eater Evans, Tsubaki | Coppie: Black*Star/Tsubaki, Soul/Maka
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Woul it Matter

"Ti devo parlare. Vediamoci sulla terrazza della scuola

                                            B*S"

“Fatto”
“Bene, adesso aspettiamo la risposta, intanto che ne dite di una partita?” non passarono neanche 30 secondi, che i tre ragazzi si erano fiondati sull’X-Box. Kid era stato più veloce di B*S ed era riuscito a prendere il joystick.
“La casa offre, Assassin’s Creed 3, Call of Duty e Halo. A che vuoi giocare?”
“Halo Halo!”
“Ok, ok calmati!”  avevano cominciato a giocare. Soul e Kid accaniti e B*S dietro che dava consigli ai suoi amici.
“Star, Tsubaki ti ha risposto?”
“Merda! L’appuntamento!” lasciarono tutto così com’era e si avviarono verso la Shibusen. Soul e Kid sulla moto fiammeggiante e B*S che saltava da un tetto all’altro al passo con loro.
“Cavolo! Se Maka scopre che ti ho fatto fare tardi mi uccide!”
“Ed io allora? Tsubaki si romperà e se ne andrà”
“Cretini, eccola lì la Shibusen! Vai Star!”
Sulla terrazza s’intravedeva la camelia, con un foglio e una matita in mano, seduta sulla ringhiera della terrazza. Aveva poggiato il foglio e si stava avviando verso l’enorme finestra.
“TSUBAKIIIIIIIIIII!”
La ragazza si voltò, un idiota dai capelli azzurri correva sui tetti, urlando a squarciagola. Arrivato alla terrazza, non trovò la solita Tsubaki amorevole e comprensiva:
“ALLA BUON ORA! SAI DA QUANTO TEMPO TI STO ASPETTANDO?!”
“Scusami ti prego! Non è stata colpa mia!”
“ME NE SBATTO DELLE TUE SCUSE BLACK*STAR! SONO 2 E RIPETO 2 ORE CHE TI ASPETTO! Che c’è, c’era una partita all’X-BOX con quei due deficienti di Soul e Kid e non ti sei più presentato?!”
“Eh! Come hai fatto a indovinarlo?!”
“AHHH nessuno mi ha fatto incazzare più di così! Fanculo Black*Star!”
“Tsubaki aspetta!” La afferrò per il braccio, cercando di non farla andare via. Lei si voltò e lo vide con lo sguardo fisso per terra, con i capelli che gli coprivano completamente gli occhi.
“Senti, mi dispiace. Per tutto! Per tutte le figure che ti ho fatto fare, per tutte le volte che ti ho messo in imbarazzo e per tutte le volte che non ti trattavo come avrei dovuto fare! Il fatto è che, è da un po’ di tempo che voglio dirtelo, vedi Tsubaki tu… tu…- non riusciva a trovare le parole per dirglielo, così continuò per una buona decina di minuti a balbettare- io… vedi… ti… AHHH fanculo alle parole” La avvicinò a sé e la baciò. Non si era mai resa conto, di quanto fosse diventato alto. Non era più il nano del gruppo. Adesso era alto quanto lei. Non si era mai resa conto, di come le sue labbra, fossero così morbide e invitanti. Di una cosa però si era resa conto, Black*Star era veramente un ragazzo speciale, bello e romantico a modo suo. Lui si staccò, lasciandola pietrificata, con gli occhi spalancati.
“Scusami, non volevo. Adesso me ne vado.” Disse un po’ cupo, rimasto deluso dalla reazione della ragazza.
“Cretino, vieni qua!” gli prese il volto con le mani e lo baciò di nuovo. Mentre quei due si baciavano, due grandissimi (e sottolineo GRANDISSIMI) deficienti, si abbracciavano ed esultavano, come se la loro squadra del cuore aveva fatto goal.
“Kid adesso tocca a te. Sei pronto?” Ci fu un minuto di silenzio. Kid era davvero pronto? Sarebbe stato capace di confessarsi con la stessa tenacia di Black*Star?
“Kid?”
“Sì, sono pronto. Andiamo!”
Casa Shinigami non era molto distante, in una decina di minuti riuscirono ad arrivare. Scesero dalla moto e Kid ripeté il piano. Ormai sembrava una filastrocca. L’aveva ripetuto così tante volte che ormai se l’era imparato a memoria. Camminavano. L’albino tranquillo e pronto a incoraggiare il suo amico, ma lo Shinigami sempre più teso. Man mano che si avvicinava alla gigantesca porta, il cuore perdeva un battito. Mancavano pochi metri. Lo Shinigami si fermò.
“Non sono pronto”
“Dai Kid, abbiamo ripetuto tante volte, ce la farai!”
“Soul questo non è un esame! Qui si tratta dei miei sentimenti per Liz!”.
“Ehi ma quello chi è?” Una figura maschile, aveva appena bussato alla porta. Soul non capiva chi era, ma dalla faccia fatta da Kid, non doveva essere un buon segno.
“Jake…”
“Chi?”
“Uno che da molto tempo va dietro a Liz…”
“E a lei piace?”
Lo Shinigami abbassò lo sguardo rattristato “Non lo so”.
“Avviciniamoci” I due si nascosero dietro un albero che albergava lì vicino. Liz aprì la porta. I ragazzi ascoltarono tutta la conversazione.
“Ciao Jake!”
“Hei Liz!”
“Che ci fai qui?”
“Volevo parlarti…”
“Dimmi tutto!”
“Senti, è da un po’ che mi piaci e volevo chiederti se… Vorresti essere la mia ragazza?”
“Liz dì di No. Ti prego!”
“Oh Mio Shinigami Sì!” Liz gli saltò al collo felice come una pasqua, dandogli vari baci sul collo, sulla guancia e sulla bocca. A quella frase, il mondo crollò addosso a Kid. Lei aveva detto di sì, ormai era fidanzata con un altro ragazzo. Ogni tentativo di conquistarla era inutile, ogni tentativo di piacerle era volato via, trascinato dal vento di quella sera di inizio inverno.
“Amico mi dispiace. Se c’è qualche cosa che posso far” Kid lo interruppe con un gesto della mano.
“Sto bene. Voglio stare da solo per un po’-il suo sguardo, pieno di speranza, di luce , si spense, niente più emozioni. Lasciò solo una nota amara nel timbro della sua voce- tu va da Maka e fai gli auguri a B*S quando lo vedi. Ci vediamo domani” Non gli diede neanche il tempo di replicare, che scomparve nel cielo con il suo Skate.

“Vediamoci nel nostro post, tra 10 minuti

Soul”

Il cellulare segnò l’invio del messaggio. Lei non sapeva niente dell’accaduto e non le avrebbe fatto per niente piacere.
 

Kid.
Sei scappato da quella scena, con i piedi ben fissi sul tuo Skate.
Hai lasciato lì colei che amavi, tra le braccia di un altro.
Non hai lottato per averla.
Non hai cacciato fuori gli artigli per strappagliela da lui.
Hai lasciato lì il tuo amico, che cercava di consolarti.
Adesso sfrecci sotto la luna, brillante nel cielo.


Oh luna, ti diverti a vederlo così?
Non ti bastano le vittime di tutte le sere, anche questo?
Anche il cuore spezzato di un povero Shinigami adesso ti fa ghignare?
Ma tu cosa ne sai del mondo.
Infondo, stai lassù, al sicuro da ferite, al sicuro da dolori.
Ghigni e regni sulla città, sul mondo intero.
Scruti con i tuoi occhi il male che regna qui.
Col tuo sadico sorriso, stai al sicuro in cielo.
Le nuvole ti circondano e ti cullano,
Mentre vedi un povero ragazzo
Che scappa via dal suo crudele destino.
 
Kid.
Adesso rimugini su quello che hai fatto.
Perché sei scappato?
Hai forse paura?
Perché hai lasciato lì l’unica che poteva colmare il vuoto lascito da tua madre?
Perché non rispondi?
Nella testa l’immagine vista da pochi minuti e una sola canzone, che ti fa star male ancora più di prima.

( http://www.youtube.com/watch?v=82hLvgGuDu8)

 
 

“Soul!” stava seduto sulla panca di fronte al pianoforte. Non alzò neanche la testa quando lo chiamò.
“Che è successo?”
“Liz si è fidanzata con un altro” Non bastarono spiegazioni. Lei aveva capito tutto. Sapeva tutto di Jake e che Liz lo voleva usare per far ingelosire Kid. Si sedette accanto a lui. Gli accarezzò i capelli con la mano, facendolo girare e sorridere debolmente.
“Dovevi vederlo. Era veramente distrutto.” Si girò verso il piano e colpì un tasto con violenza. Uno dei suoi migliori amici stava male e lui non poteva fare nulla. Si sentiva sempre più inutile. Quella sensazione quasi rimossa tornò dopo 5 lunghissimi anni, più forte e più atroce di prima.
“Mi dispiace Soul.” Si limitò a dire abbassando anch’essa lo sguardo verso la tastiera. Le prese la mano e la guardò in faccia.
“Quello che sto per diti non centra niente con ciò che è successo a Kid. E’ da quando quella cosa ci ha “invaso” che desidero chiedertelo. Maka, se morirò per qualunque motivo, anche per salvare la tua vita, promettimi che distruggerai questo pianoforte e prenderai le canzoni che ho messo al suo interno, nascoste. Per favore, Promettimelo” il suo sguardo era serio. Perché adesso diceva così? Forse anche lui aveva percepito una strana sensazione di paura, follia e morte.
“Te lo prometto Soul” Un abraccio lungo e intenso, fu il segno che quel patto sarebbe stato rispettato.
“Andiamo a casa che è tardi”


Sono tornataaaa con un bel capitolozzo lungo 4 paginette e un rigo ù.ù sono soddisfatta finalmente mi è venuta l'ispirazione :D
Vero che non mi uccidete? xD
io vado a nanna e ringrazio tutte le splendide ragazze che mi hanno recensito
Vi voglio bene! *mada baci e saluta con la manina*
Alla prossima
Ovis_Chan :*

   
 
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