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Autore: usemeholly    30/11/2012    2 recensioni
Skye prese fiato e iniziò a parlare, un sorriso gioioso apparve sul suo volto. – indovinate chi torna qui dall’ Europa! –
Il più grande, che non aveva parlato per tutto il tempo e si era limitato a guardare gli altri tre, sussultò incredulo.
Incontrò gli occhi scuri del suo migliore amico, ingranditi per lo stupore e forse anche per la paura.
- Jennifer – sussurrò Tom tremando
Enjoy it (?)
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Mark Hoppus, Scott Raynor, Tom DeLonge
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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"So...I'm in love with you"


Skye sedeva su una panchina che affacciava su quel grande specchio d’acqua, chiamato comunemente pacifico.
Gli occhi azzurri della ragazza si riflettevano nel blu del cielo, che, all’orizzonte, si congiungeva con l’acqua. Sorrise amaramente nel pensare che il suo inconscio giocava contro di lei.
Era andata a San Diego con l’ intento di svagarsi un po’, ma, appena aveva scorto l’oceano Pacifico, il suo pensiero era andato a Mark.
Aveva sempre pensato che gli occhi del ragazzo fossero tanto profondi e belli, che era impossibile non associarli a quello splendido spettacolo che inondava le coste della California.
Sospirò. Non era giusto. Non era  fottutamente giusto. Da quanto era amica di Mark? Praticamente da sempre, e da sempre sapeva di amarlo, anche se aveva cercato ostinatamente di nasconderlo anche a se stessa. Ma ora era arrivata al limite. Sentiva il cuore scoppiate ogni qual volta l’amico la sfiorava,sia per una carezza o per altro. Le farfalle ormai ci avevano fatto il nido nel suo stomaco e proliferavano indisturbate. Detestava questa situazione. L’amore era un sentimento troppo forte per non essere confessato, ma sapeva che, se avesse espresso i suoi sentimenti, Mark non l’avrebbe presa bene, e lei non era pronta a lasciarlo andare. Forse non lo sarebbe stata mai.
Sospirò frustrata.
- ehi Skye, a cosa pensi? –
La bionda sobbalzò nel sentire la voce dell’amica. Gli occhi si specchiarono in quelli quasi verdi giada della mora.
Cercò qualcosa da dire.
-mmh, niente – mentì, ostentando naturalezza.
Jennifer alzò un sopracciglio,scettica.
- per caso quel niente ha due occhioni blu, è un drogati di canzoni dei “The Cure” e ama alla follia “Star Wars”?-
La bionda sbuffò
- mi dispiace,okay?ma non ci riesco! Davvero,ci provo. Ma ogni volta che chiudo gli occhi l’unica cosa che vedo è Mark*. E mi detesto per questo. Mi odio, ma non posso farci nulla. Sento che da un giorno all’altro potrei esplodere, ma nessuno se ne accorgerebbe. Lui non se ne accorgerebbe. Non ce la faccio più ad essere un cadavere che sopravvive tra i vivi –
Jen fu sorpresa della reazione di Skye e,in mancanza di parole, l’abbracciò. Chiuse gli occhi e sperò che, tramite quell’abbraccio, l’amica potesse capre quanto le era vicina, quanto la capiva e quanto desiderava aiutarla.
-andrà tutto bene – mormorò, e, per un momento, anche Skye fu tentata di crederci.
 
 
 
Jennifer sorrideva, non un sorriso finto, non un sorriso di circostanza. Era un sorriso vero.  Uno di quelli che ti infondono allegria, uno di quelli di cui le persone si innamorano. Uno di quelli che Jen credeva di non possedere più. Si sentiva bene. Non sapeva perché,forse era la vicinanza dei suoi amici. Le sembrava di essere tornata ai vecchi tempi, quando non c’era nulla a turbare la loro felicità. Erano solo un gruppo di amici un po’ fuori dal comune.
Con lo zaino in sballa bussò alla porta. Ad aprirla fu un Tom con dei capelli che assomigliavano al nido di una rondine e che indossava solo i boxer, segno che si era appena svegliato. Jennifer maledisse mentalmente l’amico, non poteva vestirsi come ogni essere umano, evitando di far venire un infarto a  chiunque nel giro di un kilometro,no.  Ovviamente sarebbe stato troppo normale per lui…
- beh, noto che muori dalla voglia di studiare – disse sarcastica
Tom grugnì e fece entrare la ragazza nella camera. Jen posò malamente lo zaino sulla scrivania e si guardò intorno. Fogli,spartiti e libri sparsi ovunque, senza un minimo d’ordine. E forse era proprio per questo che Jen adorava quella camera, si sentiva a casa.
- Jen –
La ragazza si girò in modo circospetto. Quando Tom DeLonge usava quel tono tra il lamentoso e il supplichevole non c’era da aspettarsi nulla di buono.
Lo squadrò da capo a piedi.
Il  (finto) biondo la guardò malizioso e si gettò sul letto.
- cosa vuoi Tom? – chiese Jen, aggrottando la fronte e rompendo il silenzio che alleggiava nella camera.
- non mi va di studiare –
Jennifer sbuffò, ma ci pensò su. Infondo avevano tutte le vacanze di Natale per studiare, potevano concedersi una pausa.
Sospirò e si buttò sul letto,affianco a Tom. Il ragazzo si avvicinò a lei e le cinse la vita con un braccio, appoggiando il mento sui capelli profumati dell’amica. Socchiuse gli occhi, nascondendo un sorriso. Avevano vissuto troppe scene come  quella.
- cosa stai facendo? – chiese Jen paralizzandosi.
- torno a dormire – rispose il ragazzo,chiudendo gli occhi .
Jennifer maledissi do nuovo l’amico e sperò che Tom non sentisse il suo cuore, schizzare fuori dalla gabbia toracica. Si accoccolò al ragazzo e gli abbracciò anche lei la vita.
Sbadigliò. Erano giorni che non dormiva bene. I ricordi la tormentavano la notte sotto forma di sogni e, detestava ammetterlo, ma uno dei soggetti più frequenti dei suoi sogni era Tom.
Si abbandonò al sonno, per la prima volta d quando era arrivata in California, senza avere paura di addormentarsi.
 
 
- cazzo, Tom!-
Tutti i presenti nella sala scoppiarono a ridere,mentre Mark si massaggiava la parte lesa. Tom l’aveva colpito accidentalmente con la chitarra. Accidentalmente, ma aveva fatto comunque molto  male.
- Dio, Hoppus. Sei un idiota. – lo schernì Tom, mantenendosi la pancia per il troppo ridere.
Il ragazzo lo guardò con finto odio e poi si voltò verso gli altri.
-vi odio tutti! Non siete degni della mia compagnia! – disse con finto tono isterico. Adorava fare l’idiota per far ridere i suoi amici. Era appagante vedere tutti quei sorrisi.
Squadrò i volti dei suoi amici uno per uno e fulminò Skye che,divertita, sventolava la mano a mo di saluto. Poi, con finto passo altezzoso, si avviò verso la porta. Stava per fare la sua uscita da prima donna quando la porta si aprì, mostrando una figura. Mark, confuso, guardò il nuovo arrivato e il suo sguardo divenne gelido non appena incontrò quello della figura sull’uscio.
- che ci fai tu qui? – sputò velenoso.
Mark non poteva crederci. Non poteva essere lui. Cosa ci faceva qui?
La figura sorrise nel buio e fece un passo avanti.
Era un ragazzo. Alto e magro, a occhio aveva la loro stessa età. Una cascata di capelli lisci gli ricadeva sulla fronte piccola. Le braccia muscolose erano percorse da tatuaggi, non colorati come quelli di Tom, ma completamente neri. La bocca a cuore era distesa in un ghigno canzonatorio, mentre  gli occhi castani si soffermarono divertiti sulla figura del bassista,per poi posarsi  su quella minuta di Skye.
La tensione nella stanza salì tutta d’un colpo.
Skye guardò quasi terrorizzata quegli occhi castani,così bui e profondi. Le domande che prima avevano affollato la mente del bassista si fecero strada anche nella sua.
- Skye , cercavo proprio te- la voce del ragazzo era bassa e profonda.
La bionda sentì un brivido lungo la schiena, e non era per il freddo.
- Che cazzo ci fai qui Lucas?!- ringhiò Mark, pronunciando il nome del ragazzo con disgusto.
Con che coraggio si era presentato lì dopo tutto quello che aveva fatto a Skye?!
- non posso nemmeno venire a fare un saluto ad una vecchia amica? – chiese, sempre con quel ghigno stampato sul volto.
- hai perso questa facoltà da tempo -
- evidentemente Skye non la pensa così,visto che sabato è venuta da me – questa volta il ghigno sul suo volto era di vittoria.
Skye a quelle parole si gelò. Vide Mark girarsi con gli occhi sgranati verso di lei.
- dimmi che non è vero -  la pregò.
La ragazza boccheggiò non sapendo cosa dire e abbassò gli occhi per non incontrare quelli delusi dell’amico. Rimase in silenzio mordendosi un labbro per il nervosismo. Non doveva andare così. Lei non voleva che andasse a finire cos’. Era stata una stupida ad andare da lui, ma era arrabbiata. E gelosa, molto gelosa. Aveva agito d’istinto e ora doveva pagarne le conseguenze.
- tu esci fuori. Ora – ringhiò Mark.
- questo lo deciderà Skye –  ribatté Lucas tranquillo. – vuoi che me ne vada? –
La ragazza annuì con un cenno del capo.
Il ghigno scomparve dal volto di Lucas che non si aspettava di essere cacciato. Nonostante questo, annuì e mormorò un saluto- sempre con quel tono ironico -, scomparendo dietro la porta.
Finalmente la ragazza alzò gli occhi, ma quello che vide le strinse il cuore in una morsa dolorosa.
Il bassista la guardava con una rabbia e una delusione che lei non aveva mai visto in quegli occhi sempre limpidi. Non fece in tempo a dire o fare nulla che anche Mark sparì. Skye non perse tempo e lo rincorse per il corridoio.
- Mark – urlò,prendendolo per un braccio.
Doveva spiegargli tutto.
Il ragazzo si girò con gli occhi che lampeggiavano.
- Mark…mi dispiace –
Il ragazzo la guardò, cercando di ostentare calma; ma ogni volta che immaginava le mani di quel verme sui capelli o sul corpo di Skye – della sua piccola Skye, maledizione! – una rabbia cieca lo invadeva. Lei era sua. Aveva nascosto i suoi sentimenti per così tanto tempo che si era davvero convinto che quello che provava per la bionda fosse semplice affetto. Ma aveva capito, finalmente. Quello che provava per Skye era totalmente diverso da quello che provava per Jen. Era amore, quella consapevolezza arrivò inaspettata, scuotendolo nel profondo. Riportò lo sguardo su Skye che parlava senza guardarlo. Per questo non si accorse dell’espressione lontana  e sofferente dell’amico. Lui non l’avrebbe mai avuta.
- quella sera…non so cosa mi era preso. Ero troppo arrabbiata e…gelosa –
Mark riportò l’attenzione sulla ragazza. Gelosa? E di chi?
- gelosa di chi? –
Finalmente la ragazza alzò gli occhi e a Mark sembrò di essere stato catapultato su un altro pianeta.
- geloso di te –
E il ragazzo non ci vide più. Sentì chiaramente il suo cuore fermarsi per poi pompare dieci volte più veloce del normale. Guardò ancora una volta quei grandi occhioni limpidi e lucidi e chiuse gli occhi. Piano avvicinò le labbra a quelle della ragazza e li fece congiungere dolcemente, ma non prima di aver pronunciato una frase.
-sai Skye, credo di essere innamorato di te -










* frase presa e adattata dalla canzone " I'd do anything" dei Simple Plan 

Angolo dell'autrice: Salve!
Vi prego non uccidetemi! Chiedo perdono! ç_ç
So di essere leggermente in ritardo probabilmente nessuno se ne sarà fregato(?) ma ho avuto un sacco di impegni ed è stato un periodo difficile. Ma sono di nuovo qui e ho intenzione di finire questa storia, quindi non preoccupatevi se non pubblicherò ogni settimana, non sono morta, semplicemente sono in ritardo.
Spero che mi perdoniate grazie a questo capitolo- anche se è abbastanza corto- Ma- ehi!- Mark finalmente ha capito i suoi sentimenti verso Skye ed è stato svelato il mistero di dove ha passato la notte lei dopo la festa
Sul personaggio di Lucas svelerò tutto nel prossimo capitolo, penso; anche se non è un personaggio importante e probabilmente non lo vedrete mai più. 
Ringrazio le quattro anime che anno recensito. Sono contentissima, grazie!
Spero di aggiornare presto ^-^
Usemeholly

 

  
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