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Autore: Perver_Gio_nas    01/12/2012    3 recensioni
"Non posso lasciarti andare un'altra volta" Disse lei con voce tremante.
"Invece si...hai delle persone che ti amano,hai i tuoi figli.." Disse lui cercando di autoconvicersi fosse stato facile lasciarla andare di nuovo.
"Lo so,e io amo loro,ma io..ho bisogno di.. te." Disse lei,stavolta piangendo.
"Facciamo una promessa,da persone mature e adulte." Disse poi lui.
"Ovvero?" Chiese lei alzandosi per guardarlo negli occhi,asciugandosi le lacrime.
"Ogni volta che sentiremo la mancanza di uno e dell'altro,alzeremo gli occhi al cielo,e vorrà dire che sia io che te,ci stiamo pensando.
Ricorderemo i nostri momenti,e questa sera.
I nostri baci e i mille ti amo detti sottovoce.
Ricorderemo che infondo..noi non ci siamo mai lasciati,e mai ci lasceremo." Disse lui cercando di non lacrimare.
"Quindi..per non sentirci soli?..Basta guardare il cielo?"
*Questa storia è stata scritta prendendo spunto dal libro di "Nicholas Sparks-Il meglio di me"
Nonostante la trama sia diversa,ha dei tratti uguali,spero vi piaccia,recensite :D Giorgia.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nick Jonas
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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                                   Basta guardare il cielo.

 
 Capitolo sette.


Aubrey uscì dal bagno,e osservò tutta la scena.

Si avvicinò velocemente,ed Erin appena la vide cambiò espressione,calmandosi all'istante.

"Tu sapevi tutto non è vero,Aubrey?"

"Mi dispiace..Erin..ma c'era già Zac che stava così.."

"Tu sai cosa abbiamo passato io e Nick?

Sai cosa abbiamo fatto negli ultimi giorni!?

Fino a ieri,prima di partire verso casa?

Siamo stati insieme! Abbiamo rivissuto tutti i momenti più belli! Lui è sempre venuto prima di mio marito! Sempre!

Ho perso una parte di cuore..e ora,mi sento morire.."

Urlava Erin,non ne poteva fare a meno.

Tirò un calcio alla sedia,i pugni alle spalle di sua sorella.

Aubrey sentiva il dolore,ma se questo l'avesse fatta sentire meglio,avrebbe anche resistito ad una sedia elettrica.

"Erin! cazzo basta! E' morto, è morto!

Tuo figlio è vivo,grazie a lui.

Nick ha dato il cuore a tuo figlio!

Una parte di Nick ti starà sempre vicina!" Urlò poi Aubrey.

Ma Erin non sopportava questo,fece andare via tutti non voleva nessuno.

Firmò per il delicatissimo trapianto di cuore di suo figlio,fece una preghiera e continuò a piangere.

Pensò a tutti i momenti passati insieme.

Sia quelli di quando erano adolescenti,sia quelli di un giorno fa.

Era stata l'ultima persona a vederlo,e si sentiva male al solo pensiero,che neanche l'ultimo giorno che si erano lasciati prima di diventare adulti,l'aveva salutato così.

Era vero,non sapeva se si sarebbero rivisti,ma dentro di lei riconosceva che sarebbe andata come tutti gli altri giorni;

La mattina lui arriva con un caffè in mano,pronto ad accorglierla tra le sue braccia, per dargli la forza che non aveva.

Ma ora non c'era più,l'unica cosa che gli rimaneva di lui erano un libro,una sigaretta risalente ai suoi 16 anni,e una foto di loro due,in bianco e nero.

Il tutto nascosto in un cassetto lontano da suo marito.

Erano passate tre ore.

Quattro ore.

Erin piangeva,ancora.

Le lacrime prima o poi sarebbero cessate no?.

Sapeva che sua sorella anche se non era vicino a lei,era in un altra stanza di ospedale,non l'avrebbe mai lasciata sola in un momento come questo.

Poi uscì un dottore togliendosi la mascherina,sua sorella poi spuntò tutt'un tratto prendendo la mano di Erin e stringendogliela stretta.

"Signora,l'intervento di suo figlio è riuscito.

Ovviamente i mesi di riabilitazione saranno lunghi,ma ora non si sa ancora dire quanti.

Suo figlio ha un cuore nuovo,e non si deve preoccupare di nulla una volta tornato a casa,solo dovrà fare dei controlli mensilmente.

Poi ovviamente,ci saranno delle medicine da prendere per far si che il cuore di suo figlio sia sempre in salute."

Erin annuì.

"Posso vederlo?" Chiese Erin lasciando la mano di Aubrey.

"Si,ora si."Sorrise il dottore.

Non appena Erin entrò in stanza gli venne da piangere,tanto che si dovette girare per non farsi vedere così da suo figlio.

Aspettò che si svegliasse e quasi un'ora dopo,rivedere i suoi occhi era un miracolo.

"Amore della mamma" Erin sfiorò la guancia di Zac facendo attenzione ai mille tubuicini che aveva attaccati.

Si asciugò nuovamente le lacrime.

Con molta fatica Zac disse:"Quando potrò tornare a casa?"

"Il più presto possibile,amore,te l'ho prometto."

                                                  

                                                       ****



Un anno dopo.


"Zac,dove sei?" Urlò Erin dal piano di sopra.

"Sono fuori in terrazza mamma!" Urlò a sua volta Zac.

Erin lo raggiunse con una coperta e una tisana calda.

"Ecco amore.." Disse Erin porgendogli la tisana.

Bevve un sorso poi continuò:

"Amavi guardare le stelle quando eri piccolo.

Proprio come ora,io e la tua mamma..una coperta a terra per non far ghiacciare il sedere e una addosso,per riscaldarci.."

Zac rise,poi disse:

"Come ti va la vita mamma??"

"A me? tutto bene,ora che mi stai accanto."

Zac sorrise imbarazzato:

"Mamma ho quasi 18 anni!!"

"E quindi? per una mamma un figlio rimane sempre il proprio piccolo..

E a te? come ti va la vita Zac?"

"Beh, a scuola c'è una ragazza nuova.

Ed è molto carina..l'ho notata già da qualche giorno,e vorrei iniziare a parlarci,ma non so come fare..

Mi dai dei consigli??"

"Secondo me,dovresti andare li sbatterla al muro e baciarla,infondo,la fine del mondo sta arrivando.."

Dopo un silenzio imbarazzante scoppiarono a ridere tutti e due.

"Mamma smettila!!" Disse Zac continuando a ridere.

"Oddio,non ci posso credere che il mio piccolo mi chieda consigli sulle ragazze..

Stai crescendo così tanto e anche se è duro da ammettere,stai diventando un'uomo,un bellissimo uomo.

Vorrei che restassi il mio bambino per sempre.

Quello con il visino tenero,e gli occhioni grandi grandi.

Mi ricordo quando mi dicevi:

"Mamma,ma come faccio a diventare alto come te??"

"Mangiando tanto amore"

Risero.

Ora invece,sei qui,molto più alto di me,con un viso adulto,e la barba.

Mi fa uno strano effetto che questo schianto di ragazzo sia mio figlio.." Disse Erin commovendosi leggermente.

"Tu sei uno schianto mamma!" Zac abbracciò sua madre,e involontariamente l'orecchio di Erin,finì sul cuore di Zac.

***

"Facciamo finta di stare ancora insieme." 

"Il tuo cuore,batte forte." 

"Ha sempre battuto forte quando ci sei tu..

***

"Zac,il tuo cuore batte forte.."

"E' perchè mi sei mancata mamma"

Ad Erin scese una lacrima per la commozione,mentre Zac la strinse più forte a sè.

"Allora mamma,parlando seriamente..cosa dovrei fare con quella ragazza??" Chiese Zac sperando di trovare una risposta.

"Fidati di mamma,amore,tutto verrà da sè..

Basta guardare il cielo e tutto sarà più semplice.."

Erin alzò gli occhi al cielo,e Zac vedendolo fare alla mamma,gli alzò anche lui.

"E' vero,per sentirti meglio..basta guardare il cielo." Disse poi Zac.

Poi continuò:

"Ti da un senso di libertà,e comunque non ti senti solo.."

"Proprio così,non sarai mai più solo,ne tu..e ne me.."

Ad Erin scese una seconda lacrima. 

Avvicinò ancora di più il suo orecchio al petto di suo figlio,assoporando ogni singolo battito del suo cuore.
 

ANGOLO AUTRICE:
Bene bene bene...eccoci alla fine di questa storia.
Ammetto di essere contenta di com'è andata ..anche se speravo il qualcosa in più parlando di recensioni..
Avete trovato gli sconti per i fazzoletti?? Hahahahaha <3
Spero che in questa storia vi siate immedisimati almeno un pochino,e vi abbia fatto provare qualche emozione.
Grazie a tutti i lettori,a quelli che hanno recensito,e anche a chi ha letto in silenzio.
 Un bacione <3.
Giorgia :_3
 
 
 
 
 
 
 
 
 
  
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