Storie originali > Soprannaturale
Segui la storia  |       
Autore: Yuki Kiryukan    03/12/2012    6 recensioni
Seconda serie di Awakening.
Rebecca e Zach sono stati separati per due lunghi mesi. Ognuno preso ad affrontare i problemi della propria realtà.
Ma Rebecca è ottimista, poiché è viva nel suo cuore, la promessa di Zach, sul suo ritorno, di cui lei non ha mai dubiato.
Ma quando arriverà il momento di rincontrarsi, Rebecca, non ha idea quante cose siano cambiate, e si ritroverà ad affrontare da sola, i suoi incubi peggiori.
Dal capitolo 6:
"Non ci pensai nemmeno un secondo in più, che gli buttai le braccia al collo. Gli circondai le spalle, stringendolo forte contro il mio petto.
Inspirai a fondo il suo profumo virile che mi era tanto mancato. Mi venne da piangere quando sentii il suo corpo aderire perfettamente al mio. Come se fossimo stati creati appositamente per incastrarci.
Zach aveva mantenuto la sua promessa, ed era tornato da me. Io l’avevo aspettato, e adesso, non vi era cosa più giusta di me tra le sue braccia.
L’unica cosa che stonava, o meglio, che mancava, era il fatto che non fossi...ricambiata.
Quando finalmente, sentii le sue mani poggiarsi sulle mie spalle, non mi sarei mai aspettata...un rifiuto".
Genere: Mistero, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yuri
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: Contenuti forti, Triangolo
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Cursed Blood - Sangue Maledetto'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Bellissimi, o meglio bellissime xD!! Ben ritrovate col capitolo 30! *------*
Cavolo, anche partorire questo capitolo non è stato facile! Menomale che c'era la mia  editor a darmi la forza! xD
Bene! Prima di lasciarvi alla lettura, devo dire due parole!
Per favore, LEGGETE!!! 
Dunque...da dove iniziare? In questo cap, anche se degli accenni   li avevo già dati in alcuni precedenti capitoli e penso che qualcuna di voi se ne sia già accorta, si darà "inizio" alla coppia omosessuale  di questa storia. 
Inizialmente, avevo deciso che ci sarebbero state solo coppie Het, ma  poi altri motivi mi hanno spinta verso la creazione di quest'altra coppia. Io non ho nulla contro gli omosessuali, anzi li trovo teneri! ^---^
 In un primo momento avevo pensato ad una coppia Yaoi, (perchè si, io ADORO gli Yaoi *--*)... ma dopo un'estenuante seduta con la mia editor, ( che non finirò mai di ringraziare)  beh, si è deciso per una coppia Yuri, semplicemente per il fatto che non riuscivamo  proprio a trovare due maschi fatti l'uno per l'altro per come li avevo caratterizzati, quindi si è  optato per le femmine! xD
Spero che questa "novità" non urti la sensibilità di nessuno...ho fatto questa scelta per  rendere la storia più movimentata, e soprattutto più variopinta! Anche perché, in un capitolo a  parte  nella terza serie, si parlerà del tristissimo passato di Eleanor... quindi la faccenda c'entrava molto!
Ammetto che io per prima mi trovo in imbarazzo a trattare una coppia come questa...sopratutto perché non so proprio mettermi nei panni delle due interessate, quindi provare ad immaginare i loro rispettivi sentimenti, mi risulta difficile! xD Tutt'altra cosa rispetto a Rebecca, o Amy, dove basta affidarsi all'esperienza! ^^''
Questa coppia Yuri non sarà tra le principali, quindi sarà trattata meno delle altre, per il momento almeno! Se gradirete la cosa, potrei sempre svilupparla di più! ;) io lo spero davvero, mi ci sto mettendo d'impegno!! <3 
Poi, parlando sinceramente, le persone omosessuali fanno parte della nostra realtà, quindi credo di rendere la storia ancor più realistica! :)
A parte questo, il capitolo è sempre incentrato sui nostri poveri sopravvissuti,che si stanno dando un gran daffare! ^^''
Fatemi sapere che ne pensate! Vi avviso che sono in ANSIA!! 
Aggiornerò presto! Anticipo solo che nel prossimo capitolo indovinate chi tornerà in forma smagliante???  ZAAAAAAAAAAAACH! xP quindi, tenetevi pronte!! <3
Un bacionissimoooo cari miei!! <3
Yuki!
 
 
             

                                                     Il Peggior Tradimento

 
 
 
 
 
Quando estrassero il corpo di quello che doveva essere George, la prima cosa che Kyle pensò fu: "Ma è davvero lui?"

Non era facile riconoscerlo; l'intero corpo era un ammasso di carne e sangue. Il ragazzo fu quasi tentato di dare di stomaco ma si trattenne. 

La parte più difficile, fu estrarre le gambe. Erano state maciullate dalle lamiere e non era possibile capire se fossero salvabili.   << È... >> deglutì  << È vivo...? >>

Aveva paura di sentire una risposta, e una parte di lui desiderò tapparsi le orecchie e fuggire lontano.

  << Sembrerebbe di si >> rispose uno degli uomini  << Ma non lo sarà per molto se non ci sbrighiamo >>

Senza sapere come, riuscirono a trasportarlo dove si erano accampati i superstiti dell'equipe medica, che erano riusciti a recuperare qualche attrezzatura di primo soccorso dalla ferraglia.

Gwen non appena lo vide, voltò subito la testa, con una mano alla bocca, e Kyle era sicuro che stesse lottando contro l'istinto di rimettere, proprio come era successo a lui.

  << .... George...? >> esalò Julia, che non aveva fatto in tempo a riprendersi dallo svenimento, che già si ritrovava ad affrontare una tale tragedia.

  << Julia >> parlò Kyle, con voce tremante  << Devi aiutarlo. Solo tu... >>

La donna scosse la testa, mentre gli occhi sgranati erano fissi sull'uomo irriconoscibile  << No...no! I-Io non... >>

  << Julia! >> urlò quasi Kyle  << Così facendo morirà! >> per la seconda volta, Kyle si sentì sul punto di piangere  << E non voglio che Rebecca soffra ancora...Lei ha già perso troppe persone... >> chinò il capo  << Ti prego >>

Il medico chiuse gli occhi, mentre delle lacrime le rigavano il viso. Il suo corpo tremava, ma lei sembrava concentrata.

L'attesa fu snervante, e quando la donna riaprì le palpebre, a Kyle sembrò passata un'eternità:  << Con queste attrezzature, posso tenerlo in vita al massimo per venti minuti >> annunciò, poi si guardò intorno ed urlò:  << Chiunque abbia un telefono cellulare funzionante, chiami immediatamente il 911! >>

Tutti si mobilitarono, e la donna cominciò immediatamente a prendersi cura dell'amico  << Gwen >> chiamò  << Qui ci pensiamo io e Bett* >> le disse  << Tu occupati dei feriti meno gravi insieme agli altri >>

La ragazza deglutì  << Sei sicura? >>

  << Si >> rispose secca  << Aiuta solo Kim a portare qui Richard. Dobbiamo occuparci anche di lui da quanto ho visto >>

La bionda obbedì, operandosi subito. Julia intanto, era chinata sul corpo dell'uomo  << Resisti George >> gli sussurrava, prendendo di mano svariati oggetti medici  << Lo so che sei forte >>

  << È un bel casino >> la voce di Garreb si intromise nella scena. Kyle lo guardò e il torturatore continuò a parlare:  << Non si sa quanta altra gente debba essere tirata fuori, e la cosa che più mi fa incazzare, è che non abbiamo idea di chi sia il bastardo che ci ha rovinato la vacanza >>

Kyle fece per rispondere, ma qualcosa glie lo impedì. 

La porta del container che si era salvato dall'impatto venne abbattuta da un violento colpo preveniente dall'interno. 

Poi, due figure ne uscirono.
 
                                         



                                                                                        *********************************

 
 
 

  << Ahia! >> piagnucolò Misa come una bambina.

  << Smettila di frignare! >>

Lei si massaggiò la testa, arruffandosi i capelli già abbastanza scompigliati:  << Ma fa male! >>

Eleanor sbuffò spazientita:  << Che vuoi che sia una semplice botta! Sopporta un po'! >>

  << "Semplice botta?" >> ripeté lei, guardando i due uomini di sorveglianza che giacevano privi di vita a terra, nell'angusto spazio del container   << Questi due non ce l'hanno fatta, credo... >> sentenziò, studiando le loro ferite al cranio.

Eleanor rivolse loro uno sguardo superficiale:  << Quanto sono deboli gli umani. Per un pò di casino, ci hanno rimesso la pelle... >> affilò lo sguardo  << Il padre ha ragione, quando dice che siamo superiori a loro. Gli umani sono imperfetti e deboli >>

Fece qualche passo avanti:  << Che dici, beviamo il loro sangue? Questi qui ci tengono a secco... >>

Senza saperne il motivo, Misa sussultò con lo stomaco sottosopra  << No! >> esclamò.

  << E perché? >> chiese l'altra, avvicinandosi ad uno dei corpi. Intinse la mano nel sangue scarlatto, e se la leccò:  << La Chimera mi sta uccidendo... ho terribili emicranie per la mancanza di sangue... >> 

Ripulì minuziosamente con la lingua il palmo della mano:  << Ho il serbatoio vuoto, cavolo... >> poi, guardò Misa come fosse pazza:  << Che fai? Davvero non lo vuoi? >>

La ragazza scosse la testa con decisione, e Eleanor inarcò un sopracciglio:  << Ma sei davvero una Chimero tu? >>

Eleanor davvero non la riconosceva più. Aveva incontrato Misa e il suo gruppetto diverse volte prima di quella, e aveva conosciuto una ragazza del tutto diversa.

Spavalda, burlona, lamentosa, irrispettosa persino.  E adesso, gli sembrava quasi di avere a che fare con una Misa più....umana.

Erano stati quei mesi di atroce prigionia a cambiare il suo carattere....o era quello, il potere che rendeva Rebecca davvero pericolosa?

Risvegliare l'umanità... anche in mostri come loro. Era quello l'aspetto per cui doveva essere più temuta.

  << È che...ci sono cose più importanti adesso... >> provò a spiegare Misa, interrompendo il flusso di pensieri della bionda  << Non sappiamo cosa sia successo là fuori.... >> deglutì  << Credo ci sia stato un incidente... >>

Eleanor fece spallucce, tornando indifferente:  << E perché ti preoccupi per quelli? Se sono morti, cazzi loro e buon per noi! >> 

L'altra quasi nascose il collo tra le spalle  << Davvero non ti importa di nessuno di loro? >>

Quella volta, la bionda si arrestò. Rimase in silenzio per qualche minuto, con lo sguardo assorto, poi sospirò:  << Non sono mica come te, io, cosa credi >>

  << Ah, si? >> fece l'altra, con tono ironico  << Eppure mi sembrava che quella ragazza ti piacesse... >>

  << Gwen Offman? >> fece immediatamente lei.

Misa sorrise  << Non mi ricordavo il nome...ma deduco sia lei >>

In un moto di vergogna, Eleanor arrossì e si mise a fissarsi i piedi.

In realtà era preoccupata. E molto, anche.

Poteva negarlo a Misa, ma non a se stessa. A testimoniarlo, era il battito accelerato del suo cuore, la sudorazione elevata, e il respiro affannato.
Credeva di essersi sbarazzata di quegli impicci umani, ma non era così. Per quanto essere una Chimera le piacesse, c'erano aspetti umani che non l'avrebbero mai abbandonata. E la cosa la infastidiva non poco.

Ma c'era una cosa, che la turbava ancora di più: Gwen Offman. 

Lei, un'insulsa e debole umana.

Era stata lei a risvegliare misteriosamente quella sua parte umana, che era rimasta assopita per tanto tempo. 

Un'umana, la razza che disprezzava di più. La disprezzava, perché aveva odiato sé stessa quando lo era stata. Commiserava la Eleanor del passato, e disprezzava la vita che aveva vissuto quando lo era.

Quindi perché...proprio un'umana doveva mandarla nel pallone?!

Dannazione. 

Non poteva nascondere l'evidenza. Aveva tanto criticato Misa, ma alla fine c'era cascata anche lei.

Sospirò: "Game Over, Eleanor..."

  << Misa, usciamo da qui >> esalò infine, sconfitta ed arresa.

Il volto dell'altra Chimero si illuminò:  << Si! >> squittì.

Eleanor cominciò a forzare la manette che le immobilizzavano i polsi:  << Senza quei cani da guardia, posso finalmente togliermi questi fastidiosi impicci... >>

Con qualche colpo, le manette cedettero, e fu libera. Notando che Misa aveva qualche difficoltà a compiere l'impresa, l'aiutò con uno sbuffo.
  << Grazie >> l'altra era visibilmente contenta  << Andiamo? >>

Eleanor non poté che annuire:  << Stai indietro >> l'avvertì, e cominciò a sferrare una raffica di calci alla porta del container.  Misa l'aiutò per quel che poteva, e dopo qualche colpo, la porta cedette, inclinandosi su se stessa. 

La luce le accecò, ma per i loro occhi non era un problema. Eleanor scese con disinvoltura dal container, Misa era un pò meno spavalda di lei. 
Quello che le accolse era solo la disperazione. Camion rovesciati, corpi a terra, sangue, feriti, gente che correva da una parte all'altra.

  << Guarda che gran casino >> esordì la bionda con un fischio, cercando con lo sguardo l'unica persona di cui le importasse qualcosa. 

Cercava di nasconderlo, ma l'ansia le stava logorando lo stomaco.

Quando la trovò, non riuscì a trattenere un sospiro liberatorio. Gwen Offman era lì, sana e salva, che stava prestando soccorso a qualche ferito.
Era ferita e sporca di sangue, ma il suo sguardo era fiero e determinato. Questo era l'aspetto che più le piaceva di lei. 

  << E voi due...! >>

Era una voce che la Chimero aveva imparato a riconoscere, e che detestava con tutta se stessa.

Il torturatore Garreb Hidd.

Si voltarono quasi simultaneamente, e videro il ragazzo guardarle con gli occhi verdi colmi di odio. Dietro di lui, la donna dai capelli di fuoco -Kim- che si accingeva ad allontanarsi da alcuni medici, Kyle, e altri agenti, che trasportavano via un ferito.

Il moro si alzò in piedi, e le guardò allibito senza proferire parola. Era evidente che fosse troppo sconvolto per qualunque cosa.

Anche Gwen spostò l'attenzione verso di loro avvicinandosi al gruppo, ed Eleanor si sentì soddisfatta di essere diventata l'oggetto del suo sguardo basito ma sollevato.

Il torturatore invece, sbuffò rumorosamente  << Sfortunatamente, il container andato perso era quello contenente la nostra artiglieria >> il suo sguardo si fece ancor più glaciale:  << Avrei di gran lunga preferito che crepassero loro in quello strapiombo >>

  << Anch'io avrei preferito vederti spiaccicato al suolo >> lo sfidò deliberatamente Eleanor, rivolgendogli uno sguardo altrettanto rancoroso:  
<< Allora sì, che mi sarei fatta una gran risata! >>

  << Eleanor smettila >> s'intromise Misa, per poi guardarsi intorno, alternando lo sguardo da Kyle, Garreb, Kim e altri presenti. << Dov'è Rebecca? >>

  << Lei... >> era la voce di Kyle, che non sapeva nemmeno perché le stesse rispondendo  << Lei non viaggiava con noi...Lei... >>

Improvvisamente si bloccò. Riordinò mentalmente le sequenze cronologiche di quanto era successo e sbiancò così tanto che tutti i presenti temettero che stesse per svenire.

  << Cosa? >> lo incitò Garreb, palesemente irritato da quell'improvviso silenzio.

  << Rebecca... >> sibilò quello, quasi a corto di fiato  << Credo che sia stata rapita... >>

Contagiò la sua espressione sconvolta a tutti coloro che lo circondavano.

  << Rapita?! >> chiesero quasi in coro Kim, Gwen e Misa.

  << Come diavolo è potuto succedere? >> volle sapere Garreb, che più che spaventato, sembrava solo incredulo.

  << C'era quell'uomo... >> cominciò Kyle fissando il vuoto, ma era troppo tremante per formulare una frase di senso compiuto.

Allora Kim, spazientita, gli si avvicinò e lo strattonò con violenza per le spalle:  << Kyle, riprenditi cazzo! >> gli urlò in faccia:  << Siamo tutti sconvolti, ma non possiamo...non dobbiamo cedere, altrimenti andrà solo peggio!! >>

I suoi occhi erano lucidi mentre parlava:   << Quindi adesso riordina le idee, e dicci esattamente quello che è successo! >>

Il ragazzo la guardò allibito, ma le parole della ragazza ebbero il loro effetto. Riprese il controllo sul suo copro, e quando parlò la sua voce era più stabile:  << C'era un uomo >> ripeté  << Diceva di essere il suo autista, e che avrebbe viaggiato in macchina... >>

  << E non gli hai chiesto la tessera di riconoscimento? >> chiese Gwen, che sembrava più sconvolta di lui.

  << Io... no... >> esalò Kyle, sul volto era dipinto il senso di colpa  << Dio, sono stato così stupido... >>

  << Sei stato molto più che stupido! >> lo rimproverò Kim  << Sei stato un coglione! Chi diavolo era quell'uomo?! >>

  << Non lo so! >> urlò Kyle, sull'orlo di una crisi di nervi  << Era alto, sui quaranta o meno, occhi marroni credo... non l'ho visto bene, e.... >>

  << Padre... >> sussurrò allora Misa, ma in modo perfettamente udibile a tutti.

  << Come? >> chiese Garreb, che però aveva udito fin troppo bene  << Intendi il vostro Boss? >>

  << Intendi quel Jean Stain?! >> esalò Kyle, che ormai rischiava un collasso.

  << Il Padre... >> ripeté quella  << Credo sia stato lui... >>

  << Basta Misa! Taci adesso! >> la riprese Eleanor.

Kim imprecò:  << Cazzo! Qua non si scherza! Siamo nella merda! >>

  << Il suo vero padre... >> bisbigliò Kyle, roteando gli occhi da una parte all'altra.

  << "Vero padre"?! >> ripeté Misa, sconvolta  << Rebecca?! Com... >>

  << Non è una faccenda che ti riguardi! >> sbottò Garreb.

Misa corrucciò la fronte:  << Se riguarda Rebecca, allora io...! >>

  << Lei per prima, non è affar tuo! >> continuò il torturatore con una crudeltà infinita  << Risolveremo noi la questione! Voi mostri non c'entrate nulla! Anzi, è solo vostra la colpa di questo macello! >>

  << Se qui c'è un mostro, quello sei tu! >> urlò allora Misa, ormai stanca di essere sottomessa da quell'individuo sgradevole.

Garreb allora non ci vide più, e in una frazione di secondo, le strinse l'esile collo tra le mani.   << Non farmi perdere la pazienza >> l'alito, troppo vicino al suo volto, mentre la Chimero cercava di liberarsi  << Se respiri ancora, lo devi solo alla mia clemenza. Altrimenti, non mi farei problemi a sbattermene degli ordini e farti fuori in questo stesso momento >>

Subito dopo, le braccia di Kim e Kyle lo fermarono, e quelle di Eleanor allontanarono Misa dalla sua stretta.

  << Hidd sei impazzito?! >> esclamò Kim  << Se alzi ancora le mani, ti pianto un proiettile in testa, capito?! >>

  << Stronzo >> sputò Eleanor guardandolo in cagnesco, mentre Misa tra le sue braccia ansimava  << Dici tanto a noi, ma tu non hai proprio nulla di umano in te >>

  << Abbassa il tono cagna, o ti giuro che ti faccio saltare il cervello! >> minacciò ancora il ragazzo, ma Gwen si contrappose tra di loro prima che potesse alzare le mani.

  << Hidd >> lo richiamò, guardandolo negli occhi senza paura  << Vuoi davvero disobbedire agli ordini di Rebecca? >>

Lui digrignò i denti e infine, decise di arretrare, in silenzio.

  << Ordini...? >> chiese Misa, con voce flebile.

Kyle la guardò, con occhi quasi compassionevoli, poi rispose:  << Rebecca ha dato ordine di non farvi del male >> spostò lo sguardo sulla bionda << A nessuna di voi >> specificò.

Eleanor era scioccata, ma cercò di non darlo a vedere:  << Nessuno glie lo ha chiesto >>

A Misa invece, vennero gli occhi lucidi. Riacquistò compostezza e deglutì prima di parlare:  << Vi prego, di permettere che anche io aiuti nel ritrovamento di Rebecca >> disse con voce quasi supplichevole  << Accettate il mio aiuto >>

  << Ma che dici?! >> esclamò Eleanor, che era sbiancata.

  << Non ci serve un... >> cominciò Garreb, ma Kim lo precedette:  << Va bene >> acconsentì  << Con te sarà sicuramente più facile >>

  << Non puoi davvero permetterglielo! >> obbiettò il torturatore, ma la ragazza gli puntò il mitra - una delle poche armi che si era salvata dall'impatto-  in fronte.

Lo guardò glacialmente:  << Ci sono obbiezioni? >> chiese, passando poi in rassegna dei volti di tutti i presenti.

  << Chi ci assicura che non scapperai? >> chiese poi Kyle, che da scioccato sembrava sempre più incazzato.

  << Non lo farò >> rispose la Chimero, con una sincerità indiscutibile nella voce   << Ammanettatemi pure, se la cosa vi farà stare più
tranquilli >>

  << Stupida! >> esalò Eleanor, sconvolta dal comportamento della compagna.

  << Suppongo che vada bene, allora >> commentò il moro, con lo sguardo furente  << Adesso voglio solo fare il culo a qualcuno. Sei sicura che sia stato Jean Stain? >>

  << Non vedo chi altri >> rispose semplicemente quella.

Kyle annuì serio:  << Bene. Sarà una buona occasione per farla pagare anche a quei Chimeri. Non ci resta che sapere dove sia la loro base >>

Improvvisamente, gli sguardi di tutti si puntarono su Eleanor, che per tutto il tempo si era tenuta in disparte dalla disputa.  << Che...che volete da me? >> chiese, sulle difensive.

  << Tu >> l'additò Kyle  << Dicci dove si trova la loro sede >>

La bionda deglutì:  << Eh...? >>

  << Ma certo >> convenne Garreb, per la prima volta d'accordo con qualcuno  << Sputa il rospo. Altrimenti so io alcuni sistemi per cavarti le parole di bocca, e stai pur certa che non ti piaceranno >>

  << Ma andate tutti a fanculo! >> sbottò quella  << Ho già tradito i miei compagni a sufficienza! >>

  << Eleanor! >> la chiamò Misa, con gli occhioni dolci  << Non potresti... >>

  << Assurdo! Tu sei pure d'accordo con loro! Non ti riconosco più! Sei davvero una traditrice! >> l'accusò.

  << Ma Rebecca... >>

  << "Rebecca" un corno! Io non parlo! >>

Un vena sulla tempia di Garreb prese a pulsare:  << Tu, razza di... >>

  << Eleanor >>

Era una voce inaspettata.

Eleanor non aveva mai creduto che il suo nome sarebbe diventato un suono così bello se pronunciato da Gwen.

La Chimero si voltò verso di lei, e vide gli occhi nocciola del medico lucidi, annebbiati da un velo di tristezza  << Per favore... >> la pregò  << Dicci dove hanno portato Rebecca... >> una pausa  << Lei... lei è mia amica... >>  La voce le morì in gola, e abbassò un po' il capo:  << Per favore... >>

La Chimero era scioccata. Si sentiva spogliata dalla sua armatura. La spavalderia di poco prima era andata a puttane da quando Gwen aveva cominciato a parlare.

Cavolo Eleanor, e riprenditi....

  << Qui non serve la cortesia! >> disse la voce odiosa di Garreb  << Lasciatela a me e vedrete come parlerà! >>

  << Sei ti lasciamo fare, con tutta probabilità la uccideresti! >> lo riprese Kim esasperata.

  << Allora... >>

  << Alla periferia di Wisconsin... >> la voce di Eleanor era un flebile sussurro  << Oltre il bosco, dove prima c'era un complesso industriale...è lì che ci siamo stabiliti... >>

Si sentiva malissimo, ma non era riuscita a dare un freno alle parole. Si sentiva lo sguardo carico di speranze di Gwen e non era riuscita a rifiutare la sua preghiera.

Era diventata una traditrice come Misa. Una traditrice della peggior specie.

Il peggior tradimento.

D'altra parte...cos'aveva ormai da perdere?

I presenti non nascosero le loro espressioni scioccate, compresa Misa che l'abbracciò come una bambina che ha appena aperto un regalo inatteso   << Grazie, Eleanor! Sapevo che volevi bene a Rebecca! >>

  << Tzè, non l'ho certo fatto per lei! >> si difese la bionda. Incontrò lo sguardo riconoscente di Gwen e arrossì come una scolaretta alla sua prima cotta. 

Il medico le si avvicinò, e le sorrise  << Grazie davvero, Eleanor >> 

Ecco di nuovo che la chiamava per nome. E il suo cuore impazziva.

  << Cercherò di sdebitarmi, e... >> continuò la ragazza, e la Chimero colse la palla al balzo, sorridendo maliziosa   << Una cosa ci sarebbe >> disse. 

Gwen sobbalzò colta alla sprovvista:  << C-Cosa? >>

L'altra la guardò negli occhi, e parlò senza credere a quanto stesse dicendo: << Voglio passare un giorno intero con te >> annunciò  << Fuori dalla base >> specificò poi,  << Il posto puoi sceglierlo tu >>

Gwen sbatté le ciglia incredula  << Vuoi... uscire con me? >>

Eleanor sorrise e le strizzò l'occhio  << Vedo che hai afferrato il concetto. Come un appuntamento >>
 
<< I-Io... >>

  << Non puoi rifiutarti >> la interruppe, seria.

Gwen fece per rispondere, ma le grida di Kyle e Garreb interruppero il loro scambio. Come ormai era  da copione, i due stavano discutendo animatamente.

  << Non combineresti proprio nulla da solo! >>  tuonava il torturatore.

 << Tu non mi servi! >> sibilò Kyle, visibilmente fuori di sé.

  << Sei disarmato, e la tua spada è andata persa! >> gli ricordo quello << Come pensi di affrontarli?! >>

  << Combatterò anche a mani nude se sarà necessario! >>  ringhiò   << Ormai è diventata una questione personale. A quel bastardo devo fargli il culo da solo! >>

  << Appunto perché l'hai presa come una questione personale, non puoi andare da solo >> intervenne Kim.

Kyle sembrava voler incenerire tutti col suo sguardo ambrato. Digrignò i denti e disse:  << Ho detto che me la sbrigherò da solo >>

La donna lo sfidò con lo sguardo  << E io ti ho detto di no >> ribatté, e sembrava non ci fosse modo di dissuaderla.

Il ragazzo tirò un violento calcio ad una lamiera di metallo che giaceva a terra  << Fate come volete, allora! >> ringhiò  << Ma non starò a preoccuparmi anche di voi. La priorità l'ha solo Rebecca >>

  << Mi sembra giusto >> acconsentì Kim, e Garreb sbuffò  << Non necessito certo della tua protezione >>

Poi, Kyle si mise in ascolto, e voltò la testa verso una parte dell'autostrada << Giusto in tempo... >> bisbigliò, mettendosi in mezzo alla strada.

Subito dopo, videro un furgoncino grigio deviare la sua traiettoria, e fermarsi a qualche metro dal ragazzo.   << Ti sei bevuto il cervello?! >> gridò il conducente dell'auto, abbassando il finestrino.

Ma Garreb intervenne, e aprendo la portiera, afferrò l'uomo dalla giacca e lo scaraventò a terra in malo modo   << Ci serve la tua auto >> si limitò a dire.

  << Cosa?! >> sbraitò l'uomo, massaggiandosi il sedere  << Siete completamente impazziti! Razza di teppisti! >>

Ma lo sguardo assassino del torturatore lo mise a tacere  << Probabilmente te lo riporteremo >> 

  << "Probabilmente"...? >> provò a protestare il poveretto, ma fu inghiottito da un frenetico via vai di gente.

Nel frattempo, erano già arrivate tre ambulanze. Richard e George erano stati i primi ad essere trasportati. Kim fece delle raccomandazioni a Julia, che la rassicurò con un sorriso:  << Stai tranquilla. Prometto che li salveremo >>

  << Ti prego, Julia.... >> la ragazza era determinata a non piangere  << Ti prego >>

La prima ambulanza partì, e a suo seguito le altre due, a trasportare i feriti più gravi.

  << Io chiamerò Dan >> disse Gwen a Kyle  << Lo farò mandare a prenderci >> 

Lui annuì  << Bene, occupati anche dei feriti meno gravi >> poi, guardò le due Chimere  << Voi due! >> tuonò  << Con noi! >>

Misa annuì con vigore, mentre Eleanor protestò:  << Che c'entro io?! Ho già detto fin troppo! >>

  << Sarai il nostro navigatore >> la zittì Kyle, appropriandosi del suo polso, e trascinandola verso retro del furgoncino.

Misa raggiunse la compagna, ma inciampò in una lamiera malamente abbandonata al suolo. Sarebbe caduta in avanti, se le braccia possenti di Garreb non l'avessero sorretta, prendendola per i fianchi sottili.

Di rimando, la Chimero si appoggiò alle sue spalle, e sbatté il viso contro il suo petto. In quel distorto abbraccio, Misa alzò gli occhi e lo guardò sorpresa, indecisa se ringraziarlo o meno.

Ma il torturatore sospirò, e la allontanò da se con uno strattone  << Vuoi essere d'aiuto ma non riesci nemmeno a reggerti in piedi >> sbuffò  
<< Sarai solo una palla al piede >>

Si allontanò prima che Misa potesse rispondergli per le rime, e si sistemò nel sedile anteriore del furgoncino, accanto al posto del guidatore. 
Kim si sistemò insieme alle due Chimero nel porta-merci del mezzo, con due mitra, presi da chissà chi.

Kyle si accomodò nel sedile del guidatore, e accese il motore. Gwen invece, si avvicinò alle porte posteriori del mezzo, e fece un sorriso stentato, ancora imbarazzata nell'incontrare lo sguardo della Chimero bionda.

  << Riportate qui Rebecca... >> disse  << E state attenti >>

Kim le sorrise determinata, e Eleanor fece altrettanto  << Non morirò certo ora che devi mantenere la tua promessa >> la stuzzicò.

Gwen si fece paonazza, e chinò il capo  << Perché? >> bisbigliò poi  << Davvero non capisco... perché ci tieni così tanto? >>

Eleanor sorrise sorniona, e le si avvicinò, sporgendosi verso di lei  << Perché mi piaci, è ovvio >>

E poi, le rubò un bacio. 

Fu un bacio a stampo, veloce e asciutto. Le labbra screpolate della Chimera stuzzicarono quelle lisce di Gwen, che per la sorpresa non riuscì né a rispondere al contatto, né ad allontanarla, come avrebbe dovuto.

Eleanor si staccò da lei sorridendo vittoriosa, e in meno di un secondo, rientrò nel furgoncino, chiudendo le porte dietro di sé  << Mi rivedrai prima di quanto credi >> le disse, prima che il furgoncino partisse a tutto gas, lasciando una Gwen completamente nel pallone e sull'orlo di un collasso.

  << Che intraprendenza... >> sussurrò Kim, una volta partiti, sotto le risate di Misa, senza nascondere la propria sorpresa.

  << "Intraprendente" è il mio secondo nome >> sorrise la bionda.

  << L'ho notato >> Incredibilmente, a Kim quelle due cominciavano persino a piacere, e credeva di star capendo poco a poco i sentimenti tolleranti di Rebecca verso di loro.

  << Non ti ho portata per fare conversazione! >> abbaiò Kyle, guardandola dallo specchietto retrovisore  << Dicci la strada! >>

  << Rallenta almeno! >> tuonò Garreb  << Vuoi farci ammazzare?! >>

  << Tu stai zitto! >> lo fulminò Kyle << Se non ti sta bene il mio metodo, puoi sempre scendere! >> tornò a guardare Eleanor  << Allora, parli o no?! >> la incitò.

  << Quando c'è di mezzo Rebecca, quello perde la testa... >> sospirò Kim, mentre batteva il piede a terra con nervosismo, lo stesso movimento che aveva fatto Richard prima di lei.

Misa si fece piccola piccola nella sua postazione << Questo, sarà un lungo viaggio... >>  sospirò.

La sua determinazione stava via via scemando.

Solo in quel momento, si stava rendendo conto di quanto fosse avventato ciò che stava facendo.

Andare nella sede del padre, sfidarlo deliberatamente, dimostrandosi un'ingrata per tutto quello che aveva fatto per lei.

Il padre le aveva restituito una vita. Rebecca le aveva fatto capire, che ora quella vita doveva viverla, e gestirla come meglio credeva, riscoprendo i sentimenti che rendevano la vita...la vita.

Non sapeva a quali dei due dovesse di più. L'unica cosa di cui era sicura, era che  non avrebbe mai lasciato Rebecca lì, senza muovere un dito per salvarla.

Quella volta, toccava a lei aiutarla.
 
 
* Se vi ricordate, Bett è il braccio destro di Julia!
  
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Soprannaturale / Vai alla pagina dell'autore: Yuki Kiryukan