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Autore: GabbaFMA    07/12/2012    1 recensioni
Saaaaalve :D Questa è la mia terza fan fiction però è la prima su FullMetal Panic! xD spero vi piaccia ^^
Anticipazione:
-Ma che diavolo..?- bisbigliò tra se e se –per quale assurdo motivo sto piangendo?- continuò a ripetersi la stessa domanda ,senza ottenere risposta, finché 3 colpi alla porta la fecero trasalire. Ancora intontita dallo strano incubo si alzò dal letto. Per alcuni istanti rimase immobile, cingendo le braccia in una specie di abbraccio, e con lo sguardo vuoto si avvicinò alla porta della sua camera. Pochi passi e si bloccò di nuovo
- Perché non riesco a ricordare ciò che ho sognato? Eppure sono sicura di aver avuto un incubo, anche se non riesco…- altri tre colpi la fecero tornare in sé.
Se volete sapere come continua leggete la Fan Fiction :D
Genere: Avventura, Azione, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: Kaname Chidori, Sousuke Sagara, Teletha Testarossa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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CAPITOLO 8


* Dannazione mi sento in colpa! Ma non ho avuto altra scelta. Avrebbero insistito per venire con me e non potevo permettere che accadesse *  pensò Tessa, sospirando, mentre osservava ,attraverso il finestrino del sedile posteriore, le scie di luci che si vedevano provenire dalla città. * L’effetto del sonnifero dovrebbe durare dalle 2 alle 3 ore, fortunatamente ne ho usato uno leggerissimo, giusto il tempo di arrivare all’aeroporto senza essere seguita. Appena si sveglieranno e si accorgeranno di ciò che ho fatto mi odieranno sicuramente, accidenti proprio ora che avevo riconquistato la loro fiducia e il loro rispetto! Stupida Tessa, purtroppo non avevi altra scelta, hai preso una decisione giusta, non angosciarti. Sicuramente mi seguiranno, ma a questo posso pensarci anche più tardi* concluse tra sé e sé.

- Alla fine, comandante, è riuscita a convincerli a non venire con lei quei 4 – domandò, curioso, Kalinin abbassando la finestrella che divideva la cabina del guidatore da quella del passeggero – dall’ultima conversazione- riprese – mi era parso di capire che sarebbero potute insorgere delle complicazioni – precisò.

- Fortunatamente tutto sta andando secondo il piano prestabilito, ho apportato alcune modifiche e vorrei metterla al corrente di tali, in modo che non ne rimanga sorpreso del tutto- rispose Tessa rimanendo con lo sguardo fisso fuori dal finestrino.

- Ma certo, comandante. Ne sarei davvero felice di sapere in che modo fermerà suo fratello- convenne Kalinin.

- Quell’essere non fa parte della mia famiglia! Abbiamo solo il cognome in comune e nient’altro!- ringhiò Tessa rivolgendo uno sguardo agghiacciante al Maggiore.

- Chiedo perdono per la mia insolenza- si pentì Kalinin abbassando lo sguardo.

-No mi scusi lei, ultimamente mi innervosisco con nulla- anche Tessa abbassò lo sguardo. Ci furono alcuni minuti di silenzio poi Tessa rialzò la testa.

- Gliela farò breve; il piano è distruggere Leonard, ma come ben sa è un’ osso duro. Inizialmente l’intenzione era quella di far esplodere l’intera Amalgam, ma riflettendoci una volta tolto di mezzo il problema i mezzi a sua disposizione potrebbero tornarvi utili. Avrei dovuto infiltrarmi di nascosto come da piano, ma io sono impacciata e goffa e non riuscirei a non fare nemmeno un rumorino, perciò questa parte è stata modificata. Come, glielo spiegherò fra poco. Anche il suo ruolo e il suo compito è cambiato, ma come, credo sia meglio dirglielo dopo che le avrò spiegato il cambiamento precedente. Fino a qui tutto okay?- domandò pensando di aver parlato troppo velocemente e credendo di non essere stata capita.

-Affermativo , comandante, tutto chiaro!-  rispose

-Bene. Mi ascolti attentamente. – chiuse gli occhi tentando di trattenere le lacrime – ho intenzione di eliminare Leonard ed ho intenzione di farlo nel modo più crudele che mi sia venuto in mente- la sua espressione mutò in rabbia – ho intenzione di buttarlo giù dal terrazzo della sua cara Amalgam, ad occhio e croce saranno quasi 100 metri di altezza – sospirò – e lo butterò giù aggrappato a sua sorella – fece una pausa in modo da dare alle sue parole la giusta impostazione e per non far notare al maggiore che le tremava la voce – voglio che l’ultima cosa che quel bastardo veda sia l’espressione dell’unica persona che a questo mondo  gli abbia voluto bene,e che proprio quel bene immenso si sia trasformato in disprezzo e odio puro. – concluse voltandosi verso il finestrino e perdendosi con lo sguardo verso l’orizzonte * siamo quasi arrivati all’ aeroporto, era giusto che lui sapesse* - adesso che sa questo – riprese – il suo compito, se sarà possibile, sarà quello di riportarci a casa, sia Leonard che me, e di seppellirci accanto ai nostri genitori , o meglio , seppellire ciò che rimarrà di noi, la prego di esaudire questo mio desiderio.- concluse.

-M-m-ma comandante…- Kalinin era rimasto pietrificato, le mani gli tremavano e i suoi occhi si aprirono completamente in un’espressione di totale scompiglio e indecisione, avrebbe voluto fare inversione a U ma qualcosa lo costringeva ad andare avanti, forse perché era un ordine diretto del suo comandante ed era addestrato ad obbedire agli ordini , oppure semplicemente era stupido.

A CASA DI SOUSUKE

La sveglia di Kaname suonò alle 7, quando aprì gli occhi si guardò intorno, ancora stordita cercando di capire perché aveva dormito sopra al tavolo; poi si ricordò.

-Svegliatevi presto! – gridò Kaname cercando di far svegliare anche gli altri.

-Ma che cavolo..?- disse Kurz alzando la testa lentamente.

-Ma cosa è successo?- domandò Sousuke appena si riprese.

-Maledetta ragazzina!- ringhiò Melissa.

-Non serve a nulla Melissa, dobbiamo decidere cosa fare- propose Chidori.

-Non c’è un bel niente da decidere! Ricomponetevi e partiamo!- ordinò Mao.

- Sissignora!- risposero tutti in coro mettendosi sull’attenti.

Tutti furono pronti in meno di 10 minuti. Melissa chiamò 2 taxi, uno per lei e Kaname, l’altro per Sousuke e Weber.

-Melissa, come mai 2 taxi? Saremmo entrati tutti benissimo anche in un solo taxi.- chiese Kaname confusa

- Kaname,- si avvicinò a lei e quasi le bisbigliò – io e te dobbiamo parlare, e quei 2 non devono sentire- proseguì.

Salirono sul taxi e si diressero all’aeroporto.


Spazio per me x3

Aaaaaaaallora come vi sembra il capitolo?? :D e la storia?? vi sta piacendo?? fatemi sapere se avete qualche consiglio da darmi o qualche critica da farmi x) appena possibile vi risponderò :D Grazie a chi segue la storia :D *inchino* ciao a tutti!! al prossimo capitolo :) 
GabbaFMA_
  
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