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Autore: Gio26    08/12/2012    1 recensioni
"Dischiudi le mani tremanti, col desiderio segreto di raggiungere la donna amata, ormai lontana: il suo cuore appartiene a un altro. Solo ora ti penti di averle celato i tuoi sentimenti per tutti quegli anni. Ma è troppo tardi, ormai.
Sei oppresso da un desiderio che non potrà mai placarsi. Lei."
Fiume di pensieri tristi di una persona triste.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Ed io, senza te, sono come un fiume senza le sue acque limpide






“Perché non sei più qui con me?”

Disteso a terra, nell'erba fresca le gemme di rugiada ti bagnano il viso già solcato di lacrime stanche.
Il tuo volto è spossato e consumato, i tuoi occhi rossi e gonfi dal pianto sono solcati da profonde occhiaie.

Dischiudi le mani tremanti, col desiderio segreto di raggiungere la donna amata, ormai lontana: il suo cuore appartiene a un altro.
Triste e solo, tendi le braccia al cielo infinito.
Lei si è stancata di te, l'amico di sempre, e ti ha gettato via. Tu, indifeso, nudo davanti a lei, ti sei lasciato trafiggere facilmente.
Non puoi guarirti, non puoi far altro che veder sanguinare la ferita che tu stesso ti sei inflitto con la tua fragilità.
Solo ora ti penti di averle celato i tuoi sentimenti per tutti quegli anni. Ma è troppo tardi, ormai.
Sai che è tutta colpa tua, della tua stupida insicurezza.
Forse, adesso stringeresti la sua mano
e non l'aria. Forse, se solo le avessi confessato prima il tuo amore, adesso non staresti così male.
Vorresti tanto stringerla tra le tue braccia almeno una volta, come hai osato fare solo nei tuoi sogni.
Il vuoto soffoca il tuo cuore, la tua anima lacerata e stanca. Ti senti annientato. La sua assenza ti distrugge.
Non fai che pensare a lei. Sei oppresso da un desiderio che non potrà mai placarsi. Lei.
La sua voce riecheggia nelle tue orecchie, quando ancora pronunciava il tuo nome con un sorriso. La sua risata cristallina.
Vorresti solo specchiarti ancora una volta nella luce di quegli occhi luminosi.
Non cogli più il senso della tua esistenza annullata. Eppure respiri, tremi, pulsi. Vivi.
Il cuore ti ricorda crudelmente che, nonostante tutto il tuo dolore, sei ancora in vita... per continuare a soffrire.
Il corpo ti prova che l'amore di una persona non è poi così essenziale.

E il dolore continua a scavare, a farsi strada dentro di te. Non ti lascia pace, il dolore.
Dimentico del mondo che ti circonda, come foglia in autunno, pioggia in primavera, neve in inverno, cometa in estate, cadi nell'oblio.
La tua vita era così dolce quando eri insieme a lei; ma adesso se n'è andata da lui, adesso non c'è più...
E ride di te.
Sei agitato, come quando all'improvviso ti risvegli da un brutto sogno. Ma questa volta nessuno tenderà la mano per salvarti dall'incubo.

“Ed io, senza te, sono come un fiume senza le sue acque limpide.




_______________________

Prime parti scritte a scuola sul diario tanto tempo fa, chissà quando, chissà durante quale noiosa lezione. Così, di getto. Non so a cosa stavo pensando... probabilmente a niente.
In effetti c'è molto di me in tutto ciò... Mi scuso.
Qualche volta sogno di cadere, e mi sveglio sobbalzando: è parecchio brutto. La sensazione che volevo trasmettere è più o meno questa: smarrimento, abbandono, rimorso, lontananza, vuoto.
Immagino che capiti a tutti di essere abbandonati all’improvviso, senza spiegazioni, da una persona un po' speciale…
Grazie per la lettura.
Gio.
  
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