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Autore: kannuki    09/12/2012    0 recensioni
“Non voglio uccidere nessuno... mai più...”
Ma sì, ma sì. Era sempre l'ultima sigaretta, l'ultimo bicchiere, l'ultimo amore. Klaus sogghignò. C'era sempre qualcosa o qualcuno per cui resistere. La principessina di Mystic Falls non era dissimile da qualsiasi altro vampiro. Credono sempre di essere speciali. Diversi. Giurano e spergiurano sulla prima e ultima volta. E poi cadono tutti.
Genere: Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Caroline Forbes, Damon Salvatore, Elena Gilbert, Klaus, Stefan Salvatore
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Triangolo
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Mystic Grill, tre ore dopo

No, non credo che cucinare rientri fra le ossessioni di un vampiro. Fratello?”

Stefan scosse la testa e gettò l'oliva nel bicchiere vuoto. “Mai sentito niente del genere.”

Non è ossessionata, voleva solo fare qualcosa di carino per te.”

Jeremy raccolse i bicchieri sistemandoli nel vassoio vuoto. “Quel che ha cucinato basterà per tre giorni...”

Organizza una festa con gli avanzi” propose Caroline mettendo i piedi sulla sedia di Damon che le lanciò un'occhiataccia. “Sono preoccupata per Elena.”

Non le torcerà un capello...” soffiò lanciando la carta decisiva sul tavolo. “Almeno, fino all'alba.”

Caroline nicchiò mentre girava la cannuccia nel cocktail ricolmo solo di ghiaccio. Fece spallucce e annunciò che doveva ricaricare. Saltellò fino al bancone, si infilò fra i due vampiri Originali con una notevole gomitata a Rebekah che giocava ad Angry Birds e, a tempi alterni, litigava col wifi del locale, stirò la schiena come una gatta e allungò il braccio verso il barista. “Ti ho sentita!”, sibilò un attimo dopo in direzione della vampira che alzò il mento e guadagnò un tavolo appena svuotato. “Stronza!”

Ehm...”

Non mi interessa se è tua sorella! E' una stronza e ha ucciso la mia migliore amica” sussurrò diretta ad Elijah. “Ho diritto di dire la mia, siamo in un paese libero!”

Completamente d'accordo da me” annunciò per farla tacere. “Non sembra, ma è una fanciulla molto sensibile.”

Sensibile?! Damon Salvatore avrebbe detto tutt'altro! “Sensibile” ridacchiò. “Sei proprio forte...”

Elijah si guardò attorno. I fratelli Salvatore giocavano a carte, una fanciulla dagli occhi azzurri e lunghi capelli neri conversava amabilmente con il giovane Gilbert, Rebekah litigava con il cellulare e il loro barista era impegnato a tenere a bada una ragazza resa intraprendente dai cocktails. Un'atmosfera rilassata destinata a spezzarsi, pensò nel momento stesso in cui due figure fecero la loro rumorosa comparsa nel locale. Tutti i vampiri si voltarono a guardarli e nessun umano li notò più di tanto. Matt colpì Jeremy su una spalla e il ragazzo restò di sasso. “Tu ne sapevi niente?”

Sapevo dell'invito a cena, non credevo avesse accettato!”

Non fatevi venire un infarto, va bene così” annunciò Caroline a bassa voce.

Elijah la guardò e Caroline alzò gli occhi dal tovagliolino che stava arricciando in buffe forme. “Non sei d'accordo?”

Una tregua non è mai un male.”

Sono in vena di un brindisi” mormorò la ragazza quando ebbe di nuovo il bicchiere pieno. “All'amicizia” disse battendolo con forza contro quello di Elijah. “O qualunque cosa sia.”

Ancora bourbon, devo affogare i dispiaceri nell'alcool” Damon sospirò e si appoggiò al bancone. “Un altro dei misteri di Mystic Falls. Le donne di questo posto impazziscono, quando cambiano” annunciò svitando la bottiglia e servendosi da solo. “Ci spingeranno all'alcolismo, quei due...”

Se li vedo tubare, giuro che gli vomito addosso!”

Bizzarro. Klaus poteva comportarsi nel peggiore dei modi ma riusciva sempre a stupirli tutti. Erano entrati facendo molto rumore, ridacchianti come ragazzini che l'hanno fatta grossa, alterati dal sangue che dovevano aver versato entrambi con particolare diletto. In quel momento, Elena tirò giù il vestito salito ad un livello di indecenza che predisponeva all'infarto, Klaus le lanciò un'occhiata scandalizzata ed la ragazza scoppiò a ridere e lo colpì sul braccio, alzato a mo di protezione. Era imbarazzata ma gli occhi le brillavano.

Elijah, li stai fissando...”

E mi sento un guardone” mormorò girando sullo sgabello. “L'ho visto solo io?”

L'abbiamo visto tutti” bisbigliò Caroline, preoccupata.

Vorrei crollare senza vita in quest'istante” concluse Damon con un altro sospiro. Fortuna che Stefan aveva lasciato il locale appena avevano fatto la loro comparsa. Non l'avrebbe sopportato. “Chi si unisce a me per dimenticare?”

Devo restare lucida. Se lo vedo allungare le mani, le ritroveranno nel bidone dell'immondizia” annunciò la ragazza con aria tenebrosa. “Sta venendo qui. Trattenetelo mentre la faccio cantare.”

Non impicciarti, strega.”

Ricordi la parte dove siamo amiche e ci diciamo tutto? Se ci va sotto, comincerà a raccontarmi tutto tutto ed io voglio dormire, la notte!”

Damon ammiccò con un sogghigno. “Fatti valere, Barbie.”

Barbie?”

Bionda, occhi verdi, perfetta.”

Oh..” sussurrò Elijah osservandola con occhio critico. “Perfetta.”

Anche io voglio dormire sereno, la notte” lo avvertì staccandosi dal bancone. “Adieu.”

Non poteva dire adieu anche lui?

***

Aveva l'ombretto più sulle sopracciglia che sulle palpebre. Dio, che disastro! Elena si ripulì accuratamente e ripassò il trucco, chiusa nel bagno del locale. Klaus l'aveva portata in discoteca, avevano ballato insieme e aggiunto un extra alla cena. Era stato ben attento a non toccarla... furbo, pensò avvitando il gloss. Come concludere quello strano rendez–vous? Caroline fece capolino nella saletta comune e quando Elena la vide nello specchio, arrossì. “Ehi...”

La cena?”

Ottima...”

Caroline si appoggiò al muro e la squadrò per bene. “Ti sta confondendo col suo atteggiamento da gentleman d'altri tempi e ci stai cascando con tutte le scarpe.”

Nessuno cerca di sedurti imitando alla perfezione Butt-Head di Beavis e Butt-Head...

Caroline sgranò gli occhi e sogghignò. “Stai scherzando?!”

Noi conosciamo Klaus 'sterminerò la tua famiglia e brucerò la tua casa' e poi c'è un altro Klaus che conosce a memoria tutte le canzoni anni 80, è premuroso e attento... ed è il male incarnato, hai ragione” sospirò posando le mani sui fianchi. “Forse era meglio il bosco...”

Dobbiamo credere che tutto d'un tratto, abbia deciso di comportarsi da bravo ragazzo?”

Elena allargò le braccia e si appoggiò al lavabo con espressione sorpresa e incredula.

Sei certa che sia il caso di applicarsi nel bacio della buonanotte?”

La ragazza la guardò di traverso per alcuni secondi, lavò le mani e appallottolò la carta usata, gettandola nel cestino. “Credi che non mi domandi continuamente se è di nuovo una farsa, o se sta facendo sul serio?”

Puoi domandatelo tutta vestita e fuori dal suo letto?” domandò risistemando i capelli con gesti svogliati.

La ragazza avvampò per la seconda volta e la fissò, in tralice. Marciò fuori dal bagno con l'espressione di chi sta andando a morire e la vampira restò a controllare il proprio aspetto nello specchio. “Ti ho vista” mormorò d'un tratto.

Rebekah sbatté la porta della toilette e Caroline la fissò con quieta alterigia. “Hai registrato tutto?”

Quel che fa Klaus non mi riguarda. E' uno stronzo e non merita di essere felice. Spero che Elena lo mandi in bianco, stasera.”

Caroline non commentò ma finse un problema alla spallina del reggiseno.

Non è stato sempre così, una volta ci voleva bene...”

Bastava avere pazienza, pensò sistemando la maglietta.

... prima che Mikeal distruggesse la nostra famiglia!” singhiozzò arrabbiata.

Anche lei chiamava il padre per nome.

Perché lo sto raccontando a te?!”

Chiacchierare con uno sconosciuto allieta lo spirito.

E' proprio da lui dire una cosa del genere...” borbottò con una brutta espressione di infelicità.

Ce n'era un'altra, prima di Katherine.”

Caroline drizzò le orecchie e un brivido le passò lungo la schiena.

Non ha avuto la stessa fortuna.”

L'ha uccisa?”

Era la sua fidanzata” mormorò sganciando la bomba. “Dille di stare attenta.”

***

Ehi, bimba... dove corri?”

Non corro, stavo andando...”

Stavi tornando a casa con me.” Damon l'afferrò per il braccio trattenendola e facendola ballare sui tacchi. “Pensavo che la cena fosse il preludio alla lotta, un momento per definire i termini dello scontro... quando è diventato un appuntamento? Hai riflettuto sul fatto che, appena scoprirà l'esistenza di un'altra dopplergänger umana, Klaus si sbarazzerà di te?”

Elena rabbrividì nel vestito e sebbene l'atmosfera fosse leggermente soffocante, le venne la pelle d'oca. “Tu sì che sai come rovinare una buona serata...” sussurrò liberando il braccio. “Smettetela di cercare di proteggermi, so badare a me stessa.”

Disse colei che si gettò dal ponte al sorgere del sole!”

Ecco lo schiaffo di realtà di cui aveva bisogno. Elena fece una breve panoramica del locale, inquadrò i due fratelli Originali che conversavano animatamente e strinse le labbra preparandosi alla parte più difficile della serata.

***

Quando me ne andrò, Rebekah verrà via con me. Hai la tua occasione per scusarti.”

Mi sono scusato e sono stato insultato!”

Insisti. Sono abituato alle tue sfuriate da bambino viziato, ma Rebekah ha bisogno di sapere che le vuoi bene.”

Era di buonumore, poteva farlo, pensò intravedendo Elena aprirsi un varco fra le persone. Il timido sorriso era svanito del tutto.

Torno a casa, grazie della cena” annunciò tutto d'un fiato. “Ci si vede.”

Era incredibile come pochi, decisivi minuti cambiassero il corso della serata. Klaus annuì, preso in contropiede, Elena fece un breve cenno di saluto anche in direzione del fratello e si confuse nella piccola folla del Mystic Grill.

Feroce nel dare il benservito. Klaus tornò a voltarsi verso il barman, lanciò un'occhiataccia ad Elijah e la condì con una smorfia. “Non sono responsabile del suo cambio d'umore.”

L'intervento di Caroline era stato drastico, pensò. Non aveva perso di vista neppure Damon Salvatore: era stato lui a cancellare il sorriso dal volto della ragazza. “Bel vestito.”

Klaus la fissò, scontroso. “Grazie.”

Mi riferisco ad Elena.”

Non ho fatto caso a ciò che indossava.”

Bravissimo ad analizzare la gestualità altrui e a prevederne le mosse, ma si perdeva nei particolari. Elijah lo guardò, paziente. “Non hai fatto caso...”

La mia mente era presa da cose ben più importanti!” lo interruppe, seccato. Era difficile guadagnarsi la fiducia delle persone. Era ben più semplice ordinare loro cosa fare. “Ti rendi conto di quanto è complicato avere una relazione, al giorno d'oggi?”

Ho una compagna.”

Klaus lo fissò atterrito. “Tu cosa?!”

A Chicago. Umana. Molto carina. New age.”

Non ho idea di cosa tu stia parlando. Quando hai trovato il tempo... l'hai soggiogata?”

Deficiente, pensò scuotendo la testa. “L'ho conosciuta in un Juice Bar e abbiamo cominciato a parlare.”

Non voglio sapere perché sei entrato in un Juice Bar... e neppure cosa diavolo sia” sussurrò attonito. “Torniamo al vestito.”

Corto, aderente, scollato. Non indossi un abito del genere se devi incontrare una persona che non ti piace. Capelli raccolti, gola scoperta, borsa microscopica, stiletti. Non esci con un vampiro senza indossare almeno un foulard, la borsa era troppo piccola per contenerlo e i tacchi le avrebbero impedito di correre” decretò fissando il fratello che era rimasto basito. “Ha parlato di una cena, devo presumere che tu l'abbia invitata ad uscire.”

C'è tutta una faccenda dietro che non ti sto a spiegare” rantolò intrigato dall'analisi di Elijah.

Conoscendoti, le avrai arrecato un danno serio in precedenza.”

Klaus alzò gli occhi al cielo e si addossò al bancone. “Sì.”

Hai il buonsenso di non mentire. Rebekah mi ha informato di tutto” annunciò rimediando un'occhiata veloce. “Ho capito cosa hai in mente, ma questo non spiega perché tu abbia invitato Elena Gilbert ad uscire.”

Klaus sospirò, dondolando una gamba per il nervosismo. “Ho bisogno di lei.”

Non hai davvero bisogno di lei. Ti basta scovare una dopplergänger umana.”

Certo, se ne trovavano tutti i giorni agli angoli delle strade! Klaus sbuffò e si arrampicò sullo sgabello accanto al fratello. “E' più semplice trovare la cura e farla tornare umana.”

La cena serviva a tirarla dalla tua parte?”

Se fosse stato un po' più lesto di cervello – e non romanticamente annebbiato da quel languore che non riusciva a spiegarsi, lì al centro dello stomaco – Klaus avrebbe condito la risposta di sferzante ironia. Si guardò bene dal rispondere e sbuffò una seconda volta.

Ora capisco perché ha accettato di uscire con te.”

E c'era bisogno di dirlo con tutto quel disgusto?

Hai minacciato suo fratello? Le hai prospettato uno scenario disastroso se non acconsentiva a passare qualche ora con te?”

Klaus lo guardò, allibito.

Fin dove sono arrivate le tue richieste? Non era Caroline, la tua ossessione?” insistette, implacabile.

Calma, non l'ho neppure sfiorata!” esclamò, stordito dalle accuse. “Ha lanciato quell'assurda sfida in un momento di panico...”

Oh, il bosco...” sussurrò Elijah guardando altrove ma sorridendo dentro di se.

Sappiamo entrambi che non sarebbe sopravvissuta!”

Non raccontare stronzate, le avresti solo messo una gran paura addosso.”

Se la cura funziona, sarai il primo a venire a reclamare la tua parte!”

In conclusione, Elena Gilbert ha accettato di uscire con te per paura” mormorò facendolo tacere. “Non si spiega il vestito.”

Conosci le donne, ogni occasione è buona per sfoggiare quel che hanno nell'armadio” sussurrò con poca voce. “Non l'ho costretta, ho spedito un invito.”

Hai anche cucinato?”

Era troppo tardi per servirsi del catering. Non era un appuntamento e non c'era nulla di romantico! Sono stato trascinato in questa storia da lei! Le avevo detto che era una cattiva idea appoggiarsi a me, le avevo detto di non fidarsi, l'ho torturata psicologicamente e ho quasi ucciso suo fratello. Ignorando la sua sfida, in realtà, le ho fatto un favore!”

L'hai umiliata e ti sorprendi se ti da il benservito, appena si ritrova in un ambiente famigliare circondata dagli amici?”

Forse l'ho portata qui apposta!”

Forse hai abbassato la guardia.”

Elijah sorrise sinistramente e Klaus lo insultò dentro di se.

Hai il timbro di un locale sulla mano. Dopo la cena l'hai portata in un locale, una discoteca a quanto posso capire dalla polvere bianca che hai addosso. Avete bevuto e Elena ha cominciato a divertirsi. Questo spiega il sorriso che aveva appena siete entrati.”

E bravo Elijah. Notava proprio tutto. “Sono bastati cinque minuti per farla tornare in se.”

Di cosa ha paura, la gente?”

Del dolore.”

Delle chiacchiere” annunciò strappando un'occhiata sorpresa al vampiro. “Caroline l'ha raggiunta in bagno, appena vi siete separati, e Damon l'ha intercettata mentre veniva qui.”

Li ho visti, non sono cieco. Non mi aspettavo niente di meno, da loro.”

Ah... certo” sussurrò con un sorrisetto. “Non sapevi come liberarti di lei.”

Klaus lo fissò senza dire una parola e tornò a guardare davanti a se. “Esatto.”

La negazione portava da un sacco di parti e tutte sbagliate. “Avrà bisogno di una mano a slacciare quel vestito” dichiarò con un altro sorriso.

Klaus gli bruciò la nuca con uno sguardo e sbuffò, allontanandosi a grandi passi. Elijah sogghignò rispondendo ad una chiamata in arrivo. Carina, ma un po' troppo insistente.

***

Non succedeva mai nulla, a Mystic Falls. Poteva restare ore di fronte al suo smooth a girare la cannuccia nella poltiglia al sapore di banana, e nessuno si sarebbe preso la briga di infastidirla. Elena sciolse la crocchia morbida e lasciò spiovere i capelli sulle spalle, infilando le forcine in uno scomparso della borsetta.

Signorina, dobbiamo chiudere.”

Elena sorrise alla cameriera e abbandonò il tavolo, portandosi via lo smooth intonso. Uscì sulla strada semi deserta e sospirò. Doveva tornare a casa per forza?

Arguisco che la cena non è stata sufficiente.”

Elena trattenne il respiro, passando le dita sulla condensa del bicchiere. “Un modo per perdere tempo” annunciò alzando le spalle. “Mi hai seguito?”

Ti ho trovato.” Klaus si fermò a pochi passi da lei e allungò la mano. “Posso accompagnarti a casa o ovunque tu voglia andare?”

Elena lo guardò, tenendo ben strette le dita attorno al cartone. “Ti sbarazzerai di me appena troverai l'ennesima dopplergänger?”

Perché portarsi avanti con gli scenari se mancavano gli elementi di base? Klaus riportò il braccio lungo il fianco con una smorfia ironica. “Bel vestito.”

Uhm... grazie...” mormorò titubante.

Sei scappata. Chi devo ringraziare per questo? Caroline... o Damon?”

Non coinvolgerli, sono andata via di mia spontanea volontà. Mi hai chiesto di sparire dalla tua vita, lo sto facendo.”

So che è chiedere molto, ma non aver paura di me” mormorò infilando le mani in tasca. “Non stasera.”

Non ho paura, è solo...” Elena sospirò, torturando la cannuccia del frullato. “Jenna... Stefan... Jeremy... e tutti gli altri...”

Ora era ben chiaro anche a lei, il concetto che cercava di inculcarle da settimane. “Voltati, per favore.”

Elena lo guardò e lentamente si voltò. Drizzò la schiena con un gemito quando la zip scese di qualche centimetro.

Così è più semplice” mormorò con un'ultima occhiata veloce alla sua nuca. “Resta viva, Elena.”


  
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