Capitolo 11: LA MIA VITA APESA A UN FILO.
Era primavera io adoro questa stagione il profumo dei fiori, la natura che si risveglia dopo freddo inverno, gli animali che mettono il loro musetto fuori dalla tana, mi è sempre piaciuta.
I One Direction avevano cominciato una serie di interviste sui programmi televisivi inglesi e io e Laura eravamo andate a fare un giro con la macchina perché era da un po’ che non ci andavo, partimmo per questo mini viaggetto nonostante Niall non era molto d’accordo.
Niall: non andarci dai sei incita.
Io: appunto sono solo incinta non sono mica malata di chissà che roba e poi so guidare sai?
Niall: si va beh dai ma io ho paura
Io: paura di cosa? Ah ho capito non ti fidi delle donne al volente è così?
Niall: ma no.
Io: e allora?
Niall: e allora niente però stai attenta mi raccomando
Io: tranquillo.- Lo baciai e scappai mano nella mano con Laura.
Erano le 5 del pomeriggio e stavamo tornando a casa quando improvvisamente un ubriaco finì sulla mia corsia facendo un urto violentissimo e capotando l’auto.
[Niall]
Harry: oh finita anche questa.
Liam: già non vedo l’ora di arrivare a casa.
Louis: vi va di vedere un film questa sera come i vecchi tempi lo scelgo io ovviamente
Io: no no assolutamente no tu hai gusti veramente…- mi interruppe Zayn
Zayn: lo scelgo io allora perché Lou vuole solo film horror per far spaventare il nostro piccolo Harry.
Harry: non sono piccolo dato che ho dei figli e poi scusa non è colpa mia se non mi piacciono ognuno avrà i suoi gusti.
Mi squillò il cellulare:
io: pronto
X: parlo con Niall Horan?
Io: si sono io perchè?
X: sua moglie e sua figlia hanno avuto un incidente sulla seconda strada a sud di Londra.
Io: no non può essere dove sono adesso?
X: le abbiamo portate all’ospedale di san James.
Attaccai e mi precipitai tra le braccia di Zayn che mi abbraccio stranito.
Zayn: ehy Niall che ti prende?
Io: mi ha telefonato…- non riuscivo a parlare perché le lacrime avevano preso il sopravento, intanto tutti i ragazzi erano in camerino seduti e impazienti di sapere perché mi ero messo ha piangere così da un momento all’altro.
Louis: allora chi ti ha telefonato si può sapere?
Io: la polizia.- Sempre con le lacrime agli occhi
Harry: la polizia e perché cosa è successo?
Io: Chiara e Laura hanno fatto… un… un… incidente
Liam: oh mio dio e come stanno?
Io: non lo so male credo sono al San James.- Le facce dei ragazzi si preoccuparono molto e così siccome non eravamo in grado di guidare dopo quello che era successo chiamammo Paul che lui conosceva poco Chiara e Laura e ci portò all’ospedale. Io non riuscivo a parlare, non riuscivo neanche a camminare mi sorreggeva Louis e parlo Harry.
Harry: mi scusi sono state ricoverate qui una madre con una figlia?
X: nome?
Harry: la madre Chiara e la figlia Laura.
X: ehm... si Laura e in sala operatoria ha avuto un trauma cranico e invece la madre è molto più grave e si trova anche lei in sala operatoria ma lei ha subito molti più danni della figlia.
Io: no no e del bambino sa niente era incinta.
X: no mi dispiace chiedete ha un dottore.
Liam: dai su siamo tutti preoccupati.
Ci sedemmo fuori dalle due sale operatorie che erano vicine in attesa io mi appoggiai a Harry che vedi piangere anche lui eravamo tutti distrutti.
Io: no ragazzi vi prego non piangete perché mi fate stare ancora più male.
Zayn: si ma vedi e che noi ti vogliamo bene e ne vogliamo anche Chiara e Laura…
Io: si lo so grazie ragazzi!
Harry: figurati.
Louis: ragazzi non credete sia meglio avvisare le nostre mogli?
Liam: beh non lo so non vorrei farle preoccupare e poi i bambini dove li lasciamo?
Uscì il dottore dalla sala operatoria dove c’era Laura… ci alzammo in piedi di scatto per avere notizie.
Io: allora dottore?
Dott: beh bisogna dire che il trauma cranico era abbastanza drammatico ma siamo riusciti a salvarla, ha inoltre ha una gamba rotta e un taglio sul braccio destro ma niente di preoccupante.
Io: ah. E sa niente di mia moglie?
Dott: no mi dispiace si occupa il mio collega ma lei era molto più grave.
Io: e il bambino?
Dott: non lo so chieda al mio collega quando esce.
Harry: possiamo vedere Laura?
Dott: si tra una mezzoretta la porteremo in camera. Il medico se ne andò e io mi sedetti sulla sedi mettendomi le mani nei capelli.
Io: e tutta colpa mia si solo mia…
Louis: ma no che dici come può essere colpa tua dai.
Io: si perché le ho detto che poteva andare a fare un giro con la macchina ma io me lo sentivo che non dovevo permetterlo.
Liam: ma dai come potevi saperlo e poi Chiara sa guidare gli sono venuti addosso.
Io: già se prendo quel bastardo lo strozzo con le mie mani.
Harry: Niall calmati ok.
Affondai sulla sua spalla e mi misi a piangere a dirotto ero distrutto stava andando tutto bene non poteva succedere questo.
Il medico ci diede il permesso di vedere Laura, mi precipitai di corsa in camera e lei appena mi vide mi sorrise, ma devo dire che non era uno dei migliori perché era preoccupata lo si leggeva in faccia.
Io: oh Lauretta che è successo.- abbracciandola.
Laura: un tipo un po’ bevuto ci è venuto addosso e mamma non ha potuto evitarla. Come sta lei?
Io: non lo so è ancora in sala operatoria ma credo non tanto bene i danni maggiori gli ha subiti lei.
Laura: nooo- disse piangendo- il mio fratellino come sta la mia super mum no nono papà-. Mi abbracciò fortissimo.
Io: dai su stai tranquilla questo è il miglior ospedale di Londra vedrai che li salveranno entrambi.
Laura: lo spero papà .
Harry: si tranquilla.
Zayn: senti Niall io adesso vado a casa ad avvisare le ragazze.
Io: ok
Zayn: fammi sapere quando Chiara si sveglia eh.
Io: si certo.
Il dottore entrò: scusate ma adesso è meglio che Laura si riposi andate ad aspettare fuori che tra un po’ uscirà il mio collega.
Ci precipitammo in sala d’attesa e dopo qualche minuto uscì il medico.
Io: allora dottore mi dica come è andata.- La sua faccia non sembra sprizzare felicità.
Dott: mi dispiace ma sua moglie e entrata in coma ci resterà almeno per qualche giorno ma sta abbastanza bene per il resto.
Io: e… il bambino?
Dott: mi dispiace ma quello non siamo proprio riusciti a salvarlo era in condizioni gravissime ed era già morto prima di arrivare qui.
Io: capisco…
Liam: e adesso chi glielo dice a Laura?
Io: già non la prenderà affatto bene.
Louis: e tu come ti senti?
Io: non lo so prima voglio vedere Chiara poi capirò.
Entrai solo io nella camera e lei era lì ferma immobile che non si muoveva con la mascherina dell’ossigeno e un casino di fili attaccati sul petto, mi faceva male vederla così un male pazzesco mi sentivo responsabile in qualche modo. Pensai a nostro figlio che non c’era più, per colpa di un incosciente che si mette alla guida quando è ubriaco fradicio, “come faccio senza di te” continuavo a ripetermi “non vivo tu sei la mia vita, sei il mio amore”. Gli presi la mano e lei non so come me la strinse, ma sapevo che erano i riflessi del coma.
Passarono i giorni, dormivo un po’ nella camera di Laura e un po’ in quella di Chiara. La mia figliola la presa abbastanza bene anche se per lei era molto importante avere quel fratellino ma mi disse: VA BEH DAI PAPA’ IL DESTINO A VOLUTO COSì LA MAMMA E’ SALVA QUESTO MI IMPORTA PIU’ DI TUTTO.
Erano passati 10 giorni dall’incidente quando nel tardo pomeriggio Chiara finalmente aprì gli occhi…