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Autore: Belial The MadHatter    26/06/2007    4 recensioni
Solo la morte fa capire quanto sia importante una persona...
Genere: Drammatico, Introspettivo, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Without you

Capitolo 03:

L'accusa


Nonostante fosse piena estate, tutto sembrava aver perso la propria vivacità.

Il gruppo procedeva in assoluto silenzio, ciascuno perso nei propri pensieri. Ogni tentativo di conversazione si era spento miseramente qualche chilometro prima.

Lina Inverse era morta, tra le braccia dell'uomo che più al mondo l'aveva amata. Circondata dai suoi più cari amici. Per colpa di una ferita superficiale divenuta mortale... una ferita che lei all'inizio si era rifiutata di curare.

Aveva sempre creduto che gli incantesimi di guarigione fossero infallibili, che con essi avrebbe salvato chiunque... Aveva scoperto il proprio limite nel modo peggiore: perdendo una cara amica.

Anche se la ferita era strana, anche se gli incantesimi di Lina e d'Amelia avevano fallito, non riusciva a non pensare che, se avesse dato la precedenza a lei, sarebbe riuscita a guarirla. Si sentiva impotente e colpevole come quando la città di Sailarg era stata distrutta... aveva avuto la possibilità di avvertire suo padre, ma non lo aveva fatto e, in un solo momento, aveva perso i suoi parenti, i suoi amici,... tutti!

Lina era morta perché lei non si era dimostrata abbastanza abile.

Gourry, dopo un disperato grido di dolore, si era trincerato nel silenzio e non aveva mai abbandonato il cristallo di ghiaccio contente il corpo di Lina. Aveva ignorato il cibo che gli aveva portato, non le aveva mai rivolto la parola... nemmeno uno sguardo. L'espressione vacua sul suo viso, costantemente rivolto verso Lina, non lasciava trapelare nulla del suo tumulto interiore.

Amelia aveva pianto tra le braccia di Zelgadiss, mentre la chimera le accarezzava i capelli in silenzio, con mestizia...

Persino Xelloss aveva sostituito il proprio eterno sorriso con un'espressione impassibile. Soffriva anche lui? Oppure rimaneva vicino a loro per nutrirsi del loro dolore?

Dopo quegli ultimi concitati momenti, i mercanti avevano mormorato qualche parola di condoglianza e avevano donato loro un carro coperto per raggiungere Zephilia. In un certo qual modo le era parso un gesto giusto e nel contempo gentile. Ma chissà a quanti avrebbero raccontato l'accaduto.

La voce del decesso di Lina aveva già raggiunto la sua città natale? Come avrebbero potuto spiegare come era morta? Era colpevole e spettava a lei dare la notizia ai genitori.

E poi cosa? Non voleva tornare a Neo-Sailarg... Voleva fare qualcosa per Lina, la sua amica... e rivale in amore. Voleva divenire più forte per riuscire a salvare tutti...

Salvare tutti...

Con la mente tornò ad una notte estiva di due anni prima.

Si erano fermati per la notte in una locanda ed aveva chiesto una camera singola perché gli altri non si accorgessero degli incubi che la tormentavano. Sognava di Copy-Rezo che distruggeva Sailarg, senza che lei facesse nulla per impedirlo... di suo padre che moriva senza conoscerne il motivo...

Come sempre, si era svegliata piangendo.

Diversamente dal solito, era uscita dalla locanda e si era diretta verso la piazza per sedersi alla fine su una panca, vicino un abbeveratoio.

Non aveva fatto altro che rimanere là, a guardare il cielo, cercando di dimenticare il dolore o, semplicemente, di morire perché sparisse per sempre. Poi era arrivato anche qualcun altro: Lina Inverse che l'aveva osservata con uno sguardo che aveva giudicato di superiorità.

Essere scoperta l'aveva umiliata e fatta sentire colpevole. Ma che diritto aveva di giudicarla?

- Allora, Lina... Cosa ci fai qui? -

Si era seduta al suo fianco e avevano parlato. Ma era più corretto dire che solo lei aveva parlato raccontando come si sentiva, i suoi sogni,... tutto. Come le lacrime che avevano iniziato a scorrere sulle sue guance, le parole erano fluite dalla sua bocca e le era stato impossibile fermarsi.

L'altra maga si era limitata ad ascoltare.

I ricordi di quei momenti erano confusi, ma qualche frase di Lina era rimasta incisa nella sua memoria...

"Non è solo questo: ti senti in colpa." aveva dichiarato quando le aveva parlato del dolore per la perdita di suo padre, senza però parlare di quella sofferenza ancora maggiore che era il saperlo morto quando aveva avuto la possibilità di salvarlo...

Quel "Non trattenere le lacrime.", prima di tornare, così simile ad una promessa d'essere là a sostenerla in quel momento in cui era debole... Lasciandola piangere appoggiata ad una spalla senza dire altro, limitandosi ad offrirle il proprio fazzoletto quando si era accorta che il suo era inutilizzabile.

- Non puoi salvare tutti, - aveva mormorato Lina, forse più a se stessa che a lei, mentre salivano le scale della locanda. Eppure sentirlo dire era stato come sentirsi togliere un peso dal cuore.

Quelle tre frasi l'avevano aiutata a lenire il dolore... e a chiedersi come doveva sentirsi l'altra maga, sapendo di essere stata la causa di tutto, a come potesse sopportare il peso delle proprie azioni...

Gli stessi pensieri sarebbero tornati alla notizia del rapimento di Gourry da parte dell'HellMaster...

Come poteva essere così forte e sicura? Poche volte aveva mostrato segni di cedimento... ma senza un crollo... Era perché al suo fianco aveva Gourry? Era lui a sostenerla? A renderla invincibile?

Il loro rapporto, basato su una fiducia reciproca tale da non richiedere la comunicazione a parole, era stupendo. Ma le aveva tolto ogni possibilità che Gourry ricambiasse i suoi sentimenti: non c'era spazio per lei.

Si vergognava ad ammetterlo, ma c'era stato un periodo in cui aveva immaginato un mondo senza Lina Inverse. Un mondo in cui Sailarg non era mai stata distrutta... in cui suo padre aveva allontanato Copy-Rezo dalla città... in cui i DarkLords non li coinvolgevano nei loro progetti di distruzione... in cui il GigaSlave non era mai stato creato... in cui Gourry la amava e non erano costretti a viaggiare senza una meta precisa. Un mondo che aveva giudicato perfetto.

Tre giorni prima, le era stata rivelata la dolorosa verità: un mondo senza Lina Inverse non era ciò che voleva veramente. Poteva sembrare arrogante, violenta e testarda, ma era una delle poche vere amiche che avesse avuto.

Ed era morta per colpa sua. Avrebbe voluto trovarsi al suo posto nella bara di ghiaccio.

- Consegnateci il carro e tutto il denaro che possedete e avrete salva la vita! - urlò qualcuno.

Persi nei propri pensieri, non avevano prestato attenzione ed una decina di banditi li avevano circondati.

Li guardò stupita, incapace di decidere cosa fare. Sapeva che Lina avrebbe reagito scagliando FireBall e altri incantesimi a destra e a manca... ma non aveva la il coraggio di farlo. Tutti avrebbero ricordato l'altra maga... e avrebbero creduto che stava cercando di prenderne il posto! Era un pensiero insopportabile! Ma non era in grado di combattere con la spada... e Gourry non sarebbe intervenuto... forse non si era nemmeno accorto del problema.

- In fretta! Altrimenti ve ne pentirete! La nostra clemenza ha un limite! - urlò ancora il capo dei banditi.

Zelgadiss scese dal carro e sguainò la spada, mentre Amelia, senza alcun discorso sulla Giustizia, castò un FireBall. Sconfissero tutti coloro che si trovarono di fronte praticamente in silenzio.

Rimase ad osservarli, senza agire. Il suo intervento avrebbe rotto la sintonia tra quei due, ne era sicura... Avrebbe voluto poter godere di quell'assoluta fiducia nell'altro... Voleva che Gourry avesse fiducia in lei... che si confidasse con lei... che sfogasse il suo dolore con lei come Amelia aveva fatto con Zelgadiss... che almeno la considerasse...

Infine i furfanti fuggirono nel folto della foresta.

Stavano per proseguire, quando sentirono un urlo provenire dal retro del carro. Accorrendo, videro un bandito a terra che tremava e balbettava... Probabilmente aveva approfittato della confusione per intrufolarsi e rubare qualcosa.

Se aveva fatto del male a Gourry...

Prese a castare un DragonSlave, ma si fermò quando Xelloss, comparso all'improvviso, le mise una mano sul braccio.

- È morta! - gridò il bandito, indicando il carro.

- Lina Inverse è morta! - continuò ad urlare, fuggendo nella foresta.



Quella sera si accamparono nella foresta. Il pasto si mantenne nello stile della giornata: silenzioso e triste.

Cercò di sedersi il più vicino possibile al fuoco perché si sentiva circondata dal gelo. Avrebbe voluto che qualcuno piangesse o gridasse... qualunque cosa, ma che li trascinasse al di fuori di quella situazione irreale... Perfino che Lina Inverse si alzasse e li sgridasse perché non sopportava quei musi lunghi...

Fu Zelgadiss a smuoverli: si piazzò di fronte Xelloss e lo squadrò minaccioso. Infine dichiarò ad alta voce:

- Sei stato tu ad ucciderla. -

Lo fissarono tutti sorpresi, persino il mazoku. Quest'ultimo forse perché non vi era dubbio nel tono della voce della chimera. Come poteva esserne così sicuro?

- Perché avrei dovuto farlo? - chiese il Priest, interessato.

- Ci ho pensato molto, ma devo ammettere che non ne ho idea. Forse non ti era più necessaria... oppure era divenuta un passatempo noioso... Ma l'hai uccisa. -

Sembravano pronti allo scontro.

Xelloss li aveva sempre sfruttati, ma erano stati sui compagni di viaggio... Avrebbe potuto eliminarli come ci si libera dei vecchi giocattoli?

Forse Zelgadiss aveva ragione: i mazoku erano infidi e pericolosi. Non aveva mai approvato che Lina permettesse che una di quelle creature viaggiasse con loro.

- Zelgadiss... -

Amelia sembrava sul punto di dire qualcosa, forse in difesa del Priest, ma rinunciò.

- Sentiamo, come avrei fatto? -

Xelloss pose la domanda con leggerezza, come avrebbe chiesto un bicchiere d'acqua ad una locandiera.

Che comportamento odioso: l'argomento era serio! Ma era una domanda che si era posta anche lei. La morte di Lina era stata diversa da tutte quelle che aveva già visto... e da ciò che si sarebbe aspettata da un demone. Immaginava ad un combattimento ricco di colpi scorretti, di sangue, di magia, di dolore e parole taglienti. Ma uccidere per dissanguamento...

- Tramite una maledizione che impedisse alle sue ferite di rimarginarsi. Sulla spalla sinistra di Lina è stata impressa con il sangue la stella a cinque punte. Prima o poi sarebbe rimasta ferita e sarebbe morta, lentamente... Gli incantesimi di guarigione hanno solo accelerato il processo! -

Una maledizione?! Era una pratica di magia nera orribile, subdola e sleale.

- Potrebbe non essere stato lui. Lina aveva molti nemici... soprattutto tra i mazoku... - suggerì Amelia.

- Quale altro demone avrebbe potuto avvicinarsi tanto a Lina Inverse senza scatenare una battaglia?! -

"Nessuno" rispose mentalmente ed era innegabile.

- Ma come può essere così sicuro che sia stato un mazoku, Zelgadiss? - lo interrogò ancora la principessa, come nel disperato rifiuto che un loro compagno di avventure fosse colpevole di un atto del genere.

- Tu, Sylphiel e Lina non siete riuscite a spezzare la maledizione. Siete tra le maghe più potenti... Solo se lanciata da un mazoku d'alto rango, avrebbe potuto resistervi. -

Anche Amelia sapeva che era vero.

Il Trickest Priest era potente, più potente dei suoi incantesimi di guarigione... Se lui era l'assassino, allora non era colpa sua se Lina era morta. Avrebbe potuto smettere di tormentarsi... Avrebbe potuto smettere di pensare ai se, ai ma e ai forse...

Non era colpa sua!

Era inutile ormai nutrire dubbi: Xelloss, quel mostro... aveva ucciso Lina.

Gourry aveva ascoltato tutto ed era sceso dal carro. Li osservava, attento.

- Immagino che a questo punto sia inutile affermare che non l'ho uccisa io, vero? - chiese il mazoku.

- Ma non sei stato tu ad uccidere Lina... È stata la perdita di sangue dovuta alla ferita causata dalla spada di un berserker e aggravata dalla maledizione che tu le hai lanciato. No, non sei stato materialmente tu ad ucciderla, - affermò in tono pungente la chimera, con rabbia.

Era un ragionamento nello stile dei mazoku, un esempio della loro distorsione della verità!

- Bel ragionamento... E mi sembra logico incolpare il demone del gruppo... -

L'unica risposta che ricevette fu un Ra-Tilt, che evitò teletrasportandosi a pochi passi.

Gourry gli era già alle spalle con la BlastSword sguainata. Xelloss parò l'affondo con il bastone.

Lei iniziò a castare la formula del DragonSlave per colpirlo con l'incantesimo preferito di Lina.

Il mazoku si teletrasportò ancora, a tre metri da terra, e disse:

- Se hai una risposta ad ogni domanda, Zelgadiss, rispondi: perché uccidere lei e risparmiare voi? - e aprì gli occhi volgendo loro il proprio sguardo felino in segno di sfida...

- E come potete sperare di sconfiggermi senza di lei? -

Scomparve, lasciandoli a rimuginare sulle sue parole.

Gourry rinfoderò la spada e si avvicinò al carro.

- Cosa hai intenzione di fare? - gli chiese Zelgadiss.

Gourry si girò, tranquillo. Sul suo volto un'espressione decisa.

- Andrò a Zephilia e poi a caccia di mazoku. -

  
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