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Autore: _aphrodite    09/12/2012    3 recensioni
«Cassie?» lo guardai mentre si stava avvicinando a me, i due mesi erano passati, la nostra storia era stata solo un avventura, eppure dentro di me avevo una sensazione di vuoto, il sapere che non sarebbe più stato mio, mi lasciava l'amaro in bocca «Si?» portò le sue mani sul mio viso e mi lasciò un leggero bacio a stampo sulle labbra «Buon Viaggio piccola» sorrisi, nascondendo lo sguardo dai suoi occhi, se fossi rimasta ancora a lungo a contatto con lui, sarei scoppiata a piangere.
Quando prendevo un accordo lo mantenevo, come le promesse.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sentivo qualcosa di umido che mi respirava vicino al viso, aprii gli occhi, non che avessi dormito poi così tanto quella notte; davanti a me si presentarono gli occhi dolci di Elvis, che mi guardavano sorridenti, gli accarezzai il muso, per drizzarmi a sedere sul letto.
Mi portai le mani al viso sfregandolo, stropicciai gli occhi, Elvis con il muso mi diede un leggero colpo al gomito «Ho capito Elvis, ora mi alzo» scesi dal letto, per poi dirigermi verso la cucina seguito dal mio cane che tutto scodinzolante e felice, non vedeva l’ora di mangiare la sua colazione. Gli preparai la ciotola per poi far partire la macchinetta del caffè, appoggiai per terra la ciotola, gli lasciai due carezze sulla testa, defilandomi alla fine dentro al bagno.
Una doccia calda era quello che mi serviva quella mattina, calda d’estate non era proprio il massimo, ma in quel momento volevo soltanto schiarirmi le idee e rilassarmi perché quella notte non avevo chiuso occhio. Cassie non l’avevo più sentita da giovedì scorso, ancora mi risonava nelle orecchie la sua risata e nella mia mente immaginavo il suo viso ridere, mentre si portava una mano alle labbra. Scossi la testa per poi infilarmi sotto l’acqua e lasciare che scorresse lungo il mio corpo.
Avevo sentito Joe la sera prima, diceva che andava tutto alla grande, che era solamente molto stanco e che l’unica cosa che l’aveva rasserenato e rallegrato era stato scambiarsi qualche messaggio con Cassie e lì, la mia gelosia si era fatta sentire, rispondendo male a mio fratello, che conoscendomi aveva abilmente cambiato argomento.
Lei lo aveva cercato, lei era presa da lui e si capiva da qualunque angolazione uno guardasse quella situazione, con lui era qualcosa che non si riusciva a spiegare, aveva quel lato così dolce e premuroso che invidiavo a Joe, nessuna fan l’avevo notata fare così, erano sempre a ripetermi le stesse cose ed a molte non ci credevo.
Amavo scherzare con loro, ma alle volte il mio affetto verso di loro erano delle semplici parole scritte o dette semplicemente per non farle dubitare, per fargli capire solamente che sapevo che c’erano. E invidiavo che Joe avesse trovato qualcuno in mezzo a loro che si prendesse realmente cura di lui, che si preoccupasse di come appariva, che gli dimostrava il suo affetto con sincerità senza aver alcun timore, senza dover scrivere solo “I Love You”, lei lo dimostrava con quello che diceva e faceva e di questo capivo che aveva spiazzato Joe e allo stesso tempo lo aveva incuriosito, a tal punto da capire che lei era importante o fondamentale.
Avrei voluto che qualcuno si preoccupasse allo stesso modo per me e volevo che quel qualcuno fosse lei, lei con quel sorriso dolce, con quella vivacità, con quella leggera pazzia, con il suo essere così semplice e allo stesso tempo fantastica. Sentii la suoneria del mio telefono, mi riscossi dai miei pensieri, mi sciacquai velocemente, per poi uscire, avvolgermi nell’accappatoio e correre in camera a piedi scalzi. Lessi il nome, il cuore prese a battere all’impazzata, mentre un sorriso ebete mi compariva sicuro sul viso «Hey!» risposi con voce allegra, sorridendo ancora, mentre tornavo al bagno e prendevo un asciugamano per asciugarmi la testa «Dimmi che stai arrivando in qua ed è per questo che ci hai messo tanto a rispondere» risi appena, sentendo il suo tono sarcastico e mezzo drammatico «Cosa è successo?» avvicinandomi alla cucina dove Elvis ora se ne stava sdraiato tranquillo «Dani e ho detto tutto» scoppiai a ridere, lasciai l’asciugamano sul ripiano della cucina per poi prendere in mano una tazza e versarci il caffè «E’ così grave la situazione?» sorseggiando un po’ di quella bevanda liquida e marrone «Oh si! Non sai come mi sta facendo impazzire, soltanto per la grigliata che ci sarà oggi…stai arrivando vero? E’ così, dimmi che è così» risi, conoscevo com’era Danielle, capivo che voleva con una certa precisione in certe cose, ci teneva a far vedere quanto impegno ci metteva per rendere a tutti il più agevolato possibile «Mi dispiace Cassie, sono ancora in casa ed ero sotto la doccia» la sentii sbuffare, continuai a ridere «Non ti ci mettere pure tu, anche Kev e Joe se la ridevano, voi non potete capire e inoltre c’è anche tua madre qui» quando avevo sentito inizio frase mi era passata l’allegria, ma finendola di ascoltare, ripresi a ridere ancora più forte «Quelle due messe assieme sono un pericolo, non ne esce sano nessuno, ora capisco per Kev, Mikey si siano defilati subito, ridendo tra le altre» sorseggiai dell’altro caffè ridendo, per poi lasciare la tazza sul piano e dirigermi verso la camera da letto «Prometto che non ci metterò una vita e che ti raggiungerò in fretta» aprendo l’armadio e appoggiando il cellullare sulla spalla, mentre con le mani trafficavo alla ricerca di qualcosa da mettermi «Ho tempo ancora cinque minuti prima che tua madre inizi a cercarmi, c’è l’adoro eh, però mi fa venire in mente tanto la mia quando dobbiamo avere ospiti e figurati che in quei momenti io me ne esco di casa» me lo disse con quel tono melodrammatico «Sei la mia unica salvezza Nicky» dicendolo in tono serio, con quel leggero abbassamento di chi oramai crollava «Dieci minuti che mi vesto e parto con Elvis, intanto nasconditi» capii che sorrise, per poi salutarmi velocemente e mettere giù.
Scelsi le prime cose dell’armadio, non avevo assolutamente voglia di starci ore, c’era da dire che non ci stavo a priori, l’unico che era messo così, era Joe, per quanto avesse sempre e solamente magliette, jeans e felpe. Finito di vestire, presi chiavi di casa, macchina, guinzaglio, cellullare e poi uscii seguito da Elvis.
Quei tre quarti d’ora furono i più lunghi della mia vita, arrivato a casa di Kev e Danielle, parcheggiai la macchina, scesi insieme ad Elvis, che lasciai libero di correre dove voleva, dopo di che mi avviai all’ingresso e suonai.
«Si, esatto proprio lì» davanti a me c’era la figura di mia madre, quando mi vede sorrise, quel sorriso raggiante, quel sorriso che su ogni volto di madre compariva nel vedere il proprio figlio «Oh tesoro!» abbracciandomi stretto tra le sue braccia, ricambiai l’abbraccio, ridendo appena «Non è passato così tanto tempo mamma» lei si staccò, dandomi una leggera pacca sul braccio «E’ sempre bello vedervi, peccato che non ci sia anche Joe» lasciandomi la possibilità di entrare «Il quale non si sarebbe offerto volontario per aiutarti» le si illuminarono gli occhi, conoscevo benissimo quella scintilla, quella di quando le madri si sentono pensate, considerate, importanti «Quindi, cosa devo fare?» «Aiuta Cassie! Quella ragazza è davvero fantastica sai? L’adoro, è così solare, così spigliata, così luminosa» era nello stesso modo che la vedevo io, o almeno in parte a come la vedevo «Dove la trovo?» intanto ci avviammo alla cucina, dove trovai il resto delle donne di famiglia, le salutai tutte «Dani, dove è Cassie?» le chiese subito mia madre «Oh, nel ripostiglio, penso che stia ancora cercando quello che le hai chiesto» lasciai un bacio sulla guancia a mia madre, per poi dirigermi fuori in giardino, raggiungendo il garage da un'altra entrata, dove subito dopo a fianco c’era il ripostiglio.
Arrivato, notai la sua figura, aveva indosso una camicetta semplice bianca a maniche corte, i capelli erano legati in una treccia che lasciava cadere sulla spalla sinistra. Gli short di jeans chiari, che lasciavano alla vista le sue gambe lunghe e infine un paio di All Stars Blu.
Era una visione angelica ai miei occhi, oltre che in quella posizione, su per quella scala, mentre rovistava nella scansia, era una di una sensualità che non riuscivo a spiegare, mi schiarii appena la gola «Hai bisogno di una mano?» dovevo averla spaventata, perché fece un lieve salto su stessa, perdendo poi l’equilibrio e fu tutto un attimo.
I miei riflessi pronti, la presero al volo, avevo il cuore al mille sia per lo spavento che per il contatto con il suo corpo, per il contatto della sua pelle con la mia «L’ho trovato! Sicuramente tua madre non mi romperà con questa storia» scoppiai a ridere di cuore, appoggiandola a terra, invece di pensare che poteva rimetterci le penne, pensava a quanto mia madre potesse essere una vera rompi coglioni «Tra poco rischiava la pelle e questa pensa a mia madre» lei fece un leggero broncio «Tu mi hai spaventato!» «Quindi sarebbe colpa mia?» lei annuii, mi avvicinai lentamente, in quell’istante avrei voluto tanto darle un bacio su quelle sue labbra morbide, era una voglia che non sapevo quanto allungo potevo frenare «Allora mi dispiace, per questa volta non sono stato tanto cavaliere e principesco» sussurrando appena, per poi spostarle una ciocca di capelli dal viso, lei sorrise, con quel sorriso dolce, per poi avvicinarsi alla mia guancia e mordermela, scappando poi via ridendo «Questa me la paghi Cassie!» seguendola fuori dal ripostiglio. Corremmo, lei rideva, questo mi piaceva, sentirla ridere, ridere e ridere, entrammo in cucina e la presi per i fianchi, sollevandola «Presa» «Dai Nicky, lasciami andare» continuando a ridere, le presi l’oggetto di cui aveva bisogno mia madre e lo porsi a quest’ultima «Ah no, mi hai morso, dopo che ti ho salvato, ora paghi pegno» iniziando a con una mano a solleticarle un fianco, lei rideva e si dimenava, sicuramente se non la tenevo per le gambe con l’altra mano, a quest’ora eravamo entrambi per terra «Ti prego basta, non ce la faccio più» presi a ridere pure io, continuando quella leggera tortura, fin quando non sentii mordermi un orecchio, lasciai la presa, permettendole di scendere e guardarmi soddisfatta «Hai un brutto vizio sai?» sul mio viso comparve un ghigno sadico «Ah si? E quale?» «Mordere la gente, ma a tutto c’è rimedio» lei corse dietro Danielle, la quale si spostò subito dopo ridendo, allora corse verso mia madre «Ah no cara, tuo il danno, tua la pena» lasciandosi scappare una risata e fermandola appena, giusto in tempo perché la prendessi di nuovo in braccio e uscissi in giardino.
«Sai ai cani rabbiosi basta un secchio d’acqua, forse a te un bel bagno ti rinfresca» e poi la lasciai cadere nella piscina, lei riemerse, il suo sguardo, aveva una scarica così forte, così magnetica e in pochi secondi cambiò, diventando lo sguardo più dolce ed indifeso del mondo «Mi aiuti?» annuii sorridendo, per poi chinarmi e porgerle la mano, lei si aggrappò al mio collo e mi tirò nell’acqua con se.
Quando tornai a galla, la sentii ridere, il suono più soave per le mie orecchie, mi passai una mano sulla testa «A te mancano i tuoi ricci misa» mi disse, mi avvicinai, afferrandola per i fianchi «Uhm possibile, a te piacevano?» la vidi mordersi appena il labbro inferiore «Non tanto, dipendeva dal taglio, ho sempre preferito quelli di Joe» colpo basso questo, le sorrisi, mascherando quello che più mi feriva in quel momento «Il quale sembra intenzionato a farli tornare lunghi» lei scivolò via dalle mie mani, come una sirena, per poi uscire dall’acqua.
La camicetta bianca di cotone, faceva intravedere ciò che aveva di intimo «Vado ad asciugarmi, grazie del salvataggio mio bel principe» facendomi l’occhiolino e correndo in casa.
Io rimasi lì a fissarla mentre andava via «Che ci fai nella piscina vestito?» la voce di Mikey mi riportò alla realtà, guardai lui e mio fratello che mi fissavano scettici «Colpa di Cassie» «Bollenti Spiriti da frenare?» mi chiese Kev, lo guardai male, mentre uscivo da lì «No, abbiamo scherzato, l’ho buttata in piscina e lei ha usato la scusa dell’aiuto e mi ha trascinato dentro» i due presero a ridere, io sbuffai, alzando gli occhi al cielo «Camera mia sai dov’è e anche i vestiti» annuii a mio fratello, dirigendomi anch’io in casa.
Dani subito mi fermò, non voleva che si entrasse con le scarpe fradice in casa, così me le tolsi e le lasciai fuori, m’incamminai verso il bagno, dove lei mi lasciò in mano un accappatoio «Su c’è la moquette, dovevate proprio buttarvi in piscina?!» le sorrisi, per poi cambiarmi velocemente e andare in camera loro a prendere dei vestiti di Kevin.
Quel weekend mi sembrava fin troppo iniziato bene, non mi sentivo così vivo da tanto tempo.




***

Ok, non saprei che dire, sinceramente vado a giorni, ci sono giorni che ho voglia di scrivere, ma non mi vengono in mente idee decenti e giorni dove ecco che se ne esce con un capitolo che raffigura un momento di vita qualunque così, come se niente fosse. Comunque lascio a voi il giudizio. Spero che vi piaccia la storia come va avanti e se volete dire la vostra, non fatevi problemi leggo tutti e tengo conto di tutti i consigli (: Un bacio, Aphrodite.
ps: Qui trovate un one shot tutta per voi: Click


Angolo delle Recensioni:

@Lidy: Mi dispiace se c'è così tanta attesa, ma la mia vita è un pò molto movimentata e spesso trovo il tempo per rilassarmi alla sera e scrivere di sera alle volte non mi va, so che creo confusione nello scrivere o scrivo pasticciato. Voglio sempre dare un ottima comprensione a tutto. Riguardante la coppia Cassie-Nick, come finirà? non ne ho idea, come ho sempre detto staremo a vedere cosa mi suggerisce la mia fantasia nel momento in cui scrivo, quindi vedremo insieme passo a passo, perchè non ne ho idea neppure io lol

@_Nessie_Jonas_: Alloras appena ho detto come ti ho detto in privato vedrò di seguirti su Twitter, al momento anche se passo da lì, mi scordo sempre e quindi mi passa di mente, scusami, è che è un periodo con giorni di alternanza no e si, per cui faccio fatica. Spero che con questo capitolo ti sia stata d'aiuto per capire come vedo Nick, poi oh è una visione totalmente alterata, però è sempre un aggiunta alla lista (:

@_ItMonkyFish: Sentirtelo dire mi fa piacere, anche perchè sinceramente non so neanch'io come ho fatto a creare questo triangolo, perchè alla fine è un triangolo a tutti gli effetti haha Comunque spero di riuscire io stessa a vedere quale sarà l'uscita finale di tutto, in tanto staremo a vedere! Argomento coppie Jemi e Niley...diciamo che non amo il Gossip? Non m'interesso con cui escono? Non m'interesso alla loro vita privata? Ecco in sostanza è un pò questo. Vero sto scrivendo una fan fiction, ma diciamo che se non ci fosse stato Married To Jonas, probabile non avrei mai scritto cose così legate alla realtà. Beh comunque contenta che continui a piacerti (:
  
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