Libri > Il diario del vampiro
Segui la storia  |       
Autore: cate25    10/12/2012    5 recensioni
ehm.. ed ecco qua la mia seconda Fic sui miei personaggi preferiti. Damon e Bonnie. ma.. comunque andrà avanti questa storia cercherò di inserire anche momenti con altre coppie.. non ho idea da dove sia saltata fuori questa "cosa" e non so come continuerà. Per ora, Damon è alle prese con qualcosa in cui non è mai stato bravo, i sentimenti.. ne salterà fuori? forse sì, forse no. magari con l'aiuto di qualcuno.. Spero che riuscirò a non deludere voi lettori.. Fatemi sapere cosa ne pensate!
Genere: Comico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bonnie McCullough, Damon Salvatore, Quasi tutti | Coppie: Bonnie McCullough/Damon Salvatore
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Damon non era mai stato un pigrone, uno di quelli a cui piaceva starsene nel proprio letto per un intera mattina, ma considerando tutti i bicchieri che aveva buttato giù la sera prima.. Insomma, aveva diritto a un po’ di pace,no? La risposta non si fece attendere. Damon sentì il rombo del motore di un auto che parcheggiava davanti al pensionato. “Ovviamente no..” borbottò fra se e se.
Con uno scatto fulmineo andò ad aprire la porta. Come purtroppo  già sapeva, si ritrovò davanti Alaric, che lo sorpassò con passo svelto, andando in salotto.
“Oh, entra pure Rick..” mormorò ironicamente, seguendo il professore.
“Damon, le ragazze verranno qui  dopo scuola e ora dovrai ascoltarmi attentamente e..”
“Ehi ehi frena un attimo.” Lo interruppe Damon. “Non dovresti essere anche tu a scuola ad insegnare a dei mocciosi urlanti e con gli ormoni impazziti?” chiese, appoggiandosi con la spalla al muro.
“Che tradotto vorrebbe dire: perché diamine sei qui a torturare me, di primo mattino, invece di torturare qualche povero e innocente studente, regalandogli un bel 2 sul registro?” lo guardò con aria beffarda, per poi continuare “Mi dispiace per te Damon ma oggi è il mio giorno libero.” E detto questo, Rick, sfoderò un sorriso a 32 denti, che Damon classificò come il sorriso-sadico che non portava a niente di buono..
“Dunque” iniziò Rick “la missione consiste nel corteggiare Bonnie,giusto?” prese così a camminare avanti e indietro con davanti un Damon con gli occhi stralunati e la mandibola spalancata “Quindi ti serviranno lezioni di buone maniere, sicuramente devi mostrare più gentilezza nei suoi confronti e..” si fermò di colpo vedendo la faccia di Damon.
“Smettila di guardarmi così, sappiamo tutti che soffri di una grave mancanza di tatto.” Lo accusò risoluto, il professore mentre incrociava le braccia al petto. Damon non sapeva che dire. Missione? Corteggiare!? Lezioni di buone maniere!?! Scherziamo?! Lui era Damon Salvatore e di certo non si era mai abbassato a corteggiare una donna. Lui la seduceva e se la portava a letto, senza tante storie.. ma con Bonnie sarebbe stato diverso, si disse. Lei era il suo piccolo pettirosso. Non poteva, e non voleva che succedesse così.
“Oh,diamine! Avanti.. che devo fare?” sbuffò il vampiro,arrendendosi e sprofondando sulla poltrona in pelle. Rick, dal canto suo, non si sforzò di trattenere un sorriso di vittoria e cominciò la sua ..
“Dunque.” Si piazzò davanti al vampiro,alzando l’indice verso l’alto.
“Prima regola: mai prestare attenzioni alle altre. E con altre ,Damon, intendo proprio Elena. Lo sappiamo tutti che non provi più quel genere di sentimenti nei suoi confronti, ma Bonnie è troppo insicura e ne soffrirebbe.” Damon abbassò lo sguardo. Sapeva bene di aver fatto soffrire spesso la Streghetta, ma ora aveva la possibilità di rimediare e non l’avrebbe sprecata!
“Seconda regola: il tatto. Non puoi essere irruento e arrogante. Questo la intimidisce ancora di più e..” continuarono così per un’ora intera con Damon che protestava ad ogni regola, dicendo di non essere affatto sgarbato eccetera. Così presi dal loro lavoro, non si accorsero di una minuta vecchietta che sorrideva, intenerita, mentre ascoltava le discussioni dei due ragazzi. Eh sì, la signora Flowers non sapeva MAI farsi gli affari suoi!
Bonnie odiava le lezioni di arte. Erano terribilmente noiose e lei faceva così schifo a disegnare che era un miracolo riuscire ad arrivare a una sufficienza! Meredith, invece, era così brava..  Sospirò e, girando la testa di lato, si perse a guardare fuori dalla finestra. Vide un piccolo corvo appollaiarsi a un albero e nella sua mente si proiettò subito quel volto che sognava ogni notte. Il volto che era riuscito a farla innamorare dal primo istante in cui l’aveva visto. Quel volto che aveva lineamenti così perfetti, occhi così neri e meravigliosi, e una bocca così..
“Signorina McCullough. La smetta di guardare fuori e faccia quel dannato compito!” urlò la professoressa, distogliendo Bonnie dai suoi pensieri.
“Mi scusi..” mormorò Bonnie, rossa in viso, grattandosi la testa con la matita. Non poteva rompere a qualcun altro,quella!? Uffa! Dopo aver tirato qualche accidente alla prof, decise di mettersi al lavoro. Posò cautamente la matita sul foglio.
“Drinn!” Ed ecco il suono più bello che le piccole orecchie di Bonnie poterono sentire in quel momento. Bonnie si alzò veloce dal banco e consegnò il compito, o meglio, una specie di scarabocchio. Evitò lo sguardo della prof mentre consegnava il foglio e schizzò fuori dall’aula, seguita a ruota da Meredith.
“Finalmente!” Bonnie si lasciò andare a un sospiro di sollievo. “Non ne potevo proprio più.”camminarono per il corridoio, pieno di studenti, dirette all’uscita. “Ehi Mer, ti va se andiamo a prenderci un pezzo di pizza? Sto morendo di fame..”
“Bonnie mi preoccupi. Pensi solo a mangiare, tu!” la prese in giro Meredith. Rise mentre Bonnie gli fece la linguaccia, poi continuò “Comunque,va bene. Mando un messaggio a Elena e le dico di raggiungerci. Poi però andiamo al pensionato.” Entrarono nel bar più vicino e si sedettero sui tavolini all’aperto. Era una bella giornata.
“Al pensionato?” chiese timorosa Bonnie “E.. perché?” si sistemò meglio sulla sedia e attese la risposta dell’amica. “Bhe.. Alaric mi ha chiesto di raggiungerlo là visto che oggi, a scuola, non c’era quindi..” lasciò la frase in sospeso mentre addentava la pizza.
“Mmh.. mi stai usando per vedere il tuo ragazzo?” le domandò, guardandola di sottecchi e  facendo la finta offesa.
“Ma smettila,scema!” Meredith le tirò in pieno viso una patatina fritta “E poi.. Ci sono anche Elena, Stefan e.. Damon.” Guardò la reazione della piccola Bonnie all’ultimo nome.
“Uhm..” Bonnie era diventata più rossa dei suoi capelli. E solo perché Meredith aveva pronunciato il Suo nome. Oh, accidenti! Era una caso senza speranze! Ormai tutti, tranne Matt, avevano capito i suoi sentimenti per il più sexy vampiro con il sorriso e gli occhi più belli del mondo e.. Oh, basta! Per Damon,ecco. Però era difficile stare nella stessa stanza con lui. Bonnie aveva paura, ma non di lui. dei suoi occhi neri così penetranti. Sotto il Suo sguardo si sentiva nuda. E questo, a Bonnie, non piaceva per niente.
“Ehi ragazze!” l’urlo di Elena fece sussultare la piccola Bonnie, ancora immersa nei suoi pensieri. La sua testolina rossa scattò in direzione della voce. Elena era scesa dalla macchina di Stefan mentre si sbracciava per salutarle con la mano.
“Io e Stefan abbiamo appena finito di mangiare. Scusate se non vi ho raggiunte, eravamo un po’ occupati..” ficì facendo l’occhiolino alle due che si scambiavano un’occhiata divertita. “Venite con noi al pensionato? Vi diamo un passaggio.” Chiese Elena, con voce squillante.
“Arriviamo!” rispose veloce, Meredith. “Forza Bonnie,vieni.”
“Ma io..” cominciò Bonnie. Ma venne subito interrotta da uno sguardo a dir poco terrificante di Meredith. “Oh d’accordo.” Sbuffò e, lasciando i soldi sul tavolo, seguì Meredith fino alla macchina di Stefan.
“Ciao ragazze! Come va?” le salutò Stefan, quando salirono, poi azionò il motore e partì. Meredith rispose con un semplice “Tutto ok.” Bonnie,invece, si limitò a sorridergli.
La porta del pensionato si spalancò ed entrarono uno Stefan sorridente,con la mano intrecciata a quella di Elena, e una Meredith al settimo cielo mentre si precipitava verso Alaric. Inutile dire che Bonnie schermò immediatamente i pensieri, e seguì gli amici fino in salotto.
“Mer,amore.” Squittì Alaric, a mò di saluto, mentre Meredith si fiondò fra le sue braccia, stampandogli un semplice bacio a stampo. Bonnie distolse subito lo sguardo,imbarazzata. Purtroppo per lei,però, i suoi occhi color cioccolato si andarono a posare su quelli neri di Damon. “Ciao, Streghetta.” La salutò lui, in modo.. dolce? La ragazza sentì subito le guance riscaldarsi e si maledì da sola per essere così timida. Uffa! Deve sempre farmi questo effetto! Sbuffò. Damon si accorse subito del nuovo rossore sulle guance di Bonnie e sorrise,compiaciuto dalla reazione della SUA Streghetta. “C..ciao Damon.” sussurrò lei, andando a sedersi sul divano,vicino agli altri.
All’interno del salotto si era ormai creata l’atmosfera giusta per chiacchierare, con tanto di tè e pasticcini offerti dalla signora Flowers che, Damon l’aveva notato, ogni qual volta entrava nella stanza lo fissava con un sorriso davvero inquietante stampato sul viso, ma decise di non farci troppo caso. Continuava a fissare Bonnie, mentre Bonnie,invece, si impegnava a fissare qualsiasi cosa pur di non posare di nuovo lo sguardo su di lui.
Ma perché continua a fissarmi? Si chiedeva Bonnie, nel panico. Mi sta facendo impazzire,uffi! Cominciò a torturarsi un ricciolo rosso tra le dita, cercando di calmare il nervosismo. Come sempre, ottenne scarsi risultati..
Meredith osservava, sempre, ogni situazione. No,anzi, lei analizzava ogni situazione. E quella non le sembrava del tutto normale. Affilò lo sguardo e iniziò a pensare. Damon che saluta Bonnie, in modo stranamente gentile. Damon che le sorride, in modo stranamente gentile! Damon che la guarda, sorridendole, senza nemmeno degnare di uno sguardo Elena!! Anzi, Damon stava fissando spudoratamente Bonnie da quando era entrata!!! Posò, poi, gli occhi su Alaric che non smetteva di guardarlo con aria complice. Oddio. Che cavolo sta succedendo, qui!?
Si alzò di scatto dalla poltrona, sulla quale era seduta insieme ad Alaric. Si piazzò letteralmente davanti al vampiro vestito in nero e, con un lieve gesto del capo, gli fece cenno di seguirla in cucina. Ritornò indietro e, con sguardo sadico, afferrò l’orecchio del professore, trascinandolo con forza. “Ehi, Mer!.. Ahia! Ma che ho fatto!?” si lamentò Rick, sotto lo sguardo perplesso di tutti i presenti, compreso Damon, che dopo essersi alzato, cautamente li seguì fino in cucina senza però trattenere un sorriso.
“Vi do esattamente tre secondi per spiegarmi che cavolo sta succedendo, dopodiché passerò alla manieri forti.”li minacciò la cacciatrice,incrocia le braccia al petto e lanciando un’occhiataccia al suo fidanzato che ancora si teneva l’orecchio dolorante.
“Senti, Miss Inquietudine, non è il caso di scaldarsi..”cominciò Damon, appoggiandosi al tavolo in marmo.
“3.. 2..” Meredith iniziò il conto alla rovescia.
“Ehi Mer,aspetta.” Cercò di calmarla Rick, alzando le mani in segno di resa. “Non è come pensi. Non stiamo tramando assolutamente niente e..” si fermò subito vedendo. Il viso della sua ragazza.
“Rick, ma trovarsi una ragazza che faccia meno paura no,eh?” si intromise Damon, guadagnandosi un’occhiata truce dalla ragazza che, ne era sicuro, stava per ribattere con chissà quale insulto, ma venne preceduta da Rick.
“Ecco.. Damon è innamorato di Bonnie e ha chiesto il mio aiuto per conquistarla, data la sua grave mancanza nell’arte del corteggiare una donna,ovviamente! E io ho accettato,ovviamente!” finì tutto d’un fiato Rick, puntando un dito accusatore verso Damon, come un bambino di cinque anni.
“CHE COSA!??!?” L’urlo di Meredith venne attutito dalla mano di Damon, che era scattato appena in tempo. La lasciò subito appena incrociò i suoi occhi,cioè prima di ritrovarsi con un paletto piantato nel cuore.
“E tu che razza di amico saresti, eh!?” Damon inizia a irritarsi.. Accidenti! “Non sei nemmeno capace di mantenere un segreto! Ora te ne pentirai..” si stava per avvicinare a Rick, quando venne interrotto da una Meredith che aveva riacquistato tutto il suo autocontrollo.
“Ok, questo sì che inaspettato. Però.. Sì. Ok. Ti aiuterò anch’io.” Meredith pronunciò la frase come fosse la cosa più ovvia al mondo, ma che lasciò interdetti i due ragazzi.
“Mer,tesoro, sicura di sentirti bene? Hai appena detto che aiuterai Damon..” Rick le posò una mano sulla spalla, seriamente preoccupato. Il vampiro invece aspettava che la ragazza continuasse,prima di chiamare l’ospedale più vicino..
“Bonnie è la mia migliore amica, è un po’ come la mia sorellina, e voglio che sia felice. Se questo implica aiutarti, lo farò. Ma sia chiaro. Se le fai del male non mi farò scrupoli a infilarti un paletto nel cuore.” Minacciò il vampiro, senza distogliere gli occhi dai suoi.
“Non ne avevo dubbi..” replicò Damon, ghignando divertito dalla strana situazione in cui si era cacciato.
Intanto, nel salotto le chiacchiere continuavano anche se, bisognava ammetterlo, Bonnie moriva letteralmente dalla voglia di sapere cosa succedeva di là, nella cucina della signora Flowers. Che avranno da dirsi!? Mmh.. pensava mentre il nervosismo saliva, e le sue dita non ne potevano più di muoversi, furiose, mentre intrecciavano un boccolo rosso.
“Sì!” esultò all’improvviso Stefan, non trattenendo un sorriso.
“Stefan,amore, che hai?” gli chiese Elena, guardandolo stranita.
“Stefan!” lo riprese Bonnie, che saltò per lo spavento.
“Oh.. scusate. Niente, niente. Pensavo..” rispose evasivo, mentre si passava una mano fra i capelli, senza smettere di sorridere.
A quanto pare Damon si è dimenticato che anch’io sono un vampiro.. Aaaah! È proprio in questi momenti che adoro i poteri vampireschi! E, purtroppo per il mio fratellone, tra questi vi è anche il super udito!! Pensò Stefan, regalando a Bonnie un sorriso pieno di speranze, ancora nascoste alla sua piccola amica.
  
  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Il diario del vampiro / Vai alla pagina dell'autore: cate25