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Autore: ChiaraDanger    12/12/2012    5 recensioni
So che può sembrare la solita storia scontata ma spero possiate cambiare idea leggendola.
Questo è un piccolo estratto:
Precedentemente avevo pensato che finalmente stavo provando cosa significasse sentirsi liberi, sentirsi vivi, ma solo in quel momento, solo con lui vicino a me, solo con la sua bocca avvinghiata desiderosamente alla mia stavo veramente provando cosa potesse realmente intendersi col dire sentirsi vivi, sentirsi il sangue scorrere nelle vene e la linfa vitale crescere al proprio interno.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Danielle Jonas, Joe Jonas, Kevin Jonas, Nick Jonas, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Come promesso sono tornata con la restante parte del capitolo! =D Grazie a tutte per le meravigliose recensioni!! Vi adoro!!
Scusate un attimo ma vorrei dire una cosa alla mia cara Lidia.. SHERLOOOOCK PERO' ORA BASTA SGAMARMI LA TRAMA XD ahahah spero che in questo capitolo troverai le tue risposte xD almeno qualcuna ahahahah



“Cosa mi sono persa?” chiese appena tornata tra noi.
“Paris ci stava raccontando della sua volta con l’allenatore della squadra di basket” rispose prontamente Melanie sorridendo a Danielle la quale ricambiò poco interessata.
“Valerie e tu non ci racconti niente?” chiese poi a me facendo rivolgere l’attenzione di tutte dalla mia parte.
A quella domanda rimasi di sasso. Non mi aspettavo che mi chiedesse qualcosa, figuriamoci qualcosa del genere, ne’ che si ricordassero della mia esistenza. Almeno non proprio ora.
 
-oh merda. Inventati qualcosa alla svelta Valerie, prima che sia troppo tardi-
 
“Ehm io” balbettai iniziando a torturarmi le mani “Non mi piace parlare molto di me” sorrisi cercando di sembrare il meno tesa possibile.
“Avanti tutte abbiamo raccontato qualcosa. Adesso tocca a te” disse Paris.
“Sarai sicuramente stata almeno una volta con un ragazzo, vero Valerie?” chiese Danielle attirando sempre più attenzione su di me e portandomi a desiderare di diventare minuscola come un granello di sabbia.
Sentivo gli occhi di tutte le ragazze su di me come se fossi sotto accusa per un reato e tutto ciò era tutt’altro che confortevole.
Sentii chiaramente il rossore iniziare a diffondersi sulle mie guancia e abbassai istintivamente lo sguardo.
Avrei fatto bene ad aprirmi con quelle ragazze raccontandole i miei segreti? Il mio istinto mi diceva che sarebbe stato un grandissimo errore ma cosa avrei potuto inventare?
Non sapevo cosa dire; non sapevo cosa fare ed ero sicura che mi sarei pentita di qualunque cosa avessi detto o fatto.
 
“Valerie?!”  sentii la voce di una di loro chiamarmi. “Sei ancora tra noi?”
“Si!” risposi alzando finalmente gli occhi.
“Voglio una risposta”  intervenne Danielle.
“Ci sarà pur stato un ragazzo che ti piaceva con la quale sei andata a letto” disse Melanie.
“Ovviamente non il fratello del mio ragazzo. Lui è troppo per te”
“Cosa?” chiesi incredula puntando lo sguardo su Danielle.
“Non fare la finta tonta. Sai di cosa sto parlando” spiegò sostenendo il mio sguardo.
“Credo tu abbia sbagliato persona” dissi quanto più fredda possibile.
“Non provare a fare questo giochino con me Valerie”. Si alzò e si avvicinò a me “Tutti sanno che ti piace Joe”.
 
Come diavolo faceva lei a saperlo? Questo doveva essere per forza un incubo.
Nessuno a parte Lex lo sapeva e lei non lo avrebbe mai detto a nessuno, a maggior ragione a colei che avrebbe potuto rendermi la vita un inferno se avesse saputo una notizia così.
 
“Mi dispiace ma non è così” negai ma la voce tremante mi rendeva tutt’altro che credibile.
“E’ inutile che fingi, è stata la tua amica a dirmelo” ribatté indicando Lexi.
“Non mettere in mezzo Lex” la interruppi “Lui non mi piace e in ogni caso Lexi non verrebbe mai a dire qualcosa del genere a te, vero?” dissi girandomi immediatamente nella sua direzione ma il suo sguardo mi induceva a pensare che le parole di Danielle non erano affatto cazzate.
“Lex vero che non è così?” ripetei di nuovo aspettando una sua smentita.
“Valerie ti giuro che non le ho detto niente” affermò avvicinandosi a me ma io istintivamente mi ritrassi.
“Mente” si intromise Danielle “E’ così evidente”
“Lexi come hai potuto farmi una cosa del genere?” chiesi allontanandomi ulteriormente da lei con le lacrime che combattevano per uscire.
“Credimi Valerie, io a Danielle non ho mai detto nulla” disse di nuovo, anche lei con gli occhi lucidi.
“E allora spiegami come fa lei a sapere una cosa che sapevi solo tu?” gridai piena di rabbia e delusione.
“Io.. io davvero non lo so” spiegò singhiozzando e provando di nuovo ad avvicinarsi a me ma io mi allontanai nuovamente.
“Te lo dico io come stanno le cose”  parlò di nuovo Danielle “E’ vero lei non mi ha mai detto che ti piace Joe” disse spostando lo sguardo tra me e Lex “Lei lo ha detto a Nick che a te piace suo fratello” aggiunse.
“Alla sua festa Nick aveva notato delle strane reazioni da parte tua ai comportamenti di Joe così nel gioco delle coppie mi ha chiesto di imbrogliare” spiegò “Una volta pescato il tuo nome mi ha dato il fogliettino con il nome di Joe in modo da vedere se le sue teorie erano fondate".
“E cosa c’entra lei in tutto questo?” domandò Paris squadrando ed indicando Lex.
“Io ho confermato a Nick quello che voleva sapere” disse con lo sguardo basso per paura di incontrare il mio “Mi aveva invitata a raggiungerlo al piano di sopra ed io l’ho fatto” iniziò a raccontare.
“Lì abbiamo iniziato a baciarci, a divertirci e soprattutto a bere. Per quanto io regga bene l’alcool quella sera bevvi un po’ troppo e così quando lui mi chiese se tu provassi qualcosa per suo fratello io gli dissi la verità” spiegò mortificata “Ma se potessi tornare indietro non lo rifarei mai Valerie”
 
Alla parole verità il mio cervello mi aveva totalmente disconnessa dalla situazione e da ciò che stava accadendo intorno. Quelle parole caddero come un macigno su di me.
La mia migliore amica mi aveva tradita.
L’unica persona al mondo di cui mi fidavo mi aveva tradita andando in giro a raccontare i miei segreti, cose che conosceva solo lei e che io le avevo raccontato perché mi fidavo di lei.
 
“Valerie io non l’ho fatto a posta”
“Vaffanculo Lex” gridai con le lacrime agli occhi “io mi fidavo di te”
“E’ stato un grandissimo  errore il mio ma non l’ho fatto intenzionalmente” provò a giustificarsi ma ciò non faceva altro che accrescere la mia rabbia.
“Tu hai tradito la fiducia che io avevo riposto in te Alexandra!” continuai con lo stesso tono di prima “Hai mandato tutto a puttane, la nostra amicizia e tutto quello che siamo per un fottutissimo figlio di puttana”
“Valerie ti giuro che mi dispiace” disse piangendo ma le sue lacrime non scalfivano ne’ la mia rabbia ne’ tantomeno la mia delusione.
“Sai cosa? Se tu mi avessi detto la verità fin dall’inizio invece di rifilarmi una bugia dietro l’altra come stai facendo da una settimana, forse le cose sarebbero potute andare in modo diverso” continuai a gridare con tutta la rabbia e la delusione che avevo in me.
“Ma a quanto pare tu non riponi in me la stessa fiducia che io ho in te”
“Avevo paura della tua reazione”  si giustificò ma sembrava poco convinta di ciò che stesse dicendo.
“Vaffanculo Lex! Vaffanculo!” dissi avvicinandomi alla porta “Dimenticati della mia esistenza” sussurrai poi uscendo da lì.
 
Mi diressi il più velocemente possibile verso la stanza di Danielle per recuperare le mie cose e scappare via da lì il prima possibile. Infilai la felpa e senza neanche allacciare le scarpe mi precipitai fuori di lì imbattendomi però nelle ultime persone che avrei voluto vedere nell’intero mondo.
“Ciao” salutò Nick sorridendo.
Non riuscii neanche ad alzare lo sguardo. Non dopo che ero venuta a conoscenza del fatto che loro sapessero dei miei sentimenti.
Ora tutto tornava. Gli sguardi di Nick, il suo scherzetto a scuola, il pigiama party. Tutto.
Era stato tutto pianificato per prendersi gioco di me ed io come la stupida gli avevo servito il divertimento su un piatto d’argento.
Mi asciugai una lacrima dalla guancia e senza ricambiare il saluto scappai via da lì.
 
Corsi per mezz’ora, forse anche di più, nel silenzio e nel buio della notte.
Mi sentivo ferita, presa in giro, e sarei solo voluta scappare via.
Ero stanca di essere me stessa, di essere circondata da persone false, persone che si prendevano gioco di me, persone che non mi capivano e a cui non importava nulla di come mi sentissi.
Ero stanca di fingere, di non sentirmi mai abbastanza, di nascondere quel che provavo.
Stanca di soffrire, di cadere in pezzi e non avere mai nessuno pronto a prendersi cura di me.
Odiavo la mia vita e il mondo che mi circondava. Mi sentivo costantemente fuori posto, costretta a vivere in un mondo che non mi apparteneva per niente.
Un mondo che mi vedeva sorridere ma che non sapeva quello che in realtà provavo all’interno.
 
“Vi siete divertiti?” chiese immediatamente Danielle appena vide i ragazzi entrare nel salotto ormai rimasto semi deserto.
“Tantissimo” rispose Nick.
“E’ stato uno spasso” commentò invece Kevin. Poi l’attenzione di spostò tutta su Joe.
“Per quale cazzo di motivo non mi avete detto nulla di quella sfigata e del vostro piano?” sbottò rivolgendosi particolarmente a Nick e Danielle.
“Rilassati bro” disse Nick invitandolo a calmarsi “Volevamo solo farti una sorpresa”
“Sorpresa di sto cazzo visto che per colpa sua sono stato messo in punizione mentre per colpa vostra l’ho pure baciata” si sfogò camminando avanti e indietro per tutta la stanza.
“Quel giorno non sembrava dispiacerti” osservò Danielle.
“Per forza era strafatto” commentò Kevin sorridendo.
“Non te la prendere Joe, ognuno ha i propri problemi con i quali far fronte” disse Danielle prendendolo in giro e porgendogli una cosa.
“E questo cos’è?” chiese rigirandosi tra le mani quello strano quaderno rosa e sfogliandolo rapidamente.
“E’ di Valerie” disse Nick indicando l’oggetto “L’ho trovato prima nella stanza di Danielle”.
“E cosa dovrei farci io con questo?” domandò sfogliando distrattamente qualche altra pagina.
“Fratello ci sono scritte più cose su di te su quel quaderno che in una tua eventuale autobiografia” rispose il minore dando una pacca sulla spalla al fratello prima di uscire dalla stanza insieme agli altri lasciandolo lì da solo.
  
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