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Autore: amu hinamori    16/12/2012    1 recensioni
la storia narra dell'avventura di una principessa ribelle, che non si è mai innamorata, ma che lo vorrebbe tanto, grazie al suo rapimento da parte di Ikuto, lei capirà cosa vuol dire innamorarsi e svelerà il mistero che si cela dietro alla sua collana a forma di conchiglia blu, tutto sulle onde del mare...
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Amu Hinamori, Ikuto Tsukiyomi
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Cap.1
Nei giardini del castello di Belladora, una ragazza passeggiava tranquillamente sotto gli alberi fiorenti, vestiva dei pantaloni attillati neri, una camicia bianca stretta da una cintura sottile nera. I capelli, color rosa confetto, erano raccolti da una coda, e quando il vento soffiava, svolazzavano di qua e di la. Regna il silenzio nel giardino, poi ad un tratto venne interrotto dalle urla di un uomo:
-Principessa, dove siete? Principessa Amu, dove siete?
La ragazza sentendo il suo nome corse verso l’entrata dove si trovava l’uomo:
-Mi avete chiamata?- chiese con un tono dolce.
-Principessa, si deve preparare per il ballo!- disse l’uomo tutto affannato.
-Ah, il ballo, una vera seccatura!- rispose.
-Lo so principessa, ma è stata richiesta la vostra presenza, credo che il primo ministro voglia fare un annuncio.
-Uno dei suoi soliti monologhi che durano ore e ore- disse la principessa ridendo.
-Non saprei, comunque l’abito è già di sopra, deve essere giù nella sala da ballo per le 8.00 in punto- disse l’uomo, autoritario.
La ragazza salì le scale che conducevano alla sua stanza, trovò l’abito disteso sul letto si cambiò e se lo mise, poi si guardò allo specchio: l’abito era color blu notte con un nastro che lo stringeva in vita, sulla gonna ricadevano dei nastrini e sulla stoffa, con i brillantini, erano stati disegnati dei fiocchi di neve. La ragazza andò alla scrivania dove vi era un cofanetto dorato, lo aprì, e prese una collana a forma di conchiglia blu e se la mise, si legò i capelli con un fiocco per formare uno chignon. Scese nella sala da ballo puntuale per le 8.00 diverse coppie ballavano nel centro della sala, invece Amu se ne stava in disparte sulla terrazza a guardare l’oceano. “Quanto vorrei solcare le onde dell’oceano almeno per una volta nella mia vita”.
Ad un tratto la musica si fermò e la principessa rientrò nella sala dove al centro, vi era il primo ministro che veniva acclamato dagli ospiti. “Che presuntuoso, non sopporto quell’individuo: scaltro, perfido e senza scrupoli; tipi come fai meglio a perderli che a trovarli” pensava Amu mentre entrava.
-Gentili ospiti, grazie per essere intervenuti questa sera per celebrare un evento a voi sconosciuto, vi annuncio tra poche settimane la principessa compirà vent’anni e in seguito diventerà mia moglie!- e poi tutti nella sala applaudirono.
Ad Amu si lacerò il cuore al sentire quelle parole, corse subito in camera sua e chiuse la porta dietro di se e si mise a piangere:-Perché? Non è giusto! Io non mi voglio sposare. Voglio essere libera di fare tutto quello che voglio, voglio trovare la mia anima gemella, voglio innamorarmi almeno una volta!- continuava ad urlare queste parole poi si distese sul letto e, tra le lacrime si addormentò.
Quasi dopo mezza notte Amu venne svegliata da dei passi che provenivano dal balcone aperto, aprì gli occhi e si trovò davanti due occhi color ametista davanti, non ebbe paura di quell’essere, che la prese in braccio e la portò sulla terrazza, solo allora, grazie alla luce della luna lei poté vedere chiaramente quella persona: un ragazzo alto, abbastanza magro, con il capelli blu notte che portava uno strano cappello. La principessa fissò il cappello e intravedi lo stemma dei pirati. Iniziò ad agitarsi ed iniziò ad urlare “Pirati” a squarciagola, il pirata corse fuori dalle mura del castello. La principessa chiuse gli occhi per la paura, poi quando gli riaprì si trovava sul ponte di un galeone pirata circondata da quattro ragazzi e da una ragazza. Uno di loro le disse: -Io sono Kukai, questi invece sono Yoru, Keith, Pierre, e Utau . Sarà un piacere per noi avervi a bordo, principessa!
La principessa si alzò e disse: -Chiamatemi solo Amu, per favore- poi la ragazza andò vicino alla balaustra della nave, non era molto lontana dalla terra, ma ciò che le sembrava strano era il fatto che le guardie reali non avessero fatto niente per impedire il suo rapimento.
-Io se fossi in te non tenterei di buttarmi in acqua, principessina- disse una voce dietro di lei, lo stesso ragazzo che l’aveva rapita stava scendendo le scale dal ponte di comando, dove ora c’era Pierre. Lei infastidita gli disse: -Non avrei fatto nulla di simile, e comunque tu chi saresti?
-Perché lo vuoi sapere?- gli chiese il ragazzo altezzoso.
-Vorrei sapere il nome di chi mi ha rapita!
-Mi chiamo Ikuto, sono il capitano di questa nave, e se non segui tutti i miei ordini saranno guai.
-Ma senti che presuntuoso, e poi io non accetto ordini da nessuno.
Il ragazzo sentendo queste parole le se avvicino e le prese il polso facendole male e dicendole: -Se non vuoi fare una brutta fine è meglio che ti attieni alle mie regole- ed iniziò a guardarla negli occhi, Amu non distolse lo sguardo, anzi, era come se lei gli lanciasse una sfida.
-Utau, porta la principessa nella sua stanza sotto coperta credo  che si deva schiarire le idee, buona notte principessina- gli disse Ikuto.
-Buona notte, piratuncolo da strapazzo- disse Amu seguendo Utau sotto coperta, Ikuto si girò verso la principessa e disse: -Che principessa ribelle…
Poi si ritirò nella sua stanza e concluse la frase andando a letto dicendo: -… però carina.
  
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