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Autore: Light and Darkness    03/07/2007    1 recensioni
Questa sarebbe la mia prima fic su Naruto, per cui non uccidetemi per favore. Cosa succederebbe se un ninja misterioso si facesse vedere all'inizio della terza prova dei chunin? Ps(All'interno c'è anche una fic HinaXKiba.) Un passato doloroso, avvolto dal mistero, pieno di sensazioni e sogni guidano il suo sentiero, nel villaggio dove si compie il destino di ogni ninja... vi ho incuriosito ? leggetela e commentatela Pleaze.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hinata Hyuuga, Altri, Kiba Inuzuka
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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5.Vecchi rancori.

Ecco a voi il 5° cap di questa avventura scritta da me,non ero tanto in me quando lo scritto, perché ho iniziato a mezzanotte e lo terminato stamane, spero che vi piaccia.

Mentre Meloku si lanciava contro Akira, quello estrasse quattro shuriken, li teneva tra le dita in modo da poterli utilizzare appena giunto ad una distanza sufficientemente ravvicinata per colpire Akira sicuramente.

Ma Akira grazie al Kamigan sapeva bene come evitare l'attacco, si tolse il capello e lo mise sulla traiettoria degli shuriken.

Vedendo quell'azione tutti si spaventarono e darono prematuramente Akira per spacciato.

“Akira che fai ? Spostati di li.” gli urlò Tsuki vedendo che l'impatto tra gli shuriken e il suo corpo era ormai imminente.

Inaspettatamente gli shuriken alcuni si bloccarono, altri saltarono via appena ebbero urtato contro il cappello con un leggero rumore metallico.

“Che cosa ? Non è possibile, un cappello di paglia non può bloccare degli shuriken di metallo.” disse Meloku sconcertato.

“Come ha fatto ?” si chiese Kiba, poi guardò meglio il capello ed ebbe la risposta.

“Sai Meloku hai ragione, la paglia non può fermare il metallo, ma il legno e il metallo si che possono.” poi Akira staccò un gancio del capello, e da quello scesero diverse piccole tavole di legno, poi il capello cadde a rivelare uno shuriken diabolico.

Nessuno parlò erano tutti sbalorditi per quella prova di furbizia di Akira.

“Ammetto che sei stato abile, ma ora che non hai più quella protezione come farai ?” disse Meloku sdoppiandosi.

“Allora come farai adesso ? Il tuo shuriken è uno e io sono mi sono sdoppiato i tre. Cosa farai adesso Akira ? Scapperai piangendo come facesti cinque anni fa ?” dissero i tre Meloku deridendolo.

“Tu mi stai sottovalutando Meloku. Il mio passato non mi riguarda più, sono cresciuto, tu invece sei solo il solito presuntuoso.” disse Akira tirando lo shiuriken al Meloku di centro.

“Mira sbagliata Okami. Ma cosa...” Meloku vide lo shuriken diabolico divenire tre e puntare tutti su di lui le sue copie, quelle scomparvero, Meloku non fu colpito perché si era scansato al ultimo secondo.

“Grandioso, hai tenuto nascosti gli altri due shuriken in modo che lui non se ne accorgesse.” disse Kiba.

“Meloku perché ?” disse Tsuki.

“Tsuki. Te lo sei dimenticato ? Questo animale a messo a repentaglio mia e la tua vita, solo per mettersi in mostra, non lo potrò mai perdonare per questo.” disse Meloku rialzandosi e portano le mani in posizione.

“Va bene Akira. Ora finiamola di giocare.” concluse Meloku.

“Non chiedo di meglio Meloku.” disse Akira, in realtà soffriva tanto, non voleva affrontare Meloku, ma sentiva che doveva difendersi, nonostante ora nel cuore del suo vecchio amico vedesse solo odio e rancore verso di lui ora Akira doveva scegliere se vivere o morire, se uccidere o venire ucciso.

Isamaru ringhiò forte contro Meloku.

“Ma guarda, ti sei trovato un nuovo cane Akira...” prima che Meloku potesse finire la frase Akira lo interruppe, puntandogli un dito contro.

“Isamaru non è il mio cane, è un mio amico e ti giuro che insieme ti daremo del filo da torcere.” disse Akira lanciandosi a grande velocità contro Meloku assieme ad Isamaru.

“Molto bene. Tecnica dello specchio offuscato .” pensò Meloku usando la sua tecnica illusoria prediletta. Improvvisamente, Akira fu avvolto da una moltitudine di specchi, dal vetro nero pece.

I ricordi più dolorosi del ragazzo fuoriuscirono da quelli e divennero realtà.

Un giovane Akira di circa sei anni veniva preso in giro in quanto non capace di eseguire una sola arte ninja.

“Ecco Akira, questo è quello che sei, un essere indesiderato da tutti.” disse una voce.

“Non è vero.” diceva Akira.

L'immagine sullo specchio cambio repentinamente mostrando sempre Akira che teneva tra le braccia un piccolo cane.

“E di lui ti ricordi ?” chiese la voce.

Akira ebbe un sussulto, quello era stato il suo primo animale compagno con il quale aveva cominciato a esercitarsi nelle sue tecniche.

“Sai che fine a fatto per colpa della tua mania di metterti in mostra ?” chiese la voce mostrando l'immagine del piccolo cane morto trafitto da uno dei kunai lanciati da Akira stesso.

“NO.Io non volevo.....” disse Akira cominciando a piangere.

“Certo che non volevi, eri sotto effetto delle tecniche illusorie di quei ninja delle onde, ma sta di fatto che lo hai fatto anche con me e Tsuki.” disse la voce, mostrando il giorno in cui Akira fuggi.

“Tu sei solo un incapace Akira, un ragazzo stolto, che non gliene mai importato nulla di nessuno, ti è piaciuto giocare con le nostre vite ? Bene, spero che ora tu non te la prenda se io gioco un po con la tua.” la voce di Meloku era chiara e distinta, i suoi specchi facevano rivivere al ragazzo ogni singolo secondo di dolore di quei ricordi.

“Io non sono un assassino, volevo solo darvi una mano, non potevo immaginare che sarebbe andata a finire cosi.” Akira si reggeva la testa con le lacrime che gli cadevano dagli occhi, urlava per il dolore mentre, la tecnica di Meloku lo conduceva alla pazzia.

“E ora permettimi di farti vedere cosa succederà se continuerai a combattere....” uno specchio proiettò un immagine di Tsuki, Kiba, Hinata, e Isamaru, stesi a terra morti.

“NOOOOOOOOOOOOOOOOOO.” Akira urlò per il dolore di quelle immagini.

“Meloku smettila. Ti diverte cosi tanto fargli rivivere quei ricordi ?” disse Tsuki, non ci credeva, il suo amico era diventato un mostro assetato di dolore altrui.

“Tsuki questo cane deve pagare per ciò che ti ha fatto. Ti rendi conto che abbiamo rischiato la vita perché lui.....” Isamaru si lanciò contro Meloku, anche Kiba si uni a lui pochi istanti dopo.

Meloku evitò i colpi del lupo e del ragazzo senza troppa difficoltà.

“Akira, non è un cane, chi prova rimorsi per un passato ormai sepolto invece, non merita nemmeno di essere chiamato cane, perché il suo livello è quello di un verme.” disse Isamaru rabbioso.

“Come osi ? Giuro che se mi intralcerai, non avrò pietà nemmeno per te cagnolino, come non ho avuto pietà per quello di Akira cinque anni fa.” disse Meloku.

“Che cosa ?” Kiba, Tsuki, Hinata, che fino a quel momento era stata zitta perché terrorizzata da ciò che stava vedendo, e Isamaru ebbero un sussulto.

“Non puoi averlo fatto Meloku. Perché ?” gli chiese Tsuki sconvolta.

“Mi avrebbe ucciso Tsuki, cosa avrei dovuto fare ? Akira lo stava aizzando contro di me” Kiba non poteva sopportare oltre, si mise a quattro zampe e si lanciò contro Meloku. Lo colpi, ma quella non era altro che una copia, Meloku riapparve dietro Kiba e mettendo i pugni a martello gli fece cadere Kiba a terra con un impatto tremendo che gli fece sputare sangue.

“Tu..... somigli molto ad Akira ragazzino. Bene allora sarà un piacere per me eliminarti visto che mi hai ostacolato.” disse Meloku portando un kunai sul collo di Kiba.

“Byakugan.” Meloku alzò la testa, non fu Tsuki a parlare, ma Hinata che ormai era a pochi centimetri da Meloku. Cercò di colpirlo con la sua arti innata. Ma Meloku, era in grado di usare le sue tecniche illusorie, che comportava per Hinata un enorme problema.

Per aiutarla Isamaru arrivò da dietro e morse Meloku su un spalla, quello si rialzò e colpi il lupo con un kunai, lo beccò solo di striscio sulla schiena.

Akamaru, morse la mano di Meloku, ma lo scaraventò via scrollandoselo di dosso.

Poi Meloku senti un rumore di specchi infrangersi. Tsuki aveva distrutto gli specchi di Meloku con la tecnica della cancellazione.

“Akira. Stai bene ? Isamaru arrivò da lui trotterellando.

“Isamaru, io non posso sconfiggere Meloku, le sue arti illusorie sono troppo forti per me.” disse Akira.

“Questo non è da te Akira, non hai mai avuto paura di nessuno, non dirmi che ora ti lasci spaventare da un paio di illusioni.” disse Isamaru, Akira abbassò la testa.

“Tu ti fai chiamare lupo e hai paura del tuo passato. Hai dimenticato cosa ti diceva sempre il maestro Isamaru ? E cosi che lo ripaghi per ciò che ha fatto per te ?” gli chiese Isamaru severo.

“No.” disse Akira alzandosi.

“Allora alzati e combatti.” lo sprono Isamaru, Akira strinse i pugni, da quelli caddero delle gocce di sangue.

“Io non mi lascio battere cosi, e non faccio combattere gli altri al posto mio.” disse Akira togliendosi la veste nera, quella cadde pesante con un forte clamore metallico, a causa dei pesi che Akira usava per allenarsi.

“Ho un idea Isamaru, voglio provare quella tecnica illusoria....” disse Akira, Isamaru capi subito.

“Non so cosa macchini Akira, ma non ti servirà a nulla. Un incapace rimane un incapace sempre.” disse Meloku con odio,portandosi cinque copie appreso per sconfiggere Akira.

“E qui che ti sbagli Meloku non sono più il ragazzino incapace che conoscevi, sono cresciuto ormai. Tecnica della notte eterna.” urlò il ragazzo.

Meloku si trovò di colpo in un vuoto oscuro senza sole ne luce, non riusciva a muoversi, degli invisibili tentacoli lo stavano avvolgendo intorno alle caviglie e hai polsi.

“Bene, Meloku e ora cosa pensi di fare ?” una voce oscura parlava da quel immenso vuoto nero.

“Maledizione Akira, questa me la paghi, nessuno può usare le arti illusorie contro di me.” disse Meloku.

“Giusto non mi piace sconfiggere un avversario, in questi modi. Mille falchi, un intenso rumore elettrico riempì l'area.

Poi Akira giunse su Meloku e lo colpi in pieno stomaco, quello cadde a terra ansimante ma ancora vivo.

“Meloku, io non voglio ucciderti, vai. Ti lascio libero, io non sono un assassino, come tu mi hai dipinto, ma se per caso dovessi cercare nuovamente di uccidermi o fare del male alle persone a cui voglio bene, non avrò pietà.”Akira disse queste parole, Meloku lo guardò con un accennò di odio, poi svenne.

Poi qualcosa di insolito attirò l'attenzione di Akira, una cosa che prima non aveva notato, la residenza del Hokage era interamente avvolta da una barriera impenetrabile, quella emanava un sacco di chakra, di origine negativa, Akira lo sentiva grazie al Kamigan.

“Bel colpo Akira... ma che cos'hai ?” gli chiese Tsuki guardandolo visibilmente agitato.

“Ho una terribile sensazione Tsuki,sento che qualcosa di tremendo sta per succedere.”Akira sentiva due energie combattere, tutte e due con l'intento di distruggere l'altra.

Non dicendo altro Akira si mosse rapido.

Fine 5° cap, sto scrivendo il 6à aspettatevi parecchie sorprese. Per Laura2lavendetta: Senti, ho letto le tue fic, e giuro mi sono state d'ispirazione, mi piacerebbe molto contattarti, posso?

  
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