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Autore: _Crizia_    17/12/2012    0 recensioni
Tratto dal 3° capitolo:
- Per quanto mi riguarda, osservo la vita della mia cittadina dalla finestra, ma non sono concentrata, infatti ho un maledetto pensiero che mi ronza per la testa da sabato scorso (che corrisponde a una settimana fa), quel nome -Tomlinson-, sono sicura di averlo sentito da qualche parte, quando ci penso sento come un fastidiosissimo campanellino accendersi dentro di me, ci penso fino a farmi scoppiare la testa e quando sembra che il mio subconscio abbia trovato la risposta questa scappa via dal mio conscio.
È una situazione frustrante!
Ma perché mi sto arrovellando il cervello su 'sta questione?
Mi sa tanto che Bea mi ha influenzata con la sua pazzia! -
Spero che vi incuriosisca e passiate a leggere e magari a recensire! ^.^
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Un normale giorno fra amiche
 

 

Pace.
Calma.
Quiete.
Silenzio.
Tranquillità.
Il melodioso cinguettio degli uccelli che vivacizzano la primavera.
L'antico canto delle foglie degli alberi mosse dal leggero venticello.
Momento sereno.
Composizione armoniosa.
Idilliaco attimo funesto.
Cielo limpido, chiaro, cosparso di pallidi e insoliti sbuffi.
Paradiso.
 
 
Intanto, il tempo continua a trascorrere inarrestabile, così la lancetta dei secondi inizia il fatidico cut-down.
3 - 2 - 1  DRIIIIN!!!
 
 
Brusii.
Parlottii.
Schiamazzi.
Urla.
L'equilibrio di prima distrutto, perso, irrecuperabile, lieto lontano ricordo.
Il trillo di quelle graziose creature, comunemente dette volatili, sorpassato, schiacciato, sormontato, calpestato dal rumore del caos.
Inferno.
 
 
  
I getti irregolari e colorati di studenti sono finalmente liberi di lasciar cadere le finte maschere del perfezionismo e del perbenismo, indossate fin'allora per la fama di scuola altolocata. Reduci di stressanti, noiose, soporifere nozioni di alcune materie che possono essere state recepite dalla tua mente annebbiata e delle quali non usufruirai mai in vita tua, possono iniziare a dare libero sfogo al loro io interiore.
 
"Non ci posso credere! 7, mi ha dato un insensato 7! Ora è ufficiale, odio quell'avvoltoio ricoperto di pelliccia! E io che ho sgobbato tutto ieri pomeriggio, mi sono chiusa in casa, senza dar conto a nessuno per studiare meglio ... e mi ritrovo con ... con questo squallido voto! Ah ma io l'ho capita, sai? Più di 6 non mi vuole dare!"
"Però non ti è andata tanto male, insomma il 5 della verifica scritta lo hai recuperato in pieno!"
"Ma per una volta che potevo alzare di qualche decimo la mia media, mi ritrovo con pezzetti di speranza fra le mani. Non è giusto!"
"Avrai altre occasioni per rifarti!", Bea sbuffa e insieme ci avviamo verso le scale, le scendiamo, percorriamo tutto il primo piano ed usciamo.
Camminando parallelamente e in sincrono, ci dirigiamo verso il cancelleto del liceo.
 
Da quando siamo amiche abbiamo creato una specie di rito settimanale, infatti ogni sabato pranziamo e trascorriamo il pomeriggio a casa dell'una o dell'altra; oggi sarei andata io da Beatrice.
"Siamo tornate mamma!"
"Ciao Chiara, ho preparato la penne al salmone, le tue preferite, vanno bene?"
"Certamente! Ma non si doveva disturbare tanto, sarebbe andato bene qualsiasi cosa avesse cucinato! È una bravissime cuoca!"
"Nessun disturbo cara, figurati!
Bea com'è andata l'interrogazione?"
"Mmh." mugugna Bea in risposta, allora mi faccio avanti io: "La prof le ha dato sette, ma Bea pensa che si meritasse di più."
"Be' comunque sette rimane un bel voto e hai recuperato la sufficienza.
Bea aspettiamo che torni tuo padre e pranziamo, se intanto volete "
"Non aggiungere altro mamma, Chiara andiamo in camera mia."
Saliamo le scale che portano al piano superiore, cioè la zona notte.
 
La casa della mia amica è una modesta dimora, al piano terra c'è la cucina, la sala, un delizioso bagno color crema e la lavanderia, al piano superiore le camere e un altro bagno sulla tonalità dell'azzurro con una vasca all'angolo che è una meraviglia, infine nel seminterrato il garage e un scantinato che fungeva anche da soffitta.
Se uno sconosciuto aprisse la porta della camera della mia amica, molto probabilmente la prenderebbe per una stalker, visto i biliardi di poster su i One Direction che ha appeso in camera; per non parlare poi dei cuscini sparsi con sopra le loro facce, il mega logo 1D sulle ante dell'armadio: diagnosi? Una pazza ossessionata da inviare in un manicomio con la richiesta di URGENZA.
Ma in questo caso mi vedrei costretta a prendere le sue difese, poiché io senza quella fuori di testa sono quasi persa.
Ovviamente non appena Beatrice ha letteralmente sbattuto la porta sul muro, si fionda sulla scrivania infondo alla stanza, apre il computer, lo accende, sclera per la lentezza della tecnologia avanzata, e da qui capite da sole cosa intendevo dire sopra, immette la password, clicca sull'icona di internet, parte con un'altra serie di parole che preferisco non riportare e si fionda subito a cercare le ultime notizie riguardanti la band.
Io invece me la prendo comoda, chiudo con attenzione la porta, mi avvio a passo lento verso il suo letto e mi ci butto sopra, allargo le braccia e chiudo gli occhi che qualche momento prima stavano osservando il soffitto, giro di poco la faccia e quando riapro gli occhi mi strozzo con un mezzo grido.  
Non riuscirò mai ad abituarmi ad una cosa del genere!
Infatti mi trovo davanti alla faccia la coperta del letto ad una piazza e mezza con stampate le facce di quei cinque ragazzi.
A volte mi chiedo come Bea riesca a dormire di notte con in camera tutti quegli occhi che la guardano, insomma io non riuscirei proprio ad appisolarmi, inizierei a soffrire di insonnia e alla fine penserei che sia meglio veramente farmi rinchiudere in un manicomio, almeno avrei la cristallina certezza che le pareti sono bianche o di qualche chiara tonalità, insomma qualcosa di normale perché di certo quello non lo è.
 
Facendo forza sulle braccia mi alzo a sedere e le chiedo:
"Allora?"
"Niente di che, le solite interviste con le solite domande del ca***."
Censurata appena in tempo!
Chiude la pagina internet ma lascia il pc acceso e anche lei viene a farmi compagnia sul suo letto.
"Allora fra poco pranziamo, poi ritorniamo un po' in camera mia a cazzeggiare, verso le quattro e mezza-cinque usciamo, alle otto ci mangiamo qualcosa solo noi due, ritorniamo a casa, ci vestiamo secxy ( è appositamente scritto così, come se fosse in forma ironica) e andiamo in discoteca a rimorchiare! YEAH!!!! Programma perfetto!"
Mannaggia mi è sfuggita la censura.
Comunque... "COSAAA?" urlo forse peggio di una pazza.
"Scordati gli ultimi due punti della lista, lo sai che
1 non mi vestirò mai con abiti che coprono ciò che devono coprire male e pena,
2 sai perfettamente che odio la discoteca, i luoghi affollati e confusionari, poi figurati se qualche ragazzo si fa sotto per me."
"Va bene ti vestirai come vuoi e cercheremo di non farci notare dalla fauna maschile, ma in discoteca ci devi venire, dobbiamo festeggiare il mio sette, poi altri validi motivi sono: che é quasi estate e d'estate ci si diverte, alla scuola non restano più molti giorni di vita, ed infine, ma non meno importante,...Tonight let’s get some
And live while we’re young e questo, Chiara, era tanto per schiarirti le idee!"
Così inizia a ridere come una matta, poiché io ho iniziato a farle il solletico, visto che sa che odio quando qualcuno fa battute sul mio nome, ma conoscendola e solo perché è mia amica e so che non lo fa con intenzioni offensive gliela faccio pagare in modo leggero e divertente.  
Dopodiché ci stendiamo sul letto, l'una di fronte all'altra, l'una lo specchio per l'altra, ci sorridiamo, ci abbracciamo ed insieme sussurriamo:" B double F", cioè Best Friends Forever.
Lo diciamo sempre così piano perché la nostra amicizia ci sembra talmente fantastica da apparire irreale e noi abbiamo paura di incrinarla o ancor peggio romperla.
Spero vivamente che nessuno possa mai infrangere il legame che l'amicizia crea. Amen.
Per lo meno questo e ciò che direbbe il parroco alla fine di una preghiera!
 
Mentre siamo ancora nella stessa posizione la chiamo:
"Bea?"
"Mh...?"
"Sai che per me ragazzi e discoteca sono argomenti tabù...", lei si stacca da me e la fiamma della felicità che prima ardeva nelle sue chiare pupille, lentamente si affievolisce come se stessi togliendo l'ossigeno, comburente del fuoco.
"... tuttavia come è successo altre, fortuite, volte, ti seguirò in questa -rocambolesca- avventura...", non mi fa finire di parlare che mi stringe nuovamente e con maggiore intensità; mentre la vedo tuffarsi verso la mia spalla riesco ad intravedere i suoi occhi che sono tornati a brillare per il ritrovato gaudio.
"Comunque le motivazioni che mi hanno convinto sono quelle scolastiche."
"Lo immaginavo che i One Direction non sarebbero serviti a farti scostare dalla tua ideologia, ma so che mi perdoni il fatto che io sia pazza di loro perché mi vuoi bene... e comunque avevo voglia di cantare la loro canzone... e in più si adattava perfettamente al contesto."
"Va bene te lo concedo. Meglio andare di sotto tua madre ci sta chiamando."
Bea annuisce, ci alziamo dal letto e scendiamo le scale per andre in soggiorno.
 
 
 
 

 
 
 
 
 
 
 
 

 

P.S.
Ringrazio quelle venticinque anonime che hanno letto l'inizio di questa pazza storia e ringrazio maggiormente quelle due dolci anime che hanno trovato il tempo anche di recensire.
Ora vorrei appellarmi a tutti/e quelli/e che leggeranno questo post: potreste farmi, come posso dire, un po' di pubblicità?
Non vorrei essere sfacciata o arrogante ma visto la marea di ff che ogni giorno vengono create o aggiornate nella sezione dei 1D, una storia finisce in poco tempo qualcosa come pagina 6 o di più, quindi spesso è difficile trovarla per ciò vi sto chiedendo questo piccolo favore, per poter far conoscere a più persone(ragazze/i) la mia ff e poter conoscere il loro parere al riguardo.
Grazie per l'attenzione e al prossimo chappy!  

 

   
 
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