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Autore: Cicci 12    18/12/2012    2 recensioni
- Ed ora, una squadra approdata ai mondiali solo quest’anno, anch’essa proveniente dalla Russia.- annunciò il cronista, mentre Yuri e Key si guardavano sorpresi.
- Signori e signore, la squadra più amata dagli uomini di tutto il mondo… le Feline Girls!-
Un gruppo di quattro ragazze uscì da uno dei lati dello stadio; tutti i presenti si ammutolirono, osservandole con attenzione, per poi accoglierle con un applauso fragoroso.
Il gruppetto era capeggiato da una ragazza alta, con lunghi capelli neri raccolti in un’elegante treccia ed occhi incredibilmente verdi, gli orecchini a cerchio ben visibili; indossava un paio di pantaloni neri e una maglietta rosso fuoco, che sembrò mandare in visibilio la maggior parte del pubblico maschile. [...] Poi, come attirati da qualcosa, gli occhi della giovane incrociarono quelli di Key, sorridendogli.
Il giovane rimase spiazzato; conosceva quegli occhi, ma proprio non riusciva a ricordare dove li aveva già visti.
Chi sei? si domandò fra sé, mentre cercava con tutte le sue forze di distogliere lo sguardo da quelle calamite verdi.
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Chi è questa nuova ragazza apparentemente mai vista e che Key sembra invece conoscere? Cos'avrà a che fare con lui? Sarà un'amica o una nemica?
Buona lettura! Cicci12
Genere: Azione, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kei Hiwatari, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cap. 4 I rancori non si scordano mai

Vecchi rivali

Cap. 4 I rancori non si scordano mai

 

Subito dopo la fine dell’incontro, Key si era allontanato con la scusa di trovare qualcosa da bere, ma approfittando della solitudine per riflettere.

Nonostante avesse impiegato più del previsto, dopo il primo attacco del Bey di quella ragazza, era finalmente riuscito a capire di chi si trattava, ma la cosa non l’aveva tuttavia rassicurato.

Cosa ci farà qui? Perché avrà deciso di partecipare al torneo mondiale? continuava a ripetersi all’infinito, senza tuttavia giungere ad una conclusione che lo soddisfacesse.

Stava per portarsi una lattina alle labbra, quando una voce conosciuta lo raggiunse.

- Key.-

Il ragazzo si voltò curioso, osservando Yuri piegato in due per lo sforzo della corsa e con il fiatone.

- Si può sapere perché sei scappato via così?-

Key alzò le spalle bevendo un sorso della bibita che teneva in mano.

- Avevo sete.-

Il rosso fece un movimento in aria con la mano, come a fargli capire con gli interessava, mentre l’argomento che gli stava a cuore era un altro.

- Prima, durante lo scontro…- sussurrò piano, cercando di riprendersi dalla corsa.

- Tu sai chi è, vero?- chiese poi, riferendosi ovviamente alla proprietaria di Draion.

- Davvero non l’hai riconosciuta? È…- stava per rispondere Key con tono divertito, ma un rumore di passi che venivano verso di loro lo interruppe.

Erika svoltò l’angolo, trovandosi davanti i due ragazzi; ridusse gli occhi a due fessure, cercando di mettere a fuoco chi aveva davanti.

- Key. Yuri. Che piacere rivedervi. È da un po’ che non ci si vede.- li salutò con ironia la giovane, sorridendo e posandosi una mano su un fianco.

- Ciao Erika. Sei cambiata parecchio dall’ultima volta che ci siamo visti, tanto che ho fatto fatica a riconoscerti. In fondo sono passati… quanti? 11 anni?-

- Noto con piacere che mi hai risconosciuta.- commentò lei, tuttavia compiaciuta.

- Te l’ho detto, ci ho messo più tempo del previsto, ma quando ti ho visto combattere… il tuo stile è inconfondibile.-

- Tu eri l’unico che poteva riconoscermi dal mio stile di gioco.- sorrise Erika, quasi perdendosi nei ricordi.

A quel punto Yuri si intromise.

- Ehi, ehi, ehi. Scusate se interrompo la vostra conversazione, ma potreste spiegare anche a me?- esclamò, attirando lo sguardo degli altri due.

- Vuoi dire che non ti ricordi di me? Così mi deludi, Yuri.- disse Erika, scuotendo la testa divertita, nonostante tutto

- Bè, non puoi biasimarlo, dal momento che l’ultima volta che ci siamo visti, è stato … al monastero.- commentò Key, fissandola.

Gli ci volle qualche secondo per incanalare la notizia, ma quando si rese conto di ciò che aveva appena detto l’amico, Yuri spalancò gli occhi incredulo.

- Al… al monastero? Vuol dire che tu… no, non può essere. Tu… tu sei… sei quella Erika, la bambinetta pestifera che ci girava sempre intorno.- ricordò finalmente il russo.

- Proprio lei. Ma non ero pestifera.- si difese la ragazza, facendogli la linguaccia.

- Ora scusate ragazzi, ma devo raggiungere le mie compagne. Ci vediamo.- e senza aggiungere altro, li superò.

- Non c’è che dire, ora è diventata una donna.- commentò Key, osservandola attentamente mentre si allontanava; non notando alcuna reazione dall’ex compagno, il giovane lo guardò, trovandolo ancora a bocca aperta.

- Ehi, Yuri, tutto bene?-

- Ancora… ancora non posso crederci. Erika. L’ultima volta che l’ho vista era… una bambina.-

- Gli anni passano per tutti, sai?- rispose Key, divertito.

- Scusa, ma tu non eri quello che la detestava?- osservò Yuri, guardandolo con un sopracciglio sollevato, rendendosi finalmente conto del commento fatto  dall’amico pochi attimi prima.

- Già. Ma sono passati tanti anni, sono successe molte cose, non vedo perché dovrei continuare ad odiarla.- disse l’altro, sollevando le spalle.

Proprio in quel momento Hilary spuntò dall’angolo dietro il quale era appena sparita Erika.

- Key, finalmente ti ho trovato. Takao e gli altri ti stanno aspettando.-

- Arrivo. Ci vediamo Yuri.- e senza aggiungere altro, se ne andò.

Entrò nel camerino insieme all’amica, mentre gli altri parlavano fra loro.

- Quella ragazza è fortissima. Non vedo l’ora di sfidarla.- stava dicendo Takao, con il pugno serrato che sventolava a mezz’aria.

- Takao, stai calmo. Potrebbe anche sconfiggerti, ci hai pensato a questo?- commentò il prof Kappa.

- Il prof ha ragione. Ti vuoi calmare?- lo sostenne Max, guardando il compagno con sguardo truce.

- Non dite sciocchezze. Non potrà mai battermi. Sono il campione del mondo.-

- C’è sempre una prima volta, caro.- osservò Hilary sedendosi accanto al prof, mentre Takao la guardava contrariato.

- Comunque sia è davvero incredibile. Lei e le sue compagne possiedono gli animali sacri, questo significa che anche loro hanno qualcosa di speciale. Darei qualsiasi cosa per sapere qualcosa di più di quell’Erika.- intervenne Rey, portandosi una mano al mento e riflettendo.

- Se vi può interessare, io la conosco.- furono improvvisamente attratti dalla voce di Key, che entrato silenziosamente insieme ad Hilary, ora se ne stava in disparte come suo solito, appoggiato al muro della stanza.

- Key, quando sei arrivato?- esclamò Takao, sorpreso di vedere lì l’amico; tutti sapevano che era un tipo solitario, nonostante tutte le avventure che li avevano uniti, quindi nessuno si stupiva troppo quando spariva dalla circolazione.

- Hai detto che tu la conosci? - gli domandò il cinese, senza degnare il compagno di alcuna attenzione.

- Si chiama Erika Gutchkov ed era al monastero con me e Yuri, quando eravamo piccoli.-

- Che cosa?- esclamarono tutti, increduli.

- Stai scherzando, vero?- tentò il prof Kappa, tremando da capo a piedi.

- Niente affatto. E entrata al monastero poco dopo di noi, era molto giovane, ma a sentire Vorkof era in gamba. Non l’ho mai sopportata molto, ma Vorkof ce l’aveva affidata in quando più grandi e più esperti di lei, quindi l’avevamo sempre tra i piedi. Erano più di 11 anni che non la vedevo, e ci ho messo un po’ a riconoscerla, forse anche a causa della mia perdita di memoria. Ma lo stile di gioco dei ragazzi del monastero è inconfondibile, e l’ho riconosciuta immediatamente appena ha iniziato ad attaccare Galeon.- spiegò, ripensando allo scontro a cui aveva assistito poco prima.

- Fantastico. Ci mancava solo un’altra russa con manie di grandezza. Senza offesa.- aggiunse in fretta Takao notando lo sguardo inceneritore di Key.

- Comunque sia, proviene dalla Borg.- fece notare il professore.

- Se è per questo anche Yuri e Key erano della Borg.- gli fece notare Rey.

- Key, credi che sia ancora dalla parte di Vorkof?-

- Non penso. Quando la Borg è crollata Vorkof è sparito. E come vi dicevo, non la vedevo da più di undici anni. Non credo abbia avuto contatti con lui negli ultimi anni.-

Rimasero tutti in silenzio per alcuni minuti.

- Sapete che non sono il tipo da dare consigli, ma con lei bisogna tenere gli occhi aperti. Era molto forte quando eravamo piccoli, e ora che è cresciuta lo è ancora di più.- aggiunse poi Key, chiudendo gli occhi, mentre i suoi compagni non potevano far altro che prenderlo sul serio; come aveva specificato lui, non era tipo da dar loro consigli e se lo aveva fatto, voleva dire che anche lui era preoccupato.

Per quel giorno gli incontri erano finiti, così tutti tornarono in albergo, mentre le loro menti erano piene delle parole del compagno.

Il giorno seguente fu il turno delle altre quattro squadre e le prime a scendere in campo furono la squadra di Takao e quella di Michelle; fu una gara dura ed eletrizzante, ma furono proprio i Bladebrackers ad avere la meglio, vincendo per due scontri a uno.

Con grande rammarico, Erika notò che il suo vecchio compagno non avrebbe combattuto, così che non poté vedere i suo progressi.

Non è che non ti vuoi sbilanciare troppo, eh Key? pensò tra sé, osservando la squadra giapponese che prendeva posto sulle tribune, ma quando fu il turno della NeoBorg, osservò con attenzione Yuri; combatteva esattamente come  lo ricordava.

Per quell’anno, la ragazza si era allenata duramente, riuscendo a mettere in piedi una squadra abbastanza forte da arrivare alle gare finali, intento che non le era riuscito negli anni precedenti; era stata sicura al cento per cento che anche quella volta Yuri e Key avrebbero partecipato, e così era stato.

Riuscirò a farmi valere ancora una volta. Non permetterò ai miei vecchi compagni di battermi. era il pensiero che le ronzava in testa fin da quando aveva visto i due ragazzi impegnati nel loro primo mondiale, ormai 4 anni prima.

Voleva batterli a tutti i costi; era quello il suo obiettivo.

Non le interessava vincere il mondiale, non le interessava la fama, lei voleva solo potersi misurare con loro, come ai vecchi tempi.

La gara terminò, con la vittoria incontrastata della NeoBorg.

Dj Man sancì la fine dell’incontro, avvisando tutti i partecipanti che gli scontri successivi si sarebbero svolti in Nuova Zelanda, quattro giorni dopo, così tutti tornarono ai loro alberghi, felici di potersi rilassare almeno per qualche giorno.

Quella sera i componenti delle squadre dei Bladebrackers e della NeoBorg decisero per una cena rilassante tutti insieme, per festeggiare le prime vittorie del torneo.

- Non credi sia un po’ presto per festeggiare?- aveva chiesto il professor Kappa a Takao, che aveva fatto la proposta.

- Na, è solo un modo per stare in compagnia, tra amici.- aveva risposto lui, chiudendosi in bagno per una doccia.

- Così Key vi ha raccontato di Erika.- disse Yuri, rivolto agli amici, dopo essersi seduto ad uno dei tavoli del ristorante.

- Già. E la cosa non mi piace per niente.- rispose Takao, a bocca piena, mentre Hilary lo fissava severamente.

- Tu che dici, Key?- chiese curioso il russo; quel pomeriggio non aveva ben capito quali fossero i pensieri dell’amico in seguito all’incontro con la loro amica d’infanzia.

- Lo sai benissimo che non l’ho mai sopportata. Ci girava sempre intorno, non ci lasciava stare un secondo. Era troppo appiccicosa.- commentò Key a sua volta, mangiando con eleganza.

- La verità era che Vorkof la preferiva a te, e la cosa non ti andava giù. Per non parlare del fatto che lei è riuscita a domare Black Dranzer, a differenza di te.- la difese il russo; a differenza dell’altro, lui l’aveva sempre trovata simpatica.

Certo, a volte si dava troppe arie, forse si credeva troppo invincibile, ma in fondo chi non lo faceva al monastero; tutti erano stati addestrati a considerarsi i migliori, Key compreso.

-Tutto questo non centra assolutamente nulla. Non puoi negare che era una mocciosetta appiccicosa che ci stava sempre fra i piedi.- rispose l’altro, offeso.

Yuri si rassegnò e decise di non ribattere, non sarebbe servito a niente; sapeva quanto Key fosse cocciuto.

Ma lui sapeva che i motivi del suo odio per la ragazza erano proprio quelli menzionati da lui; era orgoglioso, proprio come lo era ragazza, e la cosa non era mai stata un buon presupposto per la nascita di un’amicizia.

Quando poi Erika era riuscita a domare Black Dranzer, su richiesta del nonno di Key, il suo disprezzo era aumentato e per quello aveva deciso di provare a sua volta, di nascosto, ma con conseguenze ben più gravi.

Quando finirono di cenare, tutti si alzarono per tornare in camera; il giorno dopo si sarebbero dovuti alzare presto per prendere l’aereo e avevano bisogno di dormire.

- Ehi, Key, ti è caduto qualcosa.- si rivolse a lui Yuri, notando un oggetto uscire dalla tasca dei suoi pantaloni e cadere a terra.

Il giovane si chinò per raccoglierlo, poi con Yuri uscirono dal ristorante; gli altri li avevano preceduti ed erano andati avanti, così affrettarono il passo per raggiungerli, quando Yuri si fermò di scatto e l’amico gli andò a sbattere contro.

- Ehi, che diavolo ti prende?- esclamò irritato Key, guardandolo.

- Guarda chi arriva.- gli fece notare Yuri, puntando il dito davanti a se; il compagno seguì la direzione indicatogli e finalmente vide l’oggetto delle sue attenzioni.

Erika stava procedendo verso di loro, spavalda e bellissima nei suoi jeans attillati.

- Ci si rivede, ragazzi.- li salutò la ragazza allegra, appena li vide.

- Ciao Erika.- salutò Yuri, cercano di sorriderle, mentre Key non si degnava neanche di guardarla; dopo che il russo gli aveva fatto tornare alla mente la vicenda di Black Dranzer il suo disprezzo per lei era cresciuto ulteriormente.

- Complimenti ad entrambi per gli scontri di oggi. Bè, mi rivolgo a te, Yuri, dal momento che Key non ci ha concesso questo onore.- lo prese in giro la giovane, mentre il ragazzo cercava di resistere all’impulso di prenderla a pugni.

- Ti ringrazio, Erika.- rispose il rosso, guardando l’amico con la coda degli occhi; sapevano entrambi quanto fosse orgoglioso, ed era sicuro che l’avesse punto sul vivo.

E forse il suo scopo era proprio quello.

- Ma non illudetevi. Vinceremo noi il campionato.- aggiunse poi il capitano delle Feline Girls, sorridendo con aria di sfida.

- Questo è tutto da vedere.- parlò finalmente Key, riservandole un’occhiata identica.

- Bè, ci vediamo, ragazzi.- rispose lei, dopo averlo fissato per un po’, poi li superò senza aggiungere altro.

- Vuoi una risposta alla tua domanda di prima, Yuri? Non la sopporto. Non è cambiata e mai cambierà. Ha sempre quel suo solito carattere irritante. E la batterò, fosse l’ultima cosa che faccio.- commentò Key, riprendendo a camminare.

Yuri guardò Erika allontanarsi; non sapeva bene come comportarsi, Key era suo amico, ma lui aveva sempre avuto una cotta per la ragazza, anche se non l’aveva mai confidato a nessuno.

Certo, a volte era davvero irritante e si comportava da mocciosa, ma con lui era sempre stata molto gentile; in fondo la rivalità era tra lei e Key, quindi niente gli impediva di volerle bene.

- Yuri, ti muovi?- lo richiamò Key, notando che l’amico non lo stava seguendo.

Così il giovane si voltò, affrettandosi a raggiungerlo.

Lo fissò per un po’, cercando di non farsi notare; aveva un’espressione imbronciata.

Lui ed Erika erano sempre stati rivali, fin da piccoli, avevano sempre voluto superare se stessi e, soprattutto, superare l’altro, per dimostrare chi tra di loro era il migliore, in modo particolare agli occhi di Vorkof.

Yuri era sicuro che quella rivalità non fosse per niente scomparsa con gli anni, e probabilmente non sarebbe mai successo.

 

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Ed eccomi qua con il nuovo capitolo!! ^^

Ci ho messo più del dovuto, lo so, ma tra gli ultimi esami e la tesi è una casino. :P

E si, anche un po’ di vita sociale, ogni tanto.

Beeeeeeneeeee, si è scoperto chi era questa “misteriosa” ragazza ( anche se scommetto che l’avevate capito tutti” XD )

Ora ci sarà da vedere se è una OK o una “poco di buono”.. un po’ ambigua come frase, ma avete capito cosa intendo dire! XD

Con gli ex allievi di Vorkof non c’è da scherzare, giusto? :P

So che qualcuno che legge la mia storia c’è, quindi grazie.. ;) se vi avanza un po’ di tempo, qualche commento non lo rifiuto! XD

Ma passo subito a ringraziare la mia BEST READER! XDXD carissima lady_eclipse (non ti ho ancora detto che adoro il tuo nickname! *.*), sono contenta che la tua curiosità sia stata soddisfatta, e scommetto che con questo cap. lo è stata del tutto! :P eh, si, Key s’è illuminato… a forse preferiva non illuminarsi! XD già, i Bit Power, con un nome così, erano scontati.. XD cmq sia, giustissimo, Takao fa tanto il figo, poi vedremo cosa farà se e quando dovrà affrontarle, soprattutto perché sono DONNE!!!!! Mai sottovalutare le DONNE!!! v.v XD spero che questo capitolo abbia risvegliato la tua curiosità, giusto quel pochino per continuare a leggere… ;) e soprattutto a commentare! XD un bacione grande :*

  
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