Cap. 4 I rancori non si scordano mai
Subito dopo la
fine dell’incontro, Key si era allontanato con la
scusa di trovare qualcosa da bere, ma approfittando della solitudine per
riflettere.
Nonostante
avesse impiegato più del previsto, dopo il primo attacco del Bey di quella
ragazza, era finalmente riuscito a capire di chi si trattava, ma la cosa non
l’aveva tuttavia rassicurato.
Cosa ci farà qui? Perché avrà deciso di
partecipare al torneo mondiale?
continuava a ripetersi all’infinito, senza tuttavia
giungere ad una conclusione che lo soddisfacesse.
Stava per
portarsi una lattina alle labbra, quando una voce conosciuta lo raggiunse.
- Key.-
Il ragazzo si
voltò curioso, osservando Yuri piegato in due per lo sforzo della corsa e con
il fiatone.
- Si può
sapere perché sei scappato via così?-
Key alzò le
spalle bevendo un sorso della bibita che teneva in mano.
- Avevo sete.-
Il rosso fece
un movimento in aria con la mano, come a fargli capire
con gli interessava, mentre l’argomento che gli stava a cuore era un altro.
- Prima,
durante lo scontro…- sussurrò piano, cercando di riprendersi dalla corsa.
- Tu sai chi
è, vero?- chiese poi, riferendosi ovviamente alla proprietaria di Draion.
- Davvero non
l’hai riconosciuta? È…- stava per rispondere Key con tono divertito, ma un
rumore di passi che venivano verso di loro lo interruppe.
Erika svoltò
l’angolo, trovandosi davanti i due ragazzi; ridusse
gli occhi a due fessure, cercando di mettere a fuoco chi aveva davanti.
- Key. Yuri.
Che piacere rivedervi. È da un po’ che non ci si vede.- li salutò con ironia la
giovane, sorridendo e posandosi una mano su un fianco.
- Ciao Erika. Sei
cambiata parecchio dall’ultima volta che ci siamo visti, tanto che ho fatto
fatica a riconoscerti. In fondo sono passati… quanti? 11 anni?-
- Noto con
piacere che mi hai risconosciuta.- commentò lei, tuttavia compiaciuta.
- Te l’ho
detto, ci ho messo più tempo del previsto, ma quando ti ho visto combattere… il
tuo stile è inconfondibile.-
- Tu eri
l’unico che poteva riconoscermi dal mio stile di gioco.- sorrise Erika, quasi
perdendosi nei ricordi.
A quel punto
Yuri si intromise.
- Ehi, ehi, ehi. Scusate se interrompo la vostra conversazione, ma
potreste spiegare anche a me?- esclamò, attirando lo sguardo degli altri due.
- Vuoi dire
che non ti ricordi di me? Così mi deludi, Yuri.- disse Erika, scuotendo la
testa divertita, nonostante tutto
- Bè, non puoi
biasimarlo, dal momento che l’ultima volta che ci
siamo visti, è stato … al monastero.- commentò Key, fissandola.
Gli ci volle
qualche secondo per incanalare la notizia, ma quando si rese conto di ciò che
aveva appena detto l’amico, Yuri spalancò gli occhi incredulo.
- Al… al monastero? Vuol dire che tu… no, non può essere. Tu…
tu sei… sei quella Erika, la bambinetta pestifera che
ci girava sempre intorno.- ricordò finalmente il russo.
- Proprio lei.
Ma non ero pestifera.- si difese la ragazza,
facendogli la linguaccia.
- Ora scusate
ragazzi, ma devo raggiungere le mie compagne. Ci vediamo.- e senza aggiungere
altro, li superò.
- Non c’è che
dire, ora è diventata una donna.- commentò Key, osservandola attentamente
mentre si allontanava; non notando alcuna reazione dall’ex compagno, il giovane
lo guardò, trovandolo ancora a bocca aperta.
- Ehi, Yuri,
tutto bene?-
- Ancora…
ancora non posso crederci. Erika. L’ultima volta che l’ho vista era… una
bambina.-
- Gli anni
passano per tutti, sai?- rispose Key, divertito.
- Scusa, ma tu
non eri quello che la detestava?- osservò Yuri, guardandolo con un sopracciglio
sollevato, rendendosi finalmente conto del commento fatto dall’amico pochi attimi prima.
- Già. Ma sono
passati tanti anni, sono successe molte cose, non vedo perché dovrei continuare
ad odiarla.- disse l’altro, sollevando le spalle.
Proprio in
quel momento Hilary spuntò dall’angolo dietro il quale era appena sparita Erika.
- Key,
finalmente ti ho trovato. Takao e gli altri ti stanno
aspettando.-
- Arrivo. Ci
vediamo Yuri.- e senza aggiungere altro, se ne andò.
Entrò nel
camerino insieme all’amica, mentre gli altri parlavano fra loro.
- Quella
ragazza è fortissima. Non vedo l’ora di sfidarla.- stava dicendo Takao, con il
pugno serrato che sventolava a mezz’aria.
- Takao, stai
calmo. Potrebbe anche sconfiggerti, ci hai pensato a questo?- commentò il prof
Kappa.
- Il prof ha
ragione. Ti vuoi calmare?- lo sostenne Max, guardando il compagno con sguardo
truce.
- Non dite
sciocchezze. Non potrà mai battermi. Sono il campione del mondo.-
- C’è sempre
una prima volta, caro.- osservò Hilary sedendosi
accanto al prof, mentre Takao la guardava contrariato.
- Comunque sia
è davvero incredibile. Lei e le sue compagne possiedono gli animali sacri,
questo significa che anche loro hanno qualcosa di speciale. Darei qualsiasi
cosa per sapere qualcosa di più di quell’Erika.- intervenne Rey, portandosi una
mano al mento e riflettendo.
- Se vi può interessare, io la conosco.- furono improvvisamente attratti
dalla voce di Key, che entrato silenziosamente insieme ad
Hilary, ora se ne stava in disparte come suo solito, appoggiato al muro della
stanza.
- Key, quando
sei arrivato?- esclamò Takao, sorpreso di vedere lì l’amico; tutti sapevano che
era un tipo solitario, nonostante tutte le avventure che li avevano uniti,
quindi nessuno si stupiva troppo quando spariva dalla circolazione.
- Hai detto
che tu la conosci? - gli domandò il cinese, senza degnare il compagno di alcuna
attenzione.
- Si chiama
Erika Gutchkov ed era al monastero con me e Yuri, quando eravamo piccoli.-
- Che cosa?-
esclamarono tutti, increduli.
- Stai
scherzando, vero?- tentò il prof Kappa, tremando da capo a piedi.
- Niente
affatto. E entrata al monastero poco dopo di noi, era
molto giovane, ma a sentire Vorkof era in gamba. Non l’ho mai sopportata molto,
ma Vorkof ce l’aveva affidata in quando più grandi e
più esperti di lei, quindi l’avevamo sempre tra i piedi. Erano più di 11 anni che non la vedevo, e ci ho messo un po’ a
riconoscerla, forse anche a causa della mia perdita di memoria. Ma lo stile di
gioco dei ragazzi del monastero è inconfondibile, e l’ho riconosciuta
immediatamente appena ha iniziato ad attaccare Galeon.- spiegò, ripensando allo
scontro a cui aveva assistito poco prima.
- Fantastico.
Ci mancava solo un’altra russa con manie di grandezza. Senza offesa.- aggiunse
in fretta Takao notando lo sguardo inceneritore di Key.
- Comunque
sia, proviene dalla Borg.- fece notare il professore.
- Se è per
questo anche Yuri e Key erano della Borg.- gli fece
notare Rey.
- Key, credi
che sia ancora dalla parte di Vorkof?-
- Non penso.
Quando
Rimasero tutti
in silenzio per alcuni minuti.
- Sapete che
non sono il tipo da dare consigli, ma con lei bisogna tenere gli occhi aperti.
Era molto forte quando eravamo piccoli, e ora che è cresciuta lo è ancora di
più.- aggiunse poi Key, chiudendo gli occhi, mentre i suoi compagni non
potevano far altro che prenderlo sul serio; come aveva specificato lui, non era
tipo da dar loro consigli e se lo aveva fatto, voleva dire che anche lui era
preoccupato.
Per quel
giorno gli incontri erano finiti, così tutti tornarono in albergo, mentre le
loro menti erano piene delle parole del compagno.
Il giorno
seguente fu il turno delle altre quattro squadre e le prime a scendere in campo
furono la squadra di Takao e quella di Michelle; fu una gara dura ed
eletrizzante, ma furono proprio i Bladebrackers ad avere la
meglio, vincendo per due scontri a uno.
Con grande
rammarico, Erika notò che il suo vecchio compagno non avrebbe combattuto, così che
non poté vedere i suo progressi.
Non è che non ti vuoi sbilanciare troppo, eh Key?
pensò tra sé, osservando la squadra giapponese che
prendeva posto sulle tribune, ma quando fu il turno della NeoBorg, osservò con
attenzione Yuri; combatteva esattamente come
lo ricordava.
Per
quell’anno, la ragazza si era allenata duramente, riuscendo a mettere in piedi
una squadra abbastanza forte da arrivare alle gare finali, intento che non le
era riuscito negli anni precedenti; era stata sicura al cento per cento che
anche quella volta Yuri e Key avrebbero partecipato, e
così era stato.
Riuscirò a farmi valere ancora una
volta. Non permetterò ai miei vecchi compagni di battermi. era il pensiero che le ronzava in testa
fin da quando aveva visto i due ragazzi impegnati nel loro primo mondiale,
ormai 4 anni prima.
Voleva
batterli a tutti i costi; era quello il suo obiettivo.
Non le
interessava vincere il mondiale, non le interessava la
fama, lei voleva solo potersi misurare con loro, come ai vecchi tempi.
La gara
terminò, con la vittoria incontrastata della NeoBorg.
Dj Man sancì
la fine dell’incontro, avvisando tutti i partecipanti che gli scontri successivi
si sarebbero svolti in Nuova Zelanda, quattro giorni dopo, così tutti tornarono
ai loro alberghi, felici di potersi rilassare almeno per qualche giorno.
Quella sera i componenti delle squadre dei Bladebrackers e della NeoBorg decisero
per una cena rilassante tutti insieme, per festeggiare le prime vittorie del
torneo.
- Non credi
sia un po’ presto per festeggiare?- aveva chiesto il professor Kappa a Takao,
che aveva fatto la proposta.
- Na, è solo
un modo per stare in compagnia, tra amici.- aveva risposto lui, chiudendosi in
bagno per una doccia.
- Così Key vi
ha raccontato di Erika.- disse Yuri, rivolto agli amici, dopo essersi seduto ad uno dei tavoli del ristorante.
- Già. E la
cosa non mi piace per niente.- rispose Takao, a bocca piena, mentre Hilary lo
fissava severamente.
- Tu che dici,
Key?- chiese curioso il russo; quel pomeriggio non aveva ben capito quali fossero
i pensieri dell’amico in seguito all’incontro con la loro amica d’infanzia.
- Lo sai
benissimo che non l’ho mai sopportata. Ci girava sempre intorno, non ci
lasciava stare un secondo. Era troppo appiccicosa.- commentò Key a sua volta,
mangiando con eleganza.
- La verità
era che Vorkof la preferiva a te, e la cosa non ti andava giù. Per non parlare
del fatto che lei è riuscita a domare Black Dranzer, a differenza di te.- la difese il russo; a differenza dell’altro, lui
l’aveva sempre trovata simpatica.
Certo, a volte
si dava troppe arie, forse si credeva troppo
invincibile, ma in fondo chi non lo faceva al monastero; tutti erano stati addestrati
a considerarsi i migliori, Key compreso.
-Tutto questo
non centra assolutamente nulla. Non puoi negare che era una mocciosetta
appiccicosa che ci stava sempre fra i piedi.- rispose l’altro, offeso.
Yuri si
rassegnò e decise di non ribattere, non sarebbe servito a niente; sapeva quanto
Key fosse cocciuto.
Ma lui sapeva che i motivi del suo odio
per la ragazza erano proprio quelli menzionati da lui; era orgoglioso, proprio
come lo era ragazza, e la cosa non era mai stata un buon presupposto per la
nascita di un’amicizia.
Quando poi
Erika era riuscita a domare Black Dranzer, su richiesta del nonno di Key, il
suo disprezzo era aumentato e per quello aveva deciso di provare a sua volta,
di nascosto, ma con conseguenze ben più gravi.
Quando
finirono di cenare, tutti si alzarono per tornare in camera; il giorno dopo si sarebbero dovuti alzare presto per prendere l’aereo e avevano
bisogno di dormire.
- Ehi, Key, ti
è caduto qualcosa.- si rivolse a lui Yuri, notando un oggetto uscire dalla
tasca dei suoi pantaloni e cadere a terra.
Il giovane si
chinò per raccoglierlo, poi con Yuri uscirono dal ristorante; gli altri li
avevano preceduti ed erano andati avanti, così affrettarono il passo per
raggiungerli, quando Yuri si fermò di scatto e l’amico gli andò a sbattere
contro.
- Ehi, che
diavolo ti prende?- esclamò irritato Key, guardandolo.
- Guarda chi
arriva.- gli fece notare Yuri, puntando il dito davanti a se; il compagno seguì
la direzione indicatogli e finalmente vide l’oggetto delle sue attenzioni.
Erika stava procedendo
verso di loro, spavalda e bellissima nei suoi jeans attillati.
- Ci si
rivede, ragazzi.- li salutò la ragazza allegra, appena li vide.
- Ciao Erika.-
salutò Yuri, cercano di sorriderle, mentre Key non si degnava neanche di guardarla;
dopo che il russo gli aveva fatto tornare alla mente la vicenda di Black Dranzer il suo disprezzo per lei era cresciuto ulteriormente.
- Complimenti ad entrambi per gli scontri di oggi. Bè, mi rivolgo a te,
Yuri, dal momento che Key non ci ha concesso questo
onore.- lo prese in giro la giovane, mentre il ragazzo cercava di resistere
all’impulso di prenderla a pugni.
- Ti
ringrazio, Erika.- rispose il rosso, guardando l’amico con la coda degli occhi;
sapevano entrambi quanto fosse orgoglioso, ed era
sicuro che l’avesse punto sul vivo.
E forse il suo
scopo era proprio quello.
- Ma non illudetevi. Vinceremo noi il campionato.- aggiunse poi
il capitano delle Feline Girls, sorridendo con aria di sfida.
- Questo è
tutto da vedere.- parlò finalmente Key, riservandole un’occhiata identica.
- Bè, ci
vediamo, ragazzi.- rispose lei, dopo averlo fissato per un po’, poi li superò senza
aggiungere altro.
- Vuoi una
risposta alla tua domanda di prima, Yuri? Non la sopporto. Non è cambiata e mai
cambierà. Ha sempre quel suo solito carattere
irritante. E la batterò, fosse l’ultima cosa che faccio.- commentò Key,
riprendendo a camminare.
Yuri guardò
Erika allontanarsi; non sapeva bene come comportarsi, Key era suo amico, ma lui
aveva sempre avuto una cotta per la ragazza, anche se non l’aveva mai confidato
a nessuno.
Certo, a volte
era davvero irritante e si comportava da mocciosa, ma con lui era sempre stata
molto gentile; in fondo la rivalità era tra lei e Key, quindi niente gli
impediva di volerle bene.
- Yuri, ti
muovi?- lo richiamò Key, notando che l’amico non lo stava seguendo.
Così il
giovane si voltò, affrettandosi a raggiungerlo.
Lo fissò per
un po’, cercando di non farsi notare; aveva un’espressione imbronciata.
Lui ed Erika
erano sempre stati rivali, fin da piccoli, avevano sempre voluto superare se
stessi e, soprattutto, superare l’altro, per
dimostrare chi tra di loro era il migliore, in modo particolare agli occhi di
Vorkof.
Yuri era
sicuro che quella rivalità non fosse per niente scomparsa con gli anni, e
probabilmente non sarebbe mai successo.
= = = = = = =
= = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = =
Ed eccomi qua
con il nuovo capitolo!! ^^
Ci ho messo
più del dovuto, lo so, ma tra gli ultimi esami e la tesi è una
casino. :P
E si, anche un po’ di vita sociale, ogni tanto.
Beeeeeeneeeee,
si è scoperto chi era questa “misteriosa” ragazza ( anche
se scommetto che l’avevate capito tutti” XD )
Ora ci sarà da
vedere se è una OK o una “poco di buono”.. un po’
ambigua come frase, ma avete capito cosa intendo dire! XD
Con gli ex
allievi di Vorkof non c’è da scherzare, giusto? :P
So che
qualcuno che legge la mia storia c’è, quindi grazie..
;) se vi avanza un po’ di tempo, qualche commento non lo rifiuto! XD
Ma passo subito a ringraziare la mia BEST
READER! XDXD carissima lady_eclipse
(non ti ho ancora detto che adoro il tuo nickname! *.*), sono contenta che la tua curiosità sia stata soddisfatta,
e scommetto che con questo cap. lo è stata del tutto! :P
eh, si, Key s’è illuminato… a forse preferiva non illuminarsi! XD già, i Bit
Power, con un nome così, erano scontati.. XD cmq sia,
giustissimo, Takao fa tanto il figo, poi vedremo cosa farà se e quando dovrà
affrontarle, soprattutto perché sono DONNE!!!!! Mai sottovalutare le DONNE!!! v.v XD spero che questo capitolo abbia risvegliato la
tua curiosità, giusto quel pochino per continuare a leggere… ;) e soprattutto a
commentare! XD un bacione grande :*