Anime & Manga > Capitan Harlock
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Autore: JOSEeDANISH    21/12/2012    6 recensioni
Si avvicina il Natale ed i nostri eroi si preparano a festeggiarlo in maniera un po' diversa dal solito. LA nostra cuoca preferita è un po' giù di morale ma a risollevarglielo ci penserà il nostro amato Capitano....e non solo.
Genere: Avventura, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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incontro Masu avanzava con passo marziale lungo i corridoi dell'Arcadia seguita a ruota da Harlock che sogghignava al pensiero di quello che sarebbe accaduto tra poco: la sua amata cuoca avrebbe aperto le porte e il prode Gordonius le sarebbe apparso davanti in tutta la sua culinaria bellezza.

Lui invece avrebbe goduto nuovamente dell'angelica visione di Flora, dei suoi occhi ammalianti, della sua bocca sensuale, delle sue curve invitanti.
Più che un angelo forse sarebbe stato meglio definirla "demonio tentatore" cui si trovava sempre meno capace di resistere.
Davanti alla porta della cucina, come preannunciato da Masu, si trovavano due uomini a sbarrarle il passo con decisione e fermezza.

"Visto, che vi dicevo, Capitano!" disse gracchiando fuori di se' vedendosi negato il diritto sacrosanto di entrare nel suo regno personale.

Harlock annui' come era solito fare e assunse una faccia arcigna che, non appena la cuoca gli volto' le spalle, si apri' in un sorriso complice.

"Ehi, voi due! Scansafatiche e pelandroni che non siete altro!" li apostrofò la cuoca "Sgommate via o vi farò a fettine con le mie mann....." le parole le morirono in bocca.

Alzò gli occhi e vide che nelle mani non aveva più i suoi adorati coltellacci e per un istante si sentì perduta. Il pensiero le andò istintivamente al nuovo frullatore di marca dildo che aveva acquistato poco prima e che teneva ancora in tasca non avendo potuto depositarlo in cucina.
Con scatto da pantera lo estrasse e lo impugnò, brandendolo come una spada e agitandolo davanti alle facce dei due uomini.

"Fatemi entrare o assaggerete questo mio nuovo gaggiet...non affetta, ma frulla da dio!"

Alla vista di quell'aggeggio Harlock sbiancò talmente tanto che persino Raflesia al suo confronto sarebbe sembrata abbronzata.

I due pirati spalancarono occhi e bocche in preda ad un terrore così devastante che nemmeno durante i combattimenti più cruenti avevano mai provato. Poi, con fare quasi meccanico, si portarono le mani sul sedere e senza attendere oltre, se la diedero a gambe in tutta fretta gridando spaventati, quasi avessero visto un fantasma.

"Peggio per loro...cosi' imparano a sbarrarmi la strada...avete visto come se la sono filata? Questo affare e' meglio delle mie mannaie!" disse Masu rivolgendosi ad Harlock "..ma..Capitano, state bene? Siete bianco come un cencio...." aggiunse poi vedendo il volto cereo dell'uomo, la fronte imperlata di sudore ed il suo sguardo fisso sull'elettrodomestico.

"Non preoccupatevi Capitano, non userei mai il mio nuovo frullatore contro nessuno..." concluse facendogli l'occhiolino in segno di complicità.

"...Lo spero bene..." mormorò il pirata.

"Beh, ora possiamo entrare! Non vedo l'ora di usare i miei nuovi arnesi e preparare qualche piattino speciale dei miei! Ho pensato di fare le cosce di rana col risotto..."

Harlock rimase perplesso
"Non abbiamo cosce di rana....non mi pare almeno..."

"Non siate schizzinoso, capitano...le sotituiro' con cosce di ratto, di quelli ne abbiamo in abbondanza, e poi sono anche piu' gustosi!"

Il colore sembro' drenare via dalla faccia dell'uomo.

"Ahahaha, capitano, suvvia, non riuscite a stare allo scherzo? Aveva ragione la cornacchia, non avete il senso dell'umorismo...a dire il vero, nemmeno lei...dio li fa e poi li fa combattere....mah...!" disse Masu ridendo agitando il suo nuovo frullatore brandendolo come una spada mentre Harlock tirava un sospiro di solievo.

"Vi prego Masu, ora riponete la vostra arma.." la supplicò Harlock premendo il bottone che faceva aprire le porte della cucina.

"Ehh quante storie per un frullatore!" rispose la donna entrando per prima nel suo regno adorato "Vabbé, lo metto di nuovo in tasca, ma solo perché siete voi a chiedermelo Capitano...ooooooohhhh!!!!" Masu si pietrificò sul posto e lasciò cadere a terra l'arma impropria.

Harlock non perse tempo e con un gesto rapido e con un abile colpo di tacco accompagnato da un preciso e calcolato sventolio del mantello, fece finire l'oggetto del suo terrore sotto al carrello delle vivande.

"Ohhh Gordoniuuuuss! Siete proprio voi!!" sbrodolò Masu cadendo in adorazione ai piedi del prode chef che se ne stava con le maniche rimboccate a sorridere, per poi allargare le braccia in un simbolico abbraccio.

"Signora Masu! Quale piacere ed onore rivedervi in forma ed in ottima salute!" rispose l'uomo con enfasi forzata. Si protese verso la donna e inginocchiandosi leggermente le fece il baciamano da vero gentleman mentre l'assistente Flora osservava attentamente tutta la scena.

"Ma che ci fate qui? Pensavo che foste tornato sulla Dokras, al servizio della cornac..........a-ehm della regina Raflesia...!" osservò la cuoca ricomponendosi cercando di ignorare il senso si calore che il contatto delle labbra di Gordonoius le aveva provocato.

"Si... ma vedete...io avevo un gran desiderio di imparare la cucina Terrestre. Precisamente della vostra cucina terrestre. Avete vinto il concorso Space Masterchef a pieno merito ed io sono davvero curioso di vedervi nuovamente all'opera...Uno chef come me e' incompleto senza un po' della vostra conoscenza...senza la vostra arte....senza la vostra inventiva culinaria, senza la vostra grazia gastronomica...Volete concedermi l'onore di cucinare insieme ancora una volta? Ve ne prego dolce Masu!" miagolò Gordonius prendendole entrambe le mani.

"Ohhhh, Santa Polpetta! Sarò ben lieta di farlo...ma solo se il capitano acconsentirà!" rispose la donna volgendo uno sguardo supplicante verso Harlock.

Il capitano mantenne la sua proverbiale calma, poi abbozzo' un sorriso ed annui', quasi le facesse una concessione, perche' non voleva rivelare di essere stato lui ad implorare Raflesia di mandargli lo chef per qualche giorno.
Il suo sguardo cadde su Flora e rimase ad osservarla per un istante di troppo.
Poteva intuire le sue forme sotto il vestito aderente.
Poteva immaginare il candore della sua pelle e persino sentirne il profumo a distanza.
Lei ricambio' lo sguardo alzando leggermente un sopracciglio e sorridendo maliziosamente.
Harlock si senti' avvampare, imbarazzato.


" Colonnello Flora, e' un piacere fare la tua conoscenza. Il generale Cleo ha parlato molto bene di te e del tuo gruppo d'azione. Cleo mi ha anche rivelato che usi metodi molto poco...ehm...militari per ottenere informazioni..."

La regina si era reclinata sul suo trono osservando la donna in fronte a se'

"Diciamo che si prendono piu' mosche con il miele che non con l'aceto, mia regina...la tortura non e' sempre la strada migliore..."

"...Mentre la tua strada prevede...esattamente che cosa?"

Flora sorrise con fare malizioso ammiccando allo stesso tempo

"Diciamo che ci sono occasioni in cui il proprio lavoro e' anche fonte di piacere..."
Raflesia sorrise.
"Quell'uomo e' tutto di un pezzo, Flora...ha resistito anche al mio, di fascino..."

"Perche' voi, Maesta', con rispetto, non ci avete nemmeno provato. E' contro la vostra natura tentare di sedurre il nemico...per questo ci sono io..."

Flora accetto' con grazia il bicchiere di vino che Raflesia le aveva nel frattempo versato.

"Fai quello che ritieni opportuno...ma non commettere lo stesso errore di Namino..."

Namino.

Flora se la ricordava bene. Faceva parte del suo gruppo d'azione. E aveva commesso l'errore di innamorarsi del suo obiettivo. Un errore stupido, pagato con la vita.

"Io ho un solo amore, maesta', ed e' quello per il popolo di Mazone. Otterro' quello che mi avete chiesto: nessuno sa tenere la lingua a freno dopo che io gli ho...."

Raflesia la interruppe alzando la mano
"Risparmiami i dettagli. Hai carta bianca, Flora. Non deludermi!"



"Vi prego Capitano, permettete alla vostra cuoca di insegnare al maestro Gordonius come si cucina un minestrone o una pietanza del vostro pianeta .Un piatto tipico della ricorrenza che festeggerete tra poco! Consideratelo come un punto d'incontro tra le nostre due razze e chissà che in un futuro si possa decidere per un armistizio....o un compromesso " azzardò l'avvenente assistente dello chef ammiccando con lo sguardo.

Oltre alle tecniche di guerriglia le erano state insegnate anche strategie diplomatiche che, unite al suo indiscutibile fascino, la rendevano una delle mazoniane più pericolose ed irresistibili dell'esercito di sua Maestà.
Harlock sembrò soppesare l'offerta. Del resto non aveva chiesto proprio lui a Gordonius di tornare per cucinare con Masu e risollevarle l'umore? Quanto ad un possibile armistizio gli sembrava un obiettivo decisamente irraggiungibile ma pensò che magari da cosa nasce cosa e forse un domani....

"D'accordo. Masu vi insegnerà a cucinare qualche piatto ma voglio che sia assistita dal mio primo ufficiale. Inoltre anche Mimeh dovrà essere presente. Sapete, lei è la mia...ehm...sommelier di fiducia e supervisionerà l'utilizzo del vino nei vari piatti." Ribatté con decisione Harlock.

In realtà non si fidava troppo di quei due e voleva che Yuki sorvegliasse da vicino il comportamento di Gordonius e fosse pronta ad intervenire in caso di necessità. Quanto a Mimeh, sistemandola in cucina, si sarebbe evitato le solite musichette natalizie che in quel periodo gli suonava con l'arpa incessantemente in cabina.

"E sia. Quest'anno trascorrerete un Natale indimenticabile!" sentenziò Gordonius sfregando tra di loro le lame di due affilatissimi coltelli.


 
  
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