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Autore: Diana924    22/12/2012    1 recensioni
Dopo sei mesi dalla morte di John Carr Elisabeth Norbert torna a Londra. Ad attenderla c'è una lettera che le fa capire che il suo lavoro è in pericolo. Terrorizzata torna immediatamente a Seaton, lasciando il suo bordello maschile a Liam, sorvegliato dal giovane William von Strock, ancora poco avvezzo a simili cose.
Ma c'è un altra ragione se Elisabeth, detta Lizzie, è dovuta partire, molto personale: Lizzie è incinta, e diversamente dalle altre volta non sa chi è il padre.
[ sequel di " Lady Elisabeth e un caso complciato, è caldamente consigliato di leggerla per comprendere la storia ]
Genere: Drammatico, Erotico, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Età vittoriana/Inghilterra
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Harriet appariva più fragile dei suoi fratelli tanto che Gwen aveva insistito per cercare subito una balia ma lei si era opposta. Harriet non era fragile, era solo più riflessiva. Se Alfred e Georgiana avevano strillato senza requie la notte e Charles invece si limitava a piangere Harriet si limitava a qualche singhiozzo solo quando aveva troppa fame o non riusciva ad addormentarsi. L’aveva coccolata per ore mentre Gwen si era rifiutata di toccarla e indovinava il motivo. Non era figlia di Liam, bastava guardarle quei pochi ciuffi di capelli biondi o gli occhi che rimanevano celesti, no, non aveva niente dell’irlandese o di sua sorella, niente. Si era chiesta se fosse di Fergus o di William e nel suo cuore si ripeteva che doveva essere del secondo ma lei non era brava nell’ascoltare quell’organo e quindi aveva sempre mille dubbi.

<< Mamma Bes, perché Gwen non viene mai a vedere Harriet? >> le chiese Alfred che era entrato mentre lei rimetteva Harriet nella culla. << Forse non ne ha voglia, prima o poi verrà >> rispose lei con un sorriso mentre suo figlio le si avvicinava anche se sapeva che non sarebbe accaduto.

<< E’ piccola, come Georgie quando è nata >> disse suo figlio che si era sporto per vedere meglio Harriet che dormiva. << Tutti i bambini sono piccoli Alfred, e devi promettermi una cosa >> disse lei seria.

<< Che cosa mamma? >> chiese a sua volta Alfred mentre allungava la mano per toccare il volto di Harriet che sembrò gradire quel contatto perché aprì gli occhi e sorrise a suo fratello che però non dimenticò di ascoltare sua madre.

<< Devo andare via ma sarò di ritorno tra tre giorni: promettimi che veglierai su Charlie e Georgie, e specialmente su Harriet >> dichiarò lei mentre suo figlio la guardava sospettoso. << Ma poi torni? >> le chiese mentre cominciava a incupirsi. << Certamente, e mai successo che non sia tornata? >> rispose lei cercando di controllare i suoi sentimenti. Avrebbe voluto abbracciare il bambino e non lasciarlo ma era così vicina alla soluzione di quel mistero che aveva deciso di ripartire non appena le era stato possibile ossia il secondo giorno dell’anno.

Era stato bello passare così tanto tempo con i suoi figli ma sapeva anche troppo bene come quella fosse una gioia rara per lei e voleva godersela tutta ma aveva dei doveri ed era già fuggita una volta.

<< Mrs Norbert? La carrozza è arrivata, se aveste la compiacenza di scendere >> Gwen aprì la porta poco prima che decidesse di abbracciare Alfred che la precedette stringendola forte. << Torna presto mamma Bes >> le disse mentre lei cercava di trattenere le lacrime. << Te lo prometto Alfred, e ricorda cosa devi fare >> disse lei baciando sulla guancia suo figlio e poi uscendo velocemente. Uscendo così non vide Gwen che gettava uno sguardo infuriato e allo stesso tempo nauseato verso la culla per poi mormorare a bassa voce: << Che vergogna, che vergogna >>, ma Alfred la ascoltò.

Scendendo vide Eddy che era pronto per la partenza, e veloce gli si avvicinò: << mi accompagnerai alla stazione tre giorni tornerai a prendermi >> e detto questo si allontanò lasciando l’altro sorpreso e amareggiato dalla novità.

   
 
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