Fanfic su attori > Cast Twilight
Segui la storia  |       
Autore: Sara Scrive    22/12/2012    4 recensioni
"Non ho mai voluto cambiare città, stavo cosi bene a Roma, ma mi sono dovuta ricredere... Los Angeles non è poi così tanto male!"
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Taylor Lautner
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

13 . Angela

 

“I’m Sorry”

Scrissi velocemente  quel messaggio ed inviai.

Mi ero vestita, avevo smesso di indossare il mio pigiama che ormai era diventato come una seconda pelle.

Aprii le serrande della mia camera per far entrare , dopo tanto tempo , la luce.

Guardai lo scatolone davanti a me, poggiato ai piedi del letto vicino un mucchio di vestiti sporchi.

Era una semplice scatola di cartone e su un lato aveva scritta la lettera “T”.

Ero riuscita  a sbarazzarmi di ogni singolo oggetto che lo riguardasse con nonchalance.

“Non è strano?” pensavo fra me mentre riordinavo la mia scrivania.

“Dovrei provare qualcosa… invece niente… ”

Guardai la scatola sollevando gli angoli della bocca “Si vede che queste due settimane di nulla sono servite a qualcosa… il caso è chiuso”

Sentii suonare alla porta.

Mi precipitai a rispondere.

< Ho letto il messaggio … >

Mi precipitai ad abbracciarla < Scusa , scusa , scusa. Mi dispiace se non mi sono fatta sentire per due settimane  e… >

< Shh … lo capisco. Ho portato i compiti. Ci aspetta un pomeriggio di studio ! >

Sorrisi timidamente < Angela sei la migliore! >

Passammo tutto il tempo a disposizione, mi rimisi in pari con la classe.

Avevo preparato il mio “ritorno” con cura. Adesso non poteva più toccarmi niente.

Verso le sette e mezza, Angela dovette tornare a casa , cosi prima di uscire le chiesi un favore.

< Uscendo, potresti buttarmi una cosa? >

< Certamente > rispose stupida dalla mia richiesta.

Entrai velocemente in camera mia e presi lo scatolone.

Non era molto pesante e lo avrebbe potuto lasciare davanti al secchione sotto casa.

Glielo porsi stando attenta a non farlo cadere.

< Cosa c’è qua dentro ? > chiese alzando il sopracciglio.

< Cose poco importanti > risposi.

Aveva un’aria interrogativa… sapevo che non mi credeva.. ma in quel momento non volevo dare troppe spiegazioni e la liquidai subito.

< Bene.. Grazie davvero per il tuo aiuto >

< Conta sempre su di me > disse

< Ci vediamo a scuola > la salutai chiudendo la porta.

“Che la nuova vita abbia inizio” pensai fra me e me.

                                                                      *             *             *

Avanzai nei corridoi con un passo deciso , incurante degli sguardi delle pettegole della mia scuola.

Sicuramente pensavano cose del tipo “Ma guarda chi resuscita dal mondo dei morti”

Un’altra persona non avrebbe retto tutti quegli occhi puntati contro.

Quando passavo sentivo dei mormorii e a volte riuscivo a cogliere il mio nome.

Era abbastanza frustrante… ma mi ero preparata psicologicamente a questo.

Lo sapevo, ero consapevole di ciò che avrei dovuto affrontare.

Arrivai al mio armadietto e tirai un sospiro di sollievo.

< Ciao!  > mi salutò una voce familiare.

< Ciao Jess > risposi cordiale.

Mi sorrise timidamente come se avesse paura che avrei potuto scoppiare in una crisi isterica.

Jessica cominciò a parlarmi a vanvera come faceva di solito ed io cercai di seguire i suoi discorsi.

Da dietro di lei spuntò Angela  che mi guardò preoccupata.

< Ehi, smettila di confonderla con i tuoi monologhi interiori. Jess , Sara è un essere umano >

Dopo un po’ arrivarono Eric e Mike .. che mi fissavano come se  avessi mangiato una mucca davanti ai loro occhi.

L’atmosfera era un pochino testa e mi sentivo nervosa sotto lo sguardo pressante di Mike.

Sperai con tutta me stessa che l’ora suonasse per andare in classe.

Quel giorno avevo Scienze alle prime ore.

Entrai nell’aula e presi posto vicino ad Angie.

Il professore non poté evitare di fare una battuta sulla mia lunga assenza, io lo lasciai perdere facendo una risatina isterica e con la coda dell’occhio notai che Angela scriveva qualcosa su un taccuino.

Passarono all’incirca un mese ed una settimana dal mio ritorno, ormai a scuola non ero più cosi tanto al centro dell’attenzione … ma se devo essere sincera c’erano volte in cui avrei tanto voluto mettermi un sacchetto in testa e nascondermi da tutti quei pettegolezzi che giravano su di me.

Per fortuna c’era sempre Angela, che aveva assunto il ruolo di “Angelo custode” nei mie confronti.

Mi stava sempre vicino e cercava di tirarmi su il morale.

Ogni tanto però, prendeva “appunti ” su un block notes e mi lasciava sempre con aria interrogativa.

Avrei tanto voluto chiederle cosa scrivesse, ma alla fine poco importava.. quello che contava era la sua presenza vicino a me.

Quanto mi dispiaceva averla cacciata fuori di casa quell’orribile sera.

Mi sarei voluta sparare ad un  piede per la mia azione sconsiderata.

Guardando i lati positivi credevo di essere riuscita ad uscirne vincitrice da quella vicenda.

Riuscivo persino a pronunciare il suo nome “Taylor, Taylor  … Taylor Lautner!

Si, ce la facevo . Riuscivo a pensare al suo nome senza sentirmi usata.

C’era voluto un po’ di esercizio , ma riuscivo a rimanere indifferente nei suoi confronti.

                                                       *           *          *           

< Ehi ! >

Stavo per addentare il mio panino ma qualcuno m’interruppe.

Avevo una fame tremenda perciò quando mi girai squadrai chi voleva attirare la mia attenzione.

Mike.

< Ciao !  >

< Ti dispiace se mi siedo con te? >  disse sistemandosi al mio tavolo.

“Certamente, fa pure” pensai visto che non aveva neanche atteso la mia risposta per fare i suoi comodi.

< Come stai ? > chiese

< B-bene? > risposi

< Allora.. come va a scuola ? Come ti trovi qui ? >

< Cos’è un interrogatorio ? > chiesi ironicamente.

Si morse il labbro imbarazzato.

< Cioè.. s-scusa . Se vuoi non rispondere. Sono troppo invadente . Scusa >

< Ehi, non ho problemi a rispondere . Tranquillo. > riposi e lui alzò gli angoli della bocca.

Andammo avanti a domande e risposte per altri dieci minuti, ma riuscii a finire il mio pranzo.

< Vorresti uscire con me ? > chiese di punto in bianco.

Ero gia uscita con lui. E la cosa non mi aveva entusiasmato molto.

Perché si fissava tanto?

Cercai di balbettare qualcosa di comprensibile , una scusa per perdere tempo.

Sinceramente ci dovevo ragionare.

Inizialmente dopo avermi fatto la domanda aveva sposato lo sguardo sulle sue mani.

Quando, però aveva visto che esitavo aveva iniziato a fissarmi , come per implorarmi di dargli una chance.

Sospirai “Che avevo da perdere?Sarà solo .. ”

Improvvisamente qualcuno mi tirò da dietro.

< Scusa Mike, ma la professoressa vuole parlare urgentemente con Sara !  >

Ringraziai mentalmente il mio salvatore.

Angela mi trascinò via di li e mi portò nei bagni della scuola.

< Ma la prof ? > chiesi

< Stavi per uscire con Mike ! Non potevo lasciartelo fare >  sbottò lei ignorando la mia risposta, ma compresi lo stesso che quella della professoressa era una scusa per portarmi via.

Rimasi in silenzio cercando di decifrare il significato di quella scena.

< Scusa ma a te cosa importa se io esco con Mike? > riuscii a formulare una domanda sensata.

< Sei fidanzata… con Eric… che vuoi da Mike >

< Io da Mike non voglio, niente. Ma ti conosco… tu non vuoi uscire con lui. > rispose secca e mi guardò come se sapesse come avrei reagito con aria interrogativa.

< E come lo sai? Mica hai fatto uno studio su di me ! > dissi ironicamente.

Lei cercò qualcosa nella sua borsa e prontamente me la mostrò: era il suo taccuino.

Lo aprì velocemente e mi fece notare che tutto quello che c’era scritto riguardava me.

< Che c’è. Adesso fai la stalker? Da quando in qua sono il tuo idolo? >

< Sei la mia migliore amica, e questi sono gli appunti che ho scritto meticolosamente per capire come mi dovevo comportare in questo periodo delicato >

< Periodo delicato dici? Sto benissimo > cercai di chiarire

< Quindi vuoi dirmi che per te , Taylor non significa niente ? > mi sfidò evidenziando col tono di voce il suo nome.

< A si ? E allora come spieghi questo ? > esclamò mostrando una pagina strappata del mio diario.

< Come fai ad averlo!? Credevo di averlo buttat… >

Mi si accese una lampadina.

< Ma certo. Tu non hai buttato lo scatolone che ti diedi qualche tempo fa! > dissi strappandogli il foglio dalle mani.

C’era una “poesia” , un pensiero che avevo dedicato a lui chiamandolo  “il mio sole”.

Feci una palla di carta e la buttai per terra.

< Angela, devi smetterla di impicciarti nella mia vita! Perché l’hai fatto ?!? > chiesi con voce acuta.

Mi sembrava ovvio, perchè a lei le faceva comodo conoscere una persona che frequentava il suo idolo. E voleva a tutti i costi che tornassi con lui, anche se ormai le possibilità erano  – 38478923%.

Si morse il labbro prima di rispondere.

< Perché io conosco la verità ! >


----------------------------------------------------------
#Spazio dell'autrice
Ok, anche io vorrei spararmi ad un piede. Perchè sono consapevole del fatto che il capitolo è troppo corto >.<
Tornando a noi. Stavolta voglio lasciare un po' di suspence , quindi vi lascio con la domanda "Quale verità conosce Angela?"
E di Mike? Che mi dite? Io personalmente mi sono ispirata al Mike di Twilight.
Spero di poter aggiornare il prima possibile.
Scusate se ci sono errori! Ma non l'ho ricontrollata come si deve! :P
Vi ringrazio per le 2 recensioni ricevute a fin di capitolo. Ringrazio tutti quelli che seguono questa storia e non hanno mai smesso di seguirla.
Grazie a tutti.
Il prossimo capitolo sarà una    (sorpresa )

- Sara
 

   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su attori > Cast Twilight / Vai alla pagina dell'autore: Sara Scrive