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Autore: Echelon90    23/12/2012    1 recensioni
Eccomi con la mia prima (e spero non ultima) Warblers Week.
Lunedì 17 dicembre: Il calore del camino
Martedì 18 dicembre: Cioccolata in tazza
Mercoledì 19 dicembre: Pattinare sul ghiaccio
Giovedì 20 dicembre: Neve
Venerdì 21 dicembre: Baci sotto al vischio
Sabato 22 dicembre: Ricordi di Natale
Domenica 23 dicembre: Prepararsi alla notte di Natale
Lunedì 24 dicembre: Mezzanotte
Martedì 25 dicembre (Giorno Facoltativo)
Genere: Demenziale, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Warblers/Usignoli
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ricordi Di Natale

Mancavano pochi giorni al 25 di dicembre. Blaine aveva sempre amato il Natale. Certo, non era fanatico come il suo amico Jeff, ma ci andava molto vicino. Era per questo che ogni anno si arrampicava nella soffitta di casa sua, nonostante la sua fobia per le botole, le soffitta e i sottoscala (Maledetto Thad e la sua fissa per gli horror del venerdì sera!).
Stava controllando le scatole con gli addobbi da portare giù quando aveva ritrovato la cassapanca di legno dove teneva i suoi giochi di quando era piccolo. L’aveva aperta e lì facendosi luce con la torcia e aveva riscoperto oggetti di cui aveva scordato l’esistenza. Vecchi giochi, giornalini, costumi di halloween, quaderni con i suoi temi. Ne sfogliò uno leggiucchiando una storia che aveva scritto in cui lui era un mago. Nelle sue storie era sempre un mago. Percorse con le dita i solchi che la penna aveva formato sulla carta formando quelle parole tutte storte e scritte male sorridendo e ridendo di quello che aveva scritto. Richiuse il quaderno che aveva sfogliato e fece per chiudere la cassapanca quando notò una valigetta di metallo che si intravedeva sotto il mantello da mago. Prese la valigetta posandosela sulle ginocchia e quando l’aprì i suoi occhi si sbarrarono e le sue labbra si curvarono un sorriso raggiante. Lasciò tutto dov’era e scese di corsa con la valigetta sottobraccio.
Spalancò la porta della camera di suo fratello, dimenticando completamente di bussare, e trovandolo intento a rimirarsi allo specchio sfoggiando diverse pose.
“Cooper, guarda qui?” fece posando la valigetta sul letto.
Il moro lanciò un’occhiata scocciata a Blaine: “Togli subito quella cosa polverosa dal mio letto!”
Blaine lo ignorò aprendo la serratura della valigetta e spalancandola di colpo. Cooper rimase molto sorpreso a quella vista. E posò le dite sull’oggetto all’interno come per collegare il ricordo alla consistenza e alla forma di esso.
“Sono…?” fece Cooper mandando un’occhiata a Blaine.
“Credo di sì. Credevo li avessimo lasciati alla vecchia casa! Sai come fare a…” iniziò Blaine.
Cooper sorrise e scompigliò i capelli al fratello: “Certo, ci penso io! Prendilo come il mio regalo di Natale!”
Blaine rise: “Braccino corto!” lo apostrofò.
“Sai che a caval donato non si guarda in bocca!” lo amonì Cooper.
Blaine alzò le spalle: “Sempre meglio della solita confezione da viaggio di gel per capelli!”

 

Da quel giorno erano passati parecchi giorni ed ora Blaine si apprestava a parcheggiare sul vialetto di casa Hummel proprio mentre Hunter, Thad e Sebastian scendevano dalla macchina di quest’ultimo.
“Hey!” fece Thad salutandolo con un cenno della mano. “Mi sa che siamo gli ultimi!” fece indicando le altre macchine parcheggiate.
“Le star devono arrivare sempre con il giusto ritardo!” fece Sebastian.
Thad alzò gli occhi al cielo mentre Hunter passava ai due borse piene di regali: “I tuoi, Anderson?” fece, notando che il moro non aveva borse con se.
Blaine sorrise estraendo da una tasca un involucro piatto e quadrato sventolandolo davanti ai tre: “Ah, vedrete!” fece precedendoli verso la porta di casa di Kurt.
La porta fu aperta da un Finn Hudson coperto di farina dalla testa ai piedi e in grembiule a fiorellini e merletti che fece schiantare dalle risate i quattro all’istante. Finn diventò completamente rosso in viso.
“E’ stato Kurt a costringermi!” si giustificò.

“Sì, sì, ok… ” fece Sebastian entrando in casa e assestandogli una pacca sul sedere, lanciandogli un’occhiata lasciva, e facendo diventare se possibile ancor più rosso Hudson.
Blaine, Thad e Hunter si dovettero sostenere a vicenda per non rotolare a terra dal ridere. Mentre Finn si volatilizzava in cucina dopo essere stato chiamato a gran voce da Kurt. Loro si addentrarono nel salotto dove stavano un po’ tutti seduti sul divano o in piedi a chiacchierare con un bicchiere di vino in mano. Il padrone di casa li raggiunse poco dopo andando subito a baciare Blaine prima di rivolgersi a Sebastian.
“Che hai fatto a Finn? Ha fatto cadere la terrina con l’insalata appena ha rimesso piede in cucina e ha borbottato che è colpa tua…” disse rivolgendosi a Smyth.
Sebastian gli rivolse un sorriso angelico: “Io? Non è mica colpo mia se tuo fratello ha la grazia di un ippopotamo ubriaco.”
In quel momento Finn entrò in salotto guardando Sebastian di traverso: “Me ne vado a casa di Puck!” decretò. “Che nessuno entri in camera mia!”
“Oh, non preoccuparti, Finny, per l’orgia useremo la camera di Kurt!”
Finn fece una faccia sconvolta e se la filò via seguito dalle risate di tutti gli Usignoli.
Kurt diede una pacca al braccio di Sebastian: “La devi piantare di traumatizzarlo ogni volta che lo vedi!”
“Ma è così divertente!” protestò Sebastian.
Kurt scosse il capo: “Ok, ok… è pronta la cena ora… tutti a tavola!”
L’intero gruppo si precipitò come una mandria umana nella sala da pranzo dove un tavolo era stato preparato a regola d’arte da Kurt stesso. Non si fidava di lasciare a Finn un compito così delicato. Ogni anno organizzava quella cena e ci teneva parecchio che tutto fosse perfetto fino al minimo dettaglio. Dalle decorazioni alle pietanza che aveva preparato con cura.
Tutto ovviamente andò perfettamente, come al solito, a parte le solite frecciatine volanti di Sebastian e i battibecchi tra lui e Kurt.
Al dolce si trasferirono in salotto e cominciarono a distribuirsi i regali. Fu allora che Blaine si alzò e si avvicinò alla tv trafficando con il lettore dvd.
“Che hai lì, Blaine?” gli chiese curioso Jeff sedendosi sul bracciolo della poltrone dove stava seduto Flint.
“Ora vedrete!” disse prendendo i telecomandi. “Cameron, spegni la luce!” ordinò al ragazzo che era accostato vicino agli interruttori.
Il ragazzo eseguì e appena la luce fu spenta Blaine accese la tv e fece partire il dvd. Subito risuonarono le note di una melodia natalizia e poco dopo partirono le immagini di un palco vuoto che dopo poco fu riempito da dei bambini molto piccoli.
“No… Non può essere…” boccheggiò Sebastian riconoscendo per primo cosa fosse quel video.
“Quello vestito da angioletto non è…” fece Nick strizzando gli occhi e avvicinandosi allo schermo per poter vedere meglio.
“Blaine Anderson, sei un uomo morto!” commentò Sebastian avvicinandosi al ragazzo per poter requisire il telecomando.
Blaine scoppiò a ridere e gli sfuggi andandosi a riparare dietro il suo ragazzo che non prestava nemmeno più attenzione a loro tutto preso dalla visione di quel filmino.
“La nostra prima recita Natalizia!” fece con un sorriso nostalgico.

Credeva che non esistessero video di quella recita in particolare. Era stata la prima volta che aveva cantato per un pubblico insieme ai suoi amici. Anche se canzoni infantili di cui non sapevano nemmeno tutte le parole e stonando parecchio. Ma era stata la prima volta che avevano cantato tutti insieme ed era importante per lui.
“Non ci posso credere che eri vestito da angioletto, Smythe!” commentò Thad ridacchiando e sedendosi sul tappeto davanti alla tv. “Tu, Nick e Jeff…” fece indicandoli tra i bambini che si disponevano pian piano sul palco.
“Perché Blaine ha la barba e un canovaccio in testa?” chiese Nick divertito.
“Ero San Giuseppe!” fece orgoglioso il moro.
Jeff scoppiò a ridere indicando un punto dello schermo: “E’ Trent??? E vestito da…”
“Tacchino… credo!” fece Trent storcendo il naso.
“Come mai la cosa non mi sorprende?” fece Sebastian divertito guadagnandosi un’occhiataccia da Trent.
“Ma nella Natività c’erano anche i tacchini?” chiese confuso James.
“Di certo non c’erano gatti!” fece Ethan indicando l’entrata in scena di Flint e Cameron vestiti da gatti.
Hunter storse il naso: “Chi te lo dice? I gatti sono animali molto antichi, sai…”
“Shhhhh…” li zittì tutti Blaine indicando lo schermo. “Inizia lo spettacolo!”
Tutti si zittirono all’istante mentre le prime note iniziavano e Wes, David e Richard insieme a chi era già insieme cominciarono a ballare.

Things are really cool in Nazareth,
Our city is full of joy,
Cos’ this is where girl meet boys”

“Che palle… metti in flash forward!” fece Sebastian tentando di nuovo di prendere il telecomando e prendendosi una martellata in testa da Wes.
Dato che il martelletto di Wes era una delle poche cose che avevano da sempre inquietato Smythe, il ragazzo decise di tacere e guardarsi il filmino. Nonostante tutto, era divertente vedersi a distanza di così tanti anni. Si vide mentre ballava a braccetto con Hunter che era vestito da pastorello con un gatto di peluche in braccio a mo’ di pecora e rise insieme agli altri quando David riapparve vestito con una tunica di lustrini e una parrucca di ricci biondi interpretando l’arcangelo Gabriele.
Poi dal soffitto calò un’altalena su cui era seduto Kurt con brillantini sul volto e sui capelli e una tunica dorata. Gli si leggeva il terrore negli occhi anche a distanza mentre l’altalena cominciava a dondolare. Ma poi partì la musica e cominciò a cantare.
“Ok everybody, clap your hands.
I’m a superstar and I’m coming out tonight”
in quel primo verso il suo volto s era fatto più sicuro e tutti lo guardavano incantati lanciare brillantini per aria cantando.
“My blinding light will trill you,
Cause there’s no starlight like mine”
canticchiò Kurt sopra il video ricordando improvvisamente le parole.
“Ooh, Ooh!” gli fecero da coro gli altri Warblers per poi prendere a cantare insieme la canzone che tutti ricordavano come se da quel giorno non fossero passati che pochi minuti.
“Sparkle and shine! Planets gather round!”
Si alzarono improvvisando il balletto che vedevano sul video come se non avessero quasi 20 anni ma ancora sette anni e fossero alla loro recita scolastica.
“Sparkle and shine! Let’s all make a dazzling sound.
Here’s something you won’t belive,
It’s the first time ever Christmas Eve.”

Si ritrovarono tutti con le mani tese verso il cielo e scoppiarono a ridere rendendosi conto si essere ritornati indietro nel tempo senza nemmeno rendersene conto. Si risedettero quindi guardando fino alla fine quel pezzo di memoria, che credevano dimenticata, ridendo alle scene più divertenti e commentando vestiti e scenografie.
Blaine si fermò un momento ad osservare i suoi amici. Vederli così felici e senza pensieri era una cosa fantastica. Non era mai stato bravo con i regali. Riusciva ad azzeccare il regalo giusto solo con Kurt, con gli altri era sempre difficile e finiva per scegliere il suo ragazzo per lui. Onde evitare scene imbarazzanti come quando aveva comprato per tre Natali di seguito la stessa sciarpa a Sebastian. O quando aveva regalato lo shampoo alla lavanda a Flint ricordandosi poi che ne era allergico.
Mandò un’occhiata allo schermo dove tutti, ormai alla fine dello spettacolo, erano disposti sul palco per cantare ‘White Christmas’ tutti stretti vicini e tenendosi per mano. Poi rivolse lo sguardo ai suoi amici incantati a guardare le immagini che scorrevano sullo schermo.
Sì, aveva proprio trovato il regalo perfetto per tutti loro!

 

Ricordi Di Natale

 

Mancavano pochi giorni al 25 di dicembre. Blaine aveva sempre amato il Natale. Certo, non era fanatico come il suo amico Jeff, ma ci andava molto vicino. Era per questo che ogni anno si arrampicava nella soffitta di casa sua, nonostante la sua fobia per le botole, le soffitta e i sottoscala (Maledetto Thad e la sua fissa per gli horror del venerdì sera!).
Stava controllando le scatole con gli addobbi da portare giù quando aveva ritrovato la cassapanca di legno dove teneva i suoi giochi di quando era piccolo. L’aveva aperta e lì facendosi luce con la torcia e aveva riscoperto oggetti di cui aveva scordato l’esistenza. Vecchi giochi, giornalini, costumi di halloween, quaderni con i suoi temi. Ne sfogliò uno leggiucchiando una storia che aveva scritto in cui lui era un mago. Nelle sue storie era sempre un mago. Percorse con le dita i solchi che la penna aveva formato sulla carta formando quelle parole tutte storte e scritte male sorridendo e ridendo di quello che aveva scritto. Richiuse il quaderno che aveva sfogliato e fece per chiudere la cassapanca quando notò una valigetta di metallo che si intravedeva sotto il mantello da mago. Prese la valigetta posandosela sulle ginocchia e quando l’aprì i suoi occhi si sbarrarono e le sue labbra si curvarono un sorriso raggiante. Lasciò tutto dov’era e scese di corsa con la valigetta sottobraccio.
Spalancò la porta della camera di suo fratello, dimenticando completamente di bussare, e trovandolo intento a rimirarsi allo specchio sfoggiando diverse pose.
“Cooper, guarda qui?” fece posando la valigetta sul letto.
Il moro lanciò un’occhiata scocciata a Blaine: “Togli subito quella cosa polverosa dal mio letto!”
Blaine lo ignorò aprendo la serratura della valigetta e spalancandola di colpo. Cooper rimase molto sorpreso a quella vista. E posò le dite sull’oggetto all’interno come per collegare il ricordo alla consistenza e alla forma di esso.
“Sono…?” fece Cooper mandando un’occhiata a Blaine.
“Credo di sì. Credevo li avessimo lasciati alla vecchia casa! Sai come fare a…” iniziò Blaine.
Cooper sorrise e scompigliò i capelli al fratello: “Certo, ci penso io! Prendilo come il mio regalo di Natale!”
Blaine rise: “Braccino corto!” lo apostrofò.
“Sai che a caval donato non si guarda in bocca!” lo amonì Cooper.
Blaine alzò le spalle: “Sempre meglio della solita confezione da viaggio di gel per capelli!”

 Da quel giorno erano passati parecchi giorni ed ora Blaine si apprestava a parcheggiare sul vialetto di casa Hummel proprio mentre Hunter, Thad e Sebastian scendevano dalla macchina di quest’ultimo.
“Hey!” fece Thad salutandolo con un cenno della mano. “Mi sa che siamo gli ultimi!” fece indicando le altre macchine parcheggiate.
“Le star devono arrivare sempre con il giusto ritardo!” fece Sebastian.
Thad alzò gli occhi al cielo mentre Hunter passava ai due borse piene di regali: “I tuoi, Anderson?” fece, notando che il moro non aveva borse con se.
Blaine sorrise estraendo da una tasca un involucro piatto e quadrato sventolandolo davanti ai tre: “Ah, vedrete!” fece precedendoli verso la porta di casa di Kurt.
La porta fu aperta da un Finn Hudson coperto di farina dalla testa ai piedi e in grembiule a fiorellini e merletti che fece schiantare dalle risate i quattro all’istante. Finn diventò completamente rosso in viso.
“E’ stato Kurt a costringermi!” si giustificò.
“Sì, sì, ok… ” fece Sebastian entrando in casa e assestandogli una pacca sul sedere, lanciandogli un’occhiata lasciva, e facendo diventare se possibile ancor più rosso Hudson.
Blaine, Thad e Hunter si dovettero sostenere a vicenda per non rotolare a terra dal ridere. Mentre Finn si volatilizzava in cucina dopo essere stato chiamato a gran voce da Kurt. Loro si addentrarono nel salotto dove stavano un po’ tutti seduti sul divano o in piedi a chiacchierare con un bicchiere di vino in mano. Il padrone di casa li raggiunse poco dopo andando subito a baciare Blaine prima di rivolgersi a Sebastian.
“Che hai fatto a Finn? Ha fatto cadere la terrina con l’insalata appena ha rimesso piede in cucina e ha borbottato che è colpa tua…” disse rivolgendosi a Smyth.
Sebastian gli rivolse un sorriso angelico: “Io? Non è mica colpo mia se tuo fratello ha la grazia di un ippopotamo ubriaco.”
In quel momento Finn entrò in salotto guardando Sebastian di traverso: “Me ne vado a casa di Puck!” decretò. “Che nessuno entri in camera mia!”
“Oh, non preoccuparti, Finny, per l’orgia useremo la camera di Kurt!”
Finn fece una faccia sconvolta e se la filò via seguito dalle risate di tutti gli Usignoli.
Kurt diede una pacca al braccio di Sebastian: “La devi piantare di traumatizzarlo ogni volta che lo vedi!”
“Ma è così divertente!” protestò Sebastian.
Kurt scosse il capo: “Ok, ok… è pronta la cena ora… tutti a tavola!”
L’intero gruppo si precipitò come una mandria umana nella sala da pranzo dove un tavolo era stato preparato a regola d’arte da Kurt stesso. Non si fidava di lasciare a Finn un compito così delicato. Ogni anno organizzava quella cena e ci teneva parecchio che tutto fosse perfetto fino al minimo dettaglio. Dalle decorazioni alle pietanza che aveva preparato con cura.
Tutto ovviamente andò perfettamente, come al solito, a parte le solite frecciatine volanti di Sebastian e i battibecchi tra lui e Kurt.
Al dolce si trasferirono in salotto e cominciarono a distribuirsi i regali. Fu allora che Blaine si alzò e si avvicinò alla tv trafficando con il lettore dvd.
“Che hai lì, Blaine?” gli chiese curioso Jeff sedendosi sul bracciolo della poltrone dove stava seduto Flint.
“Ora vedrete!” disse prendendo i telecomandi. “Cameron, spegni la luce!” ordinò al ragazzo che era accostato vicino agli interruttori.
Il ragazzo eseguì e appena la luce fu spenta Blaine accese la tv e fece partire il dvd. Subito risuonarono le note di una melodia natalizia e poco dopo partirono le immagini di un palco vuoto che dopo poco fu riempito da dei bambini molto piccoli.
“No… Non può essere…” boccheggiò Sebastian riconoscendo per primo cosa fosse quel video.
“Quello vestito da angioletto non è…” fece Nick strizzando gli occhi e avvicinandosi allo schermo per poter vedere meglio.
“Blaine Anderson, sei un uomo morto!” commentò Sebastian avvicinandosi al ragazzo per poter requisire il telecomando.
Blaine scoppiò a ridere e gli sfuggi andandosi a riparare dietro il suo ragazzo che non prestava nemmeno più attenzione a loro tutto preso dalla visione di quel filmino.
“La nostra prima recita Natalizia!” fece con un sorriso nostalgico.
Credeva che non esistessero video di quella recita in particolare. Era stata la prima volta che aveva cantato per un pubblico insieme ai suoi amici. Anche se canzoni infantili di cui non sapevano nemmeno tutte le parole e stonando parecchio. Ma era stata la prima volta che avevano cantato tutti insieme ed era importante per lui.
“Non ci posso credere che eri vestito da angioletto, Smythe!” commentò Thad ridacchiando e sedendosi sul tappeto davanti alla tv. “Tu, Nick e Jeff…” fece indicandoli tra i bambini che si disponevano pian piano sul palco.
“Perché Blaine ha la barba e un canovaccio in testa?” chiese Nick divertito.
“Ero San Giuseppe!” fece orgoglioso il moro.
Jeff scoppiò a ridere indicando un punto dello schermo: “E’ Trent??? E vestito da…”
“Tacchino… credo!” fece Trent storcendo il naso.
“Come mai la cosa non mi sorprende?” fece Sebastian divertito guadagnandosi un’occhiataccia da Trent.
“Ma nella Natività c’erano anche i tacchini?” chiese confuso James.
“Di certo non c’erano gatti!” fece Ethan indicando l’entrata in scena di Flint e Cameron vestiti da gatti.
Hunter storse il naso: “Chi te lo dice? I gatti sono animali molto antichi, sai…”
“Shhhhh…” li zittì tutti Blaine indicando lo schermo. “Inizia lo spettacolo!”
Tutti si zittirono all’istante mentre le prime note iniziavano e Wes, David e Richard insieme a chi era già insieme cominciarono a ballare.

Things are really cool in Nazareth,
Our city is full of joy,
Cos’ this is where girl meet boys”


“Che palle… metti in flash forward!” fece Sebastian tentando di nuovo di prendere il telecomando e prendendosi una martellata in testa da Wes.
Dato che il martelletto di Wes era una delle poche cose che avevano da sempre inquietato Smythe, il ragazzo decise di tacere e guardarsi il filmino. Nonostante tutto, era divertente vedersi a distanza di così tanti anni. Si vide mentre ballava a braccetto con Hunter che era vestito da pastorello con un gatto di peluche in braccio a mo’ di pecora e rise insieme agli altri quando David riapparve vestito con una tunica di lustrini e una parrucca di ricci biondi interpretando l’arcangelo Gabriele.
Poi dal soffitto calò un’altalena su cui era seduto Kurt con brillantini sul volto e sui capelli e una tunica dorata. Gli si leggeva il terrore negli occhi anche a distanza mentre l’altalena cominciava a dondolare. Ma poi partì la musica e cominciò a cantare.

“Ok everybody, clap your hands.
I’m a superstar and I’m coming out tonight”
in quel primo verso il suo volto s era fatto più sicuro e tutti lo guardavano incantati lanciare brillantini per aria cantando.

“My blinding light will trill you,
Cause there’s no starlight like mine”
canticchiò Kurt sopra il video ricordando improvvisamente le parole.

“Ooh, Ooh!” gli fecero da coro gli altri Warblers per poi prendere a cantare insieme la canzone che tutti ricordavano come se da quel giorno non fossero passati che pochi minuti.

“Sparkle and shine! Planets gather round!”

Si alzarono improvvisando il balletto che vedevano sul video come se non avessero quasi 20 anni ma ancora sette anni e fossero alla loro recita scolastica.

“Sparkle and shine! Let’s all make a dazzling sound.
Here’s something you won’t belive,
It’s the first time ever Christmas Eve.”


Si ritrovarono tutti con le mani tese verso il cielo e scoppiarono a ridere rendendosi conto si essere ritornati indietro nel tempo senza nemmeno rendersene conto. Si risedettero quindi guardando fino alla fine quel pezzo di memoria, che credevano dimenticata, ridendo alle scene più divertenti e commentando vestiti e scenografie.
Blaine si fermò un momento ad osservare i suoi amici. Vederli così felici e senza pensieri era una cosa fantastica. Non era mai stato bravo con i regali. Riusciva ad azzeccare il regalo giusto solo con Kurt, con gli altri era sempre difficile e finiva per scegliere il suo ragazzo per lui. Onde evitare scene imbarazzanti come quando aveva comprato per tre Natali di seguito la stessa sciarpa a Sebastian. O quando aveva regalato lo shampoo alla lavanda a Flint ricordandosi poi che ne era allergico.
Mandò un’occhiata allo schermo dove tutti, ormai alla fine dello spettacolo, erano disposti sul palco per cantare ‘White Christmas’ tutti stretti vicini e tenendosi per mano. Poi rivolse lo sguardo ai suoi amici incantati a guardare le immagini che scorrevano sullo schermo.
Sì, aveva proprio trovato il regalo perfetto per tutti loro!


N.d.A

Allora.... Scusate il ritardo ma ieri sono tornta in Italia dall'Irlanda ed è stato il delirio... In aereoporto non vi dico poi a casa tra parenti, amici e vari sono tornata a casa che era sera tardi ed ero a pezzi. Oggi idem... Quindi non sono nemmeno riuscita a scrivere quella di oggi e ora vado a vedere 'The Hobbit' con le amiche... quindi penso che aggiornerò domani... quella di oggi e quella di domani... Chiedo scuuuuuusa... :(
Intanto vi lascio a questa sui Ricordi natalizi. Le canzoni sono tratte dal film 'Nativity!' con il mitico Martin Freeman.
Spero vi diverta e...
Buona lettura e baci da Echelon90



 


  
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