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Autore: Burupya    23/12/2012    2 recensioni
Dopo la prima storia di Akira ed Hisaki... Ecco a voi la seconda :)
Alcune citazioni:
Hisaki gli sfiorò le labbra per poi appoggiare la testa sulla sua spalla, mentre lo faceva ad Akira sembrò di sentire due parole bisbigliate... Aveva davvero detto “Ti amo”...? Hisaki non aveva mai pronunciato quella frase direttamente. È vero, gliel'aveva sempre fatto capire coi gesti, ma sentirselo dire gli fece battere il cuore più forte che mai...
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“Chi diavolo sei tu?”
“Io sono te... Liberato da tutti i tuoi limiti!”
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: Non-con, Tematiche delicate | Contesto: Contesto generale/vago
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- Questa storia fa parte della serie 'Forever'
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Era un mattino come tanti, Akira fu svegliato dai raggi di sole. Aprì gli occhi svogliatamente, sapeva che anche oggi Hisaki non sarebbe stato accanto a lui... Sospirò tristemente mentre i suoi occhi fissavano un punto indefinito della stanza. All’improvviso sentì qualcosa di caldo e morbido sfiorargli la parte posteriore del collo.
“Ben svegliato”
Quella voce... Hisaki?
Akira si girò e vide il volto che tanto amava davanti a sé. La cosa gli fece piacere, ma allo stesso tempo lo stupì.
“Non devi lavorare oggi?”
Chiese perplesso.
“Mi sono preso un giorno libero”
Akira fissò i suoi occhi rossi come rubini. Sapeva che Hisaki amava il suo lavoro e che si era sempre impegnato moltissimo... Perché si era preso un giorno libero?
“Se non mi vuoi posso anche andare in ufficio”
Disse Hisaki facendo finta di alzarsi dal letto: in realtà stava solamente provocando Akira e quest’ultimo non tardò a reagire: abbracciò le gambe di Hisaki trattenendolo.
“No ti prego resta con me!!”
Hisaki sorrise.
“Akira, mi dispiace di essere stato così poco presente nelle ultime settimane... Restare lontano da te mi fa davvero male... Così per rimediare ho pensato di portarti a pattinare oggi”
“A pattinare?”
Chiese Akira curioso.
“Sì, sul ghiaccio”
“Sembra figo ma... Non ne sono capace”
“Vorrà dire che ti insegnerò io come si fa”
Disse Hisaki dandogli un bacio sulla punta del naso. Akira arrossì leggermente, poi si sciolse in un sorriso enorme. Finalmente Hisaki era con lui. Aveva preso un giorno libero solo per stare assieme... Dio, quanto lo amava.
Un’ora più tardi, i due piccioncini e Mark erano sulla pista di pattinaggio. Akira da quando era entrato non si era staccato un attimo dal bordo e andava avanti moooolto lentamente traballando un po’.
“Hey, se vai avanti così non imparerai mai a pattinare... Andiamo!!”
Disse Mark avvicinandosi ad Akira, lo prese per mano facendolo allontanare dal bordo e.... Lo spinse così violentemente che Akira andò verso il lato opposto della pista ad una velocità incredibile.
“AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH PISTAAAAA!!”
Disse Akira dimenandosi per cercare di trovare un po’ di equilibrio.
“CHE DIAVOLO HAI FATTO IDIOTA?!”
Disse Hisaki preoccupato per Akira: si lanciò verso di lui per raggiungerlo prima che sbattesse sul bordo opposto o, peggio, investisse qualcuno. Mark incrociò le braccia osservandoli da lontano, trovava la scena piuttosto divertente. Quando Hisaki raggiunse Akira gli andò davanti cercando di bloccarlo, ma Akira era troppo veloce: gli sbatté contro finendo per terra sopra ad Hisaki.
“Oddio pensavo di morire.....”
Disse Akira col cuore a mille. Hisaki fece un lieve sorriso.
“Ce la fai ad alzarti?”
Akira tentò di alzarsi ma i pattini gli rendevano la cosa alquanto difficile: scivolò col piede in avanti ricadendo all’indietro.
“.... No”
Disse sconfortato. Hisaki fece una leggera risata, poi si alzò e tese la mano ad Akira.
“Vieni, è ora di imparare”
Akira guardò la mano di Hisaki. Quante volte in passato gliel’aveva tesa per aiutarlo a rialzarsi? Cominciava a perderne il conto... Ogni volta che era in difficoltà Hisaki eri lì, pronto a sostenerlo. Akira sorrise e prese la sua mano alzandosi. Hisaki gli spiegò brevemente come muovere i piedi per tenere l’equilibrio, poi tenendogli le mani cominciò a pattinare lentamente all’indietro trascinandolo: Akira finalmente riuscì ad avanzare senza cadere.
“Oddio, sto pattinando!!”
Disse Akira entusiasta. Hisaki gli sorrise guardandolo negli occhi, Akira in quel momento si sentì sciogliere e perse per un attimo l’equilibrio: stava per cadere ma Hisaki lo abbracciò tenendolo su.
“Scusa, mi sono distratto”
Hisaki rise.
“A cosa stavi pensando?”
“Che ho un fidanzato veramente troppo figo”
Disse Akira dandogli un bacio sulla guancia. Hisaki arrossì.
“E’ ora di metterti alla prova”
Gli disse Hisaki lasciandolo, poi pattinò qualche metro più in là.
“Se arrivi fin qui senza cadere... Ti regalo un bacio”
Akira si illuminò: doveva assolutamente farcela. Mosse i primi passi un po’ titubante, poi si lasciò andare verso Hisaki. Mark si avvicinò a loro osservando Akira, non avrebbe mai pensato che imparasse così velocemente. Akira arrivò da Hisaki e mise le braccia attorno ai suoi fianchi.
“Ce l’ho fatta!! Ora merito il mio premio!”
Disse avvicinando il viso al suo.
“Come promesso”
Hisaki prese il viso di Akira fra le mani e lo baciò, dato che era il suo premio.... Ci mise più passione del solito e fece scivolare le mani tra i capelli biondi di Akira tirandolo verso di sé.
Quando si separarono Akira lo fissò con gli occhi socchiusi.
“... Adoro pattinare!”
Disse ancora estasiato da quel bacio. Hisaki gli sorrise.
“Devo ammettere che sei stato bravo, pensavo ti saresti piantato per terra dopo pochi metri”
Disse Mark.
“Col premio che mi aspettava, non potevo fallire!!”
“L’amore aiuta in molte cose... E’ molto più forte di quello che tu pensi”
Disse Hisaki guardando Mark di traverso.
“Bah! Comunque sia avete dato spettacolo, metà pista ora vi sta osservando anche se fanno finta di nulla”
“E’ tutta invidia perché noi ci amiamo taaaaaaaaaaaaanto!”
Disse Akira abbracciando stretto Hisaki.
“A-k... Akira non.... Respiro!!”
Akira allentò la presa.
“Ops, scusa mi sono lasciato prendere dall’entusiasmo! Andiamo, ora possiamo pattinare tutti assieme”
Akira prese Hisaki con una mano e Mark con l’altra per poi trascinarli per la pista. I tre passarono la giornata spensierati, nonostante ogni tanto Hisaki e Mark litigassero per via delle battutine di quest’ultimo.
Nei giorni seguenti Hisaki lavorò molto meno: al mattino andava in ufficio più tardi per poter fare colazione con Akira, la sera cercava di tornare il prima possibile. Pur di stare con Akira avrebbe fatto qualsiasi cosa, anche abbandonare il suo lavoro se fosse stato necessario. Akira dopo aver passato diversi giorni depresso per la mancanza di Hisaki aveva finalmente ritrovato la sua solarità. Ogni sera lo attendeva in salotto e appena sentiva la porta aprirsi correva da lui.
Tuttavia, una sera Hisaki ritardò. Ritardò così tanto che Akira si addormentò sul divano. Quando si svegliò nel cuore della notte Akira si rese conto che Hisaki non era ancora tornato. Se fosse rientrato probabilmente l’avrebbe portato a letto come faceva ogni volta che si addormentava sul divano. Ciò nonostante Akira andò in camera a controllare: come sospettava il letto era vuoto. Akira andò nella camera di Mark e lo scosse per svegliarlo.
“Mh che succede...?”
Sbiascicò Mark ancora mezzo addormentato. Quando si rese conto che era Akira ad averlo svegliato si mise a sedere.
“Che c’è, hai capito che sono meglio di Hisaki e vuoi stare con me?”
“No.... Hisaki non è rientrato e non ha nemmeno avvisato... Sono preoccupato!”
Mark lo guardò stupito, poi si concentrò per un attimo.
“... Gli è successo qualcosa”
“Come fai a dirlo per certo?”
“Sento che sta provando... Paura”
 
Hisaki si risvegliò in una stanza buia. Cos’era successo?
Ricordava di aver bevuto qualcosa nell’ufficio con Ryu e poi... Nulla.
L’aveva drogato...?
Tentò di muovere le mani ma si rese conto di essere incatenato ad una sedia.
Hisaki si guardò intorno ma i suoi occhi non vedevano niente... Era il buio più totale, un nero così intenso che sembrava volerlo divorare... Senza rendersene conto iniziò a tremare. Dopo tanto tempo provò di nuovo quel sentimento. La paura.
   
 
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