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Autore: The Edge    24/12/2012    2 recensioni
Due gemelli, due facce della stessa medaglia.
Ambientata nei giorni nostri
Genere: Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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George Marren odiava sua madre.
La odiava perché aveva lasciato la famiglia. Era rimasta incinta la prima volta quando era appena maggiorenne. Quando aveva scoperto di essere in dolce attesa per la seconda volta… Cercò di uccidersi più volte.
Liz era nata prematuramente. Era piccolissima, sembrava una bambolina tutta rossa.
Appena messa al mondo la figlia, la donna era scomparsa.
Paul Marren si ritrovò a crescere due figli da solo, si rifugiò nell’alcool.
Gli era sempre più difficile badare ai due bambini.

George trovò le bottiglie di alcolici sotto al mobiletto del lavandino.
Con un sospiro le prese tutte e le svuotò nel gabinetto.
Erano anni che cercava di convincere il padre a smettere, ma invano.
Invidiava un poco Scarlett e James. Anche loro avevano un unico genitore, ma almeno lui era stato presente.
Scarlett.
Solo a pensarci gli venivano i brividi. La amava, sin dal primo giorno in cui l’aveva conosciuta.
Peccato che lei lo considerasse solo un amico. Come sempre
Il sentimento che provava per lei lo faceva soffrire, anche se era sempre riuscito a nasconderlo da occhi indiscreti… ma nell’ultimo periodo qualcosa era cambiato.
Nascondere il suo amore non gli era mai sembrato così difficile.
Stava impazzendo, la situazione era diventata insostenibile.
Non sapeva con chi parlarne.
L’unico amico fidato era James e non poteva certo dirgli con nonchalance  “Ehi.. sai che amo alla follia tua sorella? E che mi piacerebbe baciarla fino a consumarle le labbra?”

Il ragazzo si tolse nuovamente il polsino e si arrotolò deciso la manica della felpa. Prese un paio di forbici e si chiuse in bagno.
Seduto sull’asse del cesso appoggiò la lama sulla pelle. Un brivido di freddo lo percorse.
La presa sulle forbici aumentò e con decisione premette con forza sul braccio.
Si fece dei piccoli tagli, vicini, non tanto profondi, ma quel tanto che bastava per fargli dimenticare tutto, si concentrava sul dolore fisico e basta.

George rimase in bagno con il braccio sanguinante per molto tempo.
Le ferite pizzicavano, bruciavano, ma ad ogni minuto che passava sentiva che il dolore fisico cancellava, nascondeva in parte tutte le altre sofferenze.
Si alzò solamente quando fu ora di andare a prendere a scuola la sorellina.
Si fasciò il braccio e si rimise il polsino, come se nulla fosse successo.

La scuola di Liz era lontana da casa e per questo ogni mattina doveva svegliarla mezz’ora prima per arrivare in orario.
Ogni volta che vedeva il faccino addormentato della sorella gli partiva un moto di tenerezza. Le voleva bene, era una brava bambina.
Era solo per lei che viveva, perché se Liz non ci fosse stata, lui si sarebbe già tolto la vita da un pezzo.
George entrò nella piccola scuola elementare, un piccolo sorriso gli incurvò le labbra quando vide il piccolo cespuglio biondo e boccoloso della sorella.
“Ciao fratelloneeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee”


angolo dell'autrice:
Incredibile ma vero, SONO DI NUOVO QUI.
Caspita, pubblicare due capitoli in un giorno. Era da tanto che non mi succedeva.
Asd, vorrei chiarire una cosina.
Questo capitolo l'ho fatto interamente su George, come avete potuto notare e... la parte in cui si taglia... beh, ho avuto un po' di difficoltà a scriverla perché avevo come l'impressione di sbagliare il tutto.
Mi piacerebbe sapere le vostre opinioni al riguardo.
Yep, mi dileguo.

Buon Natale a tutti!
The Edge
  
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