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Autore: The Edge    26/12/2012    5 recensioni
Due gemelli, due facce della stessa medaglia.
Ambientata nei giorni nostri
Genere: Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nel frattempo, in casa Williams, Jim ascoltava distrattamente la musica mentre sistemava la scrivania.
Detestava fare ordine, ma ormai i fogli inutili lo stavano sommergendo.
Scarlett, appoggiata allo stipite della porta, ridacchiava alla vista del fratello che cercava di non far cadere il pesante dizionario dalla mensola.

James le lanciò un’occhiataccia ma in cuor suo era contento che lei stesse meglio.
Aveva fatto fatica a farla ragionare e a farle tornare il buon umore.
David era stato uno stupido a provocarla, sapevano tutti che era sottopeso e che stava facendo il possibile per aumentare.

“Hai intenzione di ridere ancora per molto?” le disse, facendole una pernacchia
“Certo, sei il miglior spettacolo comico di sempre”
“Ma quanto sei simpatica?”
“Troppo”
“Sei anche modesta, a quanto vedo”
“Vedi benissimo”
Jimmy scoppiò a ridere e il dizionario gli cadde sul pavimento, rompendosi a metà.
“Questa è sfiga” dichiarò solenne Scarlett

***

Due isolati più avanti, nel piccolo appartamento che divideva con la madre, Fred era intento a sfogliare un album di fotografie.
Sorrise alla vista di una foto che raffigurava lui e Scarlett, la quale gli teneva un braccio attorno alle spalle e un raggio di sole le illuminava l’apparecchio ai denti.
Rise al ricordo di quel pomeriggio.
Avevano combinato un grande disastro, avevano mangiato di nascosto il dolce ed era venuto ad entrambi un forte mal di pancia.
Sfogliò la pagina dell’album e prese in mano la piccola immagine.
Un brivido lo percorse e la accarezzò con la punta delle dita.
Amava quella foto. E amava il soggetto a cui l’aveva fatta.
Steve.
Fred ringraziò mentalmente chiunque fosse lassù per averlo fatto incontrare con il suo ragazzo.
Era stato uno shock scoprire di essere omosessuale, ma alla fine lo aveva accettato. Si sentiva un ragazzo normalissimo, ma soprattutto felicemente innamorato.
Sua madre era rimasta sconvolta, alla fine aveva capito che non c’era nulla di male e lo sosteneva in tutti i modi possibili.
Steve? Steven era fantastico. Lo completava.
Erano come due tasselli di un puzzle. Insieme si sentivano invincibili e soprattutto non si faceva problemi a baciarlo in mezzo alla strada, a scuola, al parco.

Steve camminava tranquillamente per i corridoi della scuola con il libro di fisica sottobraccio, in pieno stile ‘bravo scolaretto’.
Un viavai di gente lo incuriosì e con orrore vide che un’ingenua ragazzina ci provava spudoratamente con Fred.
La gelosia non si fece attendere e si avvicinò tranquillamente all’amico, gli diede un pizzicotto sul sedere e gli stampò dolcemente un bacio sulle labbra.
Si staccò e guardò soddisfatto il suo ragazzo, il quale era arrossito vivamente.
La ragazzina era rimasta a bocca aperta, sconvolta.
Steve le fece un sorriso, avvicinò il viso al suo e le disse “Lui è il mio fidanzato. ED E’ PROPRIETA’ PRIVATA.”


Fred arrossì al ricordo e si passò una mano sul viso, ridacchiando divertito.
Da quel giorno quella ragazzina non si era mai più fatta vedere in giro per i corridoi.
Guardò con amore la piccola foto e la rimise al suo posto. Chiuse con un sospiro l’album, lo sistemò accanto agli altri album della sua infanzia.
Sua madre era una fotografa e aveva immortalato molti episodi della sua vita con l’inseparabile macchina fotografica.

***

Steve si morse il labbro inferiore e con un sospiro soddisfatto riuscì a disincastrare la stoffa dei pantaloncini dalla cerniera della borsa della palestra.
Aveva sudato sette camicie per togliere quella benedetta stoffa dalla cerniera e si appuntò mentalmente di imparare una buona volta ad essere più attento.

Si tolse i jeans e indossò i famigerati pantaloncini della tuta.
Aveva ripreso ad allenarsi, era molto più motivato. Si impegnava a scuola, e i risultati non si fecero attendere.
Andava d’amore e d’accordo con la famiglia, la quale era entusiasta di lui. Certo, aveva deluso i suoi genitori con la bocciatura, ma ormai il danno era fatto.

Steven aveva imparato la lezione e durante le lezioni prestava il doppio dell’attenzione. Era faticoso, visti i precedenti, ma il ragazzo voleva davvero rimediare al suo errore.
Gli insegnanti avevano notato i suoi sforzi e ne erano compiaciuti.

Si alzò e con uno sbadiglio afferrò il pallone da calcio che era sotto al letto, iniziò a palleggiare e in un momento si dimenticò di tutto.
C’erano solo lui  e il pallone.
“Sarebbe carino rifare un bel partitone con la mia vecchia classe, sì”
si disse convinto, mentre la palla sfuggì dal suo controllo.

Angolo dell'autrice:
Salve mondo!
Rieccomi qua a stressarvi la vita con i miei capitoli.
Questo è una specie di esperimento, visto che ho cercato di descrivere le parti del pomeriggio dal punto di vista dei singoli personaggi principali.
Spero vi piaccia
Le recensioni sono sempre molto gradite dalla sottoscritta.
Asd, alla prossima!
The Edge
  
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