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Autore: telesette    28/12/2012    0 recensioni
[Cyberkidz]
Kyle divenne rosso in volto per l'imbarazzo.
L'immagine che Ian aveva scoperto infatti, altro non era che una riproduzione digitale del volto di Danica.
Il database di ciascuno dei ragazzi, oltre a dare immagine e forma ai "cloni" dei loro nemici virtuali per potersi allenare, aveva anche la capacità di materializzare i pensieri più intimi e segreti di ognuno di loro. Il fatto che Kyle avesse quell'immagine sorridente di Danica in testa, tanto da materializzarla inconsciamente durante una simulazione, poteva stare a significare solo una cosa...
Genere: Fluff, Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Questa volta Zorak l'aveva escogitata veramente sporca...

Non potendo accedere al mondo reale senza il Guanto del Potere di Floyd, il malefico stregone di Cyberland era deciso a ricorrere ad un'arte magica proibita.
Secondo una leggenda di Cyberland, la "chiave" che separa il mondo reale da quello digitale esisteva già prima del Guanto.
Il Cristallo di Quyzard, forgiato in un lontano passato con la materia di entrambi i mondi, era in grado di sostituire egregiamente il Guanto per permettere a Zorak di fondere le due realtà e proclamarsi imperatore assoluto.
Fortunatamente lo stregone ignorava dove l'oggetto fosse custodito, motivo per cui aveva sguinzagliato gli Xyloidi alla sua ricerca, ma nella sua ossessione stava ora rischiando di distruggere gran parte di Cyberland e delle sue creature innocenti.
I codici d'accesso, per penetrare attraverso i software più antichi di Cyberland, erano andati perduti molto tempo fa.
Nuove e più recenti elaborazioni, realizzate nel tempo, costituivano ora le fondamenta di interi quartieri.
Gli Xyloidi stavano invece distruggendo senza ritegno ogni cosa, istigati dallo stregone, nella speranza di localizzare il punto ove il cristallo era stato sigillato in epoche remote.

- Distruggete tutto - tuonò Zorak. - Il Cristallo di Quyzard deve essere MIO, non fermatevi finché non lo avrete trovato!

Incitando i suoi soldati a smantellare tutto ciò che incontravano sul loro cammino, Zorak era uscito dal suo palazzo per gestire personalmente la situazione.
Con l'aiuto del subdolo dottor Fubbles, aveva dotato i suoi sgherri di armi potentissime. Costoro stavano sparando delle violenti scariche d'energia nel cuore di Cyberland, incuranti dei danni, e l'intero sistema rischiava la cancellazione irreversibile con una forza pari a quella di migliaia di virus informatici.
Non potendo permettere un simile scempio, i Cyberkidz giunsero sul luogo per fermare quel megalomane.

- Voi qui ?!?

Lo stregone riuscì a malapena a celare il proprio disappunto, nel vedere quei quattro mocciosi guastafeste, tanto da volerli incenerire con lo sguardo.

- Arrenditi, Zorak - esclamò Kyle coraggiosamente. - Non ti permetteremo di distruggere Cyberland, te lo puoi scordare!
- Uccideteli - ruggì lo stregone fuori di sé. - Eliminateli, polverizzateli, SCANCELLATELI... Fateli sparire, insomma!

Senza farsi minimamente impressionare dal numero degli avversari, i quattro eroi invocarono il Potere Virtuale ed ingaggiarono una battaglia furibonda. Gli Xyloidi erano troppo lenti e impacciati, per poter costituire un problema serio, cosicché Kyle e compagni non incontrarono troppe difficoltà.
Dalla sua posizione sopraelevata, Zorak continuava ad impartire ordini a destra e a manca. Fubbles invece, non volendo restare coinvolto nello scontro, preferì rintanarsi in una delle fosse scavate dai soldati dello stregone.
Dal momento che gli incapaci al suo servizio non riuscivano ad avere la meglio su quei quattro piccoli mostriciattoli, Zorak decise di ricorrere ai suoi poteri per sistemarli personalmente. Verdi scariche di elettricità proruppero dalle sue mani, sparpagliandosi ovunque, e alcune arrivarono pericolosamente vicino ai rispettivi bersagli.
Ian evitò di essere incenerito per un soffio, chinando la testa appena in tempo, quando il potere di Zorak sfrigolò sopra di lui.
Anche Zak, con un agile capriola all'indietro, evitò di rimanere abbrustolito.
L'unica a rischiare seriamente fu Danica.
Nell'evitare il colpo letale infatti, la ragazza mise accidentalmente il piede sul terreno friabile e in men che non si dica scivolò in una delle buche scavate dagli Xyloidi.

- Aiuto - gridò lei, reggendosi disperatamente con le dita, sull'orlo del pozzo.
- Tieni duro, Danica - esclamò Kyle, rendendosi conto della situazione. - Non mollare!

Sia Ian che Zak erano impegnati a tenere a bada gli Xyloidi rimasti in piedi.
L'unico abbastanza vicino da aiutarla era proprio il piccolo Kyle che, incurante dei lampi scagliati da Zorak, si lanciò di corsa verso l'amica in pericolo.

- Kyle - urlò Danica, temendo che Zorak riuscisse a colpirlo. - Per l'amor del cielo, stai attento!

Non ebbe il tempo di finire la frase che, sentendosi sbriciolare la terra sotto le mani, perse il suo debole appiglio e scivolò verso il basso.

- AAAHHH !!!
- Danica!

Per fortuna Kyle riuscì ad agguantarle la mano appena in tempo ma, a causa del precario equilibrio, non aveva la forza sufficiente per tirarla su. Danica osservò terrorizzata il fondo oscuro sotto di lei, prima di leggere l'enorme sforzo sul volto di Kyle, e capì immediatamente che il piccolo compagno non ce l'avrebbe fatta a tenerla.

- Kyle - gemette. - Sono troppo pesante per te...
- Non... mollare - rispose Kyle a denti stretti.
- Cadremo tutti e due!
- Io non ti lascio, Danica!

La ragazza sbarrò gli occhi.
Frattanto Ian e Zak, dopo essersi sbarazzati di quei seccatori al servizio di Zorak, si precipitarono in aiuto dei compagni in difficoltà. Purtroppo però, come era prevedibile, il terreno franò attorno ad entrambi e sia Kyle che Danica caddero inghiottiti nel vuoto.

- Nooo - urlò Ian disperato, accostandosi al bordo. - Kyle... Danica... Non può essere vero!

Zak si rese conto che il terreno stava per franare di nuovo e, trascinando via il compagno a fatica, cercò di convincerlo a mettersi in salvo.
Purtroppo, per quanto doloroso, non potevano fare più nulla per i loro amici... se non rischiare di cadere anche loro.
Zorak invece scoppiò a ridere soddisfatto.
Due mocciosi su quattro, era una vittoria più che sufficiente per lui.

- Finalmente - esclamò, sollevando le mani verso il cielo. - Ho vinto!

 

continua col prossimo capitolo...

   
 
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