Fanfic su artisti musicali > The Wanted
Segui la storia  |       
Autore: IFoundABrandNewYou    28/12/2012    5 recensioni
Miranda, una ragazza di 25 anni, scrive ad una persona cara, nel 2018, per raccontarle dei sette giorni passati con Nathan Sykes per farlo innamorare di lei. Ci sarà riuscita? A chi sta scrivendo?
Inoltre Miranda ha un orribile segreto che non ha rivelato mai a nessuno fino ad ora...
Genere: Commedia, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Image and video hosting by TinyPic

 

Lunedì 4 giugno 2018
 

Ho letto con piacere la tua lettera e sono contenta che tu non mi abbia giudicata per aver deciso di raccontarti questo dopo tutti questi anni.

Salutami i ragazzi, è bello sapere che siete ancora amici nonostante siate stati separati per tanto tempo.

Tornando al racconto...

Il giorno dopo l'incontro mi svegliai sulle note di “Iris” la cara odiata canzone che era solita svegliarmi nel mezzo dei miei bei sogni per ricordarmi che dovevo andare a scuola. Di solito avrei cliccato il pulsante “rimanda”, avrei ricominciato a dormire e avrei aspettato che risuonasse, ma quella mattina fu diverso.

Appena la sentii, mi svegliai stranamente di buon umore rimanendo ad ascoltarla.

- And I don't want the world to see me, 'Cause I don't think that they'd understand...- iniziai a cantare – When everything's meant to be broken I just want you to know who I am...

- Sta zitta stonata - sentii una voce familiare e assonnata provenire dalla camera accanto alla mia: mio fratello!

-Va bene!- urlai - Io sto zitta, ma tu ascolta i Goo Goo Dolls - ed alzai al massimo il volume del mio cellulare.

Steven si arrabbiò ovviamente e venne con un cuscino in mano urlando – Mi hai svegliato, bene, ma adesso subirai la furia del mio sonno – ed iniziò a colpirmi con il cuscino fino a quando non cademmo stremati sul pavimento!

-Che ore sono?- chiesi

-Le 7:30

-Oh... COSA? CAVOLI E' TARDISSIMO! - urlai e corsi verso il mio armadio alla ricerca di qualcosa da mettere.

Inutile dire che arrivai a scuola con mezz'ora di ritardo.

Il professore però non mi accettò in classe e mi ritrovai a girovagare per la scuola per perdere tempo.

Mi trovavo nel corridoio che portava all'aula di musica quando sentii

-Piccola non puoi farmi questo, lo sai che ti amo!

-Nate è inutile, so tutto, me lo hanno detto i tuoi amici

-Chi?Chi di preciso?

-Jason e Daniel!- disse la ragazza cercando di andarsene ma Nate lo fermò

-Sai che loro scherzano...

-No, Nate, erano sinceri e comunque ti visto anche io con quella lì – disse riuscendo a liberarsi dalla sua presa e andando via

-Quella lì ha un nome e tu non avrai mai la classe che ha lei! - le urlò dietro Nathan

-Tutto bene?- gli chiesi da dietro

-Oh, Miranda giusto?- annuii – Si, certo tutto ok... Solo un'altra stupida che mi ha lasciato – disse sedendosi a terra con gli occhi lucidi – Ma tanto ci sono abituato, non preoccuparti -

Mi sedetti accanto a lui e feci quello che non mi sarei mai aspettata di fare: il primo passo – Sai, dovremmo uscire qualche volta, a bere un frullato magari, o qualcosa del genere...- dissi arrossendo.

-Adesso ti ci metti anche tu? Non vedi che ho appena litigato con Jazmin? Uscire con te non mi farà stare meglio se è questo che credi e poi tu non mi piaci quindi vai via!- quelle parole mi ferirono più di quanto potessero fare mille coltelli. Mi alzai e andai via, questa volta anche io con gli occhi umidi. La campanella suonò in quell'istante e mi voltai verso Nate guardandolo asciugarsi le lacrime prima che la marea di studenti lo coprisse e che i suoi due amici andassero a salutarlo.

Lasciai la scuola e tornai a casa sapendo che non ci sarebbe stato nessuno. Mi stesi sul letto e continuai a piangere fino ad addormentarmi.

Cosa mi era venuto in mente? Nathan Sykes non si sarebbe mai e poi mai innamorato di me! E' stato stupido credere che tra noi potesse nascere qualcosa ed è stato stupido pensare che avrebbe notato quel vestito che avevo indossato, del suo colore preferito.

Mi svegliai appena sentii il rumore della chiave nella serratura di casa: mia madre era tornata.

E se mi avesse trovata a casa? Sarei dovuta essere a scuola in questo momento. Forse glielo avrei detto che me ne ero andata prima, ma non adesso, non ero in vena di una sgridata dopo aver pianto. Così sgattaiolai fuori dalla finestra.

Ero solita farlo anche da piccola, mi arrampicavo sull'albero e riuscivo ad uscire. Prima succedeva per piccole cose come quando pioveva e mia madre non voleva farmi uscire a giocare e se mia madre mi scopriva non aveva importanza, ma negli ultimi tempi scappavo sempre per ogni minimo divieto anche quando, per esempio, mi toglievano internet perchè avevo preso un brutto voto ad un test.

Questo succedeva quando ero a Los Angeles però, la casa a

Gloucester era diversa, non c'era nessun albero su cui arrampicarsi così fui costretta a tornare indietro e subirmi la scenata di mia madre.

Mi sedetti sul letto con le gambe contro il petto e le braccia attorno ad esse aspettando.

-Miranda cosa ci fai tu qui?- disse mia madre con i pugni sui fianchi – Hai saltato la scuola di nuovo? Ci siamo trasferiti qui per farti cambiare aria, conoscere nuovi amici, persone migliori di quelle che conoscevi prima e tu continui a comportarti male? - la stavo ascoltando ma il mio sguardo era perso nel vuoto – Guardami quando ti parlo!

-Mamma ti prego, oggi non riesco a sopportare nulla, non riesco a capire neanche se ho sbagliato a fare quello che ho fatto perchè mi è sembrata e continua a sembrarmi la cosa più giusta che io abbia potuto fare. Ho una voglia matta di piangere ma i miei occhi hanno finito tutte le lacrime e più provo a piangere più mi fa male il petto e il mio cuore non prova più niente e il mio cervello si è arreso e continua a ripetermi di non reagire e lasciare che il mio dolore mi uccida, ma mamma, io non voglio che lui lo faccia – dissi abbracciando mia madre che nel frattempo si era seduta sul letto con me e mi aveva ascoltata.

-Ti va di dirmi cosa è successo oggi? - mi chiese dolcemente

-No, non ora! Voglio solo che tu mi stringa e faccia in modo che io mi addormenti come facevi quando ero piccola perchè non posso sopportare di dover rivivere quell'istante, anche solo nella mia mente.-le dissi tra le lacrime che mi bruciavano le guance. Così mi addormentai fra le sue braccia e mi sembrò di dormire per anni. Mi aveva sempre fatto questo effetto il suo profumo: mi calmava e mi rassicurava.

Sono stanca adesso, domani è un altro giorno e spero di poterti scriverti la mattina dato che non dovrò lavorare.

Mi manchi tanto

Baci

 

Miranda

Salve Twfanmily,

ad una di voi avevo detto che avrei caricato a breve il capito ma non ho avuto tempo perchè è iniziata la scuola e i compiti mi hanno distrutta ma ecco il secondo capitolo, meglio tardi che mai, no?
Nate è stato cattivo in questo capitolo ma ci sono ancora 5 giorni per provare a farlo innamorare e vedremo se la povera Miranda ci riuscirà dato che ora le ha praticamente detto che non è interessato a lei e poi chi potrebbe essere la ragazza di cui stava parlando Nate con Jazmin?
Volevo inoltre dire che io so che il colore preferito di Nathan è il rosso però non ne sono sicura quindi se sbaglio qualcuno me lo dica per favore!!!!!
Infine volevo ringraziare tutte quelle che hanno recensito, quelle che hanno messo nei preferiti e cose varie, quelle che hanno letto semplicemente e anche quelle che hanno iniziato a leggere e poi si sono scocciate, per me va bene lo stesso ahahahhahahahahah (?) 

Alla prossima!

  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > The Wanted / Vai alla pagina dell'autore: IFoundABrandNewYou