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Autore: Kitty For Peace    30/12/2012    3 recensioni
Fine ha ventiquattro anni,una ragazza come tante,che sta per coronare il suo sogno d’amore. Finalmente è arrivato il gran giorno,ma il destino decide di giocarle un brutto scherzo: pochi minuti prima dell’inizio della cerimonia,il fidanzato Shade rimane gravemente ferito a causa di un incidente stradale. Il ragazzo entra in coma,le possibilità di risvegliarsi sono scarse. Fine ogni giorno si reca in ospedale,facendogli ascoltare canzoni e sfogliando vecchi album,ricostruendo la loro vita insieme.
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 7







Per fortuna,riuscii a distrarre Anita cambiando argomento,e ,data la stanchezza ,non se ne accorse nemmeno. Ma intanto ero sempre più confusa e alla ricerca di un motivo plausibile al mio comportamento.





Le settimane seguenti furono peggio di quanto mi aspettassi : la routine fu la solita,ovvero sveglia alle sei,l’attesa alla fermata,la giornata a scuola tra verifiche e interrogazioni,e poi l’uscita che,come ciliegina sulla torta,mi regalò quotidianamente lo spettacolo di loro due insieme e io come una stupida a guardarli da lontano e assalita da una voglia irrefrenabile di mostrare a Shade le foto della sua fidanzatina.


Era una gelida mattina di fine novembre,i primi fiocchi di neve facevano capolino timidamente dal cielo,e io stavo andando a scuola,percorrendo il marciapiede pieno di foglie secche sepolte nel bianco. Appena entrai,mi accorsi che i termosifoni erano accesi e ringraziai mentalmente il bidello.
Annoiata,incominciai a girovagare per i corridoi senza una meta ben precisa,ma con l’intento di distrarmi un po’.
Tutte le aule erano vuote,solo in alcune c’era qualche ragazza intenta a studiare. Il distributore,solitamente luogo d’incontro per chiunque intento a mangiare o a chiacchierare,era deserto.
Ancora più annoiata,mi sedetti su uno scalino che portava all’ennesimo intricato dedalo di corridoi.
Appoggiai la testa alla ringhiera,nel tentativo di appisolarmi.
Ma ben presto riaprii gli occhi,a causa della voce che proveniva alle mie spalle.
-Per piacere,ti puoi spostare?Dovrei passare.-
Scattai in piedi e mi voltai pronta a scaricare tutta la mia rabbia contro di lui,quando le parole mi morirono in bocca.
Shade era in piedi davanti a me,con la sciarpa che gli restituii tempo prima al collo.Quegli occhi cobalto,erano come un oceano profondo di cui io non riuscivo a esplorare gli abissi,sempre con quel sorriso di chi soffre in silenzio ma non vuole far notarlo.
-Ah,ma sei tu!Tutto a posto?- mi chiese.
Pensai di sognare,e che non avrei voluto più risvegliarmi.
Ancora incredula,balbettai qualcosa simile a un ‘’Bene,e tu?’’ ma non conobbi mai la risposta perché puntualmente,come in un film,spuntò l’arpia traditrice alle sue spalle.
-Amore!-disse attaccandosi come una viscida sanguisuga al braccio. –Ti avevo detto di aspettarmi davanti casa,ma non ti sei fatto vivo!-pronunciò con un’incredibile abilità nel passare dalla tenera all’arrabbiata.
Le iridi cobalto di Shade si spalancarono di scatto.
-Di mestiere faccio lo studente,non il tassista.-rispose con un tono sprezzante.
Provai la sensazione di essere di troppo in quella faccenda,ma ero troppo curiosa di conoscere la conclusione di quello che aveva tutte le caratteristiche di un litigio.
Azzurra si accorse(o fece finta)solo allora della mia presenza,prese Shade sotto braccio e sparì in un attimo.
Io rimasi nelle scale,con lo sguardo perso nel vuoto,a domandarmi perché ogni volta che avevo l’occasione di parlargli,lei compariva magicamente dal nulla.
Incominciai a sentire il solito trambusto che si creava a quell’ora a causa degli alunni che entravano alle otto e un quarto e mi avviai in classe,rassegnata.



*Fine Flashback*



Mentre sto ancora sfogliando l’album,sento dei passi nel corridoio e la porta si apre.
-Dottore!-esclamo balzando in piedi e poggiando l’album sulla sedia.
-Signorina Fine,sono venuto qui per dirle che sarà molto difficile che il suo fidanzato si sveglierà.Ha riportato molte ferite,ma quella al cranio è la più profonda. Io e i miei colleghi per il momento stiamo studiando la situazione,per ora le consigliamo di parlargli. Che ne so,cantargli la sua canzone preferita,raccontargli come vi siete conosciuti,insomma,qualcosa del genere,mi ha capito?-
-Sì,dottore,farò come mi ha detto.Vorrei parlare con il signor Auler,se è possibile.-
-Certo signorina,la sua situazione è molto meno complessa,in quanto ha riportato solo ferite alla gamba e dopo un’iniziale perdita di memoria ha ricominciato a ricordare.Prego,la accompagno.-
Prendo l’album e lo sistemo nella borsa,bacio Shade sulla fronte e seguo il dottore.
Il corridoio si è riempito di infermiere e persone che erano venute per l’orario di visita.
La stanza di Auler è molto lontana,tanto che dobbiamo prendere l’ascensore per raggiungerla.
Una volta entrati,lo vedo che cerca di alzarsi in piedi,mentre un’infermiera gli ripete che deve ancora aspettare una settimana prima di poter uscire. Sorrido mentre lo vedo rosso dalla rabbia.Sempre il solito testardo.
Auler era alla guida della macchina che doveva portare Shade in Chiesa il giorno del nostro matrimonio. Erano soli in quella macchina,e lui la stava guidando. Nonostante all’inizio abbia avuto un vuoto di memoria,alla fine si è ripreso anche se ha qualche problema alla gamba. Il dubbio che mi tormenta era il seguente:come aveva fatto Shade a finire in coma e a riportare molte e più profonde ferite,se Auler era alla guida e nonostante avesse battuto la testa contro il vetro,si era ripreso in fretta?E soprattutto,chi era alla guida di quella maledetta macchina o motorino o qualsiasi altra vettura?
Mi accomodo ringraziando il dottore,Auler appena mi vede è così contento che si alza barcollando e mi abbraccia.
Abbraccio a vreve termine,visto che cade dopo cinque secondi.
Insieme all’infermiera lo aiuto rialzarsi e a coricarsi e,dopo le solite domande della serie’’come stai?’’ e ‘sono contenta che tu stia meglio’’ arrivo al punto.
-Auler,ricordi chi era alla guida della macchina?E soprattutto come è avvenuto l’incidente?-
Auler si prende la testa tra le mani,rispondendo che di tanto in tanto l’amnesia lo tortura ancora,prendendosi qualche minuto cercando di ricordare. Mentre attendo,il mio cuore incomincia ad accelerare i battiti.




Tutto dipende da quella risposta.











Ciao ragazze!
Voglio scusarmi per il ritardo,ma la scuola mi ha tartassato nell'ultimo periodo,inoltre ho dovuto anche recuperare qualche insufficienza...
Voglio ringraziare anche tutte voi,per le vostre recensioni,per chi ha messo la storia nelle seguite/preferite/ricordate e chi legge soltanto! Questo è il mio regalo per le feste,vi auguro di tutto cuore un anno che sia migliore per tutte,lo spero vivamente,vista anche la situazione attuale del mondo. Bisogna non perdere la speranza,questo è l'importante ed è ciò che conta.
Ora basta,altrimenti scrivo un altro capitolo!
Alla prossima!
Kitty
  
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