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Autore: Shimizu    18/07/2007    2 recensioni
Sogni, tenebre e alienazione mentale... La vita di Harry dopo la morte di Sirius Ci sono lievissimi cenni yaoi
Genere: Triste, Malinconico, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Harry Potter, Sirius Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Introduzione:

Introduzione:

Finalmente sono riuscita a leggermi “Harry Potter e il Principe Mezzosangue” che ha suscitato in me il desiderio, da sempre incombente, di scrivere una fic a capitolo unico su questo romanzo famoso in tutto il mondo.

I protagonisti sono alcuni dei miei personaggi preferiti:

Harry, ora decisamente più spigliato ed attraente e Sirius, per il quale nutro un sentimento segreto.

Ok, rimandiamo alla fine ulteriori commenti.

Vi lascio alla breve lettura che spero gradirete,

.:Darkprincess:.

Titolo: Out of control

Serie: Harry Potter

Personaggi: Sirius; Harry

I personaggi presenti in questa fanfiction sono tutti maggiorenni, nati dalla mente di J.K Rowling mentre viaggiava su un treno, comodamente seduta sul suo sedile.

Questa breve storia non ha alcun fine di lucro, ma è solamente un miserevole tentativo di migliorare la mia scrittura dalle infantili caratteristiche.

__ Prigioniero del suo sogno precipitò nell’oscurità __

Pensare che lo aveva considerato un assassino meritevole di una morte dolorosa come quella che solo i dissennatori potevano offrire…

Stupido.

Ricordare l’odio che lo aveva pervaso quando aveva scoperto, ai tre Manici di Scopa , durante una tranquilla conversazione fra l’attuale ministro della magia (Cornelius Caramell) e vari prof. appartenenti alla scuola di magia e stregoneria di Hogwarts, che Sirius Black aveva tradito i suoi genitori conducendoli alla morte…

Idiota.

La paura, il senso di oppressione e vendetta che aveva provato ogni qual volta quel nome riaffiorava alla sua mente…

Non meriterei di vivere.

Il dolore… e la rabbia che aveva sentito nello pensare che, suo padre, James Potter, fosse stato tradito da quello che lui considerava, probabilmente, il suo più grande amico…

Dovrei morire per questo.

Sentimenti così simili a quelli che provava ora:

dolore&disperazione, causati dalla sua morte improvvisa ed inesorabile;

rabbia&angoscia, per non essere stato in grado di raggiungere la sua mano… che era stato così vicino dallo toccare…

Poi rimpianto, per non essere riuscito a confessare sentimenti così forti e intensi per lui…sentimenti che abilmente aveva tenuto nascosto e che aveva giurato di confessare un giorno o l’altro…

Ed infine follia, alienazione mentale.

L’attimo in cui, paradossalmente, felicità e disperazione raggiungono contemporaneamente l’apice.

L’inizio e la fine di vecchie e nuove certezze.

L’inevitabile.

*°*°*°*°*°*°

Svegliarsi la mattina e borbottare qualcosa come “lasciatemi dormire…” oppure “di già…?”; lo scoprirsi ancora stanchi dopo una nottata dormita nella grossa…

Ricordare sogni, incubi…

E poi il piacere di consumare la colazione in compagnia degli amici, parlando del più e del meno.

Tutto questo non era più possibile.

Non per lui, Harry Potter, il bambino sopravvissuto, il prescelto, come molti ora lo chiamavano…Il più grande nemico di Lord Voldemort, un ragazzo che la notte non era più in grado di dormire e bearsi dei sogni, come tutti gli esseri umani segnati da un’esistenza per lo più normale.

“Sogno…” pensò amaramente “ovvero l’immaginazione di cose irrealizzabili o, per lo più, considerate tali…”.

“Illusione…” continuò poi imperterrito “ossia la percezione alterata delle cose da parte dei sensi…l’ingannevole rappresentazione della mente che immagina o interpreta la realtà secondo i propri desideri e le proprie speranze…”.

All’improvviso, colto da un vago senso di debolezza e inutilità, sentì il suo corpo fremere…

Davvero, come aveva detto Hermione più volte… si stava auto-ingannando…??

“NO!NO!!” esclamò furiosamente dentro di sé, pensiero accompagnato da un brusco movimento del capo che si voltò permettendogli di fissare il muro, una parete di quelle che sostenevano quella Hogwarts che tanto amava…

Il suo sguardo opaco, assente

«Sirius…» chiamò a quel punto «davvero…sei qui no…?» mormorò flebilmente, allungando una mano verso quella parete che lui non sembrava scorgere:

davanti a lui l’elegante figura di Sirius Black, il suo amato padrino che da settimane lo stava accompagnando ovunque egli andasse «tu esisti vero…?» continuò Harry, sperando di ricevere risposta da quella che era veramente una mera illusione…

«…vero…?» domandò ancora, scongiurando la parete di rispondere a quella domanda assurda agli occhi altrui.

Una domanda la cui evidente risposta avrebbe totalmente sconvolto la sua vita…

Preso da un attacco di panico iniziò a colpire quello che credeva essere il suo padrino:

era duro, troppo per un essere umano…era privo di calore…non si spostava, non si lamentava per il dolore…era troppo piatto…ruvido…

morto

La mano tremava per il dolore…

Un dolore lancinante, insopportabile…

«IO NON MI STO AUTO-INGANNANDO!!!» urlò a quel punto il ragazzo sentendo il respiro farsi sempre più irregolare, pesante, come se l’aria fosse stata privata di quell’ossigeno necessario alla vita «io ho bisogno di crederti vivo Sirius!!» spiegò ansante, grosse lacrime che gli solcavano il viso pallido e sconvolto dall’amarezza della verità «devo ancora credere che la mia vita abbia un senso…» singhiozzò poi sentendosi debole.

Estremamente debole.

Fragile.

Inutile.

Vuoto…

Crollò sulle ginocchia, lo sguardo costantemente legato al pavimento, la testa tenuta insistentemente bassa…

incatenato ad una tetra disperazione causata da un sogno impossibile…:

La vita di Sirius…

__Prigioniero di un sogno…crollò nelle oscurità della vita…__

* END *

Spazio autrice:

allora, che ne pensate?

Penso sia abbastanza eloquente, ma non ho saputo scrivere di meglio…

Mentre battevo sulla tastiera pensavo a ciò che ho provato alla morte di un mio carissimo amico… e questo ne è il risultato.

Forse dovrei continuarla e far trovare al povero Harry la pace?

Non lo so…ditemelo voi…

Kisses

Darkprincess

Ps: il titolo l’ ho preso in prestito da una canzone degli Hoobastank che evidentemente mi portano fortuna. Almeno è successo con la fanfic di beyblade –crawling in the dark- ^^

  
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